Visualizzazione post con etichetta Alessia Vignali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alessia Vignali. Mostra tutti i post

lunedì 3 settembre 2018

POSTUMANO: BIOFILIA O NECROFILIA? di Alessia Vignali

[ 3 settembre 2018 ]


«D’altronde, se com’ebbe a dire Erich Fromm ogni società forgia il carattere 
del soggetto più adatto a farla funzionare economicamente, l’individuo più funzionale alla realizzazione degli obiettivi del turbocapitalismo tecnocratico sembra essere il narcisista». 

*  *  *
CREATIVITÀ E PERVERSIONE OGGI 
in attesa del post-umano

di Alessia Vignali


Tornare a indagare il rapporto tra creatività e perversione da un’angolatura psicoanalitica, come già fece la psicoanalista francese Janine Chasseguet-Smirgel in un celebre saggio del 1985 di matrice teorica pulsionale classica, è oggi di un certo interesse, dal momento che la creatività è al vertice dei valori in una società turbocapitalista imperniata sul godimento (tanto che lo scrittore Alessandro Baricco ha deciso di metaforizzarla con il termine “The game” che dà il titolo al suo saggio in uscita a ottobre) e sulla necessità di una regressione del consumatore di tecnologie e “social media” a fasi precoci dello sviluppo psichico dominate dal principio di piacere.  

Creatività e perversione, termini ossimorici se riferiti alla sessualità - per via della rigidità del rituale e dei piaceri cui il copione perverso costringe -, sono invece strettamente interrelati, anche se in modo peculiare, qualora riferiti in senso lato alla personalità del perverso, ai suoi ideali, alle sue credenze e ai suoi risultati. Per parafrasare la celebre frase Shakespeariana riferita ad Amleto “C’è del metodo, in quella follia”, potremmo dire “C’è della creatività, in quella perversione”. O meglio: quella del perverso è una creatività dai connotati originali rispetto a quella generativa del soggetto “normale”. Una creatività in parte mimetica di quella genitale, dunque recante sempre qualcosa di “falso”, di “imitativo”, di stucchevole, di bislacco, insomma una storpiatura o una parodia del creare o del produrre maturo; per un’altra parte essa è però “autentica”, basata cioè sulla presentazione di materiale realmente esistente nel mondo interno del perverso, che subisce processi di idealizzazione anziché le trasformazioni e le secondarizzazioni - quelle sì, artistiche -  della sublimazione. 

Per “perversione” intendiamo clinicamente una distorsione precoce del Sé, connotata da disturbi delle identificazioni, infantilismo, regressione orale e sadico-anale, distorsione delle istanze super- egoiche, difficoltà di controllo e di differimento pulsionale, per riferirci alla definizione di Dario De Martis nel “Trattato di psicoanalisi” a cura di Antonio Alberto Semi.


Beninteso, siamo tutti un po’ perversi, dal momento che la personalità di ciascuno è multisfaccettata, ricca, cangiante; la “tentazione perversa” giace nel fondo di ognuno di noi e nei recessi della storia collettiva, pronta a emergere quando le condizioni biografiche o storiche lo rendano possibile. Qui mi riferisco a quanto accade quando la modalità perversa ha netta prevalenza sulle altre – “nevrotiche” o “normali”.

Che ci si riferisca all’ambito artistico – in cui il perverso è, in realtà, più un esteta e un manierista che un “vero artista”- o a quello esistenziale in senso lato, la soluzione perversa è davvero, com’ebbe a definirla Freud, “ingegnosa”. Attraverso una regressione alla magica onnipotenza riesce infatti nel miracolo di far aggirare al soggetto le angosce legate alla constatazione dello iato tra sé e il suo ideale, le disillusioni dovute alle sue impotenze, i timori della malattia, della morte, della dipendenza dagli altri. 

Mediante un “trucco”, magari ottenuto grazie all’intervento di un feticcio utilizzato a mò di bacchetta magica (per esempio un piede asettico, epurato dagli odori che ricondurrebbero troppo da vicino a piaceri collegati alla fase sadico-anale nell’ambito della quale si costituisce), egli accede a un mondo “paradisiaco” in cui ogni ostacolo è bandito: non esiste la disuguaglianza, il piacere è “soave”, scevro da sensi di colpa (quelli legati all’attraversamento del complesso edipico) e, soprattutto, ottenuto senza sforzo e senza indugio (non c’è differimento del soddisfacimento ma scarica pulsionale immediata). 

Le sue idealizzazioni compulsive lo proteggono da quella che per il resto dell’umanità è la grande, dolorosa lezione dell’inadeguatezza. Una parte di lui vive così in un mondo di sdilinquimenti in cui il cielo, la terra, la natura e le arti belle lo accarezzano dolcemente, mai riflettendogli la sua immagine reale - quella di bambino mai cresciuto oppure di fetida sentina d’ogni vizio, come ben rappresenta il romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde -, sempre restituendogliene una a suo uso e consumo. 
La realtà, nel suo dolore e nelle sue miserie, è bandita, anche se questo ha prezzi elevati: la prigionia dalla falsità, la sempre più grande incapacità di fronteggiare la vita reale, il premere del presagio di uno smisurato fallimento. Purtroppo quest’ultimo è tenuto a bada da una sequela di “acting out” che aumentano la rovina sua e del mondo che lo circonda; ecco perché la “compulsione a creare” del perverso non è scevra da conseguenze talora drammatiche.

Interrogarsi sul rapporto tra perversione e creatività diventa particolarmente interessante in un mondo in cui il capitalismo globale, fondato sul dominio della tecnica, alimenta una scienza che non si pone più limiti. 

Sostenuta con ogni mezzo da una Weltanschauung ottimistica nata nelle aziende della Silicon Valley, la nuova “religione della scienza”, di fatto un’idolatria dotata di rituali (le interminabili code all’uscita dell’ultimo modello di I-phone), idoli (le “felpe californiane”, vale a dire i creatori e i CEO delle mega-corporation della tecno-comunicazione) e feticci (il telefonino) ha obiettivi ambiziosi, tra cui ripropongo a mò di ripasso il seguente elenco, giocoforza incompleto: la sconfitta della morte degli uomini dapprima grazie a impianti, crioconservazione o protesi, poi grazie alla traduzione del loro pensiero in file da immettere nella rete; la creazione di intelligenze artificiali che rappresenteranno i nostri eredi ”perfetti” quando la specie umana si sarà estinta; lo sfondamento dei limiti dell’umano attraverso la creazione di ibridi e cyborg caratterizzati da innesti uomo–macchina. 
Inoltre, un’ingegneria genetica capace di ibridare creature come ad esempio una fragola e un topo, e nuove tecniche di fecondazione artificiale che renderanno presto possibili genitorialità umane triple o multiple, intervengono facendo dell’uomo, di fatto, un demiurgo.

Qualcosa non torna. Nell’ebbrezza generale destata da questa hybris finora impunita, anzi celebrata dalla corrente filosofica e culturale del transumanesimo, sentiamo che la creatività sfrenata della nostra specie, dotata di mezzi tanto efficaci da stravolgere le regole stesse del vivente o addirittura da dotare di una mimesi di vita ciò che vivente non è (l’intelligenza artificiale) ha qualcosa di strano. Di perverso, forse? Quanto odio per l’uomo, per la natura, per la vita stessa nasconde tutto questo? Quanta invidia per la creazione, quanta sfiducia nella “bontà ed efficacia” nella stessa, quanta pretestuosa svalutazione? Quanta, infine, abitudine alla “falsità”? 
Mi pare ci siano tutti gli elementi per pensare che la creatività di questa scienza sia da ascriversi più a un’“hybris” deviata che alla passione per la verità. 
E’ curioso infatti constatare come si possa credere che l’intelligenza artificiale divenga “più umana dell’umano” e possa soppiantarci in tutto, persino dal generare autonomamente la “vita”.


E’ inoltre curioso osservare come l’abitudine a pensare che il nostro “avatar” sotto forma di riprese video o di “immagine” da esibire in rete sia “meglio di noi” arrivi a farci credere che i file tradotti in scrittura dai nostri pensieri, gli “avatar” del nostro cervello prossimi venturi, possano costituire la nostra garanzia d’eternità. Scambiamo così, come il perverso, la falsa versione di noi per quella vera e, come il narcisista, l’immagine per la persona viva. 

D’altronde, se com’ebbe a dire Erich Fromm ogni società forgia il carattere del soggetto più adatto a farla funzionare economicamente, l’individuo più funzionale alla realizzazione degli obiettivi del turbocapitalismo tecnocratico sembra essere il narcisista, dal momento che le fragilità del suo Sé lo espongono alla continua ricerca dei classici “cinque minuti di celebrità”; tratti perversi fanno poi comodo alla realizzazione dell’ideologia del superamento d’ogni limite di cui stiamo parlando qui. 
Il gusto di “fabbricare” viventi scavalcando la riproduzione sessuale e mettendosi al pari della divinità-padre edipico mi sembra, infatti, parlare da sé.

Qual è, dunque, il crinale che separa la creatività autentica da una “hybris” perversa? 
Per riferirsi al paradigma frommiano, la prima è biòfila, la seconda è necrofila. La prima è, cioè, incentrata sull’accettazione delle difficoltà che conducono alla conoscenza amorevole della verità, che il soggetto maturo vuol affrontare perché ha imparato a non temere quest’ultima e, anzi, a valersene come di un nutrimento utile a promuovere un’efficace presenza nel mondo. Egli è poi spinto dalla necessità “generativa” e “produttiva” di arricchire il suo habitat umano e naturale con il prodotto della sua opera d’ingegno e di lavoro, che lo conduce sanamente a trascendersi. La creatività perversa, invece, non ammette ostacoli sulla sua strada, non vuol né conoscere né produrre davvero, bensì obnubilare il mondo con la cortina fumogena delle sue estetizzazioni e delle sue calunnie. E’ spinta dalla necessità di sperimentare l’ebbrezza di una fasulla onnipotenza primigenia, che ottiene riducendo la realtà fatta di leggi, limiti, differenze al magma fecale e indifferenziato del caos, all’annichilimento.  Le differenze naturali vanno in quest’ottica superate, al fine di creare una neo-realtà artificiale che con i suoi ibridi, la sua chirurgia e i suoi innesti con l’inanimato e il meccanico scavalchi e stravolga la legge della filiazione.


Quanto stiamo stiamo vivendo appare dunque caratterizzato da quel riaffiorare della “tentazione perversa” che Chasseguet-Smirgel ha descritto come possibile in ogni epoca dell’umanità. In particolare, l’ottimismo che caratterizza la visione “transumanista” sembra tipico delle attese di rinnovamento che una civiltà in declino spesso ripone sul desiderio di tornare al caos originario per una palingenesi nell’egida di valori differenti. In realtà, la “promesse de bonheur” dei tanti profeti di nuove civiltà, ivi inclusa la nostra, è intrisa di “cupio dissolvi”, cioè, ancora una volta, di un profondo odio per la vita stessa.  
Come ci ricorda l’autrice, 
«finalità dello scienziato affetto da hybris non è scoprire la verità, ma porre le sue scoperte al servizio del principio di piacere. Diverse evidenze mettono in dubbio che si possa pervenire per questa via all’ottenimento di risultati scientifici validi. (…) Come è noto, gli esperimenti condotti dai medici nazisti sui deportati dei campi di concentramento non produssero alcun risultato valido sul piano scientifico».
Ci auguriamo che questo si riveli predittivo anche nel caso della scienza onnipotente di oggi. 

Non finisce qui: anche altri fenomeni contemporanei sembrano indicare il prevalere di una “forma perversa” del pensiero. Il sistema dei consumi, per esempio, si basa sull’obsolescenza programmata degli oggetti, dunque sul piacere di distruggere e svalutare il prezioso prodotto della creatività umana (genitale-generativa) e del lavoro manuale e intellettuale (fatto d’impegno, dedizione, differimento del soddisfacimento). Perverso è il piacere del “nuovo purché nuovo” che lo informaderivato ad un gusto dell’anomia che nasce dal misconoscimento della storia che ci precede e che ci genera. 


Ancora, tornando all’arte riusciamo a comprendere il motivo per cui certa arte contemporanea sembri fiera di proporre il vuoto di contenuti in forma estetizzante, anzi , addirittura un vuoto che rinuncia persino alla (sublime e necessaria) “inutilità” del bello (sic!): ritracciamo, in questo, lo sberleffo del perverso alle leggi della significazione codificata (in certi casi questo aspetto è fonte anche di “arte vera”, pensiamo all’informale pregno di contenuti emotivi lancinanti di Alberto Burri), la sua predilezione per la “falsità” simulatrice di un’inesistente status di “creatore”, la sua sterilità infantile. 

giovedì 14 dicembre 2017

MASSIMO RECALCATI ED IL LIMITE CHE RENDE GRANDI di Alessia Vignali

[ 14 dicembre 2017]

Il saggio dello psicoanalista Massimo Recalcati [nella foto] I tabù del mondo indaga il tabù nella psiche occidentale contemporanea.

