[ 15 settembre ]
Chiunque si sia cimentato nella preparazione della crema pasticcera, si sarà imbattuto almeno una volta con la temutissima crema “impazzita” ossia quella dove le uova si separano dal resto raggrumandosi. A quel punto, nonostante i rimedi dell’ultimo minuto, spesso l’unica soluzione è buttare via tutto.
Chiunque si sia cimentato nella preparazione della crema pasticcera, si sarà imbattuto almeno una volta con la temutissima crema “impazzita” ossia quella dove le uova si separano dal resto raggrumandosi. A quel punto, nonostante i rimedi dell’ultimo minuto, spesso l’unica soluzione è buttare via tutto.
Una metafora perfetta della vicenda di Rifondazione comunista. Rifondazione è orami una crema impazzita ed il suo segretario-pasticcere, Paolo Ferrero, è nel pallone. Invece di buttare via l'intruglio tenta disperatamente di recuperare il composto, ma ogni suo tentativo peggiora le cose.
Tenetevi forte e leggete quanto ha dichiarato ieri.
Roba da chiodi, anzi da manicomio.
Un guazzabuglio grottesco di antinomie e illogiche assurdità, un patetico arrampicamento sullo specchio untuoso dell'europeismo.
- In Grecia c'è stato un colpo di Stato ma Tsipras ha agito nel migliore dei modi —ovvero capitolando ai golpisti.
- Qui in Italia dovremmo lottare per rovesciare Renzi perché applica le misure neoliberiste imposte dall'eurocrazia, mentre in Grecia occorre votare SYRIZA e stare con Tsipras —che applica misure ancor più crudeli di quelle di Renzi.
- L'Unione europea è "un nemico mortale dei lavoratori", ma non bisogna uscirne perché essa è un "terreno di lotta di classe" —anche l'Europa nazificata era un "terreno di lotta di classe" forse che per questo non si doveva uscirne?
Infine la spettacolare cazzata finale:
- Bisogna difendere i «bisogni di sovranità di ogni Stato membro, nell’ambito dell’autonomia e dell’autodeterminazione di ogni stato» ma occorre opporsi risolutamente ad ogni «ritorno alla sovranità nazionale e lo Stato-nazione».
E come può uno stato autodeterminarsi ed essere sovrano se si priva della sua sovranità nazionale?
Ferrero sfida non solo il principio di non-contraddizione —è impossibile che la stessa cosa sia e non sia, che ad un tempo abbia una natura ed il suo opposto— ma l'intelligenza e il buon senso del cittadino medio, che dico medio, medio-basso. Vorrà risponderci con un sofistico richiamo alla dialettica hegeliana? Saremmo pronti, se ne valesse la pena, ad affrontare il filosofico tenzone. Ma la pena non la vale, poiché qui si vola molto, molto più bassi.
Infatti, su queste basi surrealiste e strampalate, Ferrero annuncia:
«In Italia siamo in un periodo di un dialogo aperto per la costruzione del nuovo soggetto politico unitario della sinistra. Dal 6 all’8 di novembre ci sarà una grande Assemblea Nazionale per iniziare il percorso della creazione del nuovo soggetto politico».
Parla del nuovo tentativo suo e degli altri sinistrati (Vendola, Civati & co.) di dare vita ad un nuovo carrozzone (per alcuni: "carrozzino") elettorale per strappare qualche scranno in Parlamento alle prossime elezioni.
Che ci faccia Stefano Fassina in questa gabbia di zombi duri a morire... beh, questo chiedetelo a lui.
2 commenti:
non sarà "finale"
Continua la lotta tra gli ermeneuti del verbo marxiano. Esattamente come la Riforma mise in luce le incongruenze del pensiero cattolico (pauperismo unito alla vendita di indulgenze per costruire lo sfarzoso tempio massimo di S.Pietro), oggi lo scontro è sulle incongruenze legate al pauperismo (lotta di classe) e le rendite finanziarie (Euro, Troika etc..). La Storia ci ha consegnato una assoluta verità: nessuno vince, ed ognuno percorre la strada che ritiene più adeguata. PRC continuerà, per voce di Ferrero, a sostenere la speculazione e a negare il diritto di critica dei sovranisti. I sovranisti continueranno a criticare l'insostenibilità del pauperismo unito alle indulgenze. Brutto dejà vu......ma questa è l'attuale sinistra e l'inevitabile crollo delle vocazioni che queste lotte comportano. Nei decenni passati ci furono da una parte Tony Negri (extraparlamentarismo) contro il PCI, scontro che finì malamente per entrambe le parti, come oggi possiamo constatare. Viva Renzi?
OT
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