[ 15 giugno 2017 ]
L'articolo dell'altro ieri LA VITTORIA DI PIRRO DI MACRON, LA CAPORETTO DI GRILLO E L'ITALIA RIBELLE, ha suscitato alcuni interessanti commenti, anzitutto per quanto concerne la portata ed il significato del successo delle liste pro-Macron alle elezioni legislative.
* Traduzione a cura di SOLLEVAZIONE
L'articolo dell'altro ieri LA VITTORIA DI PIRRO DI MACRON, LA CAPORETTO DI GRILLO E L'ITALIA RIBELLE, ha suscitato alcuni interessanti commenti, anzitutto per quanto concerne la portata ed il significato del successo delle liste pro-Macron alle elezioni legislative.
Pubblichiamo l'intervista che Russia Today ha fatto a Jacques Nikonoff (J. N.), segretario nazionale dei nostri compagni di Partito della Demondializzazione (Pardem).
D. Vede i risultati del partito di Emmanuel Macron alle elezioni parlamentari come un successo?
Jacques Nikonoff (JN) In termini di numero di seggi parlamentari ottenuti se l'andamento del primo turno delle elezioni fosse confermato al secondo, la maggioranza assoluta sarebbe un innegabile successo. Ma in termini di voti, i candidati sostenuti da Macron hanno ottenuto molto meno di lui. Mentre il signor Macron aveva ottenuto 8,6 milioni di voti al primo turno delle presidenziali e 20,7 milioni nel secondo, i suoi candidati ha avuto solo 6,4 milioni di voti.
Inoltre, i 24,4 milioni di cittadini che si sono astenuti (record storico 51.29%), non hanno voluto sostenere Macron. Quest'ultimo, probabilmente super-maggioranza nella futura Assemblea Nazionale, sarà una minoranza nella società. Questa assemblea mancherà di legittimità. Le forze politiche scarsamente rappresentate in Parlamento a causa di una legge elettorale iniqua, dovranno ricorrere alla mobilitazione sociale per fermare la politica ultra-liberista che sta arrivando. Macron è infatti un agente del sistema della globalizzazione neoliberista, attivamente sostenuto dagli Stati Uniti, dalla Cancelliera Merkel e dall'Unione europea.
France RT: Lei pensa che queste legislative segnano la fine dei repubblicani e dei socialisti?
JN: Non sappiamo come andrà a finire con questi due partiti. Sia che sopravvivano o scompaiano, in ultima analisi, ciò ha poca importanza, perché in sostanza condividono le stesse idee socio-economiche, politiche, istituzionali e di politica estera. Sono neoliberisti, europeisti e atlantisti. Questa è esattamente la linea strategica del signor Macron. I ceti politici repubblicano e socialista sono residuali, si tratta di fazioni dell'oligarchia che non sono stati riciclati nella grande lavatrice che è il movimento di Macron.
RT. France: la nuova maggioranza assoluta, composta da personalità da sinistra e destra, sarà in grado di governare?
JN: Questa nuova maggioranza è composta da tre categorie di persone. C'è anzitutto quella dei traditori, coloro che hanno lasciato il loro vecchio partito (repubblicani e socialisti) per quello di Macron perché la ciotola era più attraente. Poi ci sono i membri delle classi medio-alte, che sono entrato in politica per divertimento, senza il minimo senso di responsabilità ove fossero stati eletti. Infine v'è una corte di lobbisti passati con Monsieur Macron solo per difendere gli interessi privati che rappresentano, quelli delle grandi imprese. Il senso dell'interesse generale, la dedizione al bene pubblico è completamente assente dallo spirito e la cultura di questi individui. Essi ci gettano in una gravissima crisi politica.
D. Vede i risultati del partito di Emmanuel Macron alle elezioni parlamentari come un successo?
Jacques Nikonoff (JN) In termini di numero di seggi parlamentari ottenuti se l'andamento del primo turno delle elezioni fosse confermato al secondo, la maggioranza assoluta sarebbe un innegabile successo. Ma in termini di voti, i candidati sostenuti da Macron hanno ottenuto molto meno di lui. Mentre il signor Macron aveva ottenuto 8,6 milioni di voti al primo turno delle presidenziali e 20,7 milioni nel secondo, i suoi candidati ha avuto solo 6,4 milioni di voti.
Inoltre, i 24,4 milioni di cittadini che si sono astenuti (record storico 51.29%), non hanno voluto sostenere Macron. Quest'ultimo, probabilmente super-maggioranza nella futura Assemblea Nazionale, sarà una minoranza nella società. Questa assemblea mancherà di legittimità. Le forze politiche scarsamente rappresentate in Parlamento a causa di una legge elettorale iniqua, dovranno ricorrere alla mobilitazione sociale per fermare la politica ultra-liberista che sta arrivando. Macron è infatti un agente del sistema della globalizzazione neoliberista, attivamente sostenuto dagli Stati Uniti, dalla Cancelliera Merkel e dall'Unione europea.
France RT: Lei pensa che queste legislative segnano la fine dei repubblicani e dei socialisti?
JN: Non sappiamo come andrà a finire con questi due partiti. Sia che sopravvivano o scompaiano, in ultima analisi, ciò ha poca importanza, perché in sostanza condividono le stesse idee socio-economiche, politiche, istituzionali e di politica estera. Sono neoliberisti, europeisti e atlantisti. Questa è esattamente la linea strategica del signor Macron. I ceti politici repubblicano e socialista sono residuali, si tratta di fazioni dell'oligarchia che non sono stati riciclati nella grande lavatrice che è il movimento di Macron.
RT. France: la nuova maggioranza assoluta, composta da personalità da sinistra e destra, sarà in grado di governare?
JN: Questa nuova maggioranza è composta da tre categorie di persone. C'è anzitutto quella dei traditori, coloro che hanno lasciato il loro vecchio partito (repubblicani e socialisti) per quello di Macron perché la ciotola era più attraente. Poi ci sono i membri delle classi medio-alte, che sono entrato in politica per divertimento, senza il minimo senso di responsabilità ove fossero stati eletti. Infine v'è una corte di lobbisti passati con Monsieur Macron solo per difendere gli interessi privati che rappresentano, quelli delle grandi imprese. Il senso dell'interesse generale, la dedizione al bene pubblico è completamente assente dallo spirito e la cultura di questi individui. Essi ci gettano in una gravissima crisi politica.
2 commenti:
OT:
Salvini dichiara: "Noi chiediamo di riscrivere molti trattati: su commercio, banche, frontiere. Se ci dicono di sì, ci mettiamo al lavoro. Se no, ci avremo provato e vedremo"
"Se no, ci avremo provato e vedremo"
"Se no, ci avremo provato e vedremo"
"Se no, ci avremo provato e vedremo"
La tattica del tredicenne, se la mamma di dice no torni in camera quatto quatto. L'altra europa con Salvini. Siamo circondati, non ce n'è uno da prendere.
Ma 20(venti)milioni di suffragi si ottengono solo con quella porzione eurista di societa'francese(minoritaria) assieme al tradimento di pseudo sinistri(socialisti),o ci si arriva con il CONSENSO CONVINTO e determinante di quell'altra porzione(maggioritaria)di popolo che "ha sbarrato la strada al fascismo"?Senza di essa l'allievo dello studioso di Eugenetica non avrebbe mai potuto vincere.Quel personaggio mentore del novello ha intenzione di far attuare al suo allievo un programmino sociale da far inorridire il peggior gerarca del Terzo Reich.Eh ma si respinto il populismo nazionalista!Luciano
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