[ venerdì 31 maggio 2019 ]
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ora che ottimismo della passione e intelligente senso di responsabilità, oltre ad una rinnovata appartenenza hanno largamente decretato la conferma del generoso Luigi Di Maio, ponendo fine a chi invano ha cercato di teleguidare una sfiducia nei suoi confronti per colpire il "governo del cambiamento", posso esprimermi da amico e fratello . Lo voglio fare nel modo più comprensibile e diretto, senza galanterie.
Tre sono i punti centrali del ragionamento proposto : PRIORITA' - LINEA POLITICA ED IMPATTO SISTEMICO - ORGANIZZAZIONE E TERRITORIO.
Il vituperato "governo del Cambiamento" composto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega è l'espressione più realistica della volontà comune del Popolo italiano; tale caratteristica è invisa ai poteri finanziari globalisti, alle multinazionali, a coloro i quali sfruttano le convenienze della UE: L'ASSE CAROLINGIO FRANCO-TEDESCO e la sua area. Essi hanno nel PD e nella fatiscente FI principalmente i loro referenti più fidati; ma la principale armata nemica del governo del cambiamento è costituita dalla micidiale macchina della disinformazione mediatica. Il giornalista non esiste più di fatto nella sua nobile e classica accezione anglosassone del secolo passato o prima; trattasi di quadri del partito liberista-globalista, esperti nella demonizzazione dell'avversario .
Tale governo che definisco di "compromesso" , visto il presidio "mattarelliano" del MEF e degli Esteri, dicasteri strategici, soprattutto il MEF in chiave TROIKA e UE, si è dovuto muovere sotto un bombardamento e tiro incrociato h24, interno ed esterno ed è dovuto,
per non fare la fine di Tsipras in Grecia, addivenire ad una intensa attività diplomatica, lavorando anche sulle contraddizioni internazionali in modo intelligente e senza perdere la faccia, ristabilendo un minimo prestigio della diplomazia tricolore, dopo anni di errori ed asservimento totale a logiche esterne all'interesse nazionale e dei Popoli del Mediterraneo, d'Africa e del Medio Oriente. La nostra storica diplomazia, in era repubblicana, è sempre stata amica con i Popoli in via di sviluppo, Arabi, Nord Africani e del "Mare Nostrum", pur rimanendo nel contesto del Patto Atlantico, avendo perso completa indipendenza l'8 settembre 1943, riconquistata parzialmente con l'insurrezione Patriottica Nazionale del 25 aprile 1945. Per questa causa di giustizia sociale e rispetto della autodeterminazione dei popoli sono caduti grandi Italiani, come Enrico, Mattei ed Aldo Moro, come nella battaglia contro i soprusi mafiosi Falcone e Borsellino.
L'episodio di Sigonella resta nella storia, come vi fosse un filo comune tra il nostro Risorgimento e il diritto ad ogni Popolo ad avere ed essere sovrano nella sua Terra e fratello del Mondo. E' giusto l'insieme delle Patrie Sovrane che non abbiano un unico padrone despota disumano finanziario.
E' mancata insomma la cinghia di trasmissione e coesione ed appartenenza collettiva che la protesta del 4 marzo 2018 aveva trasmesso.
Ma il vero nocciolo del problema risiede nel nodo non sciolto di un pensiero forte che manca, di una chiarezza che latita, trasmettendo un segnale di inaffidabilità pur avendo fatto al governo cose importantissime.
Cari fratelli e sorelle del 5 stelle, semplici elettori come me, simpatizzanti o militanti o portavoce o eletti: cosa vogliamo essere o non essere? fare o non fare?
Sintetizzo con ferocia: vogliamo essere un partito modello "grunen" italiano dolcemente ambientalista, politicamente corretto, giustizialista , oppure
un partito che abbia maturato una forte natura Sociale , Keynesiana, Umanista, dalla parte del Lavoro e delle Imprese e del prodotto Locale e in difesa della Salute e della Terra con il cuore delle origini ma lo sguardo volto ad occupare un orizzonte immenso lasciato libero da una insulsa sinistra maritata al liberismo?
