[ 24 gennaio 2019 ]
Con l'auto-proclamazione di Guaidò, concordata senza dubbio con la Casa Bianca, la situazione in Venezuela rischia di precipitare in una vera e propria guerra civile, combinata con un'invasione imperialista esterna.
* * *
VENEZUELA: SOVRANISTI DI DESTRA, LIBERALI E LIBERISTI, SOCIALDEMOCRATICI e FASCISTI, TUTTI UNITI CONTRO MADURO
Mentre l’oriundo italo-americano Pompeo, di lontane origini abruzzesi, si complimentava con il Movimento 5 Stelle in teleconferenza da Davos per rappresentare la grande novità in Europa, il suo capo Trump lanciava la chiamata alla “comunità internazionale” a sostegno del giovane golpista che si è autonominato presidente legittimo del Venezuela.
L’auto-nominatosi presidente è un giovane 35nne, Juan Guaidò, mandato allo sbaraglio per l’ennesimo giro di valzer latino-americano, la cui posta in gioco è l’affossamento del presidente eletto (con il 67% dei voti espressi) Nicolas Maduro.
Juan Guaidò non è stato ovviamente eletto da nessuno e financo settori di rilievo dell’opposizione tradizionale venezuelana mettono in dubbio la sua legittimità a rappresentare la strategia golpista.
Ma evidentemente chi comanda l’emisfero non ha voglia di attendere oltre e, in una successione degna del peggior canovaccio golpista, l’ignoto giovane presidente dell’Assemblea nazionale riceve il riconoscimento ufficiale di Trump, del liberal canadese Troudot, oltre ai governi di Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Costa Rica, e Paraguay. Anche il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha dichiarato: “Spero che tutta l’Europa si unisca nel sostegno alle forze democratiche in Venezuela. A differenza di Maduro, l’Assemblea parlamentare, incluso Juan Guaidò, ha un mandato democratico dai cittadini venezuelani”.
Quale sia questo mandato, quando sia stato definito, è un mistero. Ma come Goebbels insegna…
Si tratta forse dell’attacco definitivo all’esperienza bolivariana inaugurata 20 anni fa da Chavez in Venezuela e sottoposta a innumerevoli tentativi di golpe e assassinio dei due presidenti che si sono succeduti alla sua guida.
Nel frattempo il Presidente Maduro ha intimato ai diplomatici americani di lasciare il paese entro 72 ore.
La cosa niente affatto stupefacente è che l’attacco all’esperienza socialista del Venezuela trovi compatti sovranisti nazionalisti, populisti, neoliberisti e “socialdemocratici”, vassalli e valvassori. La quadruplice alleanza globale si è finalmente manifestata e insediata.
Bisognerà inserire questa inattesa variabile tra le tante che riconfigurano lo spazio politico alla vigilia degli anni ’20 del XXI secolo.
E per quanto riguarda l’Italia, c’è anche da tener presente che abbiamo in quel paese, 150 mila italiani e oltre 2 milioni di oriundi.* Fonte: cambiailmondo
L’auto-nominatosi presidente è un giovane 35nne, Juan Guaidò, mandato allo sbaraglio per l’ennesimo giro di valzer latino-americano, la cui posta in gioco è l’affossamento del presidente eletto (con il 67% dei voti espressi) Nicolas Maduro.
Juan Guaidò non è stato ovviamente eletto da nessuno e financo settori di rilievo dell’opposizione tradizionale venezuelana mettono in dubbio la sua legittimità a rappresentare la strategia golpista.
Ma evidentemente chi comanda l’emisfero non ha voglia di attendere oltre e, in una successione degna del peggior canovaccio golpista, l’ignoto giovane presidente dell’Assemblea nazionale riceve il riconoscimento ufficiale di Trump, del liberal canadese Troudot, oltre ai governi di Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Costa Rica, e Paraguay. Anche il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha dichiarato: “Spero che tutta l’Europa si unisca nel sostegno alle forze democratiche in Venezuela. A differenza di Maduro, l’Assemblea parlamentare, incluso Juan Guaidò, ha un mandato democratico dai cittadini venezuelani”.
Quale sia questo mandato, quando sia stato definito, è un mistero. Ma come Goebbels insegna…
Si tratta forse dell’attacco definitivo all’esperienza bolivariana inaugurata 20 anni fa da Chavez in Venezuela e sottoposta a innumerevoli tentativi di golpe e assassinio dei due presidenti che si sono succeduti alla sua guida.
Nel frattempo il Presidente Maduro ha intimato ai diplomatici americani di lasciare il paese entro 72 ore.
La cosa niente affatto stupefacente è che l’attacco all’esperienza socialista del Venezuela trovi compatti sovranisti nazionalisti, populisti, neoliberisti e “socialdemocratici”, vassalli e valvassori. La quadruplice alleanza globale si è finalmente manifestata e insediata.