Oggi uscire da una lettura stimolati, grondanti di domande e di visioni, non è esperienza comune. A farcene dono è il saggio I tabù del mondo (Einaudi, 2017) dello psicoanalista lacaniano Massimo Recalcati. Un libro bellissimo, che attraverso una galleria di editoriali pubblicati settimanalmente sul quotidiano La Repubblica percorre le molteplici figure del tabù e del limite, categorie meritevoli d’essere indagate in un occidente che crede di poterne fare a meno. Esse sono, tra l’altro, straordinariamente utili per leggere in profondità le dinamiche del presente. Reincontriamo così Caino, Ulisse, Antigone, Medea, Amleto, Priapo, Don Giovanni e altre personalità mitiche o letterarie alle prese con le loro personali epopee di scontro con la proibizione e la sua possibile (inevitabile?) trasgressione. Riflettiamo inoltre su nuovi archetipi come l’anoressica, il terrorista, il turboconsumatore, non a caso definiti da un unico tratto che finisce per coartare la loro possibilità di “divenire umani” e li rinchiude nel limite assoluto di una rigida categoria, di una sola dimensione dell’essere che divora ogni possibile divenire armonico della personalità. Infine, ci confrontiamo con tabù inediti come quelli della gratitudine, del pensare, del pregare… e li riconosciamo luoghi di un’intelligenza profonda della verità che sa fare i conti con la sua fragilità, con la sua dipendenza dell’Altro.


Incontrare il limite, il valore, la prescrizione, il tabù, affermatisi lungo il millenario percorso delle culture per dirimere il dilagare incontrollato delle passioni, è per la psicoanalisi un momento fondante dell’identità del singolo e delle culture stesse. La duplice spinta a conformarsi o a sfidarlo è ciò che costituisce il proprium della nostra umanità (o almeno, di quella che ci ha condotto fino a qui). Ma come afferma l’autore, il passo libertario inaugurale dell’illuminismo, che intendeva dissolvere l’ombra repressiva dei tabù fondati solo sulla fede sulla vita umana, forse si è rovesciato nel suo contrario. La liberazione da ogni forma di tabù sembra istituire un inedito tabù che non può essere violato: quello della vita che basta a se stessa, della vita che rifiuta ogni tabù e con esso ogni esperienza del limite, della vita senza tabù. (…) Siamo qui di fronte a un tratto fondamentale dell’angoscia ipermoderna che l’esperienza epidemica del panico esprime benissimo: assenza di punti di riferimento, caduta degli argini, vertigine, spalancamento di un vuoto senza nome.

Recalcati si chiede, in maniera ironica ma seriamente provocatoria, se non dovremmo per caso rivalutare il tabù, dal momento che in esso si conserva qualcosa dell’esperienza dell’inviolabile: di una dimensione, cioè, valoriale che riesce a qualificarsi come “non negoziabile” poiché conserva qualcosa di un’antica magia. E ci ricorda, comeabbiamo già riportato in precedenza, che occorre provare a distinguere due versioni del tabù: da una parte la sua forma semplicemente ideologico-superstiziosa che lo qualifica come luogo di restringimento e oppressione della vita. Dall’altra, quella che lo descrive come segno che la vita non ci appartiene del tutto, ma è qualcosa che porta con sé la cifra – trascendente e impossibile da svelare - del mistero.

Muovendosi con invidiabile libertà dentro e fuori dalle categorie della psicoanalisi lacaniana, Recalcati c’insegna a non dar per scontata alcuna comoda sclerotizzazione del pensiero: i “si dice”, i “si fa” che invisibilmente pilotano quelle che crediamo siano le nostre scelte vengono fatti allegramente a pezzettini. L’idea attuale d’indecenza della famiglia naturale ne è un esempio. Famiglia è ancora una parola decente che può essere pronunciata senza provocare irritazione, fanatismi o allergie ideologiche? E’ ancora, cioè, la matrice indispensabile della costruzione consapevole dell’umanità dei singoli oppure è un tabù da sfatare? Recalcati ha il coraggio di dichiarare che la vita umana non si accontenta di vivere biologicamente, ma esige di essere umanamente riconosciuta come dotata di senso e di valore. Come mostra un vecchio studio di René Spitz sui bambini inglesi orfani di guerra che dovettero subire l’ospedalizzazione, la solerzia delle cure somministrate dalle infermiere del reparto, votate a colmare i bisogni primari fisici dei bambini, non fu sufficiente a salvarli. Depressione, anoressia, abulia, autismo, marasma, decessi divennero i segnali evidenti del fatto che l’amore sarebbe stato altrettanto necessario del cibo e delle cure. Dovremmo dunque ricordare che la vita del bambino dev’essere raccolta e riconosciuta dal desiderio dell’Altro, altrimenti resta mutilata, votata all’insignificanza. La funzione insostituibile della famiglia resta dunque quella di accogliere la vita che viene alla luce del mondo, offrirle una cura capace di riconoscere la particolarità del figlio, rispondere alla domanda angosciata del bambino donando la propria presenza.

Rimanendo nell’area del privato, primo elemento della società, stupisce l’originalità della visione di Recalcati relativa al tabù della fedeltà, in tempi che inneggiano al poliamore. Per lo psicoanalista la diffusa incapacità di essere fedeli non solo in amore, ma in generale a un qualunque patto di solidarietà, è oggi il frutto di un’incapacità di accettare un limite al proprio desiderio, dunque di una soggezione quasi assoluta allo strapotere dei propri impulsi, dei propri desideri. In questo modo è impossibile anche solo immaginare, per gli innamorati, quella sconfitta del tempo, delle sue proprietà corruttrici, che viene dallo scommettere sull’eternità del loro desiderio l’uno per l’altra. La fedeltà, oggi, non è più vista come poesia ed ebbrezza, (…) come ripetizione dello Stesso che rende tutto Nuovo. Il nostro tempo non sa né pensare, né vivere l’erotica del legame perché contrappone perversamente l’erotica al legame. Un po’ in tutto il testo Recalcati ci ricorda quanto il vincolo del legame costituisca paradossalmente una fonte di libertà verso dimensioni più piene dell’essere, della gioia, della vita.

Tra gli espedienti del testo, miracolosamente capace di far quasi sentire sulla pelle la coerente visione del mondo che esprime, spicca la narrazione di storie. Leggendole, scopriamo come la storia sia tra le più raffinate forme di comunicazione, sintetiche e sincretiche, in grado di parlare contemporaneamente a diversi aspetti di noi. Il materiale delle storie non è la teoria, la metafora, l’immagine, la lingua. Il materiale delle storie siamo noi che leggiamo, con la nostra innata capacità d’identificazione nei personaggi e con l’immersione quasi sensoriale che riusciamo a compiere nel mondo rappresentato dall’autore. Grazie al meccanismo dello spostamento per primo identificato da Freud, riusciamo cioè a pensarci meglio quando indossiamo metaforicamente i panni degli altri, rispetto a quando tentiamo uno sguardo privo di mediazioni sugli abissi della nostra coscienza. Sull’indagine che possiamo dedicare a noi stessi vige spesso una censura. Come insegna l’impiego delle parabole da parte di Gesù, nulla è più efficace di una storia per far vivere la verità teorica in prima persona all’interlocutore, per fargliela scoprire autonomamente. E anche quando ci illudiamo di sapere quanto occorre, le storie potenti ci costringono a produrre nuovo pensiero.

Ne I Tabù del mondo torniamo ad apprendere la vita dal mito, filosofia incarnata. Non solo: l’autore ci insegna a sostarci dentro, ci dà la chiave teorica per un’autonoma elaborazione. Si tratta di un’operazione importante, dal momento che ciò che oggi manca di più è la capacità di valorizzare le sin troppo numerose esperienze che facciamo. Il regime dei consumi ci ha abituati a riempirci di attività frenetiche, ma abbiamo perso per strada il piacere di pensarci su, di elaborarle rendendole davvero oggetti della nostra mente. Quante sono le volte in cui ricordiamo il fatto essenziale che nostra vita ha soltanto il senso che riusciamo a conferirle con il nostro pensiero? E il senso, la verità cui perveniamo non può che essere il frutto di un lavorìo, di una fatica, di una sosta volta a elaborare i contenuti dell’esperienza, a trasformarli nelle nostre parole.

Tra i meriti di questo libro va annoverato il suo essere un fenomenale provocatore di pensieri. Direi quasi che, pur appagando con teorie ben articolate il lettore, ciò che è di maggiore interesse è la sua parte insàtura: ciò che l’autore non dice e che si aspetta troviamo, concentrandoci o confrontandoci con l’eterogeneo materiale del testo.



martedì 5 dicembre 2017

IL SACRO E LA CRISI DI CIVILTÀ di Alessia Vignali

[ 5 dicembre 2017 ]

Alla ricerca di un “sacro” possibile
Il saggio “La violenza e il sacro” dell’antropologo René Girard ci accompagna in una  rilettura del complesso rapporto tra il sacro e la società


Mi accosto al pensiero dell’antropologo-filosofo René Girard, “grande irregolare” tra i pensatori del Novecento, attratta dalla sua interpretazione potentemente euristica della genesi e del destino delle società, che asserisce che queste ultime nascano e si sviluppino soltanto grazie alla presenza del sacro. Un “sacro” che è visto dall’autore nella specifica accezione di “violenza fondatrice” della cultura, che approfondiremo più avanti.

Vengo ancora più sollecitata dallo scoprire, leggendo il suo “La violenza e il sacro” pubblicato nel 1972, che secondo Girard i valori, le norme, le credenze, le gerarchie, le differenze, insomma tutti i pensieri su cui si regge la civiltà, non potrebbero resistere alla fatale scoperta della loro “arbitrarietà” se non grazie alla presenza del “religioso”.

René Girard
Notoriamente le regole, le leggi, i principi sono infatti dovuti al consenso tra uomini, a un “accordo”, dunque non sono necessariamente fondati su “verità naturali”. Sono “arbitrari”, posti dall’esterno per rendere possibile la vita comune. Da tempo immemore dunque, un dio collocato al di fuori della ”città” ne garantisce l’intangibilità, previene le trasgressioni e ne comanda esemplare punizione. Ristabilisce l’ordine anche in tempo di crisi, scongiurando la definitiva scoperta dell’aleatorietà di tutti i principi.
Senza quel dio, a detta di Girard la società imploderebbe a causa del dilagare della violenza al suo interno; essa non sarebbe più contenibile, poiché nell’equivalenza conclamata delle leggi, dunque nel livellamento delle gerarchie e delle differenze condivise, ognuno si sentirebbe legittimato a far valere i “suoi” principi, valori, diritti, a prevalere sull’altro ristabilendo così una differenza a suo vantaggio. 


Ma il sacro, che previene la violenza attraverso l’esercizio della “sua” violenza, pretende sin dal principio vittime sacrificali, inizialmente umane poi animali, infine ricordate in frammenti di ritualità violenta ancora contenuti in feste e celebrazioni rituali. Chiederebbe la vita di creature come il pharmakos, ancora presente nella Grecia del V secolo A.C.: uno storpio, un anomalo, un folle, un irregolare mantenuto dalla società e destinato a essere ucciso non appena le sorti della stessa divengano impervie. Come il pharmakon della medicina, egli è il veleno, dunque anche l’antidoto che, espulso fuori dalla polis, la guarirà dello stesso male che le ha provocato.
Anche Edipo è a suo modo un pharmakos, una vittima sacrificale, un capro espiatorio sul cui sacrificio si regge la salute dell’unanimità dei cittadini. Ecco perché, dopo l’Edipo re di Sofocle in cui viene condannato, nell’Edipo a Colono di Euripide egli diventa un eroe, cioè, a sua volta, “sacro”.

La tesi è d’indubbio interesse in una società occidentale in crisi, che continuiamo a definire correttamente “postmoderna” poiché caratterizzata dal relativismo dei valori. In essa il cammino del pensiero critico ci ha insegnato a dubitare delle antiche certezze, a mettere in discussione i nostri principi, a chiedercene il motivo, a liberarci dal giogo d’imposizioni insopportabili. Abbiamo condotto lotte per i diritti civili che hanno dimostrato la faziosità di principi quali l’ineguaglianza tra i sessi e tanti altri. Ma oggi, all’indomani del crollo di questi valori posti dall’esterno, ciascuno di noi è tenuto alla faticosa impresa di costruzione di un’etica e di un sistema di principi personale, se vuol regolare la sua condotta o educare i suoi figli. Siamo cioè posti di fronte al compito “interminabile” dell’individuazione di una collocazione originale (identità) rispetto alla “Babele dei principi”. L’impresa è tanto ardua che parecchi soccombono, sperimentando quella che il ficcante titolo di un saggio di Erich Fromm denominava “Fuga dalla libertà” e che avviene nella patologia. 

Nella migliore delle ipotesi, è ancora calzante la celebre asserzione tragicomica di Woody Allen “Dio è morto, Marx pure, e io non mi sento molto bene.” 

Leggendo Girard ci chiediamo allora se ci sia un modo alternativo a quello posto dalla presenza di un principio “altro”, esterno, “sacro” per mantenere l’ordine nelle nostre
città. E ci poniamo criticamente, sebbene affascinati dalle vertiginose suggestioni del testo, davanti alle sue tesi estreme, secondo le quali “la violenza e il sacro coincidono”, poiché all’origine di ogni civiltà ci sarebbe appunto il sacrificio violento, commesso arbitrariamente dall’unanimità dei membri della stessa. Il rituale, che sposta all’esterno e colloca sul Dio la responsabilità della violenza originaria e la ripete (misconoscendone la reale provenienza) in quella attuale, mantiene l’ordine perché estroflette il male portandolo dall’interno all’esterno della città. La sua ciclica ripetizione consentirebbe una “catarsi” e garantirebbe di nuovo l’ordine anche in quei periodi, che Girard denomina di “crisi sacrificale”, in cui gli uomini cominciano a dubitare della trascendenza delle leggi. Periodi troppo simili al nostro, come asserirà l’autore chiaramente nell’opera “Portando Clausewitz all’estremo” (2008).

