mercoledì 30 novembre 2011

IN MORTE DI LUCIO MAGRI

Lucio Magri ed Enrico Berlinguer
Il fumo uccide...

di Fausto Schiavetto


Con profondo rispetto per la scelta e il coraggio dell'uomo e del compagno non possiamo non notare la simbolica morte di Lucio Magri che è andato a suicidarsi, farsi uccidere in una clinica svizzera abbattutto, depresso dalle temperie della vita, dalla perdita della sua moglie, vien detto.

Perché le banche ( e Monti) fanno guerra al contante?

Perché si preparano al default...


di Massimo Costa*

Interessante articolo che dimostra come l'introduzione della norma che illegalizza il contante va tutta a vantaggio delle banche e a danno dei cittadini che in caso di default non potranno nemmeno recarsi agli sportelli a ritirare i loro soldi.

Leggo su La Repubblica del 20 giugno scorso un bell'articolo sul No Cash Day:

martedì 29 novembre 2011

PATRIMONIALE: IL DILEMMA DEL GOVERNO MONTI

'Gna fa o nun 'gna fa?

di Piemme


Questo articolo ci è giunto in redazione ieri sera, 28 novembre. Oggi, 29, lo spread è schizzato a 510 punti, tanto da spingere il Corriere della Sera a titolare questa mattina «Venti giorni per salvare l'Italia (e l'euro)». Solo strumentale allarmismo? L'autore spiega di no, che il crollo è alle porte, a meno che.....

lunedì 28 novembre 2011

PRC: VERSO UN CONGRESSO IMPORTANTE


Lettera aperta
ai compagni e alle compagne di Rifondazione



di Leonardo Mazzei

Tra pochi giorni si aprirà a Napoli l'VIII congresso del Prc. Un congresso "strano" e decisivo al tempo stesso. Strano, perché preparato da un documento politico largamente superato dagli eventi degli ultimi due mesi. Decisivo, perché ad oltre vent'anni dalla sua fondazione (febbraio 1991), e nel mezzo di una crisi sistemica che ha oggi il suo epicentro in Europa ed in particolare in Italia, il Prc dovrà decidere cosa fare da grande.

venerdì 25 novembre 2011

DEBITO PUBBLICO

Cinque ragioni a favore del default

di Moreno Pasquinelli


Si dice che dobbiamo “onorare” il debito, altrimenti, ove lo Stato italiano non pagasse ciò sarebbe non solo "disonorevole" ma causerebbe il default, la bancarotta, la catastrofe economica, la fine del mondo. Si tratta di uno ragionamento che non si sta in piedi, né dal punto di vista politico, né da quello morale e, quel che è peggio, non ha alcun rigore scientifico. E’ uno spauracchio la cui validità è pari a quella della minaccia della dannazione perpetua dell’anima in caso di peccato mortale.

MEGLIO IL DEFAULT?


Alfonso Gianni, a destra, in cattiva compagnia
Eppur si muove....
di Alfonso Gianni*
Anzitutto default, o insolvenza, non significa affatto fallimento. Tuttavia questo intervento è di grande lucidità. Se Alfonso Gianni, che è un esponente di Sinistra ecologia e libertà, insinua, pur tra contorsioni, che dichiarare l'insolvenza  sarebbe il male minore, qualcosa si muove nella sinistra italiana.

giovedì 24 novembre 2011

MARIO MONTI PENSIERO

FACCIAMO SPARIRE L'ITALIA

Vendola DeVastato

Il Presidente... operaio
L'ultima mossa del contorsionista di Terlizzi

di MdS*


Nichi Vendola non ha ancora elaborato il lutto: le primarie sono prematuramente scomparse, la foto di Vasto è ormai nel cestino e - peggio! - d'ora in avanti le cose serie prevarranno sulle «narrazioni»

mercoledì 23 novembre 2011

MARIO MONTI È UN PAZZO?

forse Berlusconi non ne esce affatto con le ossa rotte....

di Franco Berardi "Bifo"

Mi è molto difficile capire il generale congratularsi per la sconfitta di Berlusconi.
Se non ci fermiamo alle apparenze e ragioniamo in termini strategici, direi che Berlusconi è il vero vincitore della fase attuale.

martedì 22 novembre 2011

«UN MESE E MEZZO DI TEMPO PER SALVARE L'EURO DAL CRAC»

