[ 7 gennaio 2019 ]
Ovunque spuntano le foto di Leoluca Orlando Cascio, le dichiarazioni di Leoluca Orlando Cascio, gli elogi a Leoluca Orlando Cascio ed al leggendario coraggio di Leoluca Orlando Cascio, addirittura le citazioni di Leoluca Orlando Cascio incorniciate a mo’ di reliquia…
Che la sinistra avesse il Sahara al posto del cervello già si sapeva, e quest’ultima dimostrazione non fa che rendere più evidente la patologia e più sicura la diagnosi: il malato è sotto tutti gli aspetti incurabile.
Il decreto sicurezza, che è stato solamente il PRETESTO di questa plateale reviviscenza del sindaco a vita di Palermo, è probabilmente un decreto demagogico e di pura propaganda, un decreto scritto con le scarpe, coi piedi, con un organo genitale a vostra scelta.
Dico “probabilmente” perché non l’ho letto, né ho alcuna intenzione di farlo: ma mi bastano le anticipazioni della stampa e soprattutto degli amici più affidabili per convincermi della sua scempiaggine. Bene, facciamo conto allora che questo dato sia acquisito, che il decreto sia assolutamente dannoso.
Ma è forse il primo caso, mi chiedo, in cui una norma si abbatte come una saetta sugli enti locali? Forse che i sindaci progressisti si sono stracciati le vesti contro il patto di stabilità, ed hanno pensato di opporre una fiera disobbedienza civile ad una legge che privava i comuni di risorse economiche e strategiche?
Ancora una volta la sinistra si focalizza su un unico tema: i migranti. Senza una riflessione, senza una strategia in grado di saldare la rivendicazione per l’accoglienza e l’integrazione con i diritti sociali di TUTTE le classi subalterne, con la condizione di chi vive il disagio della povertà e della precarietà, sia egli allogeno o italiano.
Ancora una volta la sinistra si copre sotto la maschera di un dirittoumanismo staccato dal conflitto di classe, avulso dai rapporti sociali e di potere che regolano e mortificano la vita collettiva.
Ed è in questa operazione puramente ornamentale, che non intacca il nucleo della struttura economica, che emergono tristi figuri in cerca di un rilancio mediatico, forse in vista delle prossime elezioni europee: in testa a tutti il mitico Leoluca Orlando Cascio, l’eterno Leoluca Orlando Cascio, il gattopardo dell’antimafia Leoluca Orlando Cascio. E un po’ più defilato, furente forse per l’occasione perduta di primeggiare, il fascinoso e piacente De Magistris, che alla faccia di ogni competenza e di ogni realistica possibilità favoleggia di magnifiche e tanto generose aperture di porti.
Poi ci sono i tifosi, i sinistrati ringalluzziti da questa postuma levata d’ingegni… Postumi anch’essi, come le spoglie ingombranti di questa sinistra.
Ovunque spuntano le foto di Leoluca Orlando Cascio, le dichiarazioni di Leoluca Orlando Cascio, gli elogi a Leoluca Orlando Cascio ed al leggendario coraggio di Leoluca Orlando Cascio, addirittura le citazioni di Leoluca Orlando Cascio incorniciate a mo’ di reliquia…
Che la sinistra avesse il Sahara al posto del cervello già si sapeva, e quest’ultima dimostrazione non fa che rendere più evidente la patologia e più sicura la diagnosi: il malato è sotto tutti gli aspetti incurabile.
Il decreto sicurezza, che è stato solamente il PRETESTO di questa plateale reviviscenza del sindaco a vita di Palermo, è probabilmente un decreto demagogico e di pura propaganda, un decreto scritto con le scarpe, coi piedi, con un organo genitale a vostra scelta.
Dico “probabilmente” perché non l’ho letto, né ho alcuna intenzione di farlo: ma mi bastano le anticipazioni della stampa e soprattutto degli amici più affidabili per convincermi della sua scempiaggine. Bene, facciamo conto allora che questo dato sia acquisito, che il decreto sia assolutamente dannoso.
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Ma è forse il primo caso, mi chiedo, in cui una norma si abbatte come una saetta sugli enti locali? Forse che i sindaci progressisti si sono stracciati le vesti contro il patto di stabilità, ed hanno pensato di opporre una fiera disobbedienza civile ad una legge che privava i comuni di risorse economiche e strategiche?
Ancora una volta la sinistra si focalizza su un unico tema: i migranti. Senza una riflessione, senza una strategia in grado di saldare la rivendicazione per l’accoglienza e l’integrazione con i diritti sociali di TUTTE le classi subalterne, con la condizione di chi vive il disagio della povertà e della precarietà, sia egli allogeno o italiano.
Ancora una volta la sinistra si copre sotto la maschera di un dirittoumanismo staccato dal conflitto di classe, avulso dai rapporti sociali e di potere che regolano e mortificano la vita collettiva.
Ed è in questa operazione puramente ornamentale, che non intacca il nucleo della struttura economica, che emergono tristi figuri in cerca di un rilancio mediatico, forse in vista delle prossime elezioni europee: in testa a tutti il mitico Leoluca Orlando Cascio, l’eterno Leoluca Orlando Cascio, il gattopardo dell’antimafia Leoluca Orlando Cascio. E un po’ più defilato, furente forse per l’occasione perduta di primeggiare, il fascinoso e piacente De Magistris, che alla faccia di ogni competenza e di ogni realistica possibilità favoleggia di magnifiche e tanto generose aperture di porti.
Poi ci sono i tifosi, i sinistrati ringalluzziti da questa postuma levata d’ingegni… Postumi anch’essi, come le spoglie ingombranti di questa sinistra.
* Fonte: RINASCITA!
2 commenti:
poveroFALCONE:https://www.youtube.com/watch?v=hbAk7oirxfk
Orlando e de Magistris sindaci di due città sconfitte dalle politiche mafiose e coloniali di una borghesia compradora. Si riempiono la bocca di migranti quando i loro cittadini emigrano verso la ricca Europa centrale in cerca di normalità. Le masse popolari meridionali non hanno bisogno di questi cialtroni democristiani e dei loro lacchè liberali e radical chique di sinistra ma di una prospettiva di lotta contro il colonialismo Francotedesco e il militarismo americano. Bisogna accogliere i migranti ma in una prospettiva rivoluzionaria. Per una federazione socialista del mediterraneo
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