La teoresi di Girard è utile non solo in un percorso di lettura e risignificazione dei miti, dei riti, del linguaggio, dell’arte, della tragedia, del sistema giuridico, delle scienze, ma anche nella riflessione quotidiana sui fattori che rendono più fragile o viceversa rafforzano il nostro vivere in comune. Se è vero che, come postula, quando il senso del sacro viene meno si afferma una “crisi sacrificale” nella quale l’equivalenza dei valori determina il potenziale dilagare della violenza, allora ci interroghiamo sulla nostra capacità attuale di mantenere sui principi, sulle leggi, sulle consuetudini che informano il nostro stile di vita, il giusto “senso del sacro”, il giusto “rispetto”, il giusto “senso della trascendenza”. 

Un tema attuale, in tempi tanto di “società liquide” (Zygmunt Bauman) quanto di “nichilismo” (Umberto Galimberti) quanto ancora di “evaporazione del padre”, dunque della “legge” (Massimo Recalcati). In particolare Recalcati, nel saggio “I tabù del mondo” da poco pubblicato da Einaudi (2017), focalizza come nell’Italia di oggi si sia affermata una sorta di “allergia a ogni genere di tabù”, che nel pensiero comune viene equiparata a un sentirsi uomini davvero liberi. La libertà dal divieto, dal limite, dunque da quel “trascendente” che si oppone all’onnipotenza del desiderio, è oggi una sorta di “folle comandamento” dai contorni inquietanti anche da un punto di vista psicologico. Se da una parte, ricorda Recalcati, il tabù (che io leggo come forma religiosa del limite) è “luogo di restringimento e di oppressione della vita”, dall’altra esso è “ammonimento e indice simbolico — memoria della Legge della parola —, segno che la vita non ci appartiene mai come una semplice presenza di cui siamo proprietari, ma è qualcosa che porta con sé la cifra — trascendente e impossibile da svelare — del mistero”.

Il limite identifica, dà senso all’individuo in seno a un insieme di persone. La crisi degli adolescenti di oggi, che nella mente sono privi di limiti e confini (“life is now”, dice uno slogan pubblicitario di un’azienda di telefonia), e nella pratica sono limitati, limitatissimi nelle tangibile inaccessibilità di mezzi per un’autorealizzazione concreta, forse è in parte anche dovuta all’incapacità dei loro genitori di “ammantare di sacro” le parole che esprimono i loro valori. Il dilagare di psicopatologie depressive, ansiose, attacchi di panico o di nuove forme di dipendenza è sotto gli occhi di tutti.


Infine, la riflessione sul “sacro” e sulla “fiducia” nei propri modelli di pensiero e teorici è un tema importante anche per lo psicoanalista, lo psicoterapeuta, lo psichiatra, il medico. La studiosa di psicoanalisi Sandra Buechler, nel saggio “Valori clinici” (2008), così come lo psicoanalista Giuseppe Battaglia, pongono tra questi valori la capacità di infondere “speranza” nei propri pazienti. La speranza fa il paio con la fiducia, con la “fede”: come può il clinico stesso aver fede in qualcosa, foss’anche un modello teorico, in un momento storico che ci ha insegnato a dubitare, a relativizzare, a porre tra parentesi
ogni costrutto? E come può dunque trasferire questa flebile fiducia anche ai pazienti? Egli può soltanto ripartire dall’esperienza che fa di sé, nel momento in cui l’efficacia e la forza delle sue teorie vengono validate dalla prassi. L’esperienza che egli fa di sé con i pazienti, nell’analisi personale, in quella didattica e nella supervisione gli mostra costantemente quanta “verità” sia contenuta nel suo agire pratico e nelle teorie che lo informano. E’ dunque su questa verità che può basarsi per infondere fiducia, speranza, sensazione di un significato profondo del percorso che lui e il suo paziente assieme stanno facendo.

Se c’è un errore della visione di Girard, esso è probabilmente racchiuso nella sua teoresi del desiderio: per Girard il desiderio è esclusivamente mimetico, negli uomini. Essi non hanno possibilità d’accedere a un desiderio personale, dunque è come se non avessero un Sé, un’identità possibile. Nel linguaggio psicodinamico, gli uomini dipinti da Girard sarebbero considerati affetti da fragilità di natura narcisistica, dunque per forza destinati a competere per ottenere quel senso di “essere” cui non hanno alcun accesso. Il loro unico modo d’illudersi di essere” è appropriarsi dell’”essere” dell’altro, fare un “copiaincolla” del suo desiderio in meccanismo di falsificazione che vale, prima ancora che di fronte al mondo, di fronte a se stessi.
Il mondo della rivalità, dell’invidia, della competizione, dunque della violenza reciproca dipinti da Girard sono il frutto di questo suo errore interpretativo della psicologia degli uomini.

In realtà, un soggetto “sufficientemente sano” ha accesso a desideri suoi, a una personalità sua, dunque non ha alcun bisogno di appropriarsi di aspetti mutuati dalle personalità altrui. Non è un “doppio mostruoso” del suo maestro, dell’accudente, del padre o del fratello. Pertanto egli può serenamente non “competere”, può permettersi persino di non “avere”, per dirla con Erich Fromm, poiché gli basta il suo “essere”.
Erich Fromm
Dentro ognuno di noi c’è la possibilità dell’armonia, dell’appartenenza, del rinvenimento di emozioni positive, dell’amore per l’altro e per la vita. Anche la quotidianità in comune è biologicamente fondata, poiché da essa il soggetto trae rassicurazione, senso di tutela e significato di sé nello scambio con l’Altro. Ma condurla all’insegna dell’essere richiede sforzo, fiducia, fede, rinuncia…


Tornando a Girard, forse occorrerebbe un ribaltamento del suo senso del sacro: occorrerebbe, cioè, poter trovare in sé un po’ della magia di un “Sacro benefico”… Giungere a sentire che la nostra vita in comune è tutelata da valori “non negoziabili” non perché arbitrariamente posti da qualche ente esterno, ma perché in essi sentiamo pulsare “più vita” che in qualunque altro luogo. Trovarli, trovarsi, è un compito in cui la psicoanalisi, la psicoterapia, un cammino spirituale, ma anche la frequentazione delle opere di grandi pensatori e romanzieri di ogni epoca possono essere di grande aiuto. Queste ultime, sosteneva Jerome Bruner, sono infatti in grado di allargare smisuratamente le possibilità del pensiero, grazie anche soltanto alle nuove categorie grazie alle quali ri-vedere il mondo di cui ci fanno impagabile, meraviglioso dono. 


mercoledì 11 ottobre 2017

BLADE RUNNER 2049 di Alessia Vignali

[ 11 ottobre 2017 ]


Mitologia dell’evanescenza
I simboli di Blade Runner 2049 danno voce all’angoscia di frammentazione dell’uomo occidentale contemporaneo


Il dio creatore è cieco, nell’atteso sequel del cult anni ‘80 Blade Runner appena uscito nelle sale, non a caso ambientato in un 2045 pericolosamente vicino. Presidente della Wallace Industries specializzata nella produzione di androidi, Niander Wallace il “pantocratore” è un omino sghembo, che per poterci vedere si vale di una flotta di telecamere liberata attorno al suo corpo come un banco di sardine e collegata in blue tooth alla sua corteccia visiva. All’improvviso uno di questi oggetti si stacca dal suo sciame e si mette a giocare. Wallace il dio sorride. In fondo è giusto che persino i suoi sensi, che egli ha dotato di un’inquietante vita propria, si ribellino al loro possessore. Per lui da sempre l’ebbrezza di creare, il potere che ne deriva e lo pervade è più forte del cruccio per le conseguenze: probabilmente il genere umano si estinguerà nel confronto mortale con le sue “creature in pelle”, i replicanti… ma per ora è meglio lavorare, sperimentare, godere. Far soffrire e far godere. Senza limiti.   

Sebbene meno elegante del primo Blade Runner, poiché basato sulla moltiplicazione dei temi più che sul chiaro dipanarsi di un unico filo conduttore simbolico, anche questo secondo va visto, e non solo per l’indubbio piacere estetico che ne scaturisce. L’intreccio di metafore che abita il suo mondo eidetico parla, infatti, alle profondità della nostra psiche come una “filosofia incarnata”. I temi urticanti del mistero della vita, della morte, del loro reale significato vi vengono infatti trattati con tutta la potenza di una “nuova mitologia”. Che in quest’opera filmica assume la vaga qualità di un “sogno filmato”, direbbe lo psichiatra e psicoanalista Daniel N. Stern.

Tra i tanti archetipi proposti dal film ne scelgo uno, il più innovativo: la ragazza - ologramma Joey, l’amante virtuale dell’agente K, il protagonista del film.
Curiosamente è in lei, più postmoderna dei replicanti che emblematizzavano gli uomini della modernità, che lo spettatore contemporaneo s’identifica. E’ con lei che empatizza.
Il motivo è presto detto. Il replicante Batty del primo Blade Runner era l’antagonista di un’ideologia coerente, il figlio di un dio crudele contro il quale si ribellava perché, umano anch’egli come e più del suo fabbricante, era ancora capace di porsi una domanda radicale sul senso dell’esserci. Aveva una teoria dell’esistenza. Per questo era stato in grado di elaborare la profonda capacità di “sentire la vita” sintetizzata nella frase che ha fatto la fortuna del film:
« … ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire».
Riusciva a pensarsi, insomma.
Per dirla in termini psicoanalitici, il suo dramma era tutto inscritto nel paradigma edipico. Come un qualsiasi adolescente sano, Batty era capace di chieder conto del suo dolore a quel “padre” che gli era fin troppo presente, nei suoi valori così come nei limiti (i quattro anni di vita) che gli aveva posto.
Joey viene invece elaborata da un “padre” che già non è in grado di controllare i suoi stessi sensi (la “sardina-telecamera che dovrebbe garantirgli la vista si tuffa per gioco in piscina); è cioè figlia di un padre che si scinde nelle sue stesse parti, che prendono vita senza che possa avere su di esse un controllo. Per dirla con Massimo Recalcati mentre recupera una felice formula di Jacques Lacan, la nostra è l’epoca dell’evaporazione del padre, del nòmos, della Legge: di quel “limite” che ponendo confini valoriali al figlio ne determinava la possibilità di un’autodeterminazione. Quella relativa alla scissione del corpo del pantocratore Wallace in “oggetti parziali”, poi, è una metafora di un certo appeal in un presente in cui sentiamo di non aver più controllo su alcuno dei nostri pensieri, desideri, pulsioni… poiché ciascuno di questi aspetti di noi ci è alieno. L’educazione, la tecnologia, la comunicazione di massa ci distraggono. Dalla parcellizzazione della personalità tipica della prima postmodernità emblematizzata da Wallace siamo passati alla paventata atomizzazione della seconda, quella attuale, (avviatasi con l’avvento della rivoluzione digitale) di cui è emblema Joey. Un’altra metafora può esserci d’aiuto: se nella modernità dagli anni Cinquanta in poi avevamo “pezzi di carne” sugli scaffali dei supermercati e qualche bambino aveva difficoltà a capire come essi potessero provenire da un animale vivo e intero, presto avremo bistecche assemblate da cellule allevate in vitro: l’animale intero non c’è più. E poiché “l’uomo è ciò che mangia” (ma qui sto scherzando), dall’”uomo senza qualità” di un passato tutto sommato rassicurante, perché colui che ci si stagliava davanti era pur sempre un uomo dotato di una sua coerenza e untiarietà, siamo passati al soggetto totipotente dall’identità fluida, cangiante, sempre in cerca di una definizione di un futuro assai prossimo. Evanescente poiché… non consiste. 

Come l’attuale Siri, la segretaria elettronica messaci adisposizione da I-phone con cui già contraiamo un rapporto proto-affettivo, la ragazza-ologramma Joey non ha un corpo, e come lei non ha una personalità. Dal suo interlocutore K apprende ogni modalità espressiva, sino a divenire un simulacro di personalità ottenuta assemblando sequenze mentali del possessore.
In realtà un po’ tutto, dalle persone alle produzioni culturali, nell’universo di Blade Runner sembra funzionare attorno a frammenti, pezzi assemblati di qualcosa di autentico che un tempo forse esistette e che ora si fatica persino a ricordare, tanto si è incapaci di immaginarlo nella sua integra totalità.
Sono frammenti i comportamenti di Joey, lo sono gli innesti di memorie che donano ricordi ai replicanti, lo sono gli spezzoni di performance di Frank Sinatra o di Elvis Presley riproposti in loop disperatamente àfoni tra le rovine di una città che non a caso è Las Vegas, matrice d’ogni finzione. Come a dire che là, in quel futuro, nemmeno una canzone nuova è possibile.