La destra vede la catastrofe imminente, la sinistra è cieca


di Jacques Attali*


intervista a cura di Alberto Mattioli


Attali è un noto economista francese di fede euro-liberista, difensore dei Trattati di Maastricht. La cura che propone per salvare l'euro e l'Unione è "di destra", per questo sostiene Monti. Ma come spesso accade, a destra, vedono le cose più lucidamente che a sinistra.

lunedì 21 novembre 2011

DEBITO PUBBLICO E DEBITO PRIVATO

La risposta giusta alla domanda sbagliata


di Alberto Bagnai*


Bagnai ad un certo punto afferma «...deflazionando l’economia [rigore fiscale, Ndr], si recupererà un po’ di competitività, rilanciando anche le esportazioni e migliorando per questa via lo squilibrio fondamentale». Ciò dIpende. 
Non solo una politica deflattiva, di austerità, corrisponde anche ad un drenaggio interno di risorse dal lavoro al capitale. In punto di teoria la tesi del Bagnai è vera ove lo squilibrio delle partite correnti riguardi merci e beni di consumo. Se sono i capitali ad essere importati, la cosa ha i suoi vantaggi: si crea più surplus interno e si dispone risorse per finanziare investimenti.

domenica 20 novembre 2011

LA SOLUZIONE MONTI E QUELLA NOSTRA


«Questa volta il regime change ve lo facciamo noi»

La redazione di SOLLEVAZIONE, dopo averlo attentamente discusso, ha approvato l'Appello diffuso giorni addietro dal Coordinamento emerso dall'Assemblea di Chianciano. Ne condividiamo nella sostanza  l'analisi, nonché le proposte finali, che sono le sole la cui applicazione può davvero evitare il massacro sociale e salvare il paese. Saremmo stati ben più categorici sul ripudio del debito pubblico, il demone in nome del quale la cleptocrazia pretende un sacrificio senza precedenti da parte del popolo lavoratore. Invitiamo i nostri lettori a leggerlo e, se come noi ne condividono la sostanza, a sottoscriverlo.

sabato 19 novembre 2011

«NUCLEARE E MEDIO ORIENTE»

La minaccia atomica di Israele all’Iran

riceviamo e pubblichiamo



CONFERENZA STAMPA
Sala della Stampa Estera, Via dell'Umiltà, 83/c Roma


Basandosi sulla sua forza militare e sul  possesso di più di 200 testate atomiche, Israele continua a sabotare ogni negoziato coi palestinesi, negando loro il diritto ad avere una pace giusta e una nazione degna di questo nome.

venerdì 18 novembre 2011

LO STATO D'ECCEZIONE

Considerazioni metapolitiche sul voto di fiducia parlamentare al governo di Mario Monti


Da Karl Schmitt a Scilipoti


di Moreno Pasquinelli


Il governo di Mario Monti, con 556 voti a favore e 61 contro, è entrato in carica con la più ampia maggioranza parlamentare che l'Italia repubblicana ricordi. Come andavamo dicendo dall'estate scorsa, sarebbero bastate un'altro paio di spallate da parte dei mercati finanziari per ridurre a più miti consigli i berluscones, obbligandoli ad accettare ciò che fino a ieri essi escludevano con sicumera.

giovedì 17 novembre 2011

SALVIAMO L’ITALIA

Roma, 15 ottobre 2011
Appello al popolo lavoratore

La partecipata Assemblea di Chianciano Terme, «Fuori dall’euro! Fuori dal debito», svoltasi il 22-23 ottobre, dopo analisi accurata delle crisi, consapevole del momento storico che attraversa il nostro paese, elesse un Comitato ad interim allo scopo di dare continuità e forma alla comune iniziativa e preparare una seconda assemblea che si svolgerà a Roma entro la fine di gennaio 2012. In questa direzione, per costituire un fronte ampio, va l’Appello [vedi più sotto] che sottoponiamo al giudizio di ognuno, nella speranza che sia condiviso, sottoscritto, diffuso. Sui siti web Sollevazione e Appello al Popolo chiunque potrà seguire il nostro cammino.

