[29 giugno]
Quando il comitato organizzatore europeo, assieme ai compagni greci, nel marzo scorso decise la data del Forum internazionale, non a caso scelse la fine di giugno.
[nella foto accanto il tavolo di presidenza dell'assemblea plenaria svoltasi ieri sera, presente un compagno del segretariato di SYRIZA]
A fine giugno si sarebbe saputo se il governo greco e gli eurocrati avrebbero raggiunto un accordo.
Dopo una interminabile trattativa, e malgrado le richieste più che moderate del governo di SYRIZA, gli eurocrati hanno preso uno schiaffo in faccia.
Essi hanno presentato ai greci proposte che nel merito e nel metodo erano irricevibili.
Tsipras non poteva spingersi fino al punto di sottoscrivere la propria completa umiliazione, in altre parole, il proprio suicidio politico.
La sua decisione di chiedere ai greci attraverso un referendum se accettano o respingono i nuovi diktat della troika, non è affatto una decisione "estremistica".
Ben al contrario!
Un governo pienamente sovrano avrebbe già rotto le trattative e deciso per uscire dall'eurozona.
Sappiamo che SYRIZA ha cercato di scongiurare in ogni modo e fino all'ultimo momento, la rottura con gli euroligarchi. La decisione di svolgere un referendum è anche una palese sconfitta del gruppo dirigente di SYRIZA, poichè emerge chiaramente che questa europa neoliberista e a trazione tedesca non si cambia.
Qui ad Atene il clima è di nervosa e partecipata attesa dei futuri eventi.
Il sentimento popolare è un misto di rabbia ed incertezza, la rabbia è verso gli euro dittatori, e l'incertezza, è il risultato della politica del gruppo dirigente di SYRIZA, gruppo dirigente che non pare avere quella forza e quella determinazione che occorrerebbero in momenti cruciali della storia come quelli che si stanno vivendo, qui in Grecia, in questi giorni.
Il Forum nel frattempo procede, la partecipazione ieri è stata enorme.
Sorprendente la presenza massiccia dei giovani.
Mentre scriviamo ci apprestiamo ad andare all'assemblea generale finale, che prevediamo sarà numerosa e appassionata.
Poi alle ore 18:00 tutti alla manifestazione con corteo a partire dalla sede greca dell'unione europea.
Nonostante differenti opinioni prevale al forum la consapevolezza della grande importanza del referendum del 5 luglio, che occorre una sonora vittoria del NO.
E se il NO vincerà, anche per il gruppo dirigente di SYRIZA l'uscita dalla gabbia dell'euro verrà posta come decisione solenne ed ineludibile.
Questa sera cercheremo di inviare un nuovo resoconto su questa giornata per certi versi emozionante.
Come molte volte abbiamo sostenuto, dalla Grecia può partire la spinta per abbattere i muri euristi che tengono i popoli prigionieri.
Quando il comitato organizzatore europeo, assieme ai compagni greci, nel marzo scorso decise la data del Forum internazionale, non a caso scelse la fine di giugno.
[nella foto accanto il tavolo di presidenza dell'assemblea plenaria svoltasi ieri sera, presente un compagno del segretariato di SYRIZA]
A fine giugno si sarebbe saputo se il governo greco e gli eurocrati avrebbero raggiunto un accordo.
Dopo una interminabile trattativa, e malgrado le richieste più che moderate del governo di SYRIZA, gli eurocrati hanno preso uno schiaffo in faccia.
Essi hanno presentato ai greci proposte che nel merito e nel metodo erano irricevibili.
Tsipras non poteva spingersi fino al punto di sottoscrivere la propria completa umiliazione, in altre parole, il proprio suicidio politico.
La sua decisione di chiedere ai greci attraverso un referendum se accettano o respingono i nuovi diktat della troika, non è affatto una decisione "estremistica".
Ben al contrario!
La presidenza del workshop sulle strategie per l'uscita dall'euro |
Un governo pienamente sovrano avrebbe già rotto le trattative e deciso per uscire dall'eurozona.
