[ 24 maggio ]
«Scendiamo in piazza per dire al nostro governo: siamo al tuo fianco, ma solo se non fai marcia indietro».
Nel 1943 Manolis Glezos (nella foto), giovanissimo, salì sull’Acropoli e riuscì ad ammainare la bandiera nazista sostituendola con quella greca. Da allora per lui iniziò un calvario giudiziario, con anni di prigionia e torture. Oggi, novantenne, è nel Parlamento di Atene per il partito Syriza.
«Scendiamo in piazza per dire al nostro governo: siamo al tuo fianco, ma solo se non fai marcia indietro».
Nel 1943 Manolis Glezos (nella foto), giovanissimo, salì sull’Acropoli e riuscì ad ammainare la bandiera nazista sostituendola con quella greca. Da allora per lui iniziò un calvario giudiziario, con anni di prigionia e torture. Oggi, novantenne, è nel Parlamento di Atene per il partito Syriza.
Glezos, critico della posizione accomodante del governo di SYRIZA, ha rivolto quest'appello al popolo greco.
Ricordiamo ai lettori che dal 26 al 28 giugno si svolgerà ad Atene il Forum internazionale "L'euro è il problema, l'uscita la soluzione". QUI i dettagli per partecipare.
«Strangolamento!
Solo questa parola può descrivere quanto i sedicenti «partner» europei hanno fatto sadicamente da quattro mesi, a detrimento del nostro popolo e del nostro governo, sotto gli applausi continui dei loro alleati nazionali. Sembra che abbiano messo un sacchetto di plastica sulla testa di ogni cittadino di questo paese, dopo che il popolo greco ha osato sollevarsi e dire: Basta!
Ogni giorno constatiamo la presa in giro che viene dall’alto. Vengono diffuse dichiarazioni insidiose con la certezza che solo una voce merita di essere ascoltata, poiché è una grande fortuna essere la voce di un Onnipotente (ancorché corrotto) tedesco, di un venerabile (ma felice di vivere in un paradiso fiscale) lussemburghese, di un rispettabile (anche se molle e noncurante) francese, o di un imbroglione dei Paesi Bassi, abile nel mettersi in ginocchio davanti all’Onnipotente. Guardate a che cosa assomigliano l’Europa e queste «istituzioni»!
Ma che ne è di noi? Che cosa faremo? Che cosa vuol fare il popolo greco?
Resteremo passivamente in casa a guardare la televisione, sperando che la catastrofe che colpisce l’insieme del paese rimanga lontano dalla nostra porta?
Rimpiango di essere lontano dalla Grecia questa volta. Ma soffrirò ancora di più se non vedo le persone scendere domani in piazza con tutta la loro collera di dignità trasformata in un’azione politica diretta contro quanti pianificano il loro annientamento.
È nostro dovere verso le generazioni future dire a questi pescicani che si presentano come creditori che non abbiamo più sangue da dare. Scendiamo in piazza per dire al nostro governo: siamo al tuo fianco, ma solo se non fai marcia indietro.
A metà del I secolo della nostra era, qualcuno il cui nome non è passato alla storia diceva: «Finché la memoria della libertà è viva nella spirito del popolo asservito, lui la cercherà e resisterà. Ma quando prevarrà il male, il popolo non crederà più che se ne può liberare, e cercherà solo di adattarvisi. A quel punto la distruzione sarà completata».
Compatrioti greci, adesso è il momento di mostrare a tutto il mondo che noi abbiamo conservato la memoria della libertà, l’ideologia della resistenza».
* Fonte: Sinistra anticapitalista
** traduzione di Gigi Viglino
Ogni giorno constatiamo la presa in giro che viene dall’alto. Vengono diffuse dichiarazioni insidiose con la certezza che solo una voce merita di essere ascoltata, poiché è una grande fortuna essere la voce di un Onnipotente (ancorché corrotto) tedesco, di un venerabile (ma felice di vivere in un paradiso fiscale) lussemburghese, di un rispettabile (anche se molle e noncurante) francese, o di un imbroglione dei Paesi Bassi, abile nel mettersi in ginocchio davanti all’Onnipotente. Guardate a che cosa assomigliano l’Europa e queste «istituzioni»!
Ma che ne è di noi? Che cosa faremo? Che cosa vuol fare il popolo greco?
Resteremo passivamente in casa a guardare la televisione, sperando che la catastrofe che colpisce l’insieme del paese rimanga lontano dalla nostra porta?
Rimpiango di essere lontano dalla Grecia questa volta. Ma soffrirò ancora di più se non vedo le persone scendere domani in piazza con tutta la loro collera di dignità trasformata in un’azione politica diretta contro quanti pianificano il loro annientamento.
È nostro dovere verso le generazioni future dire a questi pescicani che si presentano come creditori che non abbiamo più sangue da dare. Scendiamo in piazza per dire al nostro governo: siamo al tuo fianco, ma solo se non fai marcia indietro.
