26 luglio. Perché polemizzare ancora con Alberto Bagnai? Non perché un giorno sì e l'altro pure egli continui a coprirci d'insulti. Le sue sgradevoli aggressioni verbali hanno due scopi politici precisi. Il primo: sputtanare e delegittimare, assieme a Mpl, la sinistra sovranista e antieurista di questo paese. Il secondo viene di conseguenza: lasciare che il campo sovranista sia occupato solo dai cascami della borghesia berlusconiana.
Non possiamo dunque lasciar correre. Siamo anzi tenuti a denunciare quest'operazione politica, chi se ne fa portatore e i suoi effettivi committenti.
Ci sbagliamo? Non ci separa molto tempo dal prossimo shock economico-sociale che, tutto travolgendo, collocherà ogni cosa al posto in cui è destinata. Bagnai al suo, noi al nostro.
Ovvero: dal maestro di Predappio al professore di Pescara*
Curiosa appare l'enfasi posta sul numero dei clicchete —giunti a superare quota 5E6— da parte di uno che non ha mai dato importanza alla lunghezza del CV. Coraggio, fra un po' saranno otto milioni, che non sono baionette ma fanno sempre la loro porca figura!
Prendo atto, con sincero interesse politico, della seguente esternazione del prof. Alberto Bagnai nel suo ultimo post dal titolo "Oggi arriveremo a cinque milioni di contatti":
Come è universalmente noto, il professore di Pescara non fa politica, ma parla al "popolo", al suo popolo, mentre il sodale Claudio Borghi Aquilini fa altrettanto con il proprio (che è quello dei lettori di Libero e delle televisioni di Berlusconi). Pare che, di tanto in tanto, si scambino le parti, ma i loro seguaci (la setta degli analbertiti) non ci fanno troppo caso. Sono di bocca buona, molto riverenti verso il capo e pronti ad avventarsi, come mastini feroci, contro chiunque osi criticarlo.
Al capo si deve obbedienza e rispetto, perché ar cavajere nero nun je deve rompe er cazzo nessuno. Coloro che hanno osato sono stati bannati (sennò che setta sarebbe?), ma ad alcuni è andata peggio. Sono quelli che ar cavaere nero je fanno proprio girà i cosiddetti, gente come Ecodellarete, Moreno Pasquinelli, Stefano D'Andrea, Emiliano Brancaccio e tanti altri, colpevoli di condividere solo in parte le sue analisi e di avere la pretesa di pensare in autonomia. Ad essi il professore di Pescara, dal CV corto ma con milioni di clicchete, ha l'abitudine di rivolgersi con squisito bon ton, a dimostrazione del fatto che egli, che pure si spende anima e corpo nella difesa degli interessi popolari, ha ricevuto un'ottima educazione. Quando tutti pensavano solo a divertirsi, lui leggeva i libri senza figure!
Il cuore del dissenso è costituito dal fatto che viene messo in discussione un dogma fondamentale della religione analbertita, quello secondo il quale solo i ceti dominanti, o almeno la parte migliore, avrebbe gli strumenti culturali e i mezzi per rimediare agli errori da essi stessi commessi ("Il vero consenso si costruisce sul mondo dell'informazione mainstream"). Da ciò segue, secondo gli analbertiti, che ogni tentativo di mobilitare i ceti medio bassi è destinato, nel migliore dei casi, all'insuccesso, quando non ad ostacolare la possibilità di un cambiamento che è nel loro stesso interesse.
Insomma, gli analbertiti hanno una missione, e questi straccioni che non capiscono gli immensi sacrifici, e la dedizione, e il totale disinteresse personale che guida l'azione del sommo maestro, meritano solo il disprezzo e la derisione. Sono, costoro, "quelli che 'facciamo il banchetto pe' 'e firme e ognuno mette 50 euro'" o che organizzano "la sagra della coppietta di Castro dei Volsci", sostenitori talvolta di idee in stridente contrasto con il credo analbertita.
Che importanza volete che abbiano i valori di un popolo, il modo in cui spende il denaro, la sua maggiore o minore propensione al risparmio? Il problema è solo il buon funzionamento del mercato il quale, si sa, viene disegnato dai ceti medio alti, e dunque che c'azzeccano i valori del popolino? Stia zitto e aspetti che l'analbertismo porti a termine la sua missione storica!
Quell'idea bizzarra dell'uscita da destra o da sinistra, poi, non vale nemmeno la pena di parlarne! E chi è colui che osa inoculare il dubbio della diagonale del debito nella perfetta costruzione pitagorica del sommo maestro? Un irrazionale, un marxista dell'Illinois, uno che maneggia sì quel rozzo concetto di lotta di classe, ma nulla sa della matematica bellezza delle matrici di flusso!