Mi espongo e mi batto e sono convinto che una futura egemonia, capace di intercettare ancora un grandissimo consenso sia nella seconda direzione indicata, nel rispetto di altre strade. Ci dobbiamo chiarire: credo sia indispensabile per il bene del Movimento tutto. Presto e con coraggio e decisione.
Questa sconfitta è anche la conseguenza di un movimento troppo liquido che invece deve evolvere ed in questo senso ob torto collo, superare le rigidità iniziali: non possiamo perdere l'ardore delle origini, conservando la confusione iniziale tradotta in un comando corrispondente a un cerchio ristretto, formalmente orizzontale.
Occorre un livello locale-cittadino-regionale e nazionale, senza ipocrisie assembleari ma con un democratico riconoscimento a verifica almeno annuale. Le parole ed i seminari guerrieri e la formazione politica e culturale vanno promosse anche a livello locale; le gelosie di recinto vanno abbattute nel nome di un democratico interesse generale -centrale.
Lo dico fuori dai denti: nelle ultime elezioni sono stati promossi ancora dilettanti allo sbaraglio, troppe donne per seguire l'ideologia dei tempi, non per oggettivo riscontro: tipico della sinistra transgenica. L'italia è un paese evoluto e le discriminazioni sono una mera intenzione che invece perpetua il vero maschilismo e la sopraffazione arrogante. Alcune valide candidate e preparate sono state chiaramente osteggiate: la foto degli eletti alle europee sembra una foto di gruppo ad una gita scolastica.
Lo stesso Di Maio "si deve togliere quella giacchetta da agente in prova immobiliare e mettersi un bel giacchetto giovanile" fuori dalle compagini governative: la forma è sostanza a volte.
Anche un rosario può....comunicare un messaggio subliminale; il vate Beppe Grillo, da uomo di spettacolo ne era perfettamente a conoscenza.
Perché si promuove la mediocrità aziendalista e non guerrieri ed intellettuali preparati, esperti, salvo localmente affidarsi a tecnocrati capaci di valorizzare il danno sul danno?
Succeda quel che succeda intendevo parlare chiaro.
Sappiamo che ogni sconfitta può anticipare e si può trasformare in una vittoria più grande; ma non possiamo confidare nell'effetto del differenziale tra elezioni politiche regionali europee o amministrative. Tutto scorre in fretta, ma i nodi vengono al pettine soprattutto durante e dopo una esperienza governativa. Ecco perché il nodo della appartenenza e del futuro va sciolto con onestà d'intenti
Ecco perché ritengo che noi pochi, noi felici, noi manipolo di onesti ed idealisti, di italiani per bene dovremmo tornare alle origini con un paradigma innovativo e rivoluzionario capace di interpretare la fase ed il futuro. Crediamoci.
Con franchezza e fraterna affinità
Luca Massimo Climati (lo zio Luca) elettore-sostenitore del 5 stelle
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
TORNARE ALLE ORIGINI PER PROIETTARCI NEL FUTURO
LETTERA APERTA AL MOVIMENTO 5 STELLE ED AI SUOI ELETTORI E SIMPATIZZANTI
Ora che ottimismo della passione e intelligente senso di responsabilità, oltre ad una rinnovata appartenenza hanno largamente decretato la conferma del generoso Luigi Di Maio, ponendo fine a chi invano ha cercato di teleguidare una sfiducia nei suoi confronti per colpire il "governo del cambiamento", posso esprimermi da amico e fratello . Lo voglio fare nel modo più comprensibile e diretto, senza galanterie.
Tre sono i punti centrali del ragionamento proposto : PRIORITA' - LINEA POLITICA ED IMPATTO SISTEMICO - ORGANIZZAZIONE E TERRITORIO.
1 - PRIORITÀ O "CONTRADDIZIONE PRIMARIA" : RESISTERE AL GOVERNO PONENDO LE BASI DELLA NUOVA GIOVANE ITALIA
Il vituperato "governo del Cambiamento" composto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega è l'espressione più realistica della volontà comune del Popolo italiano; tale caratteristica è invisa ai poteri finanziari globalisti, alle multinazionali, a coloro i quali sfruttano le convenienze della UE: L'ASSE CAROLINGIO FRANCO-TEDESCO e la sua area. Essi hanno nel PD e nella fatiscente FI principalmente i loro referenti più fidati; ma la principale armata nemica del governo del cambiamento è costituita dalla micidiale macchina della disinformazione mediatica. Il giornalista non esiste più di fatto nella sua nobile e classica accezione anglosassone del secolo passato o prima; trattasi di quadri del partito liberista-globalista, esperti nella demonizzazione dell'avversario .