E’ tutto un “copiaincolla”, insomma. Un po’ come ci accade di esperire ogni volta che proviamo a scrivere un pezzo e la tentazione di “copiaincollare “ pensieri di altri è così forte da quasi sovrapporsi alla possibilità di pensare i nostri, di pensieri. D’altronde, le idee oggi corrono in rete da mente a mente, isolate dal loro contesto, dalla loro genesi, dalla loro storia; quasi ci fanno tenerezza, tanto sono usate, strumentalizzate e sole, orfane di chissà quale autore che tutti dimenticano. “Siamo fotocopie senza l’originale…” Chi lo disse? (L’attore italiano Carmelo Bene).

Come molti di noi, resi incapaci di un pensiero proprio poiché immersi in una società liquida (si veda l’articolo recentemente pubblicato sul nostro blog sul sociologo Zygmunt Bauman) caratterizzata dall’equivalenza di ogni valore, dunque dall’impossibilità di sceglierne e privilegiarne alcuni tra i molti (scelta su cui si fonderebbe un’identità), l’ologramma Joey non è una persona, è un simulacro. Un’immagine, un eidolon. Geniale la battuta della ragazza squillo chiamata a entrare nell’ologramma per permettere a K di avere con quest’ultimo un rapporto sessuale. Più o meno le dice così: “Io che sono stata dentro di te posso dirlo: lì dentro c’è meno roba di quanta te ne aspetti”.

Identità evanescente, dunque, personalità impossibile. Il nichilismo rappresenta l’esito o l’origine di questo impossibile appropriarsi di sé (di un passato, di una memoria, di un’origine, dunque di una meta da raggiungere)? Entrambe le cose, testimoniate dall’infinita tristezza che destano le atmosfere del film, dalla geniale colonna sonora all’incessante caduta d’acqua, neve, detriti che ne opprime gli scenari. Una frase che il filosofo Umberto Galimberti trae da Friedrich Nietzsche nel saggio “L’ospite inquietante, il nichilismo e i giovani” (Feltrinelli) è emblematica al riguardo:

“Nichilismo: manca il fine; manca la risposta al “perché?”. Che cosa significa nichilismo? – che i valori supremi perdono ogni valore.
(F. Nietzsche, Frammenti postumi, Opere, Adelphi, Milano 1972)

D’altronde, Joey è priva di corpo: come potrebbe pervenire a un’esperienza attendibile del mondo e, insieme, di se stessa senza poter far uso dei sensi, primo viàtico all’esame di realtà, all’incontro con il limite del mondo esterno da parte del neonato (padre dell’uomo)? Ecco, dunque, un'altra occasione d’identificazione con lei per noi creature occidentali postmoderne: il saggio dello psicoanalista junghiano Claudio Risé “Guarda, tocca, vivi” (Sperling & Kupfler, 2011) la dice lunga sui danni per la psiche di una vita trascorsa lontano dai messaggi dei nostri sensi, dei nostri corpi.
Tagliata fuori dall’esperienza del mondo e di se stessa, incapace di sintetizzare un’identità autentica, Joey non può che essere simile a ciò che la ninfa Eco è nel mito di Narciso, uno “specchio” del protagonista che gli funge da “alter ego” pur non avendo un’esistenza sua.
Con lei l’agente K contrae una relazione che non c’è, poiché in lei egli dà voce soltanto a una parte di se stesso, quella che attiene ai suoi “dubbi preconsci”.

L’esperienza ci è nota. Di fatto, molte delle relazioni che oggi contraiamo attraverso i social media sono più imbevute delle nostre proiezioni che reali, proprio per via della capacità dello strumento tecnologico di imprimere una forma peculiare a quanto viene trasmesso: “Il medium è il messaggio”, disse il filosofo Marshall Mc Luhan. 
Il “gruppo-mamma” onnipresente di Whatsapp, sempre pronto a farci compagnia evitandoci il dispiacere della solitudine e la fatica di un impegno duraturo in una qualunque attività di “presenza al mondo” ne è un esempio. Ma come questo, anche gli amori virtuali, sbocciati sulle ali del nostro “colorare la personalità altrui” dei nostri desideri.

Il “contatto” (e volutamente non utilizzo il termine “rapporto”) dell’agente K con Joey ci rammenta dunque della pericolosa qualità di “irrealismo” di cui sono permeate le nostre relazioni virtuali, dunque di quanto tempo trascorriamo, nelle nostre giornate, illudendoci di stare con gli altri, di essere amati… mentre in realtà tentiamo di amare solo noi stessi. E’ un legame, quello con i nostri alter virtuali, commovente e disperato tanto quanto lo è quello della ninfa Eco con il suo Narciso: lei non consiste; è ridotta a pallida, flebile eco della voce dell’Altro… potrebbe salvarlo, se soltanto lui, ascoltandola, si ascoltasse. Allora Narciso, così come K, così come tutti noi, troverebbe finalmente quel se stesso che tanto gli manca…Ma fino a che rimane prigioniero del copione che gli dèi del mito, la ditta Wallace del film o la cultura contemporanea sembrano aver scritto per lui e per le altre creazioni, questo non accadrà mai. Perché è come se l’emancipazione dalle proprie patologie, dai propri cortocircuiti del pensiero, dell’azione, della progettualità non potesse avvenire se non attraverso il rapporto reale d’amore, d’amicizia, di fratellanza con l’Altro da sé. Tocchiamo il fondo di verità celato in noi stessi soltanto quando incontriamo il limite, la descrizione, l’ammirazione dell’altro. E diamo il meglio di noi soltanto grazie al lavoro su noi stessi cui è l’altro a chiamarci.

L’epopea di quest’ultimo Blade Runner è dunque, nuovamente, un grido di dolore lanciato dall’uomo all’altro uomo: ritroviamoci oltre questa solitudine, reinventiamoci nella fratellanza, nell’amore. Che è ancora possibile oltre tutto questo narcisismo che illudendoci di unirci ci isola come monadi, oppure ci divide in tribù: amore possibile tra gli uomini, così come tra gli androidi, o addirittura tra le creature virtuali ed evanescenti del film.
Sepolto tra le rovine, in noi c’è “come un file”… un “innesto”, un “residuo inscalfibile” celato dalla natura nel nostro codice vivente, che potrebbe salvarci. E’ l’impulso ad amare. E’ lì da sempre… il più delle volte dimentichiamo di leggerlo, di tradurlo in carne, gesti, parole. Lasciamo che prevalgano altri “programmi”. Ma c’è ancora, basta che lo cerchiamo. E’ di questo che parla l’ultima scena del film. 