Presto, grazie ai "megafoni più potenti", le voci di questi dilettanti saranno coperte dall'annuncio della verità, che il popolo conosce già pur non essendone consapevole. L'esercito dei veri credenti, l'invitta schiera degli analbertiti guidata dai sommi profeti Borghi&Bagnai, presto scaccerà i pagani dalla terra promessa per imporre l'avvento dei cambi flessibili. Ci saranno delle perdite, ma che importa davanti al trionfo della verità? Quel giorno anche i pagani saranno perdonati, a patto di riconoscere i loro errori pentendosi delle loro empietà. Ma non Ecodellarete, il traditore, colui che, pur scelto tra mille, trafugò dal tempio le tavole della verità per divulgare i misteriosi numeri del debito pubblico. Credeva, il misero, che il possesso delle magiche formule, che il Maestro gli aveva affidato, lo avrebbe posto sullo stesso piano. L'oblio cada sul suo nome, e sia confinato, per sempre, nelle desolate terre di Ciociaria.
* Fonte: Eco della Rete
Non possiamo dunque lasciar correre. Siamo anzi tenuti a denunciare quest'operazione politica, chi se ne fa portatore e i suoi effettivi committenti.
Ci sbagliamo? Non ci separa molto tempo dal prossimo shock economico-sociale che, tutto travolgendo, collocherà ogni cosa al posto in cui è destinata. Bagnai al suo, noi al nostro.
Ovvero: dal maestro di Predappio al professore di Pescara*
Curiosa appare l'enfasi posta sul numero dei clicchete —giunti a superare quota 5E6— da parte di uno che non ha mai dato importanza alla lunghezza del CV. Coraggio, fra un po' saranno otto milioni, che non sono baionette ma fanno sempre la loro porca figura!
Prendo atto, con sincero interesse politico, della seguente esternazione del prof. Alberto Bagnai nel suo ultimo post dal titolo "Oggi arriveremo a cinque milioni di contatti":
«E allora, quando i ceti medio alti hanno capito che toccava anche a loro, è stato relativamente facile trovare la strada verso megafoni più potenti (anche se il fatto che ci siamo riusciti noi ma non altri, e avendo fra l'altro molti meno mezzi di altri - perché non vi ho mai chiesto nulla - indica chiaramente che noi siamo migliori di altri: il mercato, a modo suo, funziona)»Dunque, i ceti medio alti "hanno capito che toccava anche a loro" e, se ho ben compreso il senso dell'annuncio nella parte finale del post ("scrivo poco perché ho molto da fare, presto saprete cosa, e diventerà anche relativamente più semplice capire come sostenere questo progetto, e quindi decidere se farlo o meno"), presto la coppietta Bagnai-Borghi avrà a disposizione "megafoni più potenti". Ne sono lieto perché, essendo un sincero democratico, non posso non rallegrarmi del fatto che perfino i ceti medio alti avranno la possibilità di far sentire la loro voce: grazie al valido contributo della coppietta Borghi-Bagnai (suona meglio in quest'ordine, che forse è quello giusto), potranno efficacemente difendere i loro interessi nel marasma che si avvicina.
Come è universalmente noto, il professore di Pescara non fa politica, ma parla al "popolo", al suo popolo, mentre il sodale Claudio Borghi Aquilini fa altrettanto con il proprio (che è quello dei lettori di Libero e delle televisioni di Berlusconi). Pare che, di tanto in tanto, si scambino le parti, ma i loro seguaci (la setta degli analbertiti) non ci fanno troppo caso. Sono di bocca buona, molto riverenti verso il capo e pronti ad avventarsi, come mastini feroci, contro chiunque osi criticarlo.
Al capo si deve obbedienza e rispetto, perché ar cavajere nero nun je deve rompe er cazzo nessuno. Coloro che hanno osato sono stati bannati (sennò che setta sarebbe?), ma ad alcuni è andata peggio. Sono quelli che ar cavaere nero je fanno proprio girà i cosiddetti, gente come Ecodellarete, Moreno Pasquinelli, Stefano D'Andrea, Emiliano Brancaccio e tanti altri, colpevoli di condividere solo in parte le sue analisi e di avere la pretesa di pensare in autonomia. Ad essi il professore di Pescara, dal CV corto ma con milioni di clicchete, ha l'abitudine di rivolgersi con squisito bon ton, a dimostrazione del fatto che egli, che pure si spende anima e corpo nella difesa degli interessi popolari, ha ricevuto un'ottima educazione. Quando tutti pensavano solo a divertirsi, lui leggeva i libri senza figure!