A metà del I secolo della nostra era, qualcuno il cui nome non è passato alla storia diceva: «Finché la memoria della libertà è viva nella spirito del popolo asservito, lui la cercherà e resisterà. Ma quando prevarrà il male, il popolo non crederà più che se ne può liberare, e cercherà solo di adattarvisi. A quel punto la distruzione sarà completata».
Compatrioti greci, adesso è il momento di mostrare a tutto il mondo che noi abbiamo conservato la memoria della libertà, l’ideologia della resistenza».
* Fonte: Sinistra anticapitalista
** traduzione di Gigi Viglino
3 commenti:
La chiave è in questa frase:
"Ma soffrirò ancora di più se non vedo le persone scendere domani in piazza con tutta la loro collera di dignità trasformata in un’azione politica diretta contro quanti pianificano il loro annientamento."
Che diavolo può fare Tsipras se il popolo non scende in piazza?
Anzi, chiunque ragiona in maniera obiettiva e non puramente sentimentale sa benissimo che se Tsipras prendesse delle decisioni estreme SENZA che il popolo sia prima sceso in piazza non sarebbe seguito e alle prime inevitabili difficoltà sarebbe immediatamente abbandonato dalla maggioranza dei suoi concittadini.
Proprio per questo ribadisco: bisognerebbe cogliere la palla al balzo adesso che, solo per un periodo di tempo breve prima che si snaturi, esiste un movimento autentico di massa nel quale ci si potrebbe inserire.
Traduzione Bing:
150 membri del SYRIZA da 35 città e segno di OM 75 che il testo contro il nuovo Memorandum sarà presentato alla riunione del cm di SYRIZA (23-24/2015)
Centocinquanta soci e dirigenti di SYRIZA da 35 città e 75 organizzazioni locali sono tra le centinaia di combattenti che firmano il testo contro il nuovo Memorandum per essere archiviato in JV di riasi continuare SYRIZA weekend 24-25/5.
Ha superato i 500 combattenti da tutto lo spettro di SYRIZA la sinistra, che in risposta alla chiamata di tendenza comunista firmano il testo sotto a favore l'abolizione immediata del memorandum, la cancellazione del nuovo Memorandum e diretta applicazione degli impegni elettorali.
Fra loro, firmare 150 dirigenti e membri del partito, da 35 città e 75 organizzazioni locali.
Il testo verrà sottoposto con la forma di una risoluzione alla riunione del cm del weekend SYRIZA 24-25/5, dai rappresentanti della tendenza comunista.
Continua la campagna, faccia a faccia e online (segno qui).
«Ora applicare il mandato popolare vero!
Il mandato del popolo su 25 gennaio era di non soccombere a un compromesso con i ricattatori-istituti di credito, né di "asciugare" incassare le risorse dello stato delle dosi regolari pagati, momento in cui tali condizioni creano asfissia finanziaria.
Il mandato era di abolire la parsimonia e il memorandum e mettere i bisogni della gente sul servizio del debito.
Il governo deve rispondere al mandato popolare.
Ecco perché chiediamo qui e ora:
-Per interrompere i pagamenti ai ricattatori – istituti di credito. Eliminare il titolo definitivo ladra-come rivelato dall'audit effettuati dal debito del Parlamento-governo.
-Rimosso attraverso la via più breve possibile, il memorandum ed efarmostikoi che le leggi, con l'utilizzo e l'associata del progetto di legge presentato in Parlamento il KKE, che deve essere votato da tutti i membri del SYRIZA.
-Per interrompere qualsiasi bozza per la firma di un Memorandum di nuovo e se venite in casa, a votare contro i membri di SYRIZA.
-Implementare tutti gli impegni elettorali di SYRIZA e finanziati, da riempire con le necessarie misure radicali a scapito del grande capitale e ricchezza. "
Seguire i primi 150 membri firme e dirigenti di SYRIZA:
Eccoci!!! Varoufakis annuncia che al FMI nun je dà una lira:
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-05-24/grecia-lancia-l-allarme-non-pagheremo-rate-fmi-giugno-varoufakis-abbiamo-dato-141906.shtml?uuid=ABLQGrlD
Come aveva già scritto nel libro ha anche dichiarato alla BBC che se Atene esce dall'euro sarà la fine della moneta unica.
MA D'ALTRA PARTE se a cedere fosse la Germania sarebbe la fine dell'egemonia dei "banchieri"...
Vediamo come si svegliano domani piazza affari e il cambio EURUSD, una caduta intorno al 2% dimostrerebbe che la paura è tanta, altrimenti significherebbe che i mercati credono che sia le parole di Varoufakis che quelle di Schauble sono sparate più dimostrative che concrete e che alla fine prevarrà qualche forma di compromesso.
Da parte mia dico che ci siamo arrivati davvero al redde rationem.
Poi quando si tireranno le somme ho i link dei fessi che dicevano che Tsipras aveva tradito e che Varoufakis non valeva niente.
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