[ 4 luglio ]
Qui sotto il testo del volantino che viene distribuito questa mattina all'incontro promosso da Stefano Fassina [vedi grafica accanto]
«Un certo uomo è re solo in quanto altri uomini agiscono come sudditi rispetto a lui.
«Un certo uomo è re solo in quanto altri uomini agiscono come sudditi rispetto a lui.
Viceversa, essi pensano di essere sudditi perché egli
è re»
Karl Marx. Il Capitale
La sinistra che già perì sotto le macerie del “socialismo reale”, rischia di essere definitivamente seppellita sotto quelle del regime dell’euro.
Due cose, oltre ogni
ragionevole dubbio, saltano agli occhi con la vicenda greca: da una parte la
natura oligarchica e neoliberista dell’Unione; dall’altra la tendenza oggettiva
oramai al suo disfacimento.
L’Unione è infatti destinata a
crollare sotto il peso delle sue contraddizioni. La prima di
queste è antagonistica: il combinato disposto della crisi sistemica e del
regime dell’euro ha reso smisurata la distanza tra chi sta in basso e chi sta
in alto. D’altra parte, a causa delle fondamenta neoliberiste e
mercantilistiche su cui l’Euro(pa) è stata fondata, si è avuta una crescita
senza precedenti degli squilibri regionali e nazionali, a tal punto che abbiamo
oramai un centro egemonico con ambizioni imperiali e aree periferiche sulla via
della colonizzazione.
La sinistra —considerata a
ragione come colpevole per aver decantato le magnifiche sorti e progressive di
questa Unione, per aver accettato di scassare la Costituzione repubblicana
acclamando come salvifiche pesanti cessioni di sovranità— può pensare di non
essere travolta, solo a patto di fare ammenda, decidendo di calare
immediatamente dal Titanic, se le ha, le scialuppe di salvataggio. Sembra
invece voglia restare testardamente a bordo, nell’illusione di poter salvare
quest’euro(pa) cambiandone il Dna, nella vana speranza che la borghesia tedesca
sia disposta a farsi cambiare i
suoi connotati rinunciando insomma alla sua riconquistata supremazia continentale.
Questa storia non finirà come Alice
nel paese delle meraviglie, che dopo aver inseguito il coniglio bianco e
patito tante disavventure si risvegliò tra le braccia della sorella per poi
dirigersi spensieratamente a casa per prendere il tè.
Questa vicenda rischia invece di
finire in una tragedia storica. Se populismi reazionari e neofascismi bussano
alle porte in diversi paesi europei è perché essi vengono percepiti da chi sta
in basso come i soli nemici delle élite oligarchiche sovranazionali ed i soli
paladini del popolo lavoratore.
La sinistra può sperare di
risorgere davvero solo se, con un colpo solo, sarà in grado di rompere il cordone
ombelicale con le élite neoliberiste, di sbarazzarsi dal suo vacuo politicismo
e dal suo tatticismo inconcludente. Solo quindi tracciando, come più volte
adombrato dallo
stesso Fassina, una rotta radicalmente nuova che sappia parlare
al cuore e alle menti di chi sta in basso, coniugando eguaglianza sociale e
democrazia, sovranità nazionale e fratellanza tra i popoli, il realismo
politico con una potente e nuova visione del Paese futuro.
Stefano Fassina: son rose che fioriranno? |
Mentre qui a Roma alcuni dei
fuoriusciti dal Pd si incontrano —vogliamo appunto sperare per dare un segnale di
radicale discontinuità col passato e non per l’ennesimo intervento cosmetico—,
in Grecia si svolgerà domani un referendum dirimente, che avrà conseguenze
notevoli anche in e per l’Italia.
Il NO potrà vincere perché i greci
sembra abbiano compreso —malgrado i tentennamenti del governo di Atene: vedi i
tentativi di disinnescare il referendum— che la vera posta in palio è la
riconquista della sovranità nazionale e popolare, che se si perde l’unico
destino per la Grecia è diventare un protettorato euro-tedesco.
Vinca il NO o vinca il SÌ nulla in
Europa resterà come prima.
Movimento Popolare di Liberazione
(sinistra contro l’euro / ora-costituente)
4 luglio 2015
15 commenti:
Guardate il dramma dei sondaggi
https://en.wikipedia.org/wiki/Greek_bailout_referendum,_2015#Opinion_polls
La Grecia è spaccata in due. Oggi ci sono stati i primi disordini.