Il cuore del dissenso è costituito dal fatto che viene messo in discussione un dogma fondamentale della religione analbertita, quello secondo il quale solo i ceti dominanti, o almeno la parte migliore, avrebbe gli strumenti culturali e i mezzi per rimediare agli errori da essi stessi commessi ("Il vero consenso si costruisce sul mondo dell'informazione mainstream"). Da ciò segue, secondo gli analbertiti, che ogni tentativo di mobilitare i ceti medio bassi è destinato, nel migliore dei casi, all'insuccesso, quando non ad ostacolare la possibilità di un cambiamento che è nel loro stesso interesse.
Insomma, gli analbertiti hanno una missione, e questi straccioni che non capiscono gli immensi sacrifici, e la dedizione, e il totale disinteresse personale che guida l'azione del sommo maestro, meritano solo il disprezzo e la derisione. Sono, costoro, "quelli che 'facciamo il banchetto pe' 'e firme e ognuno mette 50 euro'" o che organizzano "la sagra della coppietta di Castro dei Volsci", sostenitori talvolta di idee in stridente contrasto con il credo analbertita.
Che importanza volete che abbiano i valori di un popolo, il modo in cui spende il denaro, la sua maggiore o minore propensione al risparmio? Il problema è solo il buon funzionamento del mercato il quale, si sa, viene disegnato dai ceti medio alti, e dunque che c'azzeccano i valori del popolino? Stia zitto e aspetti che l'analbertismo porti a termine la sua missione storica!
Quell'idea bizzarra dell'uscita da destra o da sinistra, poi, non vale nemmeno la pena di parlarne! E chi è colui che osa inoculare il dubbio della diagonale del debito nella perfetta costruzione pitagorica del sommo maestro? Un irrazionale, un marxista dell'Illinois, uno che maneggia sì quel rozzo concetto di lotta di classe, ma nulla sa della matematica bellezza delle matrici di flusso!
Presto, grazie ai "megafoni più potenti", le voci di questi dilettanti saranno coperte dall'annuncio della verità, che il popolo conosce già pur non essendone consapevole. L'esercito dei veri credenti, l'invitta schiera degli analbertiti guidata dai sommi profeti Borghi&Bagnai, presto scaccerà i pagani dalla terra promessa per imporre l'avvento dei cambi flessibili. Ci saranno delle perdite, ma che importa davanti al trionfo della verità? Quel giorno anche i pagani saranno perdonati, a patto di riconoscere i loro errori pentendosi delle loro empietà. Ma non Ecodellarete, il traditore, colui che, pur scelto tra mille, trafugò dal tempio le tavole della verità per divulgare i misteriosi numeri del debito pubblico. Credeva, il misero, che il possesso delle magiche formule, che il Maestro gli aveva affidato, lo avrebbe posto sullo stesso piano. L'oblio cada sul suo nome, e sia confinato, per sempre, nelle desolate terre di Ciociaria.
ALBERT III
* Fonte: Eco della Rete
32 commenti:
Giusto! Per prima cosa al rogo l'untore Ecodellarete! Poi finalmente si potrà ragionare serenamente.
P.S.: Ragazzi io spero tanto che MpL abbia ragione e che succeda quello che deve succedere. Lo spettacolo di questo lento sfacelo è peggio di qualsiasi altra cosa (e penso che se salta il tappo accadrà di tutto).
Purtroppo non ci credo; vedremo, credo che tra non molti mesi potremo almeno parzialmente tirare le somme sul vero trend politico e sociale di questa epoca.
Il tappo si stapperà secondo me. Ma penso che le cose invece di migliorare peggioreranno. Mai porre limiti alla divina provvidenza
Gente di poca fede!
Monadi che venite da decenni di letargia consumista non vedete la tempesta sociale che si approssima. E non la vedete perché proiettate sui popoli l'ombra dei vostri io smarriti. Coscienze infelici, quanto impotenti.
L'apocalisse —nel senso letterale del disvelamento di ciò che sta nascosto, di forze sociali trattenute— è nell'ordine delle cose.
Ma l'esito non è dato, si deciderà nel corso della lunga battaglia che ci aspetta.
Cara redazione, complimenti per la prosa.
Purtroppo nessuno di noi ha la sfera di cristallo per vedere il futuro: quindi ognuno si basa sulle proprie considerazioni.
Voi pensate in un modo l'anonimo delle 17:43 la pensa in un modo e io la penso in un altro.
Tutto qui.
L'ombra del mio io smarrito un cazzo, carissima Redazione.
Io non ho il minimo problema lavorativo, sono lontanissimo dalla pensione, non ubbidisco a nessuno perché non ho capi e ho tutto il tempo libero che voglio.
Vedo che la gente è sopraffatta dai propri problemi e io stesso se non fossi decentemente protetto non saprei che pesci pigliare e farei molta più fatica a inquadrare la situazione.
Voi questo non lo capite e i risultati non vi arrivano...però la colpa è dell'ombra del mio io smarrito...
