[27 giugno]
La notizia piomba all'improvviso, mentre si va concludendo la prima assemblea plenaria del Forum internazionale "L'euro è il problema, l'uscita la soluzione".
Secondo un primo lancio d'agenzia greco delle ore 22:00, Tsipras ha rifiutato l'ennesimo diktat degli eurocrati e accenna alla possibilità di un referendum con il quale chiedere ai greci se accettano o respingono le nuove e severissime clausole di austerità.
Nella notte le tv greche interrompono le trasmissioni e comunicano la decisione ufficiale del governo: il 5 luglio si svolgerà il referendum.
Nel cuore della notte, proprio di questo discutono i greci ancora per strada e non ce n'è uno che si dica favorevole ai comandi degli eurooligarchi.
Ieri il Forum si è aperto come previsto alle ore 17:00 alla presenza di circa un migliaio di partecipanti, in gran parte giovani.
Dopo i primi 4 workshop, si è svolta la prima assemblea plenaria (vedi foto sopra).
Un attentissimo pubblico, malgrado le inevitabili complicazioni delle traduzioni in almeno 4 lingue, ha seguito i relatori ed il dibattito.
Particolarmente applaudita Inge Hoger, una compagna dell'ala sinistra de Die Linke, nonchè membro del Parlamento. Successivamente è intervenuto il francese Jacques Nikonoff del Partito dell'emancipazione del popolo (ex M'pep).
A seguire il sempre lucido, economista italiano Sergio Cesaratto, infine il greco Giorgos Melissaropoulos.
Tutti gli interventi, pur con toni e angolature diverse, sono arrivati alla stessa conclusione: non c'è né democrazia né giustizia sociale entro il regime economico e politico che ha nella moneta unica il suo pilastro e simbolo.
I popoli, a cominciare da quello greco, per quanto irta di ostacoli sia la via dell'emancipazione, devono riguadagnare ognuno la propria sovranità, senza concessioni ad ipotesi scioviniste e nazionaliste, ma in uno spirito di fratellanza e solidarietà internazionale.
La serata è proseguita, tra la gioia festosa di centinaia di compagni e compagne, con un bellissimo concerto dal vivo di musica tradizionale popolare greca.
Le diverse delegazioni estere: spagnola, turca, tedesca, francese, austriaca, ucraina, russa e la più nutrita, quella italiana, sono state coinvolte in questo clima gaudente e solidale.
La notizia piomba all'improvviso, mentre si va concludendo la prima assemblea plenaria del Forum internazionale "L'euro è il problema, l'uscita la soluzione".
Secondo un primo lancio d'agenzia greco delle ore 22:00, Tsipras ha rifiutato l'ennesimo diktat degli eurocrati e accenna alla possibilità di un referendum con il quale chiedere ai greci se accettano o respingono le nuove e severissime clausole di austerità.
Nella notte le tv greche interrompono le trasmissioni e comunicano la decisione ufficiale del governo: il 5 luglio si svolgerà il referendum.
Nel cuore della notte, proprio di questo discutono i greci ancora per strada e non ce n'è uno che si dica favorevole ai comandi degli eurooligarchi.
Ieri il Forum si è aperto come previsto alle ore 17:00 alla presenza di circa un migliaio di partecipanti, in gran parte giovani.
Dopo i primi 4 workshop, si è svolta la prima assemblea plenaria (vedi foto sopra).
Un attentissimo pubblico, malgrado le inevitabili complicazioni delle traduzioni in almeno 4 lingue, ha seguito i relatori ed il dibattito.
Particolarmente applaudita Inge Hoger, una compagna dell'ala sinistra de Die Linke, nonchè membro del Parlamento. Successivamente è intervenuto il francese Jacques Nikonoff del Partito dell'emancipazione del popolo (ex M'pep).
La presidenza della prima assemblea |
Tutti gli interventi, pur con toni e angolature diverse, sono arrivati alla stessa conclusione: non c'è né democrazia né giustizia sociale entro il regime economico e politico che ha nella moneta unica il suo pilastro e simbolo.
I popoli, a cominciare da quello greco, per quanto irta di ostacoli sia la via dell'emancipazione, devono riguadagnare ognuno la propria sovranità, senza concessioni ad ipotesi scioviniste e nazionaliste, ma in uno spirito di fratellanza e solidarietà internazionale.
La serata è proseguita, tra la gioia festosa di centinaia di compagni e compagne, con un bellissimo concerto dal vivo di musica tradizionale popolare greca.
Le diverse delegazioni estere: spagnola, turca, tedesca, francese, austriaca, ucraina, russa e la più nutrita, quella italiana, sono state coinvolte in questo clima gaudente e solidale.
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