[ 6 maggio ]
Stefania Giannini, Ministro della Pubblica Istruzione, dopo tante scialbe idiozie, una cosa l'ha detta giusta: "questo è uno sciopero politico". Chissà se si rende conto davvero delle implicazioni di questo suo giudizio.
In effetti quello che ieri ha mobilitato in maniera pressoché totale la categoria degli insegnanti è stato uno sciopero squisitamente politico, contro visione che il governo ha, non solo della scuola, ma della società.
Dopo vari tentativi di piegare la scuola pubblica ai dogmi neoliberisti (a partire da quello di Luigi Berlinguer nel febbraio 2000, della Moratti nel 2003, e quindi quelli della Gelmini nel 2008-10) la "riforma Renzi" appare come l'ultimo e letale colpo di maglio. La scuola come azienda privata la cui efficienza si misura nella sua capacità di sfornare decerebrati tuttavia erogatori di forza-lavoro generica a buon mercato, i presidi trasformati i titolari d'azienda, gli studenti che diventano clienti, gli insegnanti ridotti ad agenti di marketing.
Ma c'è di più. Le manifestazioni di ieri, massicce e combattive, erano contro Renzi e il suo governo autoritario.
Insomma, malgrado la notoria pusillanimità della triplice sindacale, abbiamo avuto uno sciopero che più politico non si poteva.
Un segnale che non va sottovalutato.
Che questo sia venuto da un nevralgico corpo sociale come quello degli insegnanti ha altrettanta importanza. Diciamolo, la giornata di ieri segnala che la "luna di miele" tra Renzi e gli italiani è già finita, e che, a forza di atti d'imperio, è iniziato il suo declino.
Vittima della sua megalomania, del suo delirio di onnipotenza, il Nostro, non solo non farà alcun passo indietro ma, tenendo fede al suo stile decisionista e autoritario, alzerà la posta e andrà allo scontro per vincere. Egli ha forse vinto nel Palazzo, ha normalizzato il suo partito e il Parlamento. Ora dovrà fare i conti con un'opposizione sociale destinata a crescere, la sola che possa davvero mandarlo a casa e che merita ben altra direzione politica.
Ora le immagini e le voci dalle piazze di ieri.
Stefania Giannini, Ministro della Pubblica Istruzione, dopo tante scialbe idiozie, una cosa l'ha detta giusta: "questo è uno sciopero politico". Chissà se si rende conto davvero delle implicazioni di questo suo giudizio.
In effetti quello che ieri ha mobilitato in maniera pressoché totale la categoria degli insegnanti è stato uno sciopero squisitamente politico, contro visione che il governo ha, non solo della scuola, ma della società.
Dopo vari tentativi di piegare la scuola pubblica ai dogmi neoliberisti (a partire da quello di Luigi Berlinguer nel febbraio 2000, della Moratti nel 2003, e quindi quelli della Gelmini nel 2008-10) la "riforma Renzi" appare come l'ultimo e letale colpo di maglio. La scuola come azienda privata la cui efficienza si misura nella sua capacità di sfornare decerebrati tuttavia erogatori di forza-lavoro generica a buon mercato, i presidi trasformati i titolari d'azienda, gli studenti che diventano clienti, gli insegnanti ridotti ad agenti di marketing.
Ma c'è di più. Le manifestazioni di ieri, massicce e combattive, erano contro Renzi e il suo governo autoritario.
Insomma, malgrado la notoria pusillanimità della triplice sindacale, abbiamo avuto uno sciopero che più politico non si poteva.
Un segnale che non va sottovalutato.
Che questo sia venuto da un nevralgico corpo sociale come quello degli insegnanti ha altrettanta importanza. Diciamolo, la giornata di ieri segnala che la "luna di miele" tra Renzi e gli italiani è già finita, e che, a forza di atti d'imperio, è iniziato il suo declino.
Vittima della sua megalomania, del suo delirio di onnipotenza, il Nostro, non solo non farà alcun passo indietro ma, tenendo fede al suo stile decisionista e autoritario, alzerà la posta e andrà allo scontro per vincere. Egli ha forse vinto nel Palazzo, ha normalizzato il suo partito e il Parlamento. Ora dovrà fare i conti con un'opposizione sociale destinata a crescere, la sola che possa davvero mandarlo a casa e che merita ben altra direzione politica.
Ora le immagini e le voci dalle piazze di ieri.