Se vincerà il SI' Tsipras e Varoufakis dovranno dimettersi, la Grecia dovrà accettare delle misure notoriamente recessive per cui la sua posizione economica e la vita dei cittadini continueranno a peggiorare. Ma soprattutto la gente del no reagirà nelle piazze con conseguenze impossibili da valutare.
Se vince di misura il NO l'Europa andrà in fibrillazione, si preoccuperanno anche gli USA e sostenuto da manine invisibili il popolo greco che aveva votato SI' cercherà di far ripiombare il paese nella situazione di conflitto interno del secondo dopoguerra.
Ma teniamo presente che l'attuale situazione politico economica potrà essere risolta, in bene o in male, solo attraverso un conflitto.
Questo referendum, voluto da due persone di borghesia "locale" che hanno capito di essere sotto attacco da parte delle oligarchie "cosmopolite", sia come classe che come Paese, che quindi si sono rese conto che la loro unica speranza era rivolgersi al popolo cercando di unire la classe media con i lavoratori contro le classi dominanti legate alla finanza internazionale; questo referendum non fa altro che far scoppiare un bubbone che sarebbe scoppiato comunque e non nel lungo periodo.
Nei tempi ferrei che si preparano serviranno persone di carattere che abbiano il coraggio di denunciare CON PASSIONE al popolo il piano delle classi dominanti internazionali per tradire la democrazia e impoverire i popoli per renderli schiavi.
I greci hanno trovato due figure che hanno la forza, la competenza e il carisma necessari.
Qui in italia abbiamo il M5S che va bene su "carisma", abbastanza su "forza", ancora così così su "competenza" ma sta migliorando sempre (un paio di giorni fa ho sentito Di Battista sulle banche ed era stato bravissimo).
Fassina e Civati vanno molto bene su "competenza" ma su "forza e "carisma" non son messi benissimo...
Ad ogni modo forse una buona notizia c'è e cioè che il tentativo di ipnotizzare i popoli mantenendoli in una sorta di stato di instupidimento permanente potrebbe fallire di fronte a una provocatio ad populum che promette, indipendentemente dall'esito, di risultare sovversiva e liberatrice.
cari compagni della redazione, fassina non è il "che guevara", ma un campione dell'opportunismo e del servilismo verso i governi affamatori del popolo; non è con i vari fassina che flirtano con sel che la sinistra di classe potrà essere riconosciuta punto di riferimento affidabile per le masse popolari.
Roberto
Fassina convince poco anche me.
Non so, forse mi sfugga qualcosa, ma a me pare di un'evidenza lampante che ilreferendum avrà effetti e saranno terribili, solo in caso di vittoria del sì.
Se come tutti noi continuiamo ancora a sperare vincesse il no, semplicement enon cambierebbe nulla.
Il giorno dopo ricomincerà l'indegno balletto delle trattative epr ritrovare alal fine l'accordo che già sostanzialmente c'era, e che continuerà ad affondare la grecia,mantenendo la UE in questa logica recessiva e guidata dal sistema bancario che cionosciamo così bene dopo questi lunghi anni di applicaizone all'economia del nostro paese.
Non è che tutot cambierà in entrambi i casi, no, Tsipras ha semp,lciemente regalato ai nostri comuni avversari una possibilità di distruggere ancora per un certo tempo l'opposizione in tutta Europa. Difatti, è lo stesso Tsipras che ha alacremente lavorato per il depotenziamento del referendum, sostenendo che entro 48 ore si firmerà l'accordo. Ma allora, caro Alexis, tutto questo casino per tornare al punto di partenza?
Alla voce terrorismo
Datevi un'occhiata a "La Stampa" di oggi sulla grecia
Terrorismo volgare e falso rivolto a far crescere la paura anche in italia per qualsiasi volontà contraria all' euro.
Cucinotta, ti cito
"Tsipras ha semplicemente regalato ai nostri comuni avversari una possibilità di distruggere ancora per un certo tempo l'opposizione in tutta Europa. Difatti, è lo stesso Tsipras che ha alacremente lavorato per il depotenziamento del referendum, sostenendo che entro 48 ore si firmerà l'accordo."
Ecco perché la sinistra è nella cacca da decenni, per il quoziente intellettivo dei suoi "sinistrati".
