[ 21 febbraio ]
Esprimiamo la nostra solidarietà a tassisti e ambulanti caricati dalla polizia mentre stavano manifestando sotto la sede romana del Partito democratico [vedi foto accanto].
I manifestanti considerano il Pd la prima linea del nemico. Non hanno torto..
Il 3 febbraio scorso, davanti ai rumors sulla scissione del PD, con Massimo D'Alema che cianciava contro Matteo Renzi, noi scrivevamo che quella del "baffetto", il bombardatore di Belgrado, era un'operazione sistemica.
Ma come —ci han chiesto alcuni lettori— preferite Renzi a D'Alema?
Ma no! Fosse per noi li manderemmo entrambi in... Siberia. Il fatto è che gli scissionisti pretendono di presentarsi come di sinistra rispetto a Renzi. NON E' VERO!
Al netto di una sporca guerra per bande, se per destra intendiamo chi in modo più organico interpreta gli interessi ed i desiderata dell'oligarchia mondialista ed eurista, la "sinistra" piddina è la vera destra.
Ascoltate quel che diceva il D'Alema, dando lezioni di neoliberismo ad Angelino Alfano...
«Si sono fatte molte più privatizzazioni coi governi di centro-sinistra che con quelli della destra... il paradosso è che siamo stati noi a smontare l'IRI, non la destra che si definisce liberale... privatizzazioni, liberalizzazioni, riforma delle pensioni. NOI ABBIAMO PORTATO LA LIRA NELL'EURO, con la sinistra nel governo, NOI ABBIAMO COMPRESSO LA SPESA PUBBLICA... Il debito pubblico quando andò al governo Ciampi [aprile 1993] era oltre il 120% del Pil, progressivamente, alla fine del decennio è sceso al 109%, noi abbiamo avviato una progressiva riduzione del debito, e la spesa pubblica globale alla fine del decennio era al 46% del Pil, oggi sta al 53%. E' un dato paradossale perché la destra in tutta Europa riduce la dimensione del pubblico...»
Esprimiamo la nostra solidarietà a tassisti e ambulanti caricati dalla polizia mentre stavano manifestando sotto la sede romana del Partito democratico [vedi foto accanto].
I manifestanti considerano il Pd la prima linea del nemico. Non hanno torto..
Il 3 febbraio scorso, davanti ai rumors sulla scissione del PD, con Massimo D'Alema che cianciava contro Matteo Renzi, noi scrivevamo che quella del "baffetto", il bombardatore di Belgrado, era un'operazione sistemica.
Ma come —ci han chiesto alcuni lettori— preferite Renzi a D'Alema?
Ma no! Fosse per noi li manderemmo entrambi in... Siberia. Il fatto è che gli scissionisti pretendono di presentarsi come di sinistra rispetto a Renzi. NON E' VERO!
Al netto di una sporca guerra per bande, se per destra intendiamo chi in modo più organico interpreta gli interessi ed i desiderata dell'oligarchia mondialista ed eurista, la "sinistra" piddina è la vera destra.
Ascoltate quel che diceva il D'Alema, dando lezioni di neoliberismo ad Angelino Alfano...
«Si sono fatte molte più privatizzazioni coi governi di centro-sinistra che con quelli della destra... il paradosso è che siamo stati noi a smontare l'IRI, non la destra che si definisce liberale... privatizzazioni, liberalizzazioni, riforma delle pensioni. NOI ABBIAMO PORTATO LA LIRA NELL'EURO, con la sinistra nel governo, NOI ABBIAMO COMPRESSO LA SPESA PUBBLICA... Il debito pubblico quando andò al governo Ciampi [aprile 1993] era oltre il 120% del Pil, progressivamente, alla fine del decennio è sceso al 109%, noi abbiamo avviato una progressiva riduzione del debito, e la spesa pubblica globale alla fine del decennio era al 46% del Pil, oggi sta al 53%. E' un dato paradossale perché la destra in tutta Europa riduce la dimensione del pubblico...»
3 commenti:
Pochi li seguiranno perché a chi vota PD interessa solo vincere. A prescindere dei programmi di destra. Hanno trovato un leader e tutto ciò per cui criticavano i berluscones è divenuto il loro mantra.
Si pensi a come hanno voltato la faccia contro l'Islam.
Prima eran tutto col Kefiah ora sono con ISSraele.
ma non c'è alcun dubbio che Renzi sia preferibile a bersani e D'alema e feccia varia.
la differenza è una: Renzi non ha ideali...Renzi vuole durare in politica. è malato di protagonismo e di riflettori e farà di tutto per restare in politica per altri 20 anni almeno. E non è stupido. Questo significa che ovviamente terrà la parte della grande borghesia...ma cercherà sempre di fare qualcosa per evitare di essere odiato in massa dal popolo. Obtorto collo qualcosa per attenuare la voglia di distruzione della Eurogermania lo farà. ovviamente solo attenuare. non invertire. perchè vuole stare coi potenti comunque.
Ma la minoranza...la minoranza ha la UE. la minoranza ha l'ideale dell'UE che deve vivere a scapito della morte del popolo italiano. questi non hanno interesse a durare in politica più di qualche altro anno e sono meno svegli di Renzi. Raderebbero al suolo il paese...spargeranno il sale...se questo servirà a ricevere una pacca sulle spalle dalla commissione UE. e poi finiranno allo zero virgola...non gli interessa questo. l'importante è che l'UE trionfi.
Dopo aver letto l'articolo e i commenti che lo accompagnano, se uno ritenesse che la sinistra nel nostro paese (quella che si ritiene veramente di sinistra) sia quella che si diletta a scrivere su Sollevazione e non vi sia una sinistra pensante che sappia dividere l'olio dal grano, si dovrebbe concludere che è meglio abbandonare questa prospettiva. Porre il quesito se è più di sinistra Renzi o D’Alema o nessuno dei due non solo è inutile perché irrilevante, ma soprattutto perché, anche quando sciolto questo mistero, non ci cambierebbe nulla. Affermare invece che Renzi sia da preferire perché non è stupido e non ha ideali e quindi “cercherà sempre di fare qualcosa per evitare di essere odiato in massa dal popolo” vuol dire dare e fornire un'attenuante, una capacità cerchiobottista intrinseca alla sua personalità che lo renderebbe meno pericoloso e devastante rispetto alla sua minoranza meno sveglia, prezzolata e al servizio della UE dando, di fatto, uno schiaffo in piena faccia a quei milioni di cittadini che fregandosene e/o essendo contenti della presenza nel proprio campo di D’Alema, Bersani e feccia varia, hanno gridato in modo così perentorio la loro rabbia e disprezzo verso Renzi e la sua visione e strategia politica. La scissione sarà di destra o di sinistrati, non importa. Va salutata positivamente perché è comunque un intoppo, una grana che si va ad aggiungere alle già presenti difficoltà che stanno riscontrando e subendo tutte le forze sociali e politiche che si adoperano per rappezzare e puntellare questo schifoso sistema politico che va sotto il nome di globalizzazione neoliberale.
Pasquino55
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