Spero che succeda quello che prevedete voi, con tutto il cuore ma non state facendo nulla perché possa accadere in modo efficace e collettivo, state solo aspettando il gran botto ma a cosa porterà dipenderà da quello che capiremo e faremo adesso...in concreto molto poco, questa è la verità.
ALLA REDAZIONE: la mia piccola critica è questa cari signori: voi parlate di sovranità statale e monetaria, ma la macchina capitalistica, ossia il mercato, non lo si spezza in questo modo.
Premettendo che senza la conquista del potere politico non si va da nessuna parte, affermo: urge per spezzare il ciclo produttivo che tiene in piedi il dio mercato, NUOVI RAPPORTI DI PRODUZIONE!.
Mi sembra che questo sia il punto cruciale che manca al vostro movimento...interclassista.
Ripeto: NUOVI RAPPORTI DI PRODUZIONE URGONO.
Altrimenti il vostro movimento checchè ne diciate, resterà nei fatti, un movimento "rivoluzionario" piccolo borghese.
Saluti da Franco.G
Giusto! Occorrono nuovi rapporti di produzione!
Parliamo una buona volta del modo di produzione asiatico!
Così finalmente la platea si scalda...
Che splendida cacofonia!
Sembra una Babele.
E' davvero singolare che ci si accusi, ad un tempo di essere anticapitalisti/livellatori/ottenebrati dall'ideologia marxista.
Dall'altra che siamo... un "movimento interclassista".
Perché non di degnate di leggere i DOCUMENTI PROGRAMMATICI DI MPL (colonna sinistra della home)?
Poi ci sono quelli che ti dicono "ma che sollevazione andate cianciando, qui non succede un cazzo". E se gli dici che siamo alle porte di grandi sconquassi ti rispondono.. non ho capi, non ubbidisco a nessuno". (?!)
Dulcis in fundo l'anonimo: "voi la vedete in un modo, lui in un altro, io in un altro ancora".
Perché non provate a stare al tema dell'articolo pubblicato?
Questa è la sezione dei commenti, non delle giacultarie tra sordi, né un secchio in cui potete gettare la vostra spazzatura.
Poiché la domanda metafisica viene spontanea: per quale cazzo di motivo frequentate questo modesto blog?
@Redazione: a parte il fatto che dovreste essere felici che si frequenti il vostro blog. Perchè perlomeno si creano discussioni, "cacofonie", ma sapete il dibattito è gisuto, il dibattito è bello, è vero che a volte si sfora il tema ma è comunque un segno positivo di voler intraprendere una discussione, o per lanciare input, visto che parlate al 90% dei casi di capitalismo-casinò, classe dirigente incapace, ect... cose sacrosante per carità, ma che a un certo punto capirete stancano. E io penso che questo dovrebbe essere preso come un segnale positivo, non un attacco nei vostri confronti.
Detto questo. Se proprio volete mmi attengo al tema:
Bagnai quindi sarà un alfiere di Berlusconi per la prossima campagna elettorale. Mi pare di aver capito così, o sbaglio?
Grazie in anticipo per la risposta
Redazione
No garda, non sate questi mezzucci con me.
Avete messo insieme due frasi che non avevano relazione per cercare con n espediente da qattro soldi di dimostrare che dicevo assrdità.
Patetico e inaspettato perché io non vi ho offeso quindi non si capisce perché voi dobbiate attaccare me con degli argomenti more mentula canis come i vostri.
1) Io sono rimasto sull'articolo e ho detto che non credo che succederà nulla quest'autunno, ok? Vi da fastidio? Non si può dire? Mettete n avviso che certe cose sono tabù e mi adegurò ma non impapocchiate facendo finta di non capie.
2) Voi non siete rimasti sul tema perché avete tirato fuori "le ombre dei vostri io smarriti" e quando vi ho fatto presente che stavate toppando siete subito passati alle fregnacce.
Vi spiego: quello che non capite e/o fate finta di non capire è che la gente più è disperata meno si rende conto e meno reagisce. E la colpa è vostra che continuate a parlare di cose che non fanno presa, non del mainstream, non dei padroni.
Quindi "l'ombra dell'io smarrito" è solo una vostra infantile costruzione di comodo con cui volete scaricare sugli altri la vostra mancanza di fantasia e di coraggio nell'autocritica.
Io non ho un io smarrito e vedo che la gente con vari assilli economici si spegne e non reagisce ossia il contrario di quello che dite voi.
Vedremo ma tanto non ammetterete mai la vostra mancanza di fantasia e di capacità di rivolgervi al popolo "volando alto".
Bagnai o Fraioli, scita da destra o sinistra etc etc sono ttti problemi inesistenti.
L'UNICA COSA CHE CONTA E' CHE IL POPOLO SI RISVEGLI e nessno, tantomeno voi, sta facendo nulla per quello.
