[ 20 settembre ]
Simone Pillon, avvocato bresciano (ma vive a Perugia) è oggi senatore della Lega. Come si evince dalla foto è stato uno tra gli organizzatori dei tre Family Days del 2007, del 2015 e del 2016. Noi l'abbiamo conosciuto durante la campagna per la vittoria del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Egli è promotore di un Disegno di legge che porta questo titolo «Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità» — il testo integrale — che va suscitando molte critiche, soprattutto sulla stampa progressista. Vedi: “Con il disegno di legge Pillon sulla famiglia torniamo indietro di cinquant’anni” (LA STAMPA); "Riforma Pillon: con il ddl per (certi) avvocati e psicologi non è affatto finita la pacchia" (Repubblica); "Affido condiviso, il ddl Pillon non consegni i bambini a genitori violenti" (IL FATTO QUOTIDIANO)
Su change.org circola una petizione che condanna il Ddl Pillon come prodotto di una
Simone Pillon, avvocato bresciano (ma vive a Perugia) è oggi senatore della Lega. Come si evince dalla foto è stato uno tra gli organizzatori dei tre Family Days del 2007, del 2015 e del 2016. Noi l'abbiamo conosciuto durante la campagna per la vittoria del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Egli è promotore di un Disegno di legge che porta questo titolo «Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità» — il testo integrale — che va suscitando molte critiche, soprattutto sulla stampa progressista. Vedi: “Con il disegno di legge Pillon sulla famiglia torniamo indietro di cinquant’anni” (LA STAMPA); "Riforma Pillon: con il ddl per (certi) avvocati e psicologi non è affatto finita la pacchia" (Repubblica); "Affido condiviso, il ddl Pillon non consegni i bambini a genitori violenti" (IL FATTO QUOTIDIANO)
Su change.org circola una petizione che condanna il Ddl Pillon come prodotto di una
«cultura patriarcale e fascista che, fingendo di mettere al centro la famiglia come istituto astratto e borghese, tenta di schiacciare la soggettività e la libertà delle donne ancorché dei minori»
e indice una manifestazione nazionale a Roma per il 10 novembre.
Come stanno davvero le cose? Apriamo una discussione seria.
Pillon ha presentato l'altro ieri il Ddl in una conferenza stampa che è bene ascoltare per farsi un giudizio oculato.
12 commenti:
Questo è un intervento della redazione? Se no specificate. Altrimenti non saprei come individuare un infiltrato. Evidentemente una quinta colonna c'è anche qui! Non vorrei aprire una discussione ma avere un chiarimento. Grazie.
Un contributo alla discussione, che riguarda solo un aspetto del ddl Pillon (quello economico):
http://www.badiale-tringali.it/2018/09/affido-condiviso.html
Quanti bigotti in giro... soprattutto nella sinistra progressista e femminista!
C'è qui una quinta colonna, ha scritto l'innominabile del primo commento. Se leggo bene, e mi pare di sì, la proposta fatta è di aprire una discussione seria su certi temi delicati. Corretto! Era ora che questo blog lo facesse.
A discapito delle definizioni del decreto Pillon di fascista, maschlista, patriarcale ecc (ovviamente attributi della stampa meinstream di regime.. REGIME!), il d.d.l. Pillon è un tentativo di ristabilire equità dove finora aveva regnato l’ingiustizia.
Esempio pratico emergente dal D.D.L proprio la "garanzia di BI-genitorialità". Con tutto il rispetto dovuto alle donne, madri e lavoratrici, ma per tutelare il loro diritto sacrosanto, è necessario per forza arrivare ai casi estremi (e negli ultimi anni di crisi si sono centuplicati) di padri finiti a vivere in macchina o resi incapaci di vita dignitosa?
Tenetevi pronti, perchè scateneranno un inferno con questo decreto.
E che? Avete dimenticato che la maggior parte delle femministe, della sinistra ecc, vogliono l'abolizione dei generi, la proliferazione di mille e più generi, genitore 1,2,3,4 ecc, quindi la distruzione della famiglia? Che, diciamocelo, questo D.D.L, con tanti limiti, tenta pur sempre di salvare (salvando la genitorialità e senza intaccare il diritto al divorzio) evitando conflittualità e guerre nel rispetto dei figli in primis.