Lettori fissi di SOLLEVAZIONE

Temi

Unione europea (953) euro (784) crisi (640) economia (630) sinistra (549) teoria politica (296) finanza (285) Leonardo Mazzei (282) M5S (275) P101 (251) grecia (247) Movimento Popolare di Liberazione (244) Governo giallo-verde (242) elezioni (239) imperialismo (237) sfascio politico (235) resistenza (226) Moreno Pasquinelli (225) sovranità nazionale (219) banche (215) internazionale (213) risveglio sociale (184) alternativa (168) seconda repubblica (167) Syriza (155) piemme (147) Tsipras (146) antimperialismo (135) debito pubblico (133) Matteo Renzi (131) programma 101 (129) spagna (122) filosofia (121) Francia (119) immigrazione (117) marxismo (117) PD (111) destra (111) sovranità monetaria (111) democrazia (109) costituzione (106) Matteo Salvini (104) neoliberismo (104) populismo (104) sollevazione (103) Stefano Fassina (97) islam (97) Grillo (94) Sandokan (94) elezioni 2018 (94) berlusconismo (91) proletariato (91) geopolitica (88) Carlo Formenti (86) Germania (86) Alberto Bagnai (83) Emiliano Brancaccio (83) austerità (80) bce (80) Medio oriente (79) Coordinamento nazionale della Sinistra contro l’euro (78) sindacato (77) Podemos (76) Stati Uniti D'America (75) referendum costituzionale 2016 (74) sinistra anti-nazionale (73) Mario Monti (72) guerra (72) capitalismo (70) Libia (66) Russia (65) capitalismo casinò (63) Sergio Cesaratto (62) Rivoluzione Democratica (61) rifondazione (61) Lega (60) globalizzazione (60) liberiamo l'Italia (60) CLN (59) Siria (59) CONFEDERAZIONE per la LIBERAZIONE NAZIONALE (57) bancocrazia (57) immigrati (57) Sicilia (56) Alexis Tsipras (55) Alitalia (54) cinque stelle (54) legge elettorale (54) sovranismo (54) Diego Fusaro (53) Legge di Bilancio (53) brexit (53) Lega Nord (52) Pablo Iglesias (52) moneta (52) referendum (52) socialismo (52) neofascismo (51) sionismo (51) sovranità popolare (51) Emmezeta (50) fiat (50) Manolo Monereo (49) Movimento dei forconi (49) solidarietà (49) campo antimperialista (48) sinistra sovranista (48) gilet gialli (46) immigrazione sostenibile (46) Beppe Grillo (45) Nichi Vendola (45) renzismo (45) Troika (44) Yanis Varoufakis (44) astensionismo (43) inchiesta (43) uscita dall'euro (43) Luciano Barra Caracciolo (42) Mario Draghi (42) Israele (41) liberismo (40) palestina (40) Mimmo Porcaro (39) patriottismo (39) Fiorenzo Fraioli (38) Ugo Boghetta (38) proteste operaie (38) sinistra patriottica (38) italicum (37) Giorgio Cremaschi (36) Karl Marx (36) Marine Le Pen (35) ambiente (35) fiscal compact (35) uscita di sinistra dall'euro (35) III. Forum internazionale no-euro (34) Luigi Di Maio (34) Ucraina (34) egitto (34) nazione (34) 9 dicembre (33) Def (33) azione (33) ISIS (32) Merkel (32) cina (32) default (32) fiom (32) iran (32) islamofobia (32) populismo di sinistra (32) scienza (32) Forum europeo 2016 (31) Sel (31) governo Renzi (31) unità anticapitalisa (31) Fabio Frati (30) ecologia (30) xenofobia (30) Nello de Bellis (29) Putin (29) catalogna (29) storia (29) eurostop (28) napolitano (28) nazionalizzazione (28) Assemblea di Chianciano terme (27) menzogne di stato (27) Donald Trump (26) Mauro Pasquinelli (26) USA (26) elezioni europee 2019 (26) nazionalismi (26) silvio berlusconi (26) Beppe De Santis (25) Comitato centrale P101 (25) Forum europeo (25) Nato (25) elezioni siciliane 2017 (25) religione (25) scuola (25) Europa (24) Movimento 5 Stelle (24) Quantitative easing (24) Venezuela (24) finanziarizzazione (24) Aldo Giannuli (23) Lavoro (23) Stato di diritto (23) antifascismo (23) manifestazione 12 ottobre 2019 (23) ora-costituente (23) razzismo (23) repressione (23) Coordinamento nazionale sinistra contro l'euro (22) Esm (22) Roma (22) emigrazione (22) keynes (22) nazionalismo (22) Chianciano Terme (21) Front National (21) Simone Boemio (21) Stato islamico dell’Iraq e del Levante (21) Unità Popolare (21) etica (21) Conte bis (20) Emmanuel Macron (20) Foligno (20) Laikí Enótita (20) Marcia della Dignità (20) Regno Unito (20) Vladimiro Giacchè (20) coordinamento no-euro europeo (20) crisi di governo (20) iraq (20) manifestazione del 12 ottobre (20) melenchon (20) minibot (20) tecnoscienza (20) umbria (20) MES (19) Mariano Ferro (19) Norberto Fragiacomo (19) Sicilia Libera e Sovrana (19) Tunisia (19) fronte popolare (19) Domenico Moro (18) Donbass (18) F.S. (18) Izquierda Unida (18) Noi siciliani con Busalacchi (18) lotta di classe (18) pace (18) senso comune (18) Assisi (17) Costanzo Preve (17) Forum europeo delle forze di sinistra e popolari anti-Unione europea (17) Jacques Sapir (17) Paolo Savona (17) Perugia (17) Pier Carlo Padoan (17) chiesa (17) complottismo (17) cosmopolitismo (17) euro-germania (17) media (17) piano B (17) Enrico Letta (16) Forum di Atene (16) Luciano B. Caracciolo (16) Marco Mori (16) Prc (16) Reddito di cittadinanza (16) Renzi (16) Tonguessy (16) appello (16) ballottaggi (16) casa pound (16) fascismo (16) internazionalismo (16) sciopero (16) vendola (16) Cremaschi (15) Daniela Di Marco (15) International no euro forum (15) M. Micaela Bartolucci (15) Salvini (15) clima (15) comunismo (15) diritto (15) indipendenza (15) internet (15) manifestazione (15) piattaforma eurostop (15) tasse (15) vaccini (15) 15 ottobre (14) Alessandro Visalli (14) Alitalia all'Italia (14) Brancaccio (14) Enea Boria (14) Ernesto Screpanti (14) Eurogruppo (14) Fridays for Future (14) MMT (14) Monte dei Paschi (14) Movimento pastori sardi (14) Stato Islamico (14) Turchia (14) Vincenzo Baldassarri (14) no tav (14) obama (14) potere al popolo (14) salerno (14) Alessandro Di Battista (13) Bersani (13) Chavez (13) Enrico Grazzini (13) Eos (13) Jobs act (13) Legge di stabilità (13) Marino Badiale (13) Virginia Raggi (13) Wilhelm Langthaler (13) acciaierie Terni (13) cultura (13) disoccupazione (13) femminismo (13) finanziaria (13) giovine italia (13) privatizzazioni (13) regionalismo differenziato (13) sardine (13) unione bancaria (13) Alfredo D'Attorre (12) Costas Lapavitsas (12) D'alema (12) Forum europeo 2015 (12) Giulietto Chiesa (12) Negri (12) Panagiotis Lafazanis (12) Sergio Mattarella (12) analisi politica (12) decreto salva-banche (12) europeismo (12) global warming (12) keynesismo (12) salari (12) terzo memorandum (12) 14 dicembre (11) AST (11) Aldo Zanchetta (11) De Magistris (11) Dicotomia (11) France Insoumise (11) Gennaro Zezza (11) Ilva (11) Papa Francesco (11) Pardem (11) Portogallo (11) Stato (11) Stefano D'Andrea (11) corruzione (11) de-globalizzazione (11) elezioni anticipate (11) iniziative (11) mediterraneo (11) nucleare (11) ordoliberismo (11) presidenzialismo (11) proteste (11) sindacalismo di base (11) sinistra Italiana (11) sovranismi (11) Art. 18 (10) Bagnai (10) Bruno Amoroso (10) Carl Schmitt (10) Claudio Borghi (10) Fausto Bertinotti (10) Fmi (10) Forum Internazionale Anti-Ue delle forze popolari e di sinistra (10) Forum di Roma 2019 (10) George Soros (10) Gianluigi Paragone (10) Giorgetti (10) Hollande (10) Jean-Luc Mélenchon (10) Lista del Popolo (10) Marco Passarella (10) Marco Zanni (10) OLTRE L'EURO (10) Ora (10) Paolo Barnard (10) Quirinale (10) Risorgimento Socialista (10) Terni (10) cattiva scuola (10) decrescita (10) diritti civili (10) facebook (10) fisco (10) golpe (10) islanda (10) legge di bilancio 2020 (10) povertà (10) taranto (10) ANTARSYA-M.A.R.S. (9) Algeria (9) Antonio Rinaldi (9) Argentina (9) Bernie Sanders (9) CGIL (9) Campagna eurostop (9) Diritti Sociali (9) Draghi (9) Forconi (9) Paolo Ferrero (9) Stato nazione (9) Terza Repubblica (9) ThyssenKrupp (9) Von Hayek (9) Wolfgang Schaeuble (9) bail-in (9) bipolarismo (9) classi sociali (9) cosmo-internazionalismo (9) deficit (9) futuro collettivo (9) il pedante (9) istruzione (9) liberalismo (9) medicina (9) moneta fiscale (9) necrologi (9) questione nazionale (9) sociologia (9) sovranità (9) tecnologie (9) Antonio Gramsci (8) Corte costituzionale (8) DOPO IL 4 DICEMBRE (8) Erdogan (8) F.f (8) Fratelli d'Italia (8) Genova (8) Goracci (8) Gran Bretagna (8) II assemblea della CLN (1-3 settembre) (8) Ingroia (8) Italia Ribelle e Sovrana (8) Julio Anguita (8) Landini (8) Lenin (8) Luca Massimo Climati (8) Mattarella (8) Mirafiori (8) Yanis Varoufakys (8) borsa (8) debitocrazia (8) destra non euro (8) elezioni anticapte (8) elezioni anticipate 2017 (8) elezioni siciliane (8) grexit (8) inflazione (8) lira (8) manifestazione 25 marzo 2017 (8) marxisti dell'Illinois (8) nuovo movimento politico (8) questione femminile (8) regionalismo (8) sardegna (8) seminario programmatico 12-13 dicembre 2015 (8) svalutazione (8) transfemminismo (8) trasporto aereo (8) unità anticapitalista (8) unità nazionale (8) Abu Bakr al-Baghdadi (7) Alessandro Chiavacci (7) Alternative für Deutschland (7) Articolo 18 (7) CUB (7) Cub Trasporti (7) Dino Greco (7) Ernesto Laclau (7) Flat tax (7) Franz Altomare (7) Gaza (7) Giancarlo D'Andrea (7) Giuseppe Angiuli (7) ISIL (7) Inigo Errejón (7) Je so' Pazzo (7) Jeremy Corbyn (7) Joseph Stiglitz (7) MMT. Barnard (7) Macron (7) Massimo Bontempelli (7) Maurizio Landini (7) Me-Mmt (7) Michele Berti (7) Nuit Debout (7) Oskar Lafontaine (7) Papa Bergoglio (7) Pil italiano (7) Riccardo Achilli (7) Samuele Mazzolini (7) Sapir (7) Seconda Assemblea P101 (7) Ttip (7) agricoltura (7) aletheia (7) anarchismo (7) autodeterminazione dei popoli (7) bankitalia (7) confederazione (7) contante (7) derivati (7) eurexit (7) eurocrack (7) giovani (7) il manifesto (7) incontri (7) magistratura (7) nazismo (7) patria e costituzione (7) pensioni (7) risorgimento (7) rivolta (7) rivoluzione civile (7) rossobrunismo (7) sanità (7) spread (7) trasporto pubblico (7) Ars (6) Banca centrale europea (6) Bazaar (6) Bottega partigiana (6) CETA (COMPREHENSIVE ECONOMIC AND TRADE AGREEMENT) (6) Carlo Galli (6) Casaleggio (6) Contropiano (6) Eros Cococcetta (6) Eugenio Scalfari (6) Franco Bartolomei (6) Frédéric Lordon (6) Giorgia Meloni (6) M.AR.S. (6) Maduro (6) Marx (6) Militant-blog (6) Nino galloni (6) No Renzi Day (6) Noi con Salvini (6) ORA! (6) Pcl (6) Pisapia (6) Polonia (6) REDDITO MINIMO UNIVERSALE (6) Regioni autonome (6) Sandro Arcais (6) Stato di Polizia (6) Target 2 (6) Teoria Monetaria Moderna (6) Thomas Fazi (6) Titoli di stato (6) Toni negri (6) USB (6) Ungheria (6) Viktor Orban (6) assemblea nazionale 2-3 luglio 2016 (6) automazione (6) beni comuni (6) cinema (6) fabrizio Marchi (6) famiglia (6) giovanni Tria (6) governo Gentiloni (6) ideologia (6) incontro internazionale (6) la variante populista (6) liberosambismo (6) migranti (6) no-Ttip (6) nuovo soggetto politico (6) populismo democratico (6) suicidi (6) suicidi economici (6) tecnica (6) terremoto (6) uber (6) utero in affitto (6) Alberto Negri (5) America latina (5) Angelo Panebianco (5) Anguita (5) Antonio Ingroia (5) Assad (5) Carola Rackete (5) Dario Guarascio (5) Decreto Dignità (5) Decreto sicurezza (5) Dimitris Mitropoulos (5) Federalismo (5) Federico Fubini (5) Ferdinando Pastore (5) Finlandia (5) Forza Italia (5) Franco Busalacchi (5) Giuseppe Mazzini (5) HAMAS (5) Hilary Clinton (5) Il popolo de i Forconi (5) Joël Perichaud (5) Kirchner (5) Lucca (5) Luigi De Magistris (5) MOHAMED KONARE (5) Marcello Teti (5) Mario Monforte (5) No Monti Day (5) No debito (5) Npl (5) Nuova Direzione (5) Paolo Becchi (5) Parigi (5) Partito tedesco (5) Pier Paolo Dal Monte (5) Rete dei Comunisti (5) Romano Prodi (5) Rosatellum 2 (5) Sharing Economy (5) Soleimani (5) Stathis Kouvelakis (5) TTIP (TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP) (5) Trump (5) Val di Susa (5) Wolfgang Munchau (5) Yemen (5) afghanistan (5) alleanze (5) banche popolari (5) brasile (5) camusso (5) chiesa ortodossa (5) confindustria (5) cuba (5) debitori (5) decreto vaccini (5) di Pietro (5) donna (5) elezioni regionali 2015 (5) elezioni. Lega (5) fratelli musulmani (5) giornalismo (5) governo (5) greta thumberg (5) jihadismo (5) laicismo (5) massimo fini (5) pomigliano (5) procedura d'infrazione (5) proteste agricoltori (5) rifugiati politici (5) salvinismo (5) teologia (5) tremonti (5) wikileaks (5) 16 giugno Roma (4) ALBA (4) Africa (4) Alessandro Somma (4) Alessia Vignali (4) Altiero Spinelli (4) Andrea Ricci (4) Anna Falcone (4) Antonio Amoroso (4) Assange (4) Aurelio Fabiani (4) Autostrade per l'Italia (4) Bergoglio (4) Brigate sovraniste (4) CSNR (4) Candidatura d’Unitat Popular (CUP) (4) Carovana di solidarietà (4) Cesaratto (4) Charlie Hebdo (4) Chiavacci Alessandro (4) Città della Pieve (4) Claudio Martini (4) Comitato per il No nel referendum sulla legge costituzionale Renzi- Boschi (4) Consiglio nazionale ORA! (4) Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (4) Corea del Nord (4) Danilo Calvani (4) Danilo Zolo (4) Deutsche Bank (4) Die Linke (4) Diego Melegari (4) Emanuele Severino (4) Ernesto Galli Della Loggia (4) Felice Floris (4) Francesco Giavazzi (4) Frente civico (4) Fronte Sovranista Italiano (4) GIAPPONE (4) Giuliano Pisapia (4) Giulio Regeni (4) Giulio Sapelli (4) Imu (4) Incontro di Roma (4) Italexit (4) JP Morgan (4) Jacques Nikonoff (4) Karl Polany (4) Kke (4) L'Altra Europa con Tsipras (4) Lafontaine (4) Laura Boldrini (4) Leonardo Mazzzei (4) Luciano Canfora (4) Luciano Gallino (4) Luciano Vasapollo (4) Lucio Chiavegato (4) Luigi Ferrajoli (4) Lupo (4) MPL (4) Marcello Minenna (4) Marchionne (4) Martin Heidegger (4) Morgan Stanley (4) Mosul (4) NO TAP (4) Noi sicialiani con Busalacchi (4) ONU (4) Oscar Lafontaine (4) Paolo Gerbaudo (4) Pci (4) Piattaforma di sinistra (4) Piero Bernocchi (4) Prodi (4) ROSSA (4) Rajoy (4) Sefano Rodotà (4) Sergio Starace (4) Simone Pillon (4) Slavoj Žižek (4) Stato d'emergenza (4) TAP (4) Tyssenkrupp (4) VOX (4) Varoufakis (4) Visco (4) Vladimiro Giacché (4) Xarxa Socialisme 21 (4) Xi Jinping (4) agricoltura biologica (4) al-Sisi (4) alceste de ambris (4) anarchici (4) antisemitismo (4) antisionismo (4) arancioni (4) bigenitorialità (4) califfato (4) carceri (4) cipro (4) coalizione sociale (4) crisi bancaria (4) cristianesimo (4) cristianismo (4) curdi (4) demografia (4) diritti di cittadinanza (4) donne (4) elezioni 2017 (4) elezioni comunali 2017 (4) elezioni siciliane 2012 (4) filo rosso (4) gender (4) il fatto quotidiano (4) informatica (4) intelligenza artificiale (4) irisbus (4) irlanda (4) italia (4) ius soli (4) legge del valore (4) legge di stabilità 2017 (4) parti de gauche (4) patrimoniale (4) porcellum (4) precarietà (4) presidente della repubblica (4) primarie (4) protezionismo (4) risparmio (4) salute (4) saviano (4) seminario (4) sinistra transgenica (4) sottoscrizione (4) spending review (4) spesa pubblica (4) statizzazione banche (4) terzo polo (4) transizione al socialismo (4) trattati europei (4) truffa bancaria (4) università (4) wikidemocrazia (4) xylella (4) 19 ottobre (3) Ahmadinejad (3) Alavanos (3) Albert Einstein (3) Alberto Alesina (3) Alfiero Grandi (3) Amodeo (3) Antonella Stirati (3) Aquisgrana (3) Arabia saudita (3) Armando Mattioli (3) Associazione Riconquistare la Sovranità (3) Atene 26-28 giugno (3) Aventino (3) BRIM (3) Barbara Spinelli (3) Benedetto Croce (3) Benetton (3) Bernd Lucke (3) Bin Laden (3) Bloco de Esquerda. (3) Cerveteri Libera (3) Cia (3) Ciudadanos (3) Comitato No Debito (3) Commissione europea (3) Coordinamento Democrazia Costituzionale (3) Coordinamento dei Comitati per il NO-Umbria (3) Coordinamento no E45 autostrada (3) Davide Serra (3) Dieudonné M'bala M'bala (3) Diosdado Toledano (3) EDWARD SNOWDEN (3) Eleonora Forenza (3) Ernest Vardanean (3) Eurasia (3) Fabio Nobile (3) Fabrizio Tringali (3) Fausto Sorini (3) Filippo Abbate (3) Francesco Neri (3) Francesco Salistrari (3) Fratoianni (3) Gianni Ferrara (3) Giorgio Lunghini (3) Giovanni Gentile (3) Giuliana Nerla (3) Giulio Bonali (3) Giuseppe Pelazza (3) Goofynomics (3) Gramsci (3) Guido Grossi (3) HELICOPTER MONEY (3) Hezbollah (3) ISTAT (3) Ilaria Bifarini (3) Iugoslavia (3) Ivan Cavicchi (3) Jens Weidmann (3) Jugoslavia (3) Leonardo SInigaglia (3) Lista Tsipras (3) Luca Ricolfi (3) Magdi Allam (3) Manolo Monero Pérez (3) Marcello Foa (3) Marco Bulletta (3) Marco Mainardi (3) Mario Volpi (3) Marxista dell'Illinois n.2 (3) Massimo De Santi (3) Massimo cacciari (3) Maurizio Fratta (3) Maurizio del Grippo (3) Milton Friedmann (3) Modern Money Theory (3) Moldavia (3) Morya Longo (3) Napoli (3) Nigel Farage (3) No Mes (3) No e-45 autostrada (3) Noi Mediterranei (3) Olanda (3) Palermo (3) Panagiotis Sotiris (3) Paola De Pin (3) Partito Italexit (3) Patrizia Badii (3) Pedro Montes (3) Pkk (3) Poroshenko (3) Rinascita (3) Rodoflo Monacelli (3) Ruggero Arenella (3) Salento (3) Sarkozy (3) Scenari Economici (3) Six Pack (3) Stavros Mavroudeas (3) Ugo Arrigo (3) Ungheria. jobbink (3) Ventotene (3) Viareggio (3) al-Nusra (3) alba dorata (3) austria (3) biotecnocrazia (3) bollettino medico (3) crediti deteriorati (3) debito (3) deflazione (3) deflazione salariale (3) diritto d'asilo politico (3) diritto di cittadinanza (3) divorzio banca d'Italia Tesoro (3) dollaro (3) economia sociale di mercato (3) elezioni 2020 (3) euroasiatismo (3) foibe (3) forza nuova (3) giustizia (3) inceneritori (3) indignati (3) ines armand (3) insegnanti (3) internazionale azione (3) legge di stabilità 2015 (3) legge truffa (3) machiavelli (3) maternità surrogata (3) mattarellum (3) mezzogiorno (3) minijobs. Germania (3) negazionismo (3) noE-45 autostrada (3) occidente (3) oligarchia (3) olocausto (3) partito (3) partito democratico (3) prescrizione (3) psicanalisi (3) quota 100 (3) rai (3) ratzinger (3) riforma del senato (3) robotica (3) sanità. spending review (3) sciopero generale (3) seminario teorico (3) senato (3) sme (3) social media (3) socialdemocrazia (3) sondaggi (3) sovranità e costituzione (3) sovrapproduzione (3) takfir (3) tassisti (3) terza assemblea P101 (3) tv (3) violenza (3) web (3) 11 settembre (2) 12 aprile (2) 25 aprile 2017 (2) 27 ottobre 2012 (2) A/simmetrie (2) ALDE (2) Ada Colau (2) Agenda Monti (2) Alberto Benzoni (2) Alberto Montero (2) Alétheia (2) Amando Siri (2) Amazon (2) Andalusia (2) Angelo Salento (2) Antonello Ciccozzi (2) Antonello Cresti (2) Arditi del Popolo (2) Armando Siri (2) Atlante (2) Baath (2) Bahrain (2) Banca (2) Bandiera rossa in movimento (2) Berretti Rossi (2) Bilderberg (2) Black Lives Matter (2) Blockchain (2) Bolivia (2) Bolkestein (2) Borotba (2) Brushwood (2) CISL (2) Carc (2) Carlo Clericetti (2) Carlo Freccero (2) Carlo Romagnoli (2) Cernobbio (2) Certificati di Credito Fiscale (2) Cesarina Branzi (2) Cgia Mestre (2) Chantal Mouffe (2) Cile (2) Cirimnnà (2) Civati (2) Claudia Castangia (2) Colonialismo (2) Comitato antifascista russo-ucraiono (2) Conte (2) Coordinamento europeo della Sinistra contro l’euro (2) Dani Rodrik (2) De Bortoli (2) Der Spiegel (2) Diem25 (2) Domenico Losurdo (2) Don Giancarlo Formenton (2) Dugin (2) EReNSEP (2) Edoardo Biancalana (2) Ego della Rete (2) Emilia Clementi (2) Emilia-Romagna (2) Emiliano Gioia (2) Enzo Pennetta (2) Eric Toussaint (2) Ettore Livini (2) European Quantitative-easing Intermediated Program (2) Extincion Rebellion (2) F.List (2) Federal reserve (2) Fidel Castro (2) Fidesz (2) Filippo Gallinella (2) Fiumicino (2) Forestale (2) Forum Internazionale antiEU delle forze popolari (2) Forum Popoli Mediterranei (2) Francesco Lamantia (2) Francesco Maria Toscano (2) Francesco Piobbichi (2) Franco Russo (2) Frosinone (2) Fulvio Grimaldi (2) Futuro al lavoro (2) Generale Pappalardo (2) Gentiloni (2) Giacomo Bracci (2) Giacomo Russo Spena (2) Giada Boncompagni (2) Giancarlo Cancelleri (2) Gig Economy (2) Giorgio Gattei (2) Giuliano Amato (2) Giuseppe Palma (2) Goldman Sachs (2) Google (2) Grottaminarda (2) Guido Viale (2) Hartz IV (2) Hegel (2) Hitler (2) Héctor Illueca (2) INPS (2) Incontro di Madrid 19/21 febbraio 2016 (2) Iniciativa za Demokratični Socializem (2) Iniziativa per il socialismo democratico (2) Italia Ribelle (2) Iugend Rettet (2) JULIAN ASSANGE (2) Jacopo Custodi (2) Javier Couso Permuy (2) Juan Carlos Monedero (2) Juncker (2) Junker (2) Kalergy (2) Ken Loach (2) Kostas Lapavitsas (2) Kurdistan (2) La Grassa (2) Lelio Basso (2) Lelio Demichelis (2) Loretta Napoleoni (2) Ltro (2) M-48 (2) Maastricht (2) Mali (2) Manolis Glezos (2) Marco Revelli (2) Marco Rizzo (2) Maria Elena Boschi (2) Maria Rita Lorenzetti (2) Mario Tronti (2) Mark Zuckerberg (2) Marocco (2) Massimo D'Antoni (2) Massimo PIvetti (2) Michele Serra (2) Michele fabiani (2) Microsoft (2) Militant (2) Moscovici (2) Movimento Politico d'Emancipazione Popolare (2) Mussari (2) Mélenchon (2) Nadia Garbellini (2) Netanyahu (2) Nicaragua (2) Omt (2) Oriana Fallaci (2) Ostia (2) Paolo Maddalena (2) Papa (2) Partito comunista (2) Patto di Stabilità e Crescita (2) Paul Krugman (2) Paul Mason (2) PdCI (2) Pdl (2) Piano di eradicazione degli ulivi (2) Piemonte (2) Pippo Civati (2) Portella della Ginesta (2) Preve (2) Quarto Polo (2) Raffaele Alberto Ventura (2) Reddito di inclusione sociale (2) Riccardo Bellofiore (2) Riccardo Ruggeri (2) Riscossa Italia (2) Roberto Ferretti (2) Rosanna Spadini (2) Rosarno (2) Rosatellum (2) Rozzano (2) Ryan air (2) SPD (2) STX (2) Sahra Wagenknecht (2) Salistrari (2) Schumpeter (2) Scilipoti (2) Scozia (2) Seconda Assemblea CLN (2) Sergio Bellavita (2) Sergio Cararo (2) Sergio Cofferati (2) Severgnini (2) Shale gas (2) Simone Di Stefano (2) Slovenia (2) Stato penale (2) Stefano Zecchinelli (2) Steve Bannon (2) Stiglitz (2) Tasi (2) Tasos Koronakis (2) Telecom (2) Terzo Forum (2) Thissen (2) Thomas Piketty (2) Tito Boeri (2) Tiziana Alterio (2) Tiziana Ciprini (2) Tltro (2) Tomaso Montanari (2) Tor Sapienza (2) Torino (2) Transatlantic Trade and Investment Partnership (2) Transnistria (2) Trilateral (2) UIL (2) UKIP (2) Umberto Eco (2) Ursula von der Leyen (2) Valerio Bruschini (2) Von Der Leyen (2) Vox Italia (2) Zagrebelsy (2) Zoe Constantopoulou (2) accordo del 20 febbraio (2) accordo sul nucleare (2) agricoltori indignati (2) al Serraj (2) al-Durri (2) al-qaeda (2) alawismo (2) animalismo (2) antimperialista (2) antispecismo (2) antropologia (2) atac (2) banche venete (2) battaglia d'autunno (2) blocco sociale (2) bontempelli (2) burkini (2) calunnia (2) casa (2) clausole di salvaguardia (2) cobas (2) comitato di Perugia (2) composizione di classe (2) comuni (2) comunicazione (2) debito privato (2) denaro (2) deregulation (2) domenico gallo (2) due euro (2) dughin (2) elezioni comunali 2015 (2) elezioni comunali 2019 (2) embraco (2) enel (2) energia (2) ennahda (2) esercito (2) eugenetica (2) expo (2) export (2) fake news (2) fecondazione eterologa (2) fincantieri (2) fine del lavoro (2) frontiere (2) gaypride (2) genetica (2) gennaro Migliore (2) geoeconomia (2) giacobinismo (2) governicchio (2) indignatos (2) industria italiana (2) intimperialismo (2) isu sanguinis (2) legge (2) legge di stabilità 2018 (2) lgbt (2) libano (2) liberi e uguali (2) libertà di pensiero (2) maidan (2) manifestazione 2 giugno 2018 (2) marina silva (2) mercantislismo (2) nazionalizzare le autostrade (2) no expo (2) non una di meno (2) omosessualità (2) ong (2) paolo vinti (2) pareggio di bilancio (2) parlamento europeo (2) patria (2) patto del Nazareno (2) patto grecia-israele (2) patto politico (2) peronismo (2) petrolio (2) pietro ratto (2) poste (2) poste italiane (2) proporzionale (2) province (2) razionalismo (2) reddito di base (2) ricchezza (2) riduzione parlamentari (2) rifiuti (2) riformismo (2) rivoluzione russa (2) rivoluzione socialista (2) scissione pd (2) serbia (2) shador (2) shoa (2) silicon valley (2) sinistra anticapitalista (2) sinistra critica (2) società (2) stagnazione secolare (2) stop or-me (2) studenti (2) tasso di cambio (2) transgender (2) transumano (2) ulivi (2) unioni civili (2) uniti e diversi (2) uscita da sinistra (2) vincolo di mandato (2) vota NO (2) "cosa rossa" (1) 100 giorni (1) 101 Dalmata. il più grande successo dell'euro (1) 11-12 gennaio 2014 (1) 14 novembre (1) 17 aprile (1) 19 ottobre 2019 (1) 1961 (1) 20-24 agosto 2014 (1) 25 aprile 2014 (1) 25 aprile 2015 (1) 25 aprile 2018 (1) 28 marzo 2014 (1) 31 marzo a Milano (1) 4 novembre (1) 5G (1) 6 gennaioMovimento Popolare di Liberazione (1) 8 settembre (1) 9 febbraio 2019 (1) 9 novembre 2013 (1) A. Barba (1) AL NIMR (1) Abd El Salam Ahmed El Danf (1) Aberto Bellini (1) Accellerazionismo (1) Achille Occhetto (1) Acqua pubblica (1) Adenauer (1) AirCrewCommittee (1) Alain Parguez (1) Alan Greenspan (1) Alan Johnson (1) Alba Libica (1) Albania (1) Albert Jeremiah Beveridge (1) Albert Reiterer (1) Albert Rivera (1) Alberto Perino (1) Alcoa (1) Aldo Barba (1) Aldo Bronzo (1) Aleksey Mozgovoy (1) Alemanno (1) Aleppo (1) Alesina (1) Alessandro Mustillo (1) Alessandro Trinca (1) Alex Zanotelli (1) Alexander Zakharchenko (1) Alterfestival (1) Alternativa per la Germania (1) Alì Manzano (1) Ambrogio Donini (1) Ambrose Evans Pritchard (1) Amedeo Argentiero (1) Amintore Fanfani (1) Amoroso (1) Anders Breivik (1) Andrew Brazhevsky (1) Andrew Spannaus (1) Angela Matteucci (1) Angelo di Carlo (1) Angus Deaton (1) Anis Amri (1) Anna Angelucci (1) Anna Lami (1) Anschluss (1) Anthony Coughlan (1) Antonella Stocchi (1) Antonio De Gennaro (1) Antonio Guarino (1) Antonio Rinaldis (1) Antonis Ragkousis (1) Antonis-Ragkousis (1) Apple (1) Arditi (1) Argo Secondari (1) Argyrios Argiris Panagopoulos (1) Arnaldo Otegi (1) Ars Longa (1) Art 81 (1) Art. 11 (1) Art.50 Trattato Lisbona (1) Articolo1 (1) Artini (1) Artuto Scotto (1) Ascheri (1) Atene (1) Athanasia Pliakogianni (1) Atlantia (1) Attali (1) Augusto Graziani (1) Australia (1) BDI (1) BORIS NEMTSOV (1) BRI (1) Banca d'Italia (1) Banca mondiale (1) Barcelona en comú (1) Bashar al-Assad (1) Basilicata (1) Bastasin (1) Battaglione Azov (1) Bazar (1) Bcc (1) Bekaert (1) Belardelli (1) Belgio (1) Benigni (1) Benoît Hamon (1) Bernard-Henri Levy (1) Bielorussia (1) Bifo (1) Bilancio Ue (1) Bini Snaghi (1) Bisignani (1) Bismarck (1) Black Panthers (1) Blade Runner 2049 (1) Boicotta Eurovision (1) Boikp Borisov (1) Bolsonaro (1) Bossi (1) Branko Milanovic (1) Brennero (1) Bretagna (1) Brigata kalimera (1) Brindisi (1) Britannia (1) Bruderle (1) Bruno Steri (1) Bruno Vespa (1) Bulgaria (1) ByoBlu (1) C.f.. Governo giallo-verde (1) CARTA DI FIRENZE 2019 (1) CCF (1) CNL (1) COMITATO OPERAI E CITTADINI PER L'AST (1) COSMOPOLITICA (1) Calabria (1) Calenda (1) Cambiare si può (1) Cameron (1) Cammino per la libertà (1) Cancellieri (1) Carchedi (1) Caritas (1) Carlo Candi (1) Carlo De Benedetti (1) Carlo Rovelli (1) Carmine Pinto (1) Casal Bruciato (1) Cascina Raticosa (1) Casini (1) Cassazione (1) Cassese Sabino (1) Catarina Martins (1) Cekia (1) Cesare Battisti (1) Checchino Antonini (1) Checco (1) Chiaberge Riccardo (1) Chiara Appendino (1) Chisinau (1) Chișinău (1) Christian Napolitano (1) Christian Rocca (1) Christoph Horstel (1) Circo Massimo (1) Cirinnà (1) Civitavecchia (1) Claudia Zeta (1) Claudio Maartini (1) Claudio Magris (1) Claus Offe (1) Concita De Gregorio (1) Confederazione europea (1) Conferenza d'apertura (1) Consiglio europeo del 26-27 giugno 2014 (1) Coord (1) Coordinamento europeo per l'uscita dall'Unione (1) Corea del Sud (1) Corriere della sera (1) Corte Europea sui diritti dell'uomo (1) Cosenza (1) Crimea (1) Cristina Re (1) Cuperlo (1) DDL (1) Dagospia (1) Daisy Osauke (1) Damiano palano (1) Dan Glazebrook (1) Daniela Conti (1) Daniele Manca (1) Danimarca (1) Dario Fo (1) Davide Bono (1) Davide Gionco (1) Davos (1) De Masi (1) De Vito (1) Debora Billi (1) Debt Redemption Fund (1) Del Rio (1) Denis Mapelli (1) Dichiarazione universale dei diritti umani (1) Dimitris Christoulias (1) Dio (1) Dmitriy Kolesnik (1) Domenico Quirico (1) Domenico Rondoni (1) Dominique Strauss-Khan (1) Don Sturzo (1) Donald Tusk (1) Duda (1) ECO (1) EPAM (1) Eco della rete (1) Eduard Limonov (1) Elctrolux (1) Eleonora Florenza (1) Elinor Ostrom (1) Elliott Gabriel (1) Emanuele Filiberto (1) Emilio Gentile (1) Emma Bonino (1) Emmanuel Mounier (1) Emmeffe (1) Enrica Perucchietti (1) Enrico Angelini Partigiano (1) Enrico Gatto (1) Enrico Rossi (1) Enrico padoan (1) Erasmo vecchio (1) Ernesto Pertini (1) Ernst Bloch (1) Eros Francescangeli (1) Erri De Luca (1) Etiopia (1) Ettore Gotti Tedeschi (1) Eugenio Scalgari (1) Eunoè (1) Eurispes (1) Europa a due velocità (1) Evo Morales (1) FF2 (1) Fabiani (1) Fabio Amato (1) Fabio De Masi (1) Fabio Dragoni (1) Fabio Mini (1) Fabio Petri (1) Fabriano (1) Fabrizio De Paoli (1) Fabrizio Rondolino (1) Falluja (1) Favia (1) Federazione delle Industrie Tedesche (1) Federica Aluzzo (1) Federico Caffè (1) Federico II il Grande (1) Ferrero (1) Fertility Day (1) Filippo Dellepiane (1) Filippo Nogarin (1) Filippo Santarelli (1) Fiorito (1) Florian Philippot (1) Folkebevægelsen mod EU (1) Foodora (1) Foro di Sao Paulo (1) Forum Ambrosetti (1) Forum dei Popoli Mediterranei (1) Forum di Assisi (1) Francesca Donato (1) Francesco Campanella (1) Francesco Cardinali (1) Francesco Garibaldo (1) Francesco Giuntoli (1) Francesco Lenzi (1) Francesco Magris (1) Franco Venturini (1) Frauke Petry (1) Fred Kuwornu (1) Freente Civico (1) Freud (1) Front de gauche (1) Fronte della gioventù comunista (1) Fuad Afane (1) Fukuyama (1) Fuori dall'euro (1) GMJ (1) Gabanelli (1) Gabriele Gesso (1) Gandhi (1) George Friedman (1) George Monbiot (1) Germanicum (1) Gesù (1) Gezi park (1) Giacomo Bellini (1) Giacomo Bellucci (1) Giacomo Vaciago (1) Giacomo Zuccarini (1) Giancarlo Bergamini (1) Gim cassano (1) Giordano Sivini (1) Giovanna Vertova (1) Giovanni De Cristina (1) Giovanni Lo Porto (1) Giovanni Schiavon (1) Giovanni Tomei (1) Giovanni di Cristina (1) Giulia Grillo (1) Giuliana Commisso (1) Giuliano Procacci (1) Giulio Ambrosetti (1) Giulio Girardi (1) Giulio Tarro (1) Giulio Tremonnti (1) Giuseppe Altieri (1) Giuseppe Guarino (1) Giuseppe Travaglini (1) Giuseppe Turani (1) Giuseppe Zupo (1) Glauco Benigni (1) Godley (1) Grasso (1) Graziano Priotto (1) Grecia presidio 9/9/19 (1) Guerra di liberazione algerina (1) Guglielmo Forges Davanzati (1) Guido Lutrario (1) Guido Ortona (1) Günther Anders (1) HSBC (1) Hainer Flassbeck (1) Haitam Manna (1) Haiti (1) Haver Analytics (1) Hawking (1) Heiner Flassbeck (1) Hillary Clinton (1) Hjalmar Schacht (1) Hong Kong (1) Huawei (1) Huffington Post (1) IPHONE (1) IRiS (1) IS (1) Ida Magli (1) Ignazio Marino (1) Il tramonto dell'euro (1) Ilaria Lucaroni (1) Illueca (1) Imposimato (1) Improta (1) Indesit (1) Indipendenza e Costituzione (1) Inge Höger (1) Intellettuale dissidente (1) International Forum of Sovereign Wealth Funds (1) Intesa Sanpaolo (1) Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (1) Italia dei valori (1) J.Habermas (1) JAMES GALBRAITH (1) JOBS ACT(ING) IN ROME (1) Jacques Delors (1) Jacques Rancière (1) James Holmes (1) James K. Galbraith (1) James Petras (1) Jaroslaw Kaczynsk (1) Jason Barker (1) Je so' Pazz' (1) Jean Claude Juncker (1) Jean-Claude Juncker (1) Jean-Claude Lévêque (1) Jean-Claude Michéa (1) Jean-Jacques Rousseau (1) Jean-Paul Fitoussi (1) Jeremy Rifkin (1) Jo Cox (1) Joel Perichaud (1) John Laughland (1) John Locke (1) John Pilger (1) Jorge Alcazar Gonzalez (1) Joseph De Maistre (1) Joseph Shumpeter (1) Josephine Markmann (1) João Ferreira (1) Jugend Rettet (1) Juha Sipila (1) Junge Welt (1) Kalecky (1) Kalergi (1) Kelsen (1) Kemi Seba (1) Kenneth Kang (1) Kiev (1) Kirill Vasilev (1) Kolesnik Dmitriy (1) Kosovo (1) Kostas Kostoupolos (1) Kostas-Kostopoulos (1) Kouachi (1) Koutsianas Pantelis (1) Kruhman (1) Ktragujevac (1) Kyenge (1) L'Aquila (1) La Pira (1) La forte polarizzazione (1) La sinistra e la trappola dell'euro (1) La via maestra (1) La7 (1) Lagarde (1) Lapo Elkann (1) Lars Feld (1) Lasciateci fare (1) Leave (1) Lecce (1) Left (1) Legge 194 (1) Legge Acerbo (1) Legge Severino (1) Leonardo Coen (1) Leopolda (1) Lettera aperta ai movimenti sovranisti (1) Lev Gumilev (1) LexitNetwork (1) Lia De Feo (1) Lidia Riboli (1) Lidia Undiemi (1) Liguria (1) Lillo Massimiliano Musso. Leoluca Orlando (1) Lituana (1) Livorno (1) Logistica. Ikea (1) London Corrispondent Society (1) Lorenzin (1) Lorenzin Beatrice (1) Lorenzo Alfano (1) Lorenzo Del Savio (1) Lorenzo Dorato (1) Lorenzo Fioramonti (1) Lorenzo Fontana (1) Loris Caruso (1) Luca Donadel (1) Luca Pagni (1) Lucarelli (1) Lucia Annunziata (1) Lucia Morselli (1) Luciana Castellina (1) Luciano Violante (1) Lucio Magri (1) Lucio garofalo (1) Luigi De Giacomo (1) Luigi Nanni (1) Luigi Preiti (1) Luigi Zingales (1) Luka Mesec (1) López Obrador (1) M. Pivetti (1) M48 (1) M5 (1) MH 17 flight paths (1) MNLA (1) MOSE (1) Macchiavelli (1) Macedonia (1) Maida (1) Manuel Monereo (1) Manuel Montejo (1) Manuela Cadelli (1) Manuela Carmena (1) Marcello Barison (1) Marcello De Cecco (1) Marcello Veneziani (1) Marcia Perugia-Assisi (1) Marco Bersani (1) Marco Carrai (1) Marco Cattaneo (1) Marco Di Steafno (1) Marco Ferrando (1) Marco Fortis (1) Marco Giannini (1) Marco Palombi (1) Marco Pannella (1) Marco Parma (1) Marco Rovelli (1) Marco Santopadre (1) Marcuse (1) Margarita Olivera (1) Maria Grazia Da Costa (1) Marina Calculli (1) Marina Minicuci (1) Mario Esposito (1) Mark Rutte (1) Maroni (1) Marta Fana (1) Martin Lutero (1) Martin Wolf (1) Marxista dell'Illinois n.1 (1) Massimiliano Panarari (1) Massimo Costa (1) Massimo Gramellini (1) Massimo Recalcati (1) Massimo Villone (1) Matt O'Brien (1) Mattei (1) Matteo Mameli (1) Matteo Pucciarelli (1) Mauricio Macri (1) Maurizio Alfieri (1) Maurizio Blondet (1) Maurizio Franzini (1) Maurizio Leonardi (1) Maurizio Lupi (1) Maurizio Molinari (1) Maurizio Ricci (1) Maurizio Sgroi (1) Maurizio Vezzosi (1) Maurizio Zenezini (1) Maurizio zaffarano (1) Mauro Alboresi (1) Mauro Bocci (1) Mauro Maltagliati (1) Mauro Scradovelli (1) Mauro Volpi (1) Maximilian Forte (1) Mdp (1) Me.Fo. (1) Melanchon (1) Meloni (1) Mentana (1) Meridionalisti Italiani (1) Merk (1) Merloni (1) Messico (1) Metallurgiche Forschungsgesellschaft (1) Micah Xavier Johnson (1) Michael Jacobs (1) Michael Ledeen (1) Michael Moore (1) Michelangelo Vasta (1) Michele Ainis (1) Michele Ruggero (1) Mihaly Kholtay (1) Milano (1) Milosevic (1) Milton Friedman (1) Mimmo Lucano (1) Mincuo (1) Ministero economia e finanza (1) Mladic (1) Mohamed bin Salman (1) Mohammad Javad Zarif (1) Monica Maggioni (1) Monicelli (1) Mont Pélerin Society (1) Montegiorgio in Movimento (1) Moshe Ya’alon (1) Moves (1) Movimento 77 (1) Movimento R(e)evoluzione (1) Movimento democratici e progressisti (1) Movimento di Liberazione Popolare (1) Movimiento 15-M (1) Mulatu Teshome Wirtu (1) Musk (1) NIgeria (1) Nadia Valavani (1) Naji Al-Alì (1) Nancy Fraser (1) Natale (1) Neda (1) Nepal (1) Nethanyahu (1) New York Times (1) Nicky Hager (1) Nicola Ferrigni (1) Nicolas Dupont-Aignan (1) Nicoletta Dosio (1) Nicolò Bellanca (1) Nimr Baqr al-Nimr (1) No Fertility Day (1) Noam Chomsky (1) Noelle Neumann (1) Noi sicialiano con Busalacchi (1) Norbert Hofer (1) Norberto Bobbio (1) Nord Africa (1) Norma Rangeri (1) Nsa (1) OCSE (1) OLTRE L'EURO L'ALTERNATIVA C'È (1) OPEC (1) OXI (1) Olimpiadi (1) Olmo Dalcò (1) Omnium (1) Onda d'Urto (1) Open Society Foundations (1) Orietta Lunghi (1) P 101 (1) P-Carc (1) P01 (1) PCE (1) PCdI (1) PIANESI MARIO (1) POSSIBILE (1) PRISM (1) PSUV (1) Pablo Stefanoni (1) Padre Pio (1) Paesi baschi (1) Pakistan (1) Palladium (1) Panagoitis Sotiris (1) Panos "Panagiotis" Kammenos (1) Paola Muraro (1) Paolo Ciofi (1) Paolo Di Martino (1) Paolo Giussani (1) Paolo Maria Filipazzi (1) Paolo dall'Oglio (1) Paremvasi (1) Partito Comunista Italiano (1) Partito Comunista d'Italia (1) Partito del Lavoro (1) Partito radicale (1) Pasolini (1) Pasquale Voza (1) Passos Coelho (1) Patto di stabilità (1) Paul "Elliot" Singer (1) Paul De Grauwe (1) Paul Steinhardt (1) Per una sinistra rivoluzionaria (1) Perù (1) Pettirossi (1) Piano nazionale per la fertilità (1) Piepoli (1) Pier Francesco Zarcone (1) Pier Paolo Pasolini (1) Pierfranco Pellizzetti (1) Piero Calamandrei (1) Piero Gobetti (1) Piero Ricca (1) Piero fassina (1) Piero valerio (1) Pierre Laurent (1) Pietro Attinasi (1) Pietro Ingrao (1) Pietro Nenni (1) Pil (1) Pil argentino (1) Pinna (1) Pino Corrias (1) Pino Prestigiacomo (1) Piotr Zygulski (1) Pisa (1) Pizzarotti (1) Pomezia (1) Porto Recanati (1) Postcapitalism (1) Presidenza della Repubblica (1) Profumo (1) Puglia (1) Quadrio Curzio Alberto (1) Quisling (1) RENAUD LAMBERT (1) RISCOSSA ITALIANA (1) ROSS@ Parma (1) Rachid Ghannoūshī (1) Radek (1) Raffaele Ascheri (1) Raffaele Marra (1) Raffaella Paita (1) Ramadi (1) Ramarrik de Milford (1) Ramon Franquesa (1) Rapporto Werner (1) Ras Longa (1) Razem (1) Realfonzo (1) Remain (1) Renato Brunetta (1) René Girard (1) Report (1) Repubblica di Lugànsk (1) Rete Sostenibilità e Salute (1) Riccardo Terzi (1) Riccardo Tomassetti (1) Rino Formica (1) Risorgimento Meridionale (1) Rita Di Leo (1) Rizzo (1) Robert Mundell (1) Roberta Lombardi (1) Roberto D'Agostino (1) Roberto D'Alimonte (1) Roberto D'Orsi (1) Roberto Fico (1) Roberto Grienti (1) Roberto Marchesi (1) Roberto Martino (1) Roberto Massari (1) Roberto Musacchio (1) Roberto Palmerini (1) Roberto Santilli (1) Rocco Casalino (1) Rohani (1) Roma 13 ottobre 2018 (1) Roma 21 novembre 2015 (1) Romney (1) Rosario Crocetta (1) Rossano Rubicondi (1) Rovereto (1) SENZA EURO(PA) (1) SI COBAS (1) SInistra popolare (1) SYLVAIN LEDER (1) Sacko Soumayla (1) Said Gafurov (1) Sakorafa (1) Salmond (1) Salonicco (1) Salvatore Biasco (1) Salvatore D'Albergo (1) Samaras (1) Samir Amin (1) Sandro Targetti (1) Santori (1) Schengen (1) Schlageter (1) Scottish National Party (1) Scuola austriaca (1) Scuola di Friburgo (1) Sebastiano Isaia (1) Serge Latouche (1) Sergeï Kirichuk (1) Sergio Bologna (1) Sergio Romano (1) Shaimaa (1) Shaimaa el-Sabbagh (1) Shakira (1) SiAMO (1) Sig­mar Gabriel (1) Silvana Sciarra (1) Slai Cobas (1) Slavoj Zizek (1) Solone (1) Sorrentino (1) Spoleto (1) Sraffa (1) Standard & Poor's (1) Stanis Ruinas (1) Stefania Giannini (1) Stefano Alì (1) Stefano Azzarà (1) Stefano Bartolini (1) Stefano Feltri (1) Stefano Lucarelli (1) Stefano Musacchio (1) Stefano Petrucciani (1) Stefano Zai (1) Steven Forti (1) Storace (1) Stratfor (1) Strikemeeting (1) Sudafrica (1) Susana Díaz (1) Svitlana Grugorciùk (1) Svizzera (1) TISA (TRADE IN SERVICES AGREEMENT) (1) TPcCSA (1) Tarek Aziz (1) Tariq Alì (1) Tempa Rossa (1) Tfr (1) Thatcher (1) Theodoros Koudounas (1) Theresa Mai (1) Thomas Szmrzly (1) Thomas Zmrzly (1) Tiziana Aterio (1) Tiziana Drago (1) Togliatti (1) Tommaso Nencioni (1) Tommaso Rodano (1) Tonia Guerra (1) Tony Manigrasso (1) Topos Rosso (1) Toscana (1) Tribunale dell'Aia (1) Trichet (1) Tripoli (1) Tuareg (1) Two Pack (1) UGL (1) UPR (1) Udc (1) Ugo Mattei (1) Ulrich Grillo (1) Unicredit (1) Unio (1) United Kingdom Indipendent Party (1) Utoya (1) VLADIMIR LAKEEV (1) Vagelis Karmiros (1) Valerio Colombo (1) Vallonia (1) Vasilij Volga (1) Veltroni (1) Venezia (1) Veronica Duranti (1) Versilia (1) Vertice di Milano (1) Viale (1) Viktor Shapinov (1) Vilad Filat (1) Vincent Brousseau (1) Vincenzo Sparagna (1) Viscione (1) Vito Lops (1) Vito Storniello (1) Vittorio Bertola (1) Vittorio Carlini (1) Vittorio da Rold (1) Von Mises (1) Vox Populi (1) W. Streeck (1) WHIRLPOOL (1) Walter Eucken (1) Walter Tocci (1) Warren Mosler (1) Washington Consensus (1) Wen Jiabao (1) Westfalia (1) Wilders (1) Wolfgang Streeck (1) Wolkswagen (1) Wozniak (1) YPG (1) Ytzhac Yoram (1) Zagrebelsky (1) Zaia (1) Zalone (1) Zbigniew Brzezinski (1) Zecchinelli (1) Zedda Massimo (1) Zizek (1) Znet (1) Zolo (1) Zygmunt Bauman (1) aborto (1) accise (1) adozioni (1) aggressione (1) agorà (1) al-Fatah (1) al-Ghwell (1) alba mediterranea (1) alberto garzon (1) alluvione (1) alt (1) alta velocità (1) amanda hunter (1) amnistia (1) amore (1) andrea zunino (1) antropocene (1) apocalisse (1) appoggio tattico (1) arcelor Mittal (1) aree valutarie ottimali (1) armi (1) arresti (1) asia argento (1) askatasuna (1) assemblea di Roma del 4 luglio 2015 (1) assemblea nazionale del 22 e 23 ottobre (1) ateismo (1) autogestione (1) autostrade (1) ballarò (1) battisti (1) benessere (1) big five (1) bilancia dei pagamenti (1) bioetica (1) biologia (1) black block (1) blocco costituzionale (1) blocco nero (1) bloomberg (1) bomba atomica (1) bonapartismo (1) brigantaggio (1) bufale (1) bullismo (1) calcio (1) califfaato (1) campagna di finanziamento (1) capitolazione (1) carlo Bonini (1) carlo Sibilia (1) carta dei principi (1) cassa depositi e prestiti (1) catastrofe italiana (1) catene di valore (1) cdp (1) censis (1) censura (1) chokri belaid (1) comitato (1) comitato per la salvaguardia dei numeri reali (1) commemorazione (1) confini (1) conflitto di interezzi (1) confucio (1) consiglio superiore della magistratura (1) contestazione (1) controcorrente (1) convegno di Copenaghen (1) coronavirus (1) coronovirus (1) cretinate. (1) curzio maltese (1) cybercombattenti (1) cyborg (1) dabiq (1) dall'euro (1) dalla NATO e dal neoliberismo (1) david harvey (1) decalogo (1) decescita (1) decrescita felice (1) decretone (1) democratellum (1) democratiche e di sinistra (1) democrazia economica (1) deportazione economica (1) depressione (1) di Monica Di Sisto (1) dichiarazione di Roma (1) dimissioni (1) dimitris kazakis (1) diritti dei lavoratori (1) dissesto idrogeologico (1) dracma (1) ebraismo (1) economie di scala (1) economist (1) ecosocialismo (1) egolatria (1) elezioni comunali 2018 (1) elezioni regionali 2019 (1) enav (1) enrico Corradini (1) erasmus (1) esercito industriale di riserva (1) espulsione (1) estremismo (1) eurasismo (1) euroi (1) evasione fiscale (1) fabbriche (1) fallimenti (1) fascistizzazione della Lega (1) felicità (1) femen (1) femminicidio (1) fiducia (1) finan (1) finaza (1) flessibilità (1) flussi elettorali 2016 (1) fondi avvoltoio (1) fondi immobiliari (1) fondi sovrani (1) forme (1) freelancing (1) fuga dei capitali (1) fusione dei comuni (1) genere (1) giusnaturalismo (1) global compact (1) gold standard (1) governabilità (1) governo neutrale (1) grande coalizione (1) gravidanza (1) grazia (1) guerra di civiltà (1) guerra valutaria (1) hansel e gretel (1) hedge funds (1) i più ricchi del mondo (1) il cappello pensatore (1) illiberale (1) ilsimplicissimus (1) import (1) import-export (1) incendi (1) independent contractor (1) india (1) indignados (1) indipendeza e costituzione (1) individualismo (1) indulto (1) intena (1) intervista (1) ius sanguinis (1) ivana fabris (1) joker (1) kafir (1) l (1) la grande bellezza (1) legalità (1) legge Madia (1) legge anticorruzione (1) legge antisciopero (1) legge di stabilità 2016 (1) leva (1) leva obbligatoria (1) lex monetae (1) libaralismo (1) libe (1) liberalizzazioni (1) liberazionne (1) liberiamo (1) libra (1) linguaggio (1) link tax (1) liste civiche. (1) loi El Khomri (1) lotga di classe (1) luddismmo (1) lula (1) madre surrogata (1) mafiodotto (1) maghreb (1) malaysian AIRLINES (1) mandato imperativo (1) manifesto del Movimento Popolare di Liberazione (1) manlio dinucci (1) manovra (1) marchesi Antinori (1) marcia globale per Gerusalemme (1) massacri imperialisti (1) massimo bray (1) massoneria (1) materialismo storico (1) matrimoni omosessuali (1) matteo bortolon (1) matteo brandi (1) megalamania (1) memoria (1) mercantilismo (1) mercato (1) mercato del lavoro (1) militarismo (1) modello spagnolo (1) modello tedesco (1) modernità (1) molestie (1) momento polany (1) monetarismo (1) moody's (1) nascite (1) nazion (1) nazional-liberismo (1) neokeynesismo (1) no allo spezzatino (1) no vax (1) nobel (1) nomine ue (1) norvegia (1) numero chiuso (1) obiezione di coscienza (1) occupy wall street (1) oligarchia eurista (1) openpolis (1) operaismo (1) ore lavorate (1) osvaldo napoli (1) pacifismo (1) palmira (1) partite iva (1) partiti (1) partito americano (1) partito brexit (1) partito umanista (1) pecchioli luigi (1) personalismo (1) petiziion (1) piaciometro (1) piano Silletti (1) piano nazionale di prevenzione (1) piero visani (1) piigs (1) politicamente corretto (1) politiche austeritarie (1) polizia (1) ponte Morandi (1) popolo (1) post-elezioni (1) post-operaismo (1) postumano (1) profughi (1) programma UIKP (1) progresso (1) qualunquismo (1) questione meridionale (1) quinta internazionale (1) rampini (1) rappresentanza (1) recensioni (1) regione umbria (1) rete 28 Aprile (1) ride sharing (1) rider (1) risparmio tradito (1) risve (1) riunioni regionali (1) rivoluzione (1) robot killer (1) rosabrunismo (1) rublo (1) salafismo (1) salir del euro (1) sandro veronesi (1) sanzioni (1) scie chimiche (1) sciopero della fame (1) seisàchtheia (1) sequestro minori (1) sfruttamento (1) sicurezza (1) siderurgia (1) sindalismo di base (1) sinismo (1) smartphone (1) social forum (1) sondaggio demos (1) specismo (1) spionaggio (1) squatter (1) stadio (1) startup (1) statuto (1) sterlina (1) strategia militare (1) stress test (1) sud (1) suez (1) supe-bolla (1) supply-side economics (1) svimez (1) taglio parlamentari (1) takfirismo (1) tango bond (1) tassiti (1) tempesta perfetta (1) terza fase (1) terzigno (1) terzo stato (1) tesaurizzazione (1) torre maura (1) tortura (1) transumanismo (1) trappola della liquidità (1) trasformismo (1) trasumanesimo (1) trenitalia (1) triptrorelina (1) trivelle (1) troll (1) uassiMario Monti (1) uberizzazione (1) ultimatum (1) vademecum (1) vadim bottoni (1) valute (1) vattimo (1) vertice di Roma (1) volkswagen (1) voucher (1) wahabismo (1) wahhabismo (1) xenobot (1) yuan (1) zanotelli (1) zapaterismo (1)