Per il Movimento Popolare di Liberazione
(Stefano D’Andrea, Massimo De Santi, Leonardo Mazzei, Moreno Pasquinelli)

SINISTRA DEFAULT

di Piemme


Ieri sera mi è capitato di seguire la trasmissione L'Infedele, di Gad Lerner, su La7. Tutta dedicata a osannare il nascituro governo, con le consuete comparse a fare da contorno, compreso un collegamento con gli studenti della Sapienza in agitazione (maionese accanto all'insalata).
Lerner mette sul piatto lui stesso, in maniera dubitativa, alcuni bocconi di verità. E' vero che  Monti è "curatore fallimentare" (parole testuali di Luigi Zingales, Il Sole 24 Ore del 13 novembre)? Che dietro di lui ci sono poteri transnazionali, la grande finanza neoliberista? Che l'Italia ha ceduto la sua sovranità nazionale? Il governo è frutto di un colpo di stato tecnocratico?

mercoledì 16 novembre 2011

IL DELIRIO DI MARIO MONTI

AVVERTENZA AI LETTORI: YOU TUBE SCRIVE CHE «questo video è stato rimosso dall'utente», cioè fatto togliere da Monti medesimo. E ti credo! Cercheremo di recuperarlo in qualche modo.... 
[RIPESCATO!!!! in rete, aggirata la censura montiana]


UN VENDUTO ALLA STRANIERO O UN EURO-FANATICO?


di Stefano D'Andrea*



Commentando un recente articolo pubblicato su Appello al Popolo, abbiamo discusso se Mario Monti sia in mala fede o in buona fede. Se sia chiaramente un traditore della patria e un venduto ovvero se sia semplicemente un fanatico.

Io non ho dubbi che le cose stiano nel secondo senso. Egli è convinto, come Giavazzi, Alesina, Tabellini e altri che sia giusto e sacrosanto che gli Stati siano sottoposti al giudizio dei mercati, in modo che l'organizzazione degli stati diventi sempre più efficiente.

E' proprio il fanatismo che consente a Monti di lodare "le due importanti riforme dovute a Maria Stella Gelmini e Sergio Marchionne" e di asserire che "Grazie alla loro determinazione verrà un po' ridotto l'handicap dell'Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili". [Corriere della sera, 2 gennaio 2011]

Il video che offro in visione dimostra inoppugnabilmente che Monti è un fanatico che delira. E' semplicemente uno dei capi di una setta di fanatici che da oltre venti anni diffonde il peggior oscurantismo mai apparso sulla terra. Sono i fanatici dell'efficienza, della stabilità, della omogeneità, del rigore, della concorrenza, del globalismo, dei mercati finanziari; i quali diffondono i loro disvalori dall'alto degli elicotteri che utilizzano per muoversi e delle cattedre che ingiustamente hanno conquistate, quando avrebbero bisogno di conventi nei quali meditare o, nei casi più gravi, di campi di rieducazione statali (con trattamento ispirato ai "diritti umani", sia chiaro).

Il video dura soltanto quarantacinque secondi. Dopo averlo visto chi potrà mai negare che si tratta di un fanatico delirante?


martedì 15 novembre 2011

NIENTE DA FESTEGGIARE

Lo stregone...
Umiliazione e ingenuità

di Francesca Coin*

«Il problema di fondo è che strutturalmente, l'economia mondiale è satura. Satura significa che il mercato occidentale soffre una crisi strutturale di sovrapproduzione, e non può crescere più. (...) 
Ci hanno detto che la saturazione del mercato è una brutta notizia: è falso, è una notizia splendida.

VI SPIEGO PERCHÉ MONTI FALLIRÀ

Clicca per ingrandire
Ritratto della borghesia italiana


di Moreno Pasquinelli


Si osservi con attenzione la figura qui accanto. Balza agli occhi che Berlusconi è caduto per la seconda volta sullo spread. Salito al potere il 10 maggio del 1994 egli si dimise il 17 gennaio 1995. In sette mesi lo spread col bund tedesco sfiorò quasi il raddoppio. Non vogliamo stabilire una relazione meccanica causa-effetto.

lunedì 14 novembre 2011

QUANTO È STUPIDO L'ANTIBERLUSCONISMO

Dal sogno di cacciare il caimano...
all'incubo Monti
Oggi siamo davvero più liberi?

di Emmezeta*

Mentre scriviamo, fischi e insulti stanno accompagnando Berlusconi al Quirinale. Una fine meritata, più che meritata, ma cosa c'è da festeggiare?
Tra la folla che chiede le dimissioni a chi le ha già annunciate da 5 giorni sventola una bandiera dell'Unione Europea. Ma davvero l'Italia è oggi più libera di una settimana fa? Non è proprio quella la bandiera dei nuovi occupanti?

