[ 7 settembre 2018 ]
Che a sinistra ci siano tante sinistre — ove sinistra, beninteso, significa tenere ferma la prospettiva del socialismo e non solo un vacuo riferirsi ai valori della giustizia e della fratellanza — è cosa nota. Che ce le diamo di santa ragione, anche.
Ma a tutto, quindi anche alla critica, c'è un limite che non può essere superato: quello di accusare colui con cui non sei d'accordo, di essere al servizio del nemico. La storia, anzitutto quella, tremenda, del movimento comunista, insegna dove porti una simile accusa. I rivoluzionari che dissentivano da Stalin, accusati di intelligenza con nazismo, se fortunati, finivano in Siberia, altrimenti ci lasciavano le penne.
Giacomo Russo Spena [nella foto] supera questo limite, anzi fa di peggio: perfetto provocatore, si atteggia a capo della crociata contro il "rossobrunismo", accusa la sinistra che parla di sovranità nazionale e di patriottismo democratico, di essere in connubio coi fascisti. Verrebbe da dire che usando la clava del "rossobrunismo" egli segue la pista staliniana... ma non è così, che il nostro è in verità figlio legittimo della sinistra transgenica. Metodo staliniano, sostanza liberaloide. Mostruoso esempio di... meticciato politico.
Il nostro, seguendo i suoi compagni di merende Matteo Pucciarelli e Daniela Preziosi (rispettivamente alle corti di Repubblica ed il manifesto) ha picchiato duro, non a caso alle porte dell'incontro romano di domani che darà vita all'Associazione PATRIA E COSTITUZIONE) contro Stefano Fassina. Ha scritto il 3 settembre sulla sua pagina facebook:
12 APRILE: "OMBRE NERE" O OMBRE BIANCHE?
IL GOVERNO ROSSOBRUNO
PRONTO? E' IL POTERE CHE PARLA
Che a sinistra ci siano tante sinistre — ove sinistra, beninteso, significa tenere ferma la prospettiva del socialismo e non solo un vacuo riferirsi ai valori della giustizia e della fratellanza — è cosa nota. Che ce le diamo di santa ragione, anche.
Ma a tutto, quindi anche alla critica, c'è un limite che non può essere superato: quello di accusare colui con cui non sei d'accordo, di essere al servizio del nemico. La storia, anzitutto quella, tremenda, del movimento comunista, insegna dove porti una simile accusa. I rivoluzionari che dissentivano da Stalin, accusati di intelligenza con nazismo, se fortunati, finivano in Siberia, altrimenti ci lasciavano le penne.
Giacomo Russo Spena [nella foto] supera questo limite, anzi fa di peggio: perfetto provocatore, si atteggia a capo della crociata contro il "rossobrunismo", accusa la sinistra che parla di sovranità nazionale e di patriottismo democratico, di essere in connubio coi fascisti. Verrebbe da dire che usando la clava del "rossobrunismo" egli segue la pista staliniana... ma non è così, che il nostro è in verità figlio legittimo della sinistra transgenica. Metodo staliniano, sostanza liberaloide. Mostruoso esempio di... meticciato politico.
Il nostro, seguendo i suoi compagni di merende Matteo Pucciarelli e Daniela Preziosi (rispettivamente alle corti di Repubblica ed il manifesto) ha picchiato duro, non a caso alle porte dell'incontro romano di domani che darà vita all'Associazione PATRIA E COSTITUZIONE) contro Stefano Fassina. Ha scritto il 3 settembre sulla sua pagina facebook:
«Lanciano la sinistra sovranista, quella (dicono) vicino ai ceti popolari e distante da quella sinistra dei diritti civili e pro immigrazione considerata "radical chic" e rosé. Leggo l'appello e mi aspetto di trovare "gente del popolo": attivisti abituati alla lotta dura e pura o persone attive da anni nei movimenti. Che ne so, un NO TAV o un qualche rappresentante del mondo del lavoro, un precario o un bel metalmeccanico. Macché.Come si spiega questo livore? Questo mentire sapendo di mentire? Come scrivevamo a giugno:
Trovo, invece, il nome di 2 parlamentari, 4 professori e 3 intellettuali d'area. Insomma una sinistra popolare ma senza popolo. Ciliegina sulla torta: il promotore di ciò è Stefano Fassina (sic). Quello che ha due scranni: uno al Parlamento (eletto con la Sinistra Italiana dell'odiata Boldrini) e l'altro al Campidoglio da consigliere comunale. Nel crisi della sinistra istituzionale, di riffa o raffa, riesce sempre a garantirsi la poltrona. Fenomeno. Sta più tempo lui nel Palazzo che qualsiasi democristiano: Tor bella Monaca o il Tufello l'avrà visti giusto in qualche servizio dei Tg. Mi chiedo, con quale credibilità fare quest'operazione politica?