Tale governo che definisco di "compromesso" , visto il presidio "mattarelliano" del MEF e degli Esteri, dicasteri strategici, soprattutto il MEF in chiave TROIKA e UE, si è dovuto muovere sotto un bombardamento e tiro incrociato h24, interno ed esterno ed è dovuto,
per non fare la fine di Tsipras in Grecia, addivenire ad una intensa attività diplomatica, lavorando anche sulle contraddizioni internazionali in modo intelligente e senza perdere la faccia, ristabilendo un minimo prestigio della diplomazia tricolore, dopo anni di errori ed asservimento totale a logiche esterne all'interesse nazionale e dei Popoli del Mediterraneo, d'Africa e del Medio Oriente. La nostra storica diplomazia, in era repubblicana, è sempre stata amica con i Popoli in via di sviluppo, Arabi, Nord Africani e del "Mare Nostrum", pur rimanendo nel contesto del Patto Atlantico, avendo perso completa indipendenza l'8 settembre 1943, riconquistata parzialmente con l'insurrezione Patriottica Nazionale del 25 aprile 1945. Per questa causa di giustizia sociale e rispetto della autodeterminazione dei popoli sono caduti grandi Italiani, come Enrico, Mattei ed Aldo Moro, come nella battaglia contro i soprusi mafiosi Falcone e Borsellino.
Sigonella 10/10/1985: i carabinieri accerchiano il boeing coi dirottatori palestinesi per impedire il loro sequestro da parte degli americani |
La delegazione governativa 5 stelle ha lavorato senza sosta per il bene del proprio popolo, nell'interesse generale, onestamente e chiaramente, nel rispetto, ricambiato, degli alleati al governo. Non è possibile risolvere tutto e subito, come non possibile accontentare tutte le specificità e le aspettative delle quali era carico il voto del 4 marzo 2018 . Ciò che conta è che si sia aperta una importante breccia e si sia interrotto, anche formalmente o parzialmente un paradigma lungo 45 anni di restringimento dei diritti sociali dei cittadini, al fronte di una giungla troppo estesa di privilegi ed inciuci.
Non è possibile per ora recedere da un governo che esprima un fronte ampio, anche a volte contrapposto di interessi: ma ITALIANO, VERO, RISPONDENTE AD UN PRIMATO PRODUTTIVO SULLE SPECULAZIONI FINANZIARIE, capace con il tempo di creare le dovute condizioni di una vera Sovranità ed uscita dai trattati-capestro. Fuori da questo contesto, a meno di raggiungere una impossibile maggioranza assoluta, mancando per ora "una terza gamba di sinistra patriottica non liberista" e Costituzionale, una crisi di governo sarebbe una jattura nel momento che sarebbe possibile accontentare i ceti medi e passare ad una fase successiva di realizzazione.
Possiamo sfidare la UE perché giusto ed indispensabile-ragionevole, per il bene del nostro Popolo. Non siamo un paese alla fame e la nostra ricchezza è ben 4 volte il debito pubblico. Dobbiamo per gradi trovare la giusta strada; non era possibile il primo giorno dichiarare guerra al mondo, con la macchina statale e la RAI ancora sotto il controllo nemico. Ci vuole tempo. Ora possiamo aggiungere elementi ed ora escono le prime nomine di qualità come un presidente all'INPS, Pasquale Tridico, area 5 stelle, che voglio citare come un grande uomo con idee giuste, dopo anni di Mastrapasqua e Boeri, sic.
Regalare ad un neo-bipolarismo il cammino iniziato è un errore che dobbiamo evitare: teniamoci uniti e determinati su questo punto. Sarebbe mortale per il 5 stelle un abbraccio con il PD
Inutile trovare alibi: la campagna elettorale è il risultato di una svolta moderata che la saggia presenza e laboriosa al governo non giustifica....