Circolano i nomi dei probabili ministri, tra di essi altri dirigenti della Trilaterale.

domenica 13 novembre 2011

IL DEFAULT

E' un disastro ma è il male minore

di Guido Viale*

Di quale crescita parliamo? Di rilanciare la produzione di suv, lavatrici e navi da guerra, o di tav, mose e ponti? Le ricette che hanno ucciso la Grecia ci preciterebbero nel baratro.

sabato 12 novembre 2011

VENDUTI ALLO STRANIERO

Alto tradimento

Circolo del Prc “Alvaro Tognetti” di Pisa

riceviamo e pubblichiamo

«Alla luce di quanto analizzato precedentemente comprendiamo meglio perché lei ha corretto l’apprezzamento «My favourite communist», ossia«il mio comunista preferito» che Henry Kissinger le ha rivolto a Cernobbio, nel settembre del 2001, rispondendo: «My favourite former communist», «il mio ex comunista preferito», evidentemente la nostra attuale Costituzione per lei è la sua ex Costituzione».

LA POSTA IN PALIO

Di quale patria stanno parlando?

di Piemme

Berlusconi venderà cara la pelle, ma alla fine la venderà. La pagheranno cara, fornendogli un "salvacondotto", chiudendo un ciclo politico come fosse una commedia. Che fine farà la sua servitù, questa è un'altra storia. Trippa per gatti non ce n'è per tutti.

giovedì 10 novembre 2011

IL GOLPE BIANCO

Spagna, 23 febbraio 1981: al comando di Antonio Tejero,
la Guardia Civil irrompe nel Parlamento
Il Gauleiter
della terza repubblica

La montagna questa volta ha partorito il mostro. Mario Monti si appresta a diventare Primo ministro e a formare un governo di emergenza. Con una retromarcia impensabile fino a pochi giorni fa, anche Berlusconi ha dato il via libera. Si vede che l'avviso che gli hanno mandato ieri i "mercati" (il crollo delle azioni Mediaset) ha centrato il bersaglio. La grande finanza globale, così, non ha solo fatto cadere un governo, sta imponendo il suo proprio.

ASSEMBLEA DI CHIANCIANO (9): SECONDA SESSIONE

Moreno Pasquinelli
«Lo spauracchio del default. La catastrofe alle porte. Come evitarla»



mercoledì 9 novembre 2011

SI SALVI CHI PUÒ

Spread: 570
Interessi: 7,40%
Cds: 536


di Moreno Pasquinelli


Scrivo di getto, mentre giungono i dati sul nuovo tonfo dei mercati finanziari europei e, dentro questo tonfo, il crollo del valore dei titoli di stato italiani (il cui rendimento, ricordiamolo, sta in un rapporto inversamente proporzionale al valore). Un'ondata di vendite che, a partire dalla City di Londra, si è diffusa in tutte le piazze. A nulla è servito il salvagente degli acquisti da parte della Bce.

PSICODRAMMA ITALIANO. NUOVO ATTO


C’è disordine sotto il cielo, la situazione è eccellente

di Piemme

Quindi Berlusconi si dimetterà. C’è già chi dice che è un trucco. Non penso. Stracciare l’impegno solenne assunto al cospetto del Presidente della Repubblica sarebbe un gesto senza precedenti, e comunque un autogol. E di tutto hanno bisogno i berluscones, in questo delicatissimo passaggio, che commettere un errore a tal punto pacchiano.

lunedì 7 novembre 2011

BERLUSCONI PATATRAC

I governi vanno e vengono, 
la crisi resta

di Moreno Pasquinelli

Che Berlusconi fosse bollito e il suo fosse oramai un governo-zombie, lo andiamo dicendo da mesi. Oramai siamo al conto alla rovescia. Mentre scriviamo non si fa che discutere se il centro-destra otterrà o meno la maggioranza nel voto di martedì 8 novembre.

domenica 6 novembre 2011

IERI LA CLASSE OGGI IL POPOLO LAVORATORE

Exit totus politicus!


di Mario Tronti


"Popolo, non di sudditi, non di cittadini, ma di lavoratori. Popolo lavoratore: nuovissima parola antica. Dove il lavorare raggiunge non la vita, ma l’esistenza, nella centralità politica della persona che lavora. Dopo la giusta, e libera, parzialità operaia - lì giustizia e libertà hanno avuto veramente un senso -, per ritrovarlo questo senso, occorre, ed è possibile, forse per la prima volta, fondare una classe generale. Quella del popolo lavoratore".

