mercoledì 8 novembre 2017

L'ETICA E LA RIVOLUZIONE COMUNISTA: COMINCIAMO DA NOI di Mauro Pasquinelli

[ 8 novembre 2017 ]

Il contributo Contro lo specismo, oltre la metafisica occidentale ha ricevuto svariati commenti. Alcuni lettori ci hanno criticato per aver ospitato l'opinione di "animalisti che non c'entrano nulla con la SOLLEVAZIONE". Ogni volta è così. Ogni volta che pubblichiamo interventi "anomali" veniamo rimbrottati. Ma il nostro blog è pure questo, una tribuna che da spazio ad opinioni e tesi anche molto diverse dalle nostre, ove essi ci stimolino a comprendere il mondo, i fatti sociali, gli uomini che ne sono protagonisti.

"Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l'indifferenza dei buoni.

Martin Luther King


Nel mio ultimo scritto Contro lo specismo, oltre la metafisica occidentale, ponendomi nella prospettiva dell’antispecismo, ho tentato provocatoriamente di rispondere alla domanda: perché l’homo sapiens non ha realizzato il comunismo.

Lo scandalo della modernità (e Marx)

Ora voglio sviluppare un ragionamento sull’etica dell’homo sapiens e accendere i riflettori su una questione di vitale importanza teorica e pratica: può una umanità interiormente ipocrita e corrotta innescare un processo di cambiamento rivoluzionario? 
Pasolini scrisse:
“L'uomo medio dei tempi del Leopardi poteva interiorizzare ancora la natura e l'umanità nella loro purezza ideale oggettivamente contenuta in esse; l'uomo medio di oggi può interiorizzare una Seicento o un frigorifero, oppure un week-end a Ostia”…“Ma lei non sa cos'è un uomo medio? È un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista”.
Cari lettori preparatevi. Questa riflessione sarà un pugno nello stomaco per ognuno di noi, ci interroga in prima persona e ci chiama in causa.
Lo schiavo e lo schiavista dell’impero romano, come il servo della gleba e il feudatario in epoca medioevale conducevano una vita sostanzialmente eco-sostenibile. Il danno procurato all’ambiente dagli stili di vita produttivi e alimentari delle classi pre-moderne era impercettibile.
Con l’avvento della rivoluzione industriale e l’esplosione del capitalismo tecno-scientifico l’eco-insostenibilità del sistema ha subito un balzo in alto esponenziale ed asintotico.  Ed esso coinvolge insieme, come in un abbraccio mortale, servo e padrone, operaio e capitalista. Certamente l’oligarchia parassitaria e plutocratica, che manipola le sorti del mondo, è infinitamente più colpevole del più povero dei disoccupati, ma anche quest’ultimo non sfugge alla legge ferrea dello stupro ecologico in quanto adotta, più o meno volontariamente, stili di vita che alimentano più squilibri ambientali di un qualsiasi re o imperatore dell’antichità.

Attenzione però. E’ giusto affermare che il feudatario e lo schiavista, pur essendo eco-sostenibili  erano per ovvie ragioni spietatamente etico-insostenibili (ho coniato oggi questo neologismo). Ma gli oppressi del mondo occidentale turbocapitalista si possono rubricare  etico-sostenibili, come lo erano gli oppressi del mondo pre-moderno? Assolutamente no.
Ognuno di noi è irretito nella megamacchina globale del supersfruttamento della natura.  Anche il più anticapitalista tra di noi fa fatica a rinunciare a privilegi eco-incompatibili come il consumo di carne, il telefonino, le sigarette, il computer, l’autovettura, il viaggio in aereo, il sole24ore, il detersivo per piatti e lavatrice, l’acqua potabile per lo sciacquone.  Il vero dramma che ci coinvolge tutti indistintamente è che siamo talmente assuefatti al nostro stile di vita che non scorgiamo il carattere di immeritato lusso imperialista dei nostri consumi. Non vediamo il limite del nostro campo visivo scriveva Wittgenstein. Ci sembra tutto normale e dovuto.  Quando ciò che andrebbe messo in discussione non è solo la distribuzione ineguale della ricchezza ma anche le caratteristiche del paniere con cui si computa il potere di acquisto. Detto fuori dai denti il computer con cui sto scrivendo e il cellulare con cui comunichiamo sono già due esempi di prodotti anti-etici. Le loro batterie sono costituite di un minerale rarissimo in natura il coltan, estraibile solo in una piccola regione dell’Africa al prezzo di guerre spaventose (un esempio tra tutti quella tra Tutsi e Utu) e stipendi di fame. Ma il discorso si può estendere a tantissimi beni di consumo come i vestiti, le scarpe, la pelletteria, i prodotti di lusso, etc, macchiati del sangue di miliardi di animali innocenti e spesso del superlavoro di bambini del terzo e quarto mondo. Ogni anno solo negli Stati uniti vengono uccisi 50 miliardi di animali per sostenere l’american way of life. E’ una ecatombe infinita, il vero olocausto della modernità. 