«Vi spiego: quello che non capite e/o fate finta di non capire è che la gente più è disperata meno si rende conto e meno reagisce. E la colpa è vostra che continuate a parlare di cose che non fanno presa, non del mainstream, non dei padroni».
GENIALE! SE IL POPOLO DORME DIPENDE DA NOI CHE CHE PARLIAMO DI COSE CHE NON FANNO PRESA.
Non per caso dal fatto che gli stolti come te sono (ancora) la maggioranza?
O.T un pò per sorridere:
Gloria eterna all'Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini che col loro sacrificio hanno permesso di nascere liberi e di poter anche, perchè no?, cacofonare in libertà sulla rete :-)))))))))))))
Su compagni, torniamo a commuoverci e a sorridere e soprattutto ad essere orgogliosi dei nostri simboli, invece di martellarci inutilmente le gonadi
http://www.youtube.com/watch?feature=fvwp&NR=1&v=xQ2FgBvzHZ0
Redazione
Ancora con i ragionamenti capziosi?
Guardate che la gente vi legge e si accorge che siete dei pecioni.
Il mainstream ossia il potere addormenta le cosicenze?
E le coscienze si svegliano cari, basta che si usino gli argomenti giusti espressi con passione e partecipazione affettiva.
Voi siete degli impiegatizi senza fantasia e senza coraggio.
Un altro anonimo che non sono io vi ha appena scritto che dite delle cose giuste ma che AVETE ROTTO...dovete parlare degli ideali, dei motivi nobili per cui vale la pena di mettersi in gicoo e rinunciare a un benessere fittizio.
Non ne siete capaci perché non avete fantasia, mancate dello slancio da sturm und drang che forse avevate da giovanotti, perché SE VONTINUATE COSÌ siete solo pateticamente impiegatizi e LA GENTE LO VEDE E NON VI SEGUE.
SVEGLIA!
il capitalismo ha vinto, anche sociologi del calibro di Negri lo affermano, del resto ha in mano tutti gli strumenti di formazione del consenso ,se poi Bagnai o Borghi o Brancaccio in maniera diversa sottolineano i difetti dell'unione monetaria e le conseguenze della redistribuzione di risorse che sta avvenendo in questo momento a scapito dei ceti subalterni, ben vengano i loro commenti chiarificatori che non si trovano nella stampa nazionale; sicuramente la sinistra italiana in tutte le sue componenti , radicali o standard, ha commesso degli errori che ora noi pagheremo, proprio in nome di quell'assurdo assioma che i proletari non sono in grado di capire ed a cui è meglio vendere un sogno fasullo, una speranza vana, piuttosto che comunicargli la realtà dei fatti, ma è stato un errore imperdonabile che ne annienterà purtroppo tutte le componenti alla resa dei conti
Vabbè, buonanotte
A quelli che parlano di idealismo, li consiglio di dare un occhiatina a questo modello empirico, il modello di Goodwin. No, giusto per dire che il marxismo è analisi dei e no romanticaglie d'Antan:
http://zeroconsensus.wordpress.com/
Bravo. E' proprio la romanticaglia che ci vuole. Ci voglono le analisi e ce ne stanno a iosa; quello che manca sono gli ideali e ve lo stnno dicendo in tanti, non solo io.
Ma gli ideali sono intrinseci. Rispondevo a quelli che sostengono che il marxismo non è fattibilità. Ma in tutti le analisi, quelle antropologiche-filosofiche gli dieali, secondo me devono esserci sempre poichè sono il succo della vita.
No, scusa. Gli ideali non sono per niente intrinseci, si sono persi per strada e nessuno li "sente" più.
E' piuttosto EVIDENTE che vanno riproposti, riaggiustati ai tempi nella sostanza e nel modo di porli, vanno distinti obiettivi di medio e di lungo periodo.
Inutile lamentarsi che i mass media formano solo loro il consenso o peggio che il popolo si è rincitrullito.
Se al tentativo delle classi dominanti non sappiamo opporre altro che lamenti e analisi fredde che non smuovono i cuori la colpa della situazione è anche nostra.
Un marxista dovrebbe saper fare autocritica, giusto?
Qui si fa l'autocritica agli altri che sono cattivi o ai nostri che dormono.
E' assurdo.
Si, hai ragione. Anche se di autocritica secondo me i marxisti ne hanno fatta in questi anni, ma in maniera sbagliata. Comunque questo è un altro discorso
Grazie per la ragione che mi dai.
Purtroppo Redazione non capisce che non sono solo io a dire queste cose e che questa è la ragione per cui non li segue nessuno.
E' pittoresca la critica che noi non avremmo ideali.