sabato 5 novembre 2011

COME FUNZIONA L'UNIONE EUROPEA

L'elefante che vola

di Voci dall'estero*


Qui parliamo di Unione Europea, anche se non è un tema di macro, perché comunque capirne il funzionamento oggi è utile a tutti, e in particolare a chi si interessa di economia e di sociale...Certo è che cavarsela sull'Europa in poche parole è un'impresa ardua, e se non saranno proprio poche, spero almeno che siano chiare, dato che l'eurocratese è un puzzle non semplice da ricomporre.

venerdì 4 novembre 2011

PERCHÉ USCIRE DALL'UNIONE EUROPEA

Stefano D'Andrea
A proposito di un articolo di Vladimiro Giacché

di Stefano D’Andrea*



Vladimiro Giacché ha scritto un articolo nel quale, in diciassette brevi paragrafetti, ricostruisce in modo persuasivo l’itinerario della crisi economica, considerata esattamente come un complesso di fenomeni causalmente collegati, iniziati nel 2007. [1]

giovedì 3 novembre 2011

LA SINISTRA E LA FEBBRE ELETTORALE

Per un pugno di seggiole

di Leonardo Mazzei*


Senza idee, senza proposte, senza una linea: proprio per questo - se il tracollo finanziario non travolgerà tutto prima del tempo -  Prc e Pdci potranno rientrare in parlamento. Non gli servirà a niente, ma è quel che gli basta.
Quanto sono vicine le elezioni politiche? A giudicare dal lavorio delle segreterie dei partiti, abbastanza vicine. Osservando lo scalpitare di alcuni personaggi, considerati «emergenti» nella cloaca massima della politica italiana (Renzi, ma non solo), sembrerebbero vicinissime. E' questo il parere del genero di Caltagirone, secondo il quale l'odiato Berlusca staccherebbe la spina a gennaio per votare a marzo.
L'ipotesi è convincente, ma la data potrebbe anche essere più vicina. La pressione sul governo dei centri del potere finanziario si è fatta asfissiante; l'esecutivo è ormai palesemente sotto tutela, non solo da parte dell'Unione Europea, ma anche delle sue «quinte colonne» Napolitano e Draghi.

ASSEMBLEA DI CHIANCIANO (8): SECONDA SESSIONE

Piero Pagliani
«L'Unione europea e l'ombra dell'impero americano»

mercoledì 2 novembre 2011

L'EURO È IL PROBLEMA, NON LA SOLUZIONE

The game is over

15 luglio: venerdì nero - 18 luglio: lunedì nerissimo - 1 agosto: lunedì del panico - 1 novembre: martedì del contagio


di Moreno Pasquinelli

Oltre allo spauracchio del default, per cui se ci dichiariamo insolventi sarebbe la bancarotta del paese, i compagni di merende di Trichet, Draghi e Napolitano, ricorrono all'ultima arma di distruzione di massa (dei cervelli): se usciamo dall'euro sarà l'apocalisse. Primo compito: contrastare questa campagna di terrorismo ideologico.

martedì 1 novembre 2011

ZBIGNIEW BREZINSKI: I NUOVI FATTORI DELLA GEOPOLITICA MONDIALE

Come l'impero percepisce il multipolarismo e il risveglio dei popoli 


Ci pare importante far conoscere ai nostri lettori gli estratti di una conferenza che Zbigniew Brezinski ha rilasciato di recente a Washington. Brezinski è probabilmente una delle menti più brillanti dell'establishment USA. Segnaliamo le affermazioni sull'inconsistenza dell'Unione Europea, sull'avanzata della Cina, sulla potenza russa, sul ruolo di carta delle Nazioni unite, ed infine sul ruolo delle sollevazioni popolari —fattore imprescindibile dopo l'innesco della Rivoluzione d'Ottobre. Un ceffone in molteplici direzioni...

LA DOTTRINA DEL «DEBITO ODIOSO»

Noterella storica su debito, imperialismo e rivoluzione

di Massimo Mazzucco


Quando gli Stati Uniti sconfissero la Spagna, nel 1898 (ricordate l’auto-affondamento del Maine, prima false flag della storia moderna?) presero il possesso, fra altri territori, dell’isola di Cuba.

A quel punto la Spagna disse: “Benissimo, vi siete presi Cuba? Ora vi accollate anche il debito monetario che Cuba aveva nei nostri confronti“.

Lettori fissi di SOLLEVAZIONE

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