Dobbiamo con coraggio e pacatezza, nella chiarezza che non lasci strascico di malinteso ed a costo di separarci per due strade, ma tentando mille volte di percorrerne insieme una sola, producendo il massimo sforzo di inclusione-confronto. Abbiamo passato mesi con il freno a mano tirato , scimmiottando una sinistra trans-genica, il peggio del ciarpame post-moderno "omaggio", creato in laboratorio e funzionale alla società liquida, invece di attaccare anche l'alleato di governo, non soltanto sul giustizialismo, ma sulle problematiche sociali. Dovevamo spiegare meglio l'inganno della TAV, che invece doveva lasciare il passo alle priorità infrastrutturali strategiche, alle quali milioni di persone erano interessate ed avrebbero rilanciato il volano occupazionale vero in modo esponenziale.
Non si è riusciti a trasmettere il fatto che il reddito fosse un intervento di pronto soccorso per i casi rasenti l'inedia e l'estrema povertà, troppo palettato e ridotto; doveva passare la rottura politica simbolica paradigmatica, con la promessa di un intervento più incisivo ma da conquistare sul campo e con il lavoro governativo futuro.
Non è possibile per ora recedere da un governo che esprima un fronte ampio, anche a volte contrapposto di interessi: ma ITALIANO, VERO, RISPONDENTE AD UN PRIMATO PRODUTTIVO SULLE SPECULAZIONI FINANZIARIE, capace con il tempo di creare le dovute condizioni di una vera Sovranità ed uscita dai trattati-capestro. Fuori da questo contesto, a meno di raggiungere una impossibile maggioranza assoluta, mancando per ora "una terza gamba di sinistra patriottica non liberista" e Costituzionale, una crisi di governo sarebbe una jattura nel momento che sarebbe possibile accontentare i ceti medi e passare ad una fase successiva di realizzazione.
Possiamo sfidare la UE perché giusto ed indispensabile-ragionevole, per il bene del nostro Popolo. Non siamo un paese alla fame e la nostra ricchezza è ben 4 volte il debito pubblico. Dobbiamo per gradi trovare la giusta strada; non era possibile il primo giorno dichiarare guerra al mondo, con la macchina statale e la RAI ancora sotto il controllo nemico. Ci vuole tempo. Ora possiamo aggiungere elementi ed ora escono le prime nomine di qualità come un presidente all'INPS, Pasquale Tridico, area 5 stelle, che voglio citare come un grande uomo con idee giuste, dopo anni di Mastrapasqua e Boeri, sic.
Regalare ad un neo-bipolarismo il cammino iniziato è un errore che dobbiamo evitare: teniamoci uniti e determinati su questo punto. Sarebbe mortale per il 5 stelle un abbraccio con il PD
2- QUALE E' LA NOSTRA SEMENZA: FATTI NON FUMMO PER ESSER ....MODERATI .....
Inutile trovare alibi: la campagna elettorale è il risultato di una svolta moderata che la saggia presenza e laboriosa al governo non giustifica....
Dobbiamo con coraggio e pacatezza, nella chiarezza che non lasci strascico di malinteso ed a costo di separarci per due strade, ma tentando mille volte di percorrerne insieme una sola, producendo il massimo sforzo di inclusione-confronto. Abbiamo passato mesi con il freno a mano tirato , scimmiottando una sinistra trans-genica, il peggio del ciarpame post-moderno "omaggio", creato in laboratorio e funzionale alla società liquida, invece di attaccare anche l'alleato di governo, non soltanto sul giustizialismo, ma sulle problematiche sociali. Dovevamo spiegare meglio l'inganno della TAV, che invece doveva lasciare il passo alle priorità infrastrutturali strategiche, alle quali milioni di persone erano interessate ed avrebbero rilanciato il volano occupazionale vero in modo esponenziale.
Non si è riusciti a trasmettere il fatto che il reddito fosse un intervento di pronto soccorso per i casi rasenti l'inedia e l'estrema povertà, troppo palettato e ridotto; doveva passare la rottura politica simbolica paradigmatica, con la promessa di un intervento più incisivo ma da conquistare sul campo e con il lavoro governativo futuro.