Sappiamo che SYRIZA ha cercato di scongiurare in ogni modo e fino all'ultimo momento, la rottura con gli euroligarchi. La decisione di svolgere un referendum è anche una palese sconfitta del gruppo dirigente di SYRIZA, poichè emerge chiaramente che questa europa neoliberista e a trazione tedesca non si cambia.
Qui ad Atene il clima è di nervosa e partecipata attesa dei futuri eventi.
Il sentimento popolare è un misto di rabbia ed incertezza, la rabbia è verso gli euro dittatori, e l'incertezza, è il risultato della politica del gruppo dirigente di SYRIZA, gruppo dirigente che non pare avere quella forza e quella determinazione che occorrerebbero in momenti cruciali della storia come quelli che si stanno vivendo, qui in Grecia, in questi giorni.
Il Forum nel frattempo procede, la partecipazione ieri è stata enorme.
Sorprendente la presenza massiccia dei giovani.
Mentre scriviamo ci apprestiamo ad andare all'assemblea generale finale, che prevediamo sarà numerosa e appassionata.
Poi alle ore 18:00 tutti alla manifestazione con corteo a partire dalla sede greca dell'unione europea.
Nonostante differenti opinioni prevale al forum la consapevolezza della grande importanza del referendum del 5 luglio, che occorre una sonora vittoria del NO.
E se il NO vincerà, anche per il gruppo dirigente di SYRIZA l'uscita dalla gabbia dell'euro verrà posta come decisione solenne ed ineludibile.
Questa sera cercheremo di inviare un nuovo resoconto su questa giornata per certi versi emozionante.
Come molte volte abbiamo sostenuto, dalla Grecia può partire la spinta per abbattere i muri euristi che tengono i popoli prigionieri.
8 commenti:
Tsipras non poteva dire di sì al piano della commissione europea perché Syriza si sarebbe spaccata e il governo sarebbe caduto. Ergo: elezioni.
Tsipras non poteva dire di no al piano della commissione europea perché Syriza si sarebbe spaccata e il governo sarebbe caduto. Ergo: elezioni.
La scelta dunque era tra elezioni anticipate e un referendum. Ma elezioni anticipate avrebbe significato immettere nel confronto una miriade di altre questioni, secondarie rispetto al nocciolo, con il rischio di un voto popolare molto distorto anche da divisioni politiche interne.
Il referendum è la scelta più pulita, il rasoio di Occam della democrazia. Se i greci faranno la scelta sbagliata ne pagheranno le conseguenze, ma come può esserci sovranità popolare senza una piena assunzione di responsabilità?
Adesso tutti si affrettano a dichiarare che loro lo avevano detto e che il referendum è la scelta giusta.
Io lo avevo detto proprio qui che sarebbe finita con un referendum e la Redazione si impermalita dandomi di quello che inganna sé stesso.
Ecco il link, i miei commenti sono il primo e il terzo che è quello in cui scrivo che finirà con elezioni o referendum
http://sollevazione.blogspot.it/2015/06/grecia-rottura-quale-rottura.html?m=1
A Tsipras e Varoufakis gli avete dato chi del traditore, chi dell"incompetente, altri PRIMA CHE L'ACCORDO FOSSE FIRMATO annunciavano "l'accordo di merda"...
Bagnai, Barnard, verso la fine anche Sollevazione, tuttologi dei vari blog hanno sparato le peggiori idiozie sulla trattativa condotta da Syriza.
Io ve lo avevo detto cento volte ma metto solo altri due link. Censurate pure come avete fatto con gli altri post, dimostrate solo di avere una cattiva coscienza.