Allora prendo il quaderno a quadretti e ti faccio il disegnino:
a) Tsipras indice il referendum. Qualcun altro lo ha fatto? No. E' la cosa più democratica mai vista in Europan da circa quarant'anni.
b) Tsipras HA DETTO SEIMILA VOLTE CHE VUOLE CHE SI VOTI PER IL NO ANDANDO CONTRO ALLA TROIKA. Ma ai sinistrati non basta...
c) Qui è il PUNTO CHIAVE...leggi bene Vincenzo: volendo VINCERE (vin-ce-re che significa che la gente deve votare NO) Tsipras deve CONVINCERE QUELLI CHE SONO INDECISI. I convinti voteranno già no di loro quindi va bene così.
Gli indecisi invece perché sono indecisi? Perché hanno paura che i loro risprmi non valgano più niente...allora TSIPRAS GLI DICE CHE CERCHERA' COMUNQUE L'ACCORDO COSI' LI TRANQUILLIZZA. Ma non è un inganno, è una partita magistrale giocata su due tavoli in modo da mettere in mutande l'avversario.
Se putacaso la Germania e la Troika cedessero e quindi condonassero buona parte del debito greco concedendo l'abbandono dell'austerità LA GRECIA SI RIPRENDEREBBE. Ma questo è sostanzialmente IMPOSSIBILE, lo sappiamo. D'altra parte però se dichiari la rottura unilaterale la metà dei cittadini si inkazza e non hai più modo di gestire politicamente il Paese.
ALLORA TSIPRAS DICE CHE CONTINUERA' A TRATTARE FINO IN FONDO SAPENDO CHE LE OPZIONI SONO DUE (2):
1) la Germania si cala le braghe, ha vinto Tsipras e la situazione in Grecia migliorerà con il minimo di sofferenze. Ma in Germania scoppierà IL FINIMONDO.
2) la Germania non cede e allora Tsipras saprà che in Europa non ci può più stare MA SARA' SUCCESSO IN UN MODO CHE RISULTERA' CONVINCENTE ANCHE PER I CITTADINI INDECISI che capiranno alla fine che l'Europa non è riformabile e SI ATTREZZERANNO A SOPPORTARE LA TEMPESTA ARMATI DI UNA SALUTARE INKAZZATURA NAZIONALISTA CONTRO I NAZISTI GERMANICI. Senza questa incazzatura non ce la fai a governare un Paese che si trova sostanzialmente in guerra.
Stanno giocando una partita geniale. Ho paura che gente con l'intelligenza, le palle e la faccia da poker di Tsipras e Varoufakis non sia proprio disponibile qui da noi. Fassina e Civati non mi convincono minimamente.
Resta Grillo e continuerò a sostenerli sperando che la sinistra italiana apra gli occhi e si unisca a loro (e non agli ex caudatari della minkia in cerca di ricollocazione).
Beh insomma, Civati che andrebbe bene come "competenza" anche no. Competente, al massimo, lo è sui matrimoni gay.
Mi chiedo se esista ancora la possibilità di condurre un dialogo civile sui blog. Invece, l'unica cosa che Buontalenti sa fare, è insultare senza neanche conoscermi e senza documentarsi, visto che ho un blog, sto su fb, sono divenuto mio malgrado un personaggio pubblico.
No, egli prende il suo bravo quadernetto e dice le sue banalità pensando di essere geniale.
E' chiaro che con gente così, non abbia senso alcuno discutere, sono del tutto impermeabili alle argomentazioni altrui, così narcisisti da guardare sempre la propria immagine riflessa.
Non meriterebbe quindi alcuna risposta, ed io infatti mi rivolgo agli altri lettori.
Egli scrive:
"la Germania non cede e allora Tsipras saprà che in Europa non ci può più stare MA SARA' SUCCESSO IN UN MODO CHE RISULTERA' CONVINCENTE ANCHE PER I CITTADINI INDECISI che capiranno alla fine che l'Europa non è riformabile e SI ATTREZZERANNO A SOPPORTARE LA TEMPESTA ARMATI DI UNA SALUTARE INKAZZATURA NAZIONALISTA CONTRO I NAZISTI GERMANICI. Senza questa incazzatura non ce la fai a governare un Paese che si trova sostanzialmente in guerra.
Qualcosa di meno generico non sa scrivere evidentemente il nostro genio incompreso.
Vediamo le cose in modo un tantino più concreto, perchè quelle sono amenità per le discussioni da bar.
Tsipras ancora ieri sosteneva che avrebbe chiuso le trattative in 48 ore. Cazzate plateali (a proposito di democrazia fondata sulla disinformazione). L'eurogruppo gli dice che si deve firmare un accordo molto peggiore di quello prima concordato. Nel frattempo i greci continuano a non potere avere soldi perchè alle banche è finita la liquidità e certo Draghi non farà il favore a Tsipras di concedergliela.