Il nostro ideale si chiama SOCIALISMO, che non è solo un sistema di rapporti sociali, ma implica una rivoluzione totale, ovvero anche spirituale e morale
Vorremmo capire quali sarebbero gli ideali di quelli che dicono che noi non li abbiamo.
il fatto è che noi siamo una forza politica e non una confraternita di sognatori. Le grandi masse occuperanno la ribalta perché vi saranno costrette, non si getteranno nella mischia per nobili ideali, quelli implicano una coscienza, e la coscienza si forgia nel fuoco della battaglia sociale ed a patto che vi sia un vettore che la trasmetta.
Poi questa storia che nessuno ci segue. Godiamo di ottima salute e abbiamo tenacia da vendere e serenità a sufficienza per continuare per la nostra strada, e non ci faranno cambiare idea gli idealisti confusionari che scambiano gli ideali per il centro di gravità permanente che sono condannati a non trovare mai.
Redazione
Ma allora parlo in turco.
O parlo in turco io o voi vi rifiutate di leggere.
Dove ho scritto che non avreste ideali?
Quello che dico implica che gli ideali sono alla base di tutto.
La sostanza dei fatti storici, al contrario di quello che dice Marx, sono fatti ideali e culturali secondo la MIA opinione, quindi come farei a pensare che esiste qualcuno senza ideali?
Allora se aveste letto ho detto che dovete imparare a COMUNICARE i vostri ideali a gente che è scoraggiata.
DOVETE IMPARARE anche a rimodularli
*secondo i tempi storici quindi se continuate a usare i vecchi vocaboli non vi ascolta più nessuno
*secondo obiettivi di medio e di lungo
*si deve capire che PRIMA vengono gli ideali e poi le analisi che servono a dargli una sostanza teorica e conferma fattuale
*quindi se la gente ha perso l'orizzonte di senso che gli permette di pensare un ideale è solo l'intellettuale che può e deve ridarglielo (purtroppo per adesso funzionerebbe solo con una persona che abbia un certo prestigio, ma col tempo si supera anche quello)
*per esempio l'ideale di uguaglianza la gente non sa nemmeno più come intenderlo; la stessa cosa per diritti umani o dei lavoratori; solidarietà è diventato il surrogato un po' miserabile di fratellanza etc etc
Voi state solo facendo analisi che non servono se non DOPO aver dichiarato degli ideali che portino a RIVENDICAZIONI APPASSIONATE, non a stupide richieste ragionevoli da servo sottomesso.
Se vi darete la pena di leggere fino a qui vi informo che la vostra idea di una alleanza "larga" con settori della "borghesia" non è sbagliata ma non la sapete proporre perché NON DITE quale sarebbero le rivendicazioni che "gli altri" sarebbero costretti ad accettare.
SE succederà qualcosa (SE) l'unica via sarà questa alleanza ma allora voi alla borghesia "perdente" che avrà bisogno del vostro/nostro aiuto la tenete per le palle; loro hanno molto di più da perdere.
La gente non vi segue se non chiarite rapidamente e esplicitamente quali saranno gli obiettivi che si otterranno nell'ambito di NUOVI
1) rapporti sociali
2)rapporti di lavoro
Lo vedete che la gente vi risponde che non capisce questa alleanza, no? Sbagliano ma se non capite che hanno dei motivi di fondo validissimi che hanno disperato bisogno di essere interpretati significa che avete definitivamente perso la sintonia con la vostra gente.
Oh, è così e ve lo stanno dicendo tutti, non solo io.
Rivolto agli scoraggiati ai quali con intelligenza si rivolge Fiorenzo Fraioli e ad una buona parte di coloro che hanno inviato commenti negli ultimi giorni
Maurizio Fratta
Dal Libro I de I Miserabil di Victor Hugo
X Il Vescovo in presenza di una luce sconosciuta
( Il Vescovo incontra un rivoluzionario in punto di morire )
"Il convenzionale ( membro della Convenzione,l'assemblea esecutiva e legislativa in vigore durante la Rivoluzione francese dal 20 settembre 1792 al 26 ottobre 1795) riaperse gli occhi e sul suo viso si dipinse una gravità in cui v'era già l'ombra.