E' mancata insomma la cinghia di trasmissione e coesione ed appartenenza collettiva che la protesta del 4 marzo 2018 aveva trasmesso.
Ma il vero nocciolo del problema risiede nel nodo non sciolto di un pensiero forte che manca, di una chiarezza che latita, trasmettendo un segnale di inaffidabilità pur avendo fatto al governo cose importantissime.
Cari fratelli e sorelle del 5 stelle, semplici elettori come me, simpatizzanti o militanti o portavoce o eletti: cosa vogliamo essere o non essere? fare o non fare?
Sintetizzo con ferocia: vogliamo essere un partito modello "grunen" italiano dolcemente ambientalista, politicamente corretto, giustizialista , oppure
un partito che abbia maturato una forte natura Sociale , Keynesiana, Umanista, dalla parte del Lavoro e delle Imprese e del prodotto Locale e in difesa della Salute e della Terra con il cuore delle origini ma lo sguardo volto ad occupare un orizzonte immenso lasciato libero da una insulsa sinistra maritata al liberismo?
Mi espongo e mi batto e sono convinto che una futura egemonia, capace di intercettare ancora un grandissimo consenso sia nella seconda direzione indicata, nel rispetto di altre strade. Ci dobbiamo chiarire: credo sia indispensabile per il bene del Movimento tutto. Presto e con coraggio e decisione.
3- LE DOLENTI NOTE ORGANIZZATIVE
Questa sconfitta è anche la conseguenza di un movimento troppo liquido che invece deve evolvere ed in questo senso ob torto collo, superare le rigidità iniziali: non possiamo perdere l'ardore delle origini, conservando la confusione iniziale tradotta in un comando corrispondente a un cerchio ristretto, formalmente orizzontale.
Occorre un livello locale-cittadino-regionale e nazionale, senza ipocrisie assembleari ma con un democratico riconoscimento a verifica almeno annuale. Le parole ed i seminari guerrieri e la formazione politica e culturale vanno promosse anche a livello locale; le gelosie di recinto vanno abbattute nel nome di un democratico interesse generale -centrale.
Lo dico fuori dai denti: nelle ultime elezioni sono stati promossi ancora dilettanti allo sbaraglio, troppe donne per seguire l'ideologia dei tempi, non per oggettivo riscontro: tipico della sinistra transgenica. L'italia è un paese evoluto e le discriminazioni sono una mera intenzione che invece perpetua il vero maschilismo e la sopraffazione arrogante. Alcune valide candidate e preparate sono state chiaramente osteggiate: la foto degli eletti alle europee sembra una foto di gruppo ad una gita scolastica.
Lo stesso Di Maio "si deve togliere quella giacchetta da agente in prova immobiliare e mettersi un bel giacchetto giovanile" fuori dalle compagini governative: la forma è sostanza a volte.
Anche un rosario può....comunicare un messaggio subliminale; il vate Beppe Grillo, da uomo di spettacolo ne era perfettamente a conoscenza.
Perché si promuove la mediocrità aziendalista e non guerrieri ed intellettuali preparati, esperti, salvo localmente affidarsi a tecnocrati capaci di valorizzare il danno sul danno?
Succeda quel che succeda intendevo parlare chiaro.
CONCLUSIONI
Sappiamo che ogni sconfitta può anticipare e si può trasformare in una vittoria più grande; ma non possiamo confidare nell'effetto del differenziale tra elezioni politiche regionali europee o amministrative. Tutto scorre in fretta, ma i nodi vengono al pettine soprattutto durante e dopo una esperienza governativa. Ecco perché il nodo della appartenenza e del futuro va sciolto con onestà d'intenti
Ecco perché ritengo che noi pochi, noi felici, noi manipolo di onesti ed idealisti, di italiani per bene dovremmo tornare alle origini con un paradigma innovativo e rivoluzionario capace di interpretare la fase ed il futuro. Crediamoci.
Con franchezza e fraterna affinità
Luca Massimo Climati (lo zio Luca) elettore-sostenitore del 5 stelle
31 maggio 2019
Sostieni SOLLEVAZIONE e Programma 101