Insomma, il coltello dalla parte del manico continuano ad averlo gli eurocrati che della democrazia e del no al referendum se ne fregano. Bisogna appunto capire che si è in guerra, ed in guerra si cala la visiera e si spara sia che il popolo che ti ha eletto lo capisca, sia che non lo capisca. Queste danze vanno bene agli eurocrtati che fretta non ne hanno, in Germania le banche funzionano regolarmente, è la Grecia che ha fretta e non può più continuare se non vuole il soffocamento definitivo. Il tempo delle manfrine è finito, quando ti bocciano l'accordo, tu devi salvare il tuo popolo perfino sfidando l'impopolarità tornando a stampare la moneta nazionale.
Ripeto per chi non l'avesse ancora compreso, non è che il referendum abbia tolto il potere agli eurocrati e l'abbia concesso a Tsipras, la rottura è a carico suo, è il popolo greco il danneggiato: cosa è quindi cambaito rispetto a prima del referendum? Il clma politco complessivo, forse aiuta i movimenti anti-UE euroei, ma per quanto attiene strettamente gli interessi greci stiamo ad un valore puramente simbolico.
@francesco buontalenti: e se nonostante le rassicurazioni di tsipras, gli indecisi con risparmi in banca, voteranno comunque per il si e ne scaturirà, speriamo assolutamente il contrario, la sconfitta del no?; sicuramente sei un talento di intelligenza, però sarebbe meglio che lo dimostrassi non arringando ed irridendo coloro che non hanno il tuo quoziente di intelligenza; disprezzando gli altri non è che si contribuisce a costruire l'intellettuale collettivo; francamente nelle mia lunga militanza di compagno di base non ho mai sopportato coloro che salgono in cattedra; perché non si accorgono che fanno più danno che bene, e minano alla base ciò che faticosamente si tenta di costruire; e poi senza i compagni di base, che non devono essere considerati truppa di manovra, la rivoluzione proletaria i cattedratici se la possono fare solo nei salotti; p.s.: ritengo che tsipras con il suo andirivieni danneggi il no; il suo non è un inganno ma non è scontato che convinca gli indecisi; sono convinto che la chiarezza in politica costituisca il migliore argomento.
Caro Buonaiuti, a parte il fatto che le tue teorie sui furbissimi giocatori di poker a cui il popolo greco dovrebbe affidarsi per uscire dalla crisi fanno impallidire tutti i più fantasiosi complottismi sull' 11 Settembre 2001, sulle strie chimiche e chi più ne ha più ne metta, ti pregherei di rapportarti con i compagni in maniera più rispettosa della loro intelligenza.
Grazie.
Giulio Bonali
@ Francesco Buontalenti
"Stanno giocando una partita geniale" ??!!
E se vince il SI ?
credo che sarà dirimente quello che succederà a Berlino, non ad Atene
per ora sembra che in Germania vinca la fazione del "teniamoci l' euro anche se indebolito dalla presenza delle cicale" contrapposta alla fazione "euro moneta forte e di riserva internazionale"
i proletari basati in grecia votano, ma è come sempre irrilevante
da
Ottimo il Buontalenti.
mi restano ancora dei dubbi se questa sia la strategia infallibile oppure una sequenza rocambolesca di eventi di chi non aveva un piano B.
se è stata davvero pensata come dice il Buontalenti Tsipras e Varoufakis sono i due politici più abili da 40 anni a questa parte mai comparsi in Occidente. per questo, che sarebbe per definizione evento eccezionale ma possibile, ancora diffido.
Ma spero.
Luca Tonelli
per cortesia leggiti con attenzione il bellissimo libro di Varoufakis e poi (una volta finito di leggerlo) dimmi se le mie non sono solo le logiche deduzioni che se ne debbono trarre sulle finalità del piano politico dell'economista-ministro
http://www.a-puntes.net/arc/VAROUFAKIS-the-global-minotaur.pdf
A TUTTI: ragazzi, leggete quel libro e poi riparliamone insieme. Altro che i libri degli economisti ridicoli della provincia nostrana.
Peter Yanez
Non è mica colpa di Tsipras se vincono i sì.
Comunque tu vedrai che anche la vittoria di sì avrà delle conseguenze (che peraltro ho già scritto ad abundantiam).
Posta un commento