Bisognerà inserire questa inattesa variabile tra le tante che riconfigurano lo spazio politico alla vigilia degli anni ’20 del XXI secolo.
E per quanto riguarda l’Italia, c’è anche da tener presente che abbiamo in quel paese, 150 mila italiani e oltre 2 milioni di oriundi.* Fonte: cambiailmondo
8 commenti:
Mi auguro che il governo Italiano non prenda posizione
ne di qua ne di la e consigli a Maduro di indire nuove
elezioni sotto il controllo di osservatori internazionali.
Ma quali elezioni sotto il controllo dei soliti osservatori internazionali, che puntualmente sono osservatori filoimperiali USA.
Deve resistere e sventare il golpe, altro che 'ste posizioni né-né.
Il governo italiano, paralizzato com'è e specchio di una classe dirigente in pieno stato confusionale, si darà a qualche tipo maldestro cerchiobottismo.
Giovanni
"....presidente eletto (con il 67% dei voti espressi) Nicolas Maduro...."
"La cosa niente affatto stupefacente è che l’attacco all’esperienza socialista del Venezuela trovi compatti sovranisti nazionalisti, populisti, neoliberisti e “socialdemocratici”, vassalli e valvassori. La quadruplice alleanza globale si è finalmente manifestata e insediata."
Ho letto fino ad oggi e con piacere molti post di questo sito , ma qui ho capito che chi ama la Libertà, con voi non può andare d'accordo a lungo , visto che proponete un raccapricciante delirio di un sito antisovranista che preferisco non qualificare.
Viene sbandierato il 67% di Maduro come se si trattasse di un dato avuto in Elezioni regolari e non invece fortissimamente viziato dal clima da dittatura presente nel paese. L' attacco all'esperienza socialista di Maduro , tra le altre cose generoso utilizzatore degli squadroni della morte ,lo ha dato e lo sta dando soprattutto IL POPOLO VENEZUELANO, con o senza Guaidò , e non certo la quadruplice alleanza globale , ma a voi di sinistra questa cosa che sia il POPOLO a rifiutarvi , perchè tocca con mano i disastri economici creati proprio da gente da voi "stimata" come Maduro , senza che vi sia bisogno del complotto della CIA o di qualcun altro , proprio non vi entra in testa : è più forte di voi e in voi è un riflesso condizionato più forte della semplice logica e imparziale osservazione dei FATTI provati e non di congetture (preciso che non ho nessuna simpatia per la CIA , che reputo da sempre un pericolo per il bene del mondo intero ).
Addio .
Milo
caro Milo,
lei si erge ad alfiere della "libertà", concetto polisemico quant'altri mai e uno dei busillis della filosofia politica. Vorremmo evitare di cadere in una logica binaria simil-marxista per cui c'è la libertà di chi sta sotto e quella di chi sta sopra. Ma che la "Libertà" sia lo stigma del liberalismo capitalistico e individualistico moderno, beh, su questo converrà che non ci piove. E noi, per quanto si difenda i diritti della persona della tradizione politica moderna, ci sentiamo più vicini agli antichi, che consideravano il "bene comune" come il paradigma di un buon ordine politico. Il bene comune viene prima di tutto, e questo significa prima di tutto le classi sociali che stanno in fondo alla scala sociale. Non c'è bisogno di essere paladini di Maduro per capire che ove l'opposizione filoamericana salisse al potere avremmo non la democrazia ma la dittatura neoliberale di quella borghesia stracciona. E ammesso (e non concesso) che il regime madurista sia una dittatura, è pur sempre preferibile a quella dei quisling sostenuti dall'Impero.
A Milo
Preferirei un dittatore da me e dal popolo eletto, piuttosto che un campione di diritti imposto da uno stato straniero... gatta ci cova.
Ho tanto l'impressione che sia più inutile che impossibile avere un'opinione:
ma cosa ne sappiamo noi se Maduro è un dittatore (cattivo) o se Guaidò è l'espressione del popolo oppresso (bravo) o se è telecomandato dagli USA che hanno interessi diretti in Venezuela (petrolio), o magari quello telecomandato dagli USA (cattivi o bravi?) è Maduro, che però adesso non va più bene anche se è stato eletto con 67%....bah io stento a farmi un'opinione di ciò che succede a casa nostra, figuriamoci in Venezuela!
Ma davvero dopo anni ed anni di rivoluzioni colorate non ci si può fare un opinione? Come se uno stato straniero (gli USA) possa davvero intervenire per la preoccupazione della mancanza di democrazia in uno stato estero e non per suoi ben precisi interessi strategici.
Farsi un opinione non è poi così difficile, l'ignavia lasciamola altrove.
Giusto.
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