Anonimo delle 12,17 ho capito, lei è per una sinistra reazionaria e maschilista. Attendo comunque un chiarimento dalla redazione: l'intervento in oggetto è vostro, ovvero condiviso, oppure è esterno. Grazie se vorrete farmelo sapere. Altrimenti ognuno potrà trarne le conclusioni personalmente.
Sinistra reazionaria? E la sua sinistra invece sarebbe progressista e democratica?
Personalmente sono per il riconoscimento dei diritti di entrambi i genitori, padri e madri! E mi sembra che in Italia, il diritto alla paternità non si ha neppure la capacità di pensarlo.
Poi, onestamente parlando, sono convinto che riconoscere la paternità non leda affatto i diritti delle donne o la maternità, semmai permette proprio alle donne di cantare vittoria sulla parità di genere per la quale tanto hanno lottato. E che? Solo le donne hanno obbligo di cucinare per i figli, andarli a prendere a scuola e farsi carico in tutto e per tutto del loro benessere?
Non sono un "mammo", ma quello che sono disposto a fare per i miei figli è tantissimo!
La sua sinistra, invece di guardare allo sfacelo delle famiglie, ai padri che possono vedere i figli tre volte l'anno, salvo incidenti, alle madri che lavorando non riescono a star dietro a tutto (con tutto l'amore, ma sono umane anche loro!), dicevo la sua sinistra, invece di guardare a questo si preoccupa di far sposare i gay, e di assicurarsi che il loro numero si moltiplichi assieme a quello dei generi!
L'articolo, che vale come segnalazione di un Disegno di legge, e come invito ad aprire una discussione SERIA, è responsabilità della redazione.
Chi ci legge da tempo sa che altre volte, senza aspettare una posizione formale di P101, abbiamo aperto il blog al dibattito.
Sono francamente spiacevoli, e li respingiamo al mittente, certi avvisi di vago sapore intimidatorio per cui, ci sarebbero cose su cui il solo discuterne sarebbe vietato.
Troppo lungo , non ho tempo ( il lavoro , i figli ecc.. ) , ma ho ascoltato un paio di volte Pillon e mi piace . Comunque se qualcuno me lo riassume , almeno nei punti essenziali , ringrazio .
Renato
PS Concedetemi un forza Bagnai , forza Salvini , e fan...o ai sinistrati sorosiani .
Saluti
Scusate, una domanda agli inkazzati quassù contro il ddl Pillon.
Questo disegno di legge propone l’affido condiviso dei figli, in caso di divorzio, ad entrambi i genitori, dei quali, pariteticamente difende il diritto alla genitorialità, nell’interesse primario del bambino.
La domanda agli inkazzati è: perché questo sarebbe antifemminista e patriarcale?
Chiedo veramente risposta agli inkazzati, mi sfuggono le loro ragioni.
Altro punto: cosa c’ di antifemminista, patriarcale e discriminatorio nell’istituzione del mediatore familiare e nella degiurisdizionalizzazione che ti evita i costi le guerre e le fatiche del processo?
Attendo risposta dagli inkazzati.
Sono ancora in attesa di una risposta da parte degli inkazzati, specialmente da parte del primo commentatore.
Vorrei che mi fosse spiegato perché l’istituzione del mediatore familiare e l’affido condiviso, sono patriarcali, maschilisti e quindi antifemministi.
Grazie
Se non c'è una risposta potrebbe essere che non è stata pubblicata. Forse era troppo indigesta......
Francamente dubito che questa redazione, che ha proposto di avviare un dibattito serio sul tema, censuri risposte, per quanto non in liea con la redazione stessa.
Credo piuttosto, che nessuno degli inkazzati contro il ddl Pillon lo abbia in realtà letto, e intrisi di pregiudizio, allineati con i media di regime, non sappiano effettivamente cosa dire.
Cosa dire? Io rinnovo le domande già formulate, e se qualcuno volesse rispondere, ne sarei contento.
Grazie
Io penso che come idea, ma al momento solo come idea generale, della bigenitorialità sia anche giusto il ddl, ma va davvero modificato, perché così scritto, non garantisce questa parità che idealmente vorrebbe garantire, perché bisognerebbe inserire eccezioni, eliminare la totale parità di orario per entrambi i genitori, inserendo orari flessibili, ove possibile. Chiaramente la bigenitorialità sarebbe la cosa più giusta, ma non come dice questo decreto, che va SICURAMENTE modificato e ritoccato parecchio a mio parere
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