PS: Nel prossimo numero di Left parlerò di questo: "Allarme son rossobruni". Vi spiego chi sono, e cosa pensano, gli emuli di Diego Fusaro».
«Si vuole stroncare sul nascere che sorga una sinistra patriottica. In quest'ottica si deve sputtanare Stefano Fassina il quale, a torto o a ragione, viene visto come il possibile perno o simbolo di una sinistra patriottica e costituzionale, e quindi lo si minaccia che deve rigare dritto».Siamo, siccome il provocatore parla a nuora affinché suocera intenda, preoccupati? Per niente! Questi attacchi sono sintomo di uno stato di disperazione profonda causata, sia dal profondissimo e irrecuperabile distacco con il proletariato, sia dall'incapacità di elaborare questo lutto. Noi, d'altra parte, ci sentiamo più di ieri come pesci nell'acqua.
* * *
Segnaliamo i precedenti articoli in cui abbiamo denunciato la provocatoria campagna sul "rossobrunismo":
IL GOVERNO ROSSOBRUNO
PRONTO? E' IL POTERE CHE PARLA
10 commenti:
Giacomo Russo Spena inviato di guerra nel marzo del 1917 scrive: "Lenin prende il treno messogli a disposizione dall'imperialismo tedesco per rientrare in patria e dirigere la rivoluzione. Cazzo Lenin e' un rossobruno".
Leggete Adults in the room di Varoufakis
La lettura più importante dal 2007
PS noi ci dobbiamo accontentare di Bagnai
ma è parente di russo-pena ex pappamentare di rifondazione?
L’Internazionale neofascista di Bannon, Netanyahu, Duterte e Bolsonaro
L’ideologo di Trump sta cercando di contrastare, da una prospettiva neo-nazionalista ed imperialista, il cosmopolitismo borghese di Soros con l’obiettivo di sostituire il potere dei neoconservatori con quello dell’Alt Right. Esiste un meno peggio? No, le scelte sono entrambe peggiori
La sinistra di classe è incalzata da una doppia offensiva reazionaria: da un lato l’imperialismo cosmopolita dei ‘’democratici’’; dall’altro il nazionalismo neofascista che – anomalia storica – è stato superato a ‘’destra’’ dal neocolonialismo liberale
La globalizzazione del neofascismo va contrastata con la globalizzazione dell’antifascismo declinato però come antimperialismo radicale; la sovranità nazionale e la democrazia partecipativa dovranno essere il cavallo di battaglia di una nuova Sinistra popolare.
http://www.linterferenza.info/esteri/linternazionale-neofascista-bannon-netanyahu-duterte-bolsonaro/
quindi, secondo te, la sgangherata e debolissima sinistra (vera) può permettersi di lottare su due fronti?
Ci provo Hitler e tutti sappiamo come va a finire se si combatte contro due nemici allo stesso tempo.
Arduo è il sentiero che conduce alla liberazione, potente il nemico, deboli le nostre forze. Che la Provvidenza aiuti Fassina... E la sinistra patriottica.
E con questi qualcuno vorrebbe costruire l'alternativa all'eurolager!Se non ci fosse da piangere,l'unica cosa da fare è sbellicarsi dalle risate e se questa è la "sinistra reale",quella che dovrebbe liberarci dall'oppressione del capitale multinazionale,beh allora ben venga un sano governo "rossobruno".
Una risposta a chi chiede chi è costui:sì è il figlio di quel Giovanni Russo Spena già parlamentare di Rifondazione con incarichi nei vari "governi amici",quelli per intenderci del patto di "desistenza"con il cosiddetto centrosinistra e per chi non lo sapesse la stampella "sinistra"proprio di quei bei governi che hanno spianato la strada all'attuale oligarchia devastatrice di ogni diritto sociale,i nefasti governi del "menopeggio"(da che?).Buon sangue non mente.
grazie da anonimo del 7 settembre 2018 19:24
Si
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