[ 15 luglio ]
Oggi l’agenzia di stampa Reuters ha pubblicato un estratto di un rapporto riservato dell’IMF. Il rapporto poi è stato ripreso da altre fonti, vista l’importanza del contenuto.
In realtà il report non contiene nulla che non sia intuibile da qualsiasi persona di buona volontà e con una minima infarinatura economica: la Grecia avrà bisogno di un’alleggerimento del debito che vada oltre quanto concesso, a causa della devastazione causata da due settimane di chiusura del sistema creditizio.
Questa analisi della sostenibilità del debito è stata inviata nella tarda giornata di martedì, solo poche ore dopo che Atene e gli altri 18 partner hanno raggiunto l’accordo per il terzo salvataggio, accordo che, come sappiamo, è stato fortemente contestato e che tradisce completamente i risultati del referendum,e che prevede 86 miliardi di aiuti in cambio di una stretta austerità,di garanzie patrimoniali e di riforme strutturali rapidissime.
Il rapporto afferma : “Il drammatico deterioramento della sostenibilità del debito è giunto al punto che l’alleggerimento del debito deve andare molto oltre quello che è stato considerato sinora e che è stato proposto dal ESM”, cioè dal fondo del Meccanismo europeo di Stabilità.
Secondo il FMI le nazioni europee dovranno dare alla grecia un periodo di grazia di almeno 30 anni sul debito, compresi i nuovi prestiti, oppure garantire trasferimenti fiscali, oppure accettare profondi haircut, sempre secondo il report.
Fin qui arriva il report. Appare chiaro che la durissima “Vittoria” di Djisselbloem e Schaeulble, tanto decantata anche dai cuccioli mugolanti della compagine europeista nostrana, salvo fatto forse Renzi, rischia di rivelarsi un colossale boomerang. Anche ammesso che la Grecia compia quanto promesso in queste due settimane , il problema sarà rinviato solo di qualche mese, ma tornerà ancora più pressante di prima. Del resto non può essere diversamente, quando si implementano “Riforme” che, unite al disastro voluto da Ecofin e BCE della chiusura del sistema creditizio, porteranno ad un calo del PIL fra il 2 ed il 4 % quest’anno, e della stessa cifra il prossimo. Pensare che la Grecia possa far fronte ai propri impegni in questa situazione è una pura illusione.
Oggi l’agenzia di stampa Reuters ha pubblicato un estratto di un rapporto riservato dell’IMF. Il rapporto poi è stato ripreso da altre fonti, vista l’importanza del contenuto.
In realtà il report non contiene nulla che non sia intuibile da qualsiasi persona di buona volontà e con una minima infarinatura economica: la Grecia avrà bisogno di un’alleggerimento del debito che vada oltre quanto concesso, a causa della devastazione causata da due settimane di chiusura del sistema creditizio.
Questa analisi della sostenibilità del debito è stata inviata nella tarda giornata di martedì, solo poche ore dopo che Atene e gli altri 18 partner hanno raggiunto l’accordo per il terzo salvataggio, accordo che, come sappiamo, è stato fortemente contestato e che tradisce completamente i risultati del referendum,e che prevede 86 miliardi di aiuti in cambio di una stretta austerità,di garanzie patrimoniali e di riforme strutturali rapidissime.
Il rapporto afferma : “Il drammatico deterioramento della sostenibilità del debito è giunto al punto che l’alleggerimento del debito deve andare molto oltre quello che è stato considerato sinora e che è stato proposto dal ESM”, cioè dal fondo del Meccanismo europeo di Stabilità.
Secondo il FMI le nazioni europee dovranno dare alla grecia un periodo di grazia di almeno 30 anni sul debito, compresi i nuovi prestiti, oppure garantire trasferimenti fiscali, oppure accettare profondi haircut, sempre secondo il report.
Fin qui arriva il report. Appare chiaro che la durissima “Vittoria” di Djisselbloem e Schaeulble, tanto decantata anche dai cuccioli mugolanti della compagine europeista nostrana, salvo fatto forse Renzi, rischia di rivelarsi un colossale boomerang. Anche ammesso che la Grecia compia quanto promesso in queste due settimane , il problema sarà rinviato solo di qualche mese, ma tornerà ancora più pressante di prima. Del resto non può essere diversamente, quando si implementano “Riforme” che, unite al disastro voluto da Ecofin e BCE della chiusura del sistema creditizio, porteranno ad un calo del PIL fra il 2 ed il 4 % quest’anno, e della stessa cifra il prossimo. Pensare che la Grecia possa far fronte ai propri impegni in questa situazione è una pura illusione.
* Fonte: scenari economici
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