[ 24 aprile ]
Della serie: «chi va con lo zoppo impara a zoppicare»
Sul
senso generale del voto francese ha
già scritto Piemme. Sulle cose più importanti da lui segnalate c'è
senz'altro il risultato di Mélenchon, ed ancor più il rifiuto del candidato di France Insoumise di arruolarsi, in nome dell'anti-lepenismo, in quell'Union sacrèe che si appresta ad
incoronare l'uomo delle oligarchie e dell'alta finanza, il liberista ed eurista
al cubo Emmanuel Macron.
Curioso
a dirsi, ma proprio il politico italiano che aveva maggiormente sponsorizzato
Mélenchon in Italia, e cioè Stefano Fassina, non ha retto neppure lo spazio
d'un mattino prima di consegnare alla storia il più classico degli autogol: la
richiesta al francese di firmare il suo atto di sottomissione alle
élite con una dichiarazione di voto a favore di Macron.
Ora,
se da un lato siamo convinti che Jean-Luc Mélenchon, forte peraltro di un buon
19,5% (gli sono mancati solo due punti percentuali per arrivare al ballottaggio),
non prenderà certo ordini da Fassina, dall'altro non si può tacere la scivolata
di quest'ultimo.
Nel
momento in cui dovrebbe essere chiaro che i voti a France Insoumise sono venuti in larga parte proprio in virtù di un
programma capace di parlare ad ampie fasce popolari, grazie al legame tra una
forte connotazione di classe e l'assunzione della questione nazionale, a
Mélenchon si chiede adesso un plateale dietrofront.
Davvero
non ci sono parole per commentare una simile presa di posizione. Certo, è noto
che ad andar con lo zoppo si impara a zoppicare. Ma Fassina, proprio per la sua
recente vicenda politica, dovrebbe aver capito che certe rotture non si fanno a
metà, perché così facendo non si va da alcuna da parte. E, nell'attuale
panorama francese, il riflesso pavloviano dell'«antifascismo» davvero non può
giustificare una simile capitolazione.
Ma
per una resa (quella di Mélenchon) che crediamo non ci sarà, l'intervista di
Fassina preannuncia invece in maniera chiarissima la direzione di marcia di una
Sinistra Italiana (con la maiuscola o senza) che proprio non ce la fa a
staccarsi dalle élite globaliste.
PS -
Certo, Fassina non è il solo. Lasciando qui perdere i sinistrati che hanno nel
marchio la loro vocazione alla subalternità - non solo gli ex Sel, ma tutti
quelli che hanno tanto amato il centrosinistra e che vorrebbero ardentemente la
sua resurrezione - troviamo oggi nel coro del voto a Macron anche personaggi
meno sospettabili come Aldo
Giannuli. Che dire? L'idiozia politica vive davvero un gran momento!
8 commenti:
Sembra che ci siano stati molti no al referendum Alitalia
Lo dice La Stampa
http://www.lastampa.it/2017/04/24/economia/alitalia-piloti-e-assistenti-valanga-di-no-BTmDKS4zNtY20mbM2RZgtJ/pagina.html
Non ci credo, sono pessimista ma se fosse ne sarei felicissimo.
Alle 20 i risultati.
Sarebbe una cosa straordinaria!
Melenchon ha detto che consulterà la sua rete. Vedremo cosa verrà fuori, speriamo che non sia una cosa come la piattaforma Rousseau altrimenti anche lui finirà per sostenere ALDE ... ops ... Macron. Non prenderà certo ordini da Fassina ma io ho un brutto presentimento lo stesso.
Non sapevo di Giannuli visto che non lo leggo più (ed anche prima lo leggevo raramente). Però ora che lo apprendo, a differenza di Emmezeta, non me ne stupisco affatto. Anzi, è ciò che mi aspettavo.
gRANDI NOTIZIE SUL FRONTE ALITALIA
A Milano 80% ha votato peril no!
Purtroppo è Roma quella decisiva ma hobparlato adesso con un sindacalista che mi ha detto che i naviganti sarebbero per il no.
Un momento decisivo ragazzi.
Se vincono i no e quei deficienti liquidano l'azienda il PD ha chiuso per sempre e verrà spazzato via alle prossime elezioni.
Pare stiano vincendo i no!!!
Non ci credo...
Sarebbe una svolta clamorosa anche a livello nazionale.
Mi hanno detto al sindacato che ci sono dei contatti col M5S.
Da qui potrebbero davvero cambiare le cose!!!
CLAMOROSO
All'inizio dello spoglio a Roma 700 no e 100 sì.
SE FINISCE COSI' DA QUI CAMBIANO LE COSE!!!
1000 NO E 200 SI' A ROMA!
Affluenza al 90%100,a Linate e Malpensa 976 no e 192 sì.A Fiumicino (parziale) 1440 no e 156 sì.Si profila una vittoria epica dei no.Speriamo in una conferma definitiva, ma ormai il calcio nel culo ai confederali sembra certo.In attesa di sapere cosa farà Melenchon,prendiamo atto che Fassina,Giannuli e gli amici loro vogliono salvare una dittatura viva e vegeta in nome della lotta ad altre morte da 70 anni
Ovviamente Fassina insiste e tira in ballo anche Bersani nel tweet precedente.
Lo si potrebbe invitare ad un dibattito aperto con i vari esponenti dei movimenti, magari estendendo l'invito a Bersani. Che ascoltino per una volta dal vivo la giusta rabbia di quel popolo che da troppo tempo hanno abbandonato.
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