[ 5 settembre 2018 ]
Sul CORRIERE DELLA SERA del 3 settembre c'era un'intervista a Sahra Wagenknecht [nella foto], esponente dell'ala sinistra della Die Linke. Tutti ne parlano da quando ha annunciato la nascita di Aufstehen! (In Piedi!).
D. Lei si è opposta alla legge sull’immigrazione.
R. «Dobbiamo distinguere tra diritto all’asilo e migrazione economica Il diritto all’asilo va difeso. Il diritto all’asilo va difeso. Per l’immigrazione economica la questione è più complicata. Il dibattito sull’aprire i confini è una carta da giocare per chi vuole forza lavoro istruita a buon mercato – cioè per le grandi imprese. Non è un caso che le associazioni industriali cantino l’inno dell’immigrazione. Nessuno crede davvero che lo facciano per motivi umanitari. Si tratta di spietati interessi economici. Ma non può essere – e di sicuro non è una politica di sinistra – che i Paesi ricchi non formino abbastanza tecnici specializzati e invece li sottraggano ai Paesi poveri attraverso l’immigrazione. Così vengono a mancare nelle nazioni di origine e non possono migliorare la situazione economica e sociale lì. La discussione sui migranti economici però non riguarda i rifugiati in fuga dalle persecuzioni che temono per la loro vita».
Sul CORRIERE DELLA SERA del 3 settembre c'era un'intervista a Sahra Wagenknecht [nella foto], esponente dell'ala sinistra della Die Linke. Tutti ne parlano da quando ha annunciato la nascita di Aufstehen! (In Piedi!).
Ne riportiamo il pezzo in cui risponde sulla questione dell'immigrazione. Come noi, in polemica con la sinistra globalista e no border, respinge tutte le idiozie sulla "società meticcia". Immigrazione solo se sostenibile.
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R. «Dobbiamo distinguere tra diritto all’asilo e migrazione economica Il diritto all’asilo va difeso. Il diritto all’asilo va difeso. Per l’immigrazione economica la questione è più complicata. Il dibattito sull’aprire i confini è una carta da giocare per chi vuole forza lavoro istruita a buon mercato – cioè per le grandi imprese. Non è un caso che le associazioni industriali cantino l’inno dell’immigrazione. Nessuno crede davvero che lo facciano per motivi umanitari. Si tratta di spietati interessi economici. Ma non può essere – e di sicuro non è una politica di sinistra – che i Paesi ricchi non formino abbastanza tecnici specializzati e invece li sottraggano ai Paesi poveri attraverso l’immigrazione. Così vengono a mancare nelle nazioni di origine e non possono migliorare la situazione economica e sociale lì. La discussione sui migranti economici però non riguarda i rifugiati in fuga dalle persecuzioni che temono per la loro vita».
3 commenti:
Una cinquantina di abbronzati della nave "sequestrata" da Salvini sono scomparsi senza lasciare tracce. Saranno corsi tutti all'Inps per informarsi su come pagarci le pensioni...
Rossobruna anche Sarah allora,lo terrà un profilo basso?
Avete proprio deciso di scatenare le ire di tutti quei sinistrati che al giusto contrasto all'immissione forzata di nuova "forza lavoro"dall'Africa(di che tipo poi, visto che sono a totale carico dello Stato che ne elargisce i contributi),vi diranno inorriditi che siete dei razzisti,xenofobi e fascio/leghisti pronti a dare la caccia al nero(sic) come ha scritto qui un "illuminato"immigrazionista.
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