«Signor vescovo,» disse, con una lentezza che, forse, proveniva più dalla dignità dell'animo che dall'af- fievolirsi delle forze «ho trascorso la vita nella meditazione, nello studio e nella contemplazione. Avevo sessant'anni, quando il paese mi chiamò e m'ordinò d'occuparmi dei suoi affari. Ubbidii; c'erano degli abusi e li combattei, c'erano tirannie e le distrussi, c'erano diritti e principî ed io li proclamai e sostenni. Il territorio era invaso e lo difesi; la Francia era minacciata ed io offersi il mio petto. Non ero ricco e sono povero; ero uno dei padroni dello Stato in certi momenti in cui le cantine del Tesoro erano così ingombre di valute, che bisognava puntellare i muri, perché non cedessero sotto il peso dell'oro e dell'argento, e andavo a pranzare in via dell'Albero Secco a ventidue soldi per pasto. Ho soccorso gli oppressi e consolato i sofferenti. Ho stracciato, è vero, la tovaglia dell'altare; ma per fasciare le ferite della patria. Ho sempre sostenuto la marcia in avanti del genere umano, verso la luce, ed ho talvolta resistito al progresso spietato; all'occorrenza ho protetto voi, i miei avversari; e a Peteghem, in Fiandra, nel luogo in cui i re merovingi avevano il palazzo d'estate, v'è un convento di clarisse, ch'io salvai nel 1793. Ho fatto il mio dovere secondo le mie forze e tutto il bene che ho potuto; e per questo sono stato schiacciato, stanato, inseguito, perseguitato, diffamato, schernito, fischiato, maledetto, proscritto. Da moltissimi anni in qua, malgrado i miei capelli bianchi, capisco che molti credono d'aver il diritto di disprezzarmi e, per gli occhi della povera folla ignorante, ho la faccia d'un dannato; pure accetto, senza odiare nessuno, l'isolamento dell'odio. Ora ho ottantasei anni e sto per morire; che cosa venite a chiedermi?»
«La vostra benedizione,» disse il vescovo cadendo in ginocchio.
Vedo a che cosa serve, l'avevo capito da me ma inizio a vederlo praticamente negli effetti, questo finto dibattito tra chi vuole uscire a destra e a sinistra dall'euro/EU (finto, perché basta leggere il libro di Bagnai e si capisce bene come lui ne vorrebbe uscire, solo che non è detto che le forze in campo siano dello stesso avviso e occorre fissare delle priorità).
Bagnai ora è nella bandiera insieme a Berlusconi e si sottolinea come politicamente allusivo il suo sodalizio con Borghi (schiacciato a sua volta su posizioni berlusconiane).
Questo il livello della critica.
E in un Blog sovranista, che vuole costruire il fronte ampio, che in questa fase pone parole d'ordine che sono su un confine incerto tra destra e sinistra, almeno come le conosciamo oggi (la sovranità è di destra o di sinistra? E il fronte ampio popolare? E il fenomeno Grillo al quale guardate con interesse?). E in un Blog che non riesce a creare una sintesi di intenti neanche tra i suoi usuali frequentatori ("i capitalisti sono tutti uguali, piccoli e grandi, facciamoli fuori", "della sovranità non ci frega niente", "quale uscita da euro/ue, facciamo la rivoluzione" ecc...).
A me pare semplicemente che Bagnai con il suo metodo stia riuscendo infinitamente meglio di voi a coagulare questo benedetto "fronte ampio" sovranista, di persone che vengono da destra o da sinistra ma unite nell'obiettivo e desiderose di essere unite oggi ma di DIVIDERSI domani, quando si aprirà finalmente di nuovo, questa la speranza, lo spazio politico della lotta di classe (non solo quella contro i lavoratori, l'unica possibile oggi).
Buona fortuna,
Antonino
E' per noi evidentissimo che senza un'ideale sociale la politica diventa un tramestio nel marasma del presente, gestione, diretta o indiretta, dell'ordinario disordine sociale.
Il SOCIALISMO è il nostro ideale sociale. Lo teniamo ben fermo, non solo nei nostri cuori e nella nostra mente, nel nostro fare politico. E per quanti sputacchi ci date non ci farete cambiare IDEA.
Dobbiamo adeguare il linguaggio? Sì, dobbiamo. Ma non è affatto questo che spiega la nostra momentanea debolezza, quanto il fatto che il capitalismo ha ottenuto una vittoria epocale sul socialismo nelle sue diverse forme.
Stiamo solo adesso entrando in un'epoca nuova.
Chi vivrà vedrà.
Non siamo idealisti: affinché certi ideali si facciamo strada debbono sposare specifici interessi sociali, gli interessi di quella classe che liberando se stessa liberà l'intera società dalla catene del dominio di una classe che può invece solo difendere il proprio particulare interesse.
Affinché questo incontro tra l'ideale a la sua forza motrice storica avvenga è necessario ma non è sufficiente lo slancio del soggetto portatore di ideali. Il movimento è biunivoco. Occorre anche che le condizioni storico-materiali spingano grandi masse a cercare l'alternativa.
