[ 18 luglio 2018 ]
Ma chi è davvero il fondatore dell'hedge fund "Avvoltoio" Paul "Elliot" Singer? "Il finanziere più attivo e globale" secondo un rapporto di Lazard.
Se ne parla di recente in Italia per il suo ingresso in Tim o per il prestito al Milan.
Si sa che il suo hedge fund è uno dei più potenti organismi della finanza predatoria mondiale. "Avvoltoio" di nome e di fatto che non crea ricchezza alcuna ma grazie alla sua potenza finanziaria può succhiarla e rapinarla a chi la produce effettivamente. Uno dei rami della sua azienda è la speculazione sui debiti sovrani.
Un caso da manuale fu la vicenda dei tango bond argentini, obbligazioni che Elliot comprò a prezzo stracciato. Nel 2011 l'Argentina fece default e smise di pagare gli interessi ai creditori. Elliot respinse il rimborso parziale a cui aderirono quasi tutti i sottoscrittori dei bond e alla fine, nel 2016. vinse la causa giudiziaria così che l'Argentina fu costretta a rimborsargli 2,4 miliardi di dollari, dieci volte di più di quanto inizialmente investito.
Ma non è di questo che vogliamo occuparci, bensì della sua frenetica attività filantropica.
Eh sì, perché molti di questi miliardari-furfanti sono generosi mecenati.
«Un avvoltoio dagli artigli implacabili, un pirata della finanza. Ma con il cuore tenero».
Così scriveva il Corriere della Sera del 31 luglio dell'anno scorso. Vediamo dunque, per capire chi sia davvero, quali sono le attività di questo miliardario.
Intanto è bene ricordare che Singer è da sempre un ardente repubblicano. Egli ha ha finanziato le campagne presidenziali di Rudolph Giuliani nel 2007, di Mitt Romney nel 2012, e di Marco Rubio nel 2015. Ha sostenuto e finanziato il movimento Never Trump contro la candidatura di Donald Trump ma poi... si è riconciliato con il nuovo presidente finanziando la festa della sua inaugurazione.Singer ha sottoscritto la campagna The Giving Pledge lanciata dai miliardari Bill Gates e Warren Buffett, ovvero la promessa di donare oltre metà della propria ricchezza per "affrontare le sfide più difficili della società".
Ma chi è davvero il fondatore dell'hedge fund "Avvoltoio" Paul "Elliot" Singer? "Il finanziere più attivo e globale" secondo un rapporto di Lazard.
Se ne parla di recente in Italia per il suo ingresso in Tim o per il prestito al Milan.
Si sa che il suo hedge fund è uno dei più potenti organismi della finanza predatoria mondiale. "Avvoltoio" di nome e di fatto che non crea ricchezza alcuna ma grazie alla sua potenza finanziaria può succhiarla e rapinarla a chi la produce effettivamente. Uno dei rami della sua azienda è la speculazione sui debiti sovrani.
Un caso da manuale fu la vicenda dei tango bond argentini, obbligazioni che Elliot comprò a prezzo stracciato. Nel 2011 l'Argentina fece default e smise di pagare gli interessi ai creditori. Elliot respinse il rimborso parziale a cui aderirono quasi tutti i sottoscrittori dei bond e alla fine, nel 2016. vinse la causa giudiziaria così che l'Argentina fu costretta a rimborsargli 2,4 miliardi di dollari, dieci volte di più di quanto inizialmente investito.
Ma non è di questo che vogliamo occuparci, bensì della sua frenetica attività filantropica.
Eh sì, perché molti di questi miliardari-furfanti sono generosi mecenati.
«Un avvoltoio dagli artigli implacabili, un pirata della finanza. Ma con il cuore tenero».
Così scriveva il Corriere della Sera del 31 luglio dell'anno scorso. Vediamo dunque, per capire chi sia davvero, quali sono le attività di questo miliardario.
Intanto è bene ricordare che Singer è da sempre un ardente repubblicano. Egli ha ha finanziato le campagne presidenziali di Rudolph Giuliani nel 2007, di Mitt Romney nel 2012, e di Marco Rubio nel 2015. Ha sostenuto e finanziato il movimento Never Trump contro la candidatura di Donald Trump ma poi... si è riconciliato con il nuovo presidente finanziando la festa della sua inaugurazione.Singer ha sottoscritto la campagna The Giving Pledge lanciata dai miliardari Bill Gates e Warren Buffett, ovvero la promessa di donare oltre metà della propria ricchezza per "affrontare le sfide più difficili della società".
Tra queste "difficili sfide" segnaliamo la caritatevole Food Bank for New York City, l'imperialistica American Unity Fund, la New York City Police Foundation. Singer e la fondazione di famiglia sostengono anche il progetto Philos, un'organizzazione cristiano-sionista pro-israeliana. Infine, nel 2016 Singer ha collaborato con il Museo della Bibbia per finanziare Passages Israel, un programma per portare gli studenti universitari in Israele. Singer ha anche creato il National Action Fund for Gay and Lesbian Task Force. Attraverso questa Task Force (un nome un programma) Singer ha donato la bellezza di oltre 10 milioni di dollari alla comunità Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) americana, in particolare per legalizzare i matrimoni gay.
Paul "Elliot" Singer, «Libertario in materia di affari personali e conservatore in campo economico» chiosa icasticamente il supplemento economico del Corriere della Sera del 16 luglio scorso.
Sono lontani i tempi di Max Weber, del calvinismo come base etica del nascente capitalismo nordamericano. Singer simboleggia la visione del mondo delle nuove élite dominanti; il miscuglio di liberismo in economia, cosmpolitismo a guida americano-sionista in geopolitica, libertarismo individualistico sul piano etico.
Queste élite, sono diventate dominanti non solo grazie alla loro potenza finanziaria ma anche grazie all'ideologia progressista che hanno abbracciato, che ha finito per imporsi come egemone. Un'egemonia che oggi traballa in tutto l'Occidente a causa dell'emersione di contro-spinte che mescolano a loro volta, disordinatamente, pulsioni anti-progressiste sul piano etico e giustizialiste su quello sociale. Di qui l'allarme delle élite per il dilagare dei movimenti "populisti" e "sovranisti e di "regimi illiberali". A dare retta a queste élite non c'è più speranza per una sinistra rivoluzionaria e popolare, visto che la partita si giocherebbe solo tra la destra liberista-libertaria-cosmpolitica e la rinascente destra populista-conservatrice-sovranista.
In verità, le vie del Signore sono infinite. Per dire che la storia non procede a comando, avanza per salti e strappi, e si suoi esiti sempre imprevedibili. Di sicuro la vecchia sinistra è tagliata fuori, destinata ad aggrapparsi alla sottana delle élite globaliste. Una nuova sinistra dovrà nascere e rinascerà se saprà, sulla base delle sue radici, ridefinire una nuova e convincente visione del mondo.