7 commenti:
Prego notare che Tsipras ha vietato la precettazione negli scioperi
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-05-06/atene-paga-200-milioni-all-fmi-e-riassume-4mila-statali-licenziati--105643.shtml?uuid=ABEFZKbD
Meno male che ci sono i greci ragazzi, se era per noi saremmo tutti di nuovo balilla e piccole italiane.
E meno male anche che c'è quel genio di Grillo.
Pensate che c'è gente che ha scritto che Tsipras aveva tradito e che Grillo era un gatekeeper...ho tutti i link e le pagine salvate...quando sarà il momento li sputtano a dovere...ma tanto quando la faccia è come il c... nun ce se spaventa de gnente...;)
E andiamo ragazzi, un altro pezzo che cade
http://www.repubblica.it/politica/2015/05/06/news/pd_civati_ha_deciso_lascera_il_gruppo-113676424/?ref=HREA-1
Ora piano piano inizierà a formarsi il fronte borghesia lavoratori.
Ma attenzione, il rischio enorme è che i lavoratori si pongano come sempre in posizione subalterna per esempio affidandosi al solito politicume riciclato tipo Bindi, Bersani, quell'attrezzo di Ferrero, quei banditi dei sindacati o addirittura un Brunetta etc
Bisogna fare come Varoufakis e tirare la corda fino quasi a farla spezzare tanto CHI HA PIU' PAURA SONO LORO.
Per questo la Provvidenza ha creato il M5S che con il suo atteggiamento di ostinata chiusura totale verso la vecchia politica ci servirà benissimo da sponda per riuscire a impostare i rapporti del nuovo fronte in modalità paritaria.
Il problema è che il popolo dei lavoratori è tanto fesso...
Figurarsi. Il governo darà un contentino e il pecorume tornerà all'ovile.
Condivido Pierre Lamboria.
Forse Renzi comincia il suo declino, ma bisogna vedere che opposizione gli si para davanti.
Meglio non vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso.
Quanto all'opposizione sociale, meglio neanche fare affidamento sulla gggente.
Abbiamo già visto di che celebrolesi stiamo parlando.
Comunque per carità, sperare non è di certo vietato e chissà ogni miliardo di anni un mezzo miracolo può anche arrivare, ma vista la storia d'Italia meglio non farvi affidamento.
Lo stellone d'Italia risplende solo per chi ha già non certo per la plebaglia.
Riccardo.
La manifestazione presa in esame è importante perchè :”Ma c'è di più. Le manifestazioni di ieri, massicce e combattive, erano contro Renzi e il suo governo autoritario.
Insomma, malgrado la notoria pusillanimità della triplice sindacale, abbiamo avuto uno sciopero che più politico non si poteva. “
Questo dovrebbe farci capire che le considerazioni di natura squisitamente politica non possono ignorare quelle di natura sociologica legate al funzionamento stesso della struttura sociale.
Ora la domanda che mi viene da porvi è :l'universo della sinistra odierno sarà in grado di riacquistare coerentemente il suo posto nei movimenti reali o le disquisizioni teoriche fini a se stesse,il protagonismo e l'estremismo prenderanno il sopravvento rovinando il potenziale spazio politico che si va creando?
Le intelligenze di questa sinistra saranno in grado di costruire un rapporto di forza che le mantenga in una posizione predominante rispetto ai rimasugli della vecchia classe politica che si vanno riposizionando?
Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondermi.
A quelli che "TSIPRAS è un coglione" e la "problema della Grecia? quale problema" (non facciamo nomi e non indichiamo sigle,
noi rispondevamo il24 febbraio
GRECIA E ORA?
@Redazione
Premesso che siete il meglio che c'è a sinistra un dubbino su Tsipras era venuto pure a voi; a un post in cui difendevo i due greci mi avevate risposto che era sbagliato abbellire la realtà. Se volete ve lo linko...
Ma siete bravissimi comunque, se fosse per voi a quest'ora non ci troveremmo in questa situazione disastrosa (dico per la sinistra in generale).
Non è colpa vostra se siamo un paese di merda...confidiamo quindi che gli amici greci lottino per noi mezze seghe e che il grande bug del sistema si decida a scoppiare.
L'unica cosa, che però credo voi sappiate molto bene, è che non sarà una "liberazione allegra" ma un massacro con l'unico vantaggio che potremo ricominciare a lottare tutti insieme per un ideale giusto.
Quest'estate avremo un primo assaggio con una probabile correzioncina di borsa che farà stringere le natiche a più d'uno...
Saluti
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