Certo,senza un chiaro percorso di lotte che abbia come orizzonte ultimo la costruzione di una societa'senza classi,assieme all'auspicabile risveglio di una chiara coscienza dell'urgenza e necessita' storica della sua realizzazione,pone alle forze che si richiamano al marxismo,anche l'individuazione di soggetti non necessariamente riconducibili ad una composizione di classe,diciamo cosi,"omogenea",ma raccogliere attorno ad un programma di NETTO RiFiUTO DELLA PERMANENZA IN QUESTA EUROPA E QUINDI ALLA SUA MONETA,un fronte il piu' ampio possibile in grado di battere l'odiosa oligarchia multinazionale raccolta nella Troika.Mi sembra chei giudizi su Bagnai siano il sintomo piu' di confusione che di corretti confronti sulle possibili vie di uscita dalla crisi del capitale(perche'di questo si tratta),seguite da una serie di
panegirici poco chiari,a partire da quell'invettiva di Ars Longa contro l'econometrista di Pescara,degno del peggior minculpop (scusate il paragone).Non dimentichiamo che se oggi esiste ,ancora minoritaria purtroppo,una maggiore consapevolezza delle tremende conseguenze sociali provocate dalla Troika e dalla "loro moneta",questo e 'dovuto anche alla testardaggine di persone come Bagnai e non solo che hanno saputo catturare una porzione sempre piu' grande di un popolo anestetizzato da troppi anni di ideologie del "meno peggio".
Altro particolare di non poco conto e'l'enorme consenso che raccoglieva in Italia il"sogno europeo",a tal punto che in un eventuale referendum sull'unione,i sostenitori dell'adesione avrebbero stravinto a man bassa,UNICI IN EUROPA,ed essere riusciti ad invertire in parte la tendenza non e'stata cosa di poco conto.Non si tratta di costruire un 'unita' antifascista(quella verra'dopo),ma un vero e proprio Comitato di Liberazione Nazionale,adeguato alla fase storica.
Ecco continuate a credere negli interessi "materiali" che smuovono il mondo e resterete fregati per tutta la vita.
Seguite un ragionamento un momento, che bisogna imparare a pensare fuori dagli schemini triti e ritriti.
In economia l'entità mitologica "individuo" cerca di massimizzare il profitto con gli scarsi mezzi a disposizione.
Quindi il signor "individuo" sarà pronto anche a rischiare di perdere la propria vita per ottenere un certo profitto.
Ma lo fa perché spera di non morire e di ricavare il guadagno.
Eppure sappiamo che a volte si è pronti a morire per qualcosa, non a "rischiare" di morire ma ad andare certamente a morire perché il signor "individuo" ha deciso che siste qualcosa più importante della sua stessa persona e quindi, come è intuitivo, più importante del profitto strettamente economico. Ossia l'individuo decide che "esiste" qualcosa che non è il sé stesso che la scienza economica reifica (non senza scopo) nel "profitto"; decide che il senso della propria esistenza viene da questa certa cosa e non solo dal cartesiano "ci guadagno quindi sono".
E di cosa stiamo parlando? Cos'è questa cosa che ci da il senso e per la quale chi ne ha avuto l'intuizione è pronto a sacrificare sé stesso?
Fate l'elenco delle cose per le quali un uomo è pronto a sacrificarsi e vedrete che si parla sempre e solamente di "senso di apoartenenza" o di "affetti" dove questi ultimi sono la molecola di cui è fromato il secondo.
Si muore per la famiglia, moglie, figli, nome familiare; per la patria; per la religione; per i compagni comunisti o per i camerati fascisti; sempre e comunque si immola la propria esistenza per qualcosa che è su dimensioni ontologiche del tutto diverse dall' "interesse economico" e LA CLASSE DOMINANTE LO SA E LA PRIMA COSA CHE FA PER ESERCITARE IL PROPRIO DOMINIO È PRIVARE DEL PROPRIO SENSO DI APOARTENENZA ORIGINARIO LE CLASSI SUBAKTERNE per obbligarle ad adorare quello dei dominanti fino a desiderare di appartenervi anche come servi e a costo del tradimento dei propri fratelli.
Il senso di appartenenza, come diceva Hobsbawm, si fonda sulle "sacre icone" che è un modo ancora un po'troppo involuto di dire che ci vogliono degli "ideali" e che deve esistere un DISCORSO basato su un ermeneutica condivisa.
Quindi NON quello che fate voi, ossia propaganda di determinati concetti, ma nascita di un discorso.
Velo ripeto: la ruling class lo sa e vi sta fregando per questo motivo, quindi imparate a pensare al di fuori degli schemi.
Non metto nemmeno per un istante in dubbio la vostra sincerità, ma siete tanto legnosi ragazzi.
Anonimo ti ho detto e ti ripeto che se sai come fare puoi benissimo farlo tu. Io credo forse esagerando ma forse no, che tu non sappia cosa sia la militanza politica e quali difficoltà comporti. Saluti
Cu CDC impazza la polemica! :-) (e viene citato Fraioli):
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=61535
An Illinois Marxists&Ciociar leninists production... Troppo forte!!! Madonna le risate....
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