Qui ben 7 utenti, più Sollevazione con l'articolo, a starnazzare al crimine contro l'umanità per un accordo "di merda" NON ANCORA FIRMATO. L'ultimo anonimo sono io...
http://sollevazione.blogspot.it/2015/06/accordo-di-merda-di-piemme.html?m=1
Qui più di dieci giorni fa, nel primo dei commenti, anticipo quello che sarebbe successo beccandomi le spernacchiate di un certo utente particolarmente intelligente
http://sollevazione.blogspot.it/2015/06/grecia-non-ce-alternativa-alluscita.html?m=1
Meno male che ci sono i greci che da soli facciamo solo casini.
Buongiorno,
Che Siryzia, abbia deciso per il referendum, ci può anche stare.
Ma personalmente vorrei far osservare che già i Trattati, come riporta il blog orizzonte48, http://orizzonte48.blogspot.it/2015/06/tsipras-anche-tu-te-li-sei-letti-e-li.html
ne trattava.
Poi vorrei chiedere, ma quanti soldi in questi anni, sono stati versati alle banche e di contro alla troika sino ad oggi?
E c'era bisogno di arrivare fino ad oggi da quando Tsypras, è andato al governo, per far chiarezza al popolo su quello che hanno pagato e quanto ancora pagheranno?
MAh!!!!!!!!!!!
Vi segnalo questo articolo molto interessante di ZeroHedge in cui si dice che alla fine l'Europa cederà di fronte alla Grecia nell'interesse non solo della Troika e degli occidentali ma anche degli altri paesi come la Cina, tutti in ultima analisi legati assieme dall'interesse nel mantenimento del sistema finanziario.
Ma certamente anche solo una sostanziosa riduzione del debito o il superamento definitivo dell'austerità andrebbero considerati come una grande vittoria di Syriza non solo per la Grecia e per tutta l'Europa periferica ma per tutti i paesi debitori del mondo. Come evidenzia ZeroHedge un cedimento dei creditori nei confronti degli ellenici provocherebbe nella "scolaresca" dei vari paesi inadempienti una reazione a catena come questa...
http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/2015/06/nt%203.jpg
L'articolo è qui:
http://www.zerohedge.com/news/2015-06-27/greek-butterfly-effect
Sono in accordo con quello detto da Francesco.
Meglio non lasciarsi prendere dalle previsioni compulsive, non conosciamo la tempra degli uomini e fin dove essi riusciranno a spingersi su obiettivi dichiarati e non dichiarati.
Tsipras non ha il mandato della maggioranza dei greci e ne è ben cosciente, va in questo senso la proposta del referendum.
Una proposta che a me personalmente emoziona e la cui correttezza ha ben illustrato Fraioli.
No alla proraga degli aiuti alla grecia.
I tecnocrati servi dei padroni non vogliono che un intero popolo dica la sua sul suo futuro.
L'europa è nemica della democrazia e dei popoli.
Se in grecia, da martedì, inizierà a mancare la moneta per la circolazione normale della vita di ogni giorno, faccio la seguente proposta al governo greco (almeno all'ala sinistra), che nell'immediato non potrà organizzarsi una moneta propria:
farsi fare dalla banca mondiale dello sviluppo un prestito in rubli e yuan.
Non trasformarli in euro per non dare soddisfazione e soldi agli eurocrati, ma farli circolare come monete parallele.
Così potranno resistere e fare il loro referendum senza eccessive turbolenze e avranno anche il piccolo beneficio di veder crescere il commercio e il turismo con russia e cina.
Ma obama ha già telefonato alla merkel e, probabilmente, la cia starà facendo biefing con i generali greci.g
Un appello alla redazione: ma non avete interviste o documenti politici dei compagni greci da proporci? Spero anche che pubblichiate un bilancio politico articolato della 3 giorni del forum di Atene. Abbiate pazienza, l'articolo di Pasquinelli sul socialismo è molto interessante, ma proprio nella settimana in cui tutti i media d'Europa parlano di Grecia e di rottura dell'euro mi sembra incredibile che proprio si Sollevazione non ci siano aggiornamenti quotidiani...anche solo facendosi mandare contributi dai compagni ellenici...
Posta un commento