Persino Marx con sguardo colpevole e positivistico non si soffermò su questo scandalo della modernità e preferì innalzare i suoi peana alla crescita delle forze produttive che dissodano il terreno al regno dell’abbondanza comunista. Si tratta oggi di fare un grosso mea culpa, di vivere in ognuno di noi il turbamento morale causato dal stupro sfrenato della vita. Se non si riparte dall’etica aristotelica del bene comune e dalla sferzante critica greca nei confronti della tracotanza e della hibris umana non potremo ricostruire mai una politica all’altezza dei nostri compiti epocali. Prima di dichiararci comunisti o socialisti dobbiamo riuscire a vivere in ognuno di noi il senso del limite, l’esperienza etica di un uomo nuovo che sa riconoscere ed accettare la sua mortalità, che sa essere coabitatore e non dominatore dell’organismo complesso e fragile chiamato terra. Il cristianesimo ha avuto una colpa enorme: far credere all’homo sapiens di essere immortale. Morto Dio l’homo sapiens si è voluto ri-immortalare nella hibris della sua tecnica nichilista. Ora bisogna riportarlo con i piedi per terra, farlo sentire animale e rialfabetizzarlo. Sarà un compito improbo.

L’Oscenità del post-moderno

Nel mondo attuale l’oscenità è imperante e ci vorrebbe un nuovo Dante che riscriva il libro sull’inferno. Circa un miliardo di persone muore di fame mentre  un altro miliardo, a sole 6 ore di aereo, soffre di eccessiva malnutrizione e obesità. Il 30% del cibo consumato dalle famiglie e nei ristoranti viene buttato nella spazzatura come rifiuto organico. Miliardi di animali vengono uccisi per poi finire in corpi debilitati dal grasso e nei secchioni della spazzatura. Ognuno di noi sperpera centinaia di litri di acqua potabile ogni giorno per farsi la doccia, per alimentare la lavastoviglie e la lavatrice, per tirare lo sciacquone, quando ci sono miliardi di persone che non hanno accesso all’acqua potabile ed essa sta diventando sempre più bene raro, oro bianco. L’industria della carne e gli allevamenti intensivi sono responsabili per il 18% delle emissioni di gas serra. Eppure quanti di noi rinunciano alla carne? Pochi, molto pochi. Carote, patate, frutta vengono distrutti quotidianamente perché agli agricoltori vengono pagati prezzi di fame da un industria che preferisce importare alimenti pieni di pesticidi dalla Cina o dal Vietnam, a costi irrisori. In Italia un kg di carote viene pagato al contadino 17 centesimi, un kg di mele e un litro di latte 20 centesimi. I Prodotti della terra non valgono più nulla e vengono distrutti pur di non essere consegnati a chi ne avrebbe bisogno. Allora come dice Carlo Petrini la vera sfida dei prossimi decenni è una alimentazione sana a km 0, è il ritorno alla terra e alla agricoltura biologica, la trasformazione del consumo in agriconsumo. Ma tutto questo presuppone il superamento del capitalismo e della gabbia di cemento di una modernità impazzita: la metropoli. Ritorniamo ad abitare la natura e le campagne. 
Tutto ciò che è abuso nei confronti dell’uomo e della natura ci sembra diventato un normale uso delle risorse. Ciò che è immorale privilegio e lusso imperialista è scambiato per diritto. E tutti  ci sentiamo in diritto di etichettare come pazzo chiunque predichi la rinuncia ai privilegi o la decrescita.  Perché i privilegi sono di tutti e non solo di una minoranza come accadeva nell’ancien regime! Oggi un Cristo o un San Francesco che cammini scalzo e si nutra dello stretto necessario sarebbe considerato un paria da tenere a distanza al massimo da guardare con ironico sospetto. Chi gli offrirebbe un pertugio? Nessuno. Eppure in antichità si sopravviveva grazie  alla solidarietà vera. Quel poco che i poveri avevano erano disposti a dividerlo con quelli ancora più poveri di loro.
Dal più stupido degli umani al più colto dei politici è tutta una gara a recitare lo stesso mantra: "per uscire dalla crisi dobbiamo crescere". Ma fin dove e fino a quando? Eminenti studiosi di ambiente ed ecologia hanno già lanciato l’allarme:  stiamo sperperando risorse limitate e non rinnovabili che il pianeta ha prodotto in milioni di anni. Ci vogliono 3 pianeti per reggere questo ritmo di crescita dissennata dei consumi. Siamo in debito ecologico con il pianeta. Solo quest’anno il nostro debito ecologico con la natura  è scattato nel mese di agosto. Vuol dire che da Agosto in poi stiamo dilapidando più risorse di quelle che il pianeta è in grado di ricostituire e questo debito per ovvie ragioni non potremo mai pagarlo. Perché è un debito in risorse non rinnovabili. Una rapina stolta, insensata ed infame a danno di noi stessi.
Dobbiamo crescere davvero?


Noi occidentali siamo 800 milioni (30% della popolazione mondiale)  e consumiamo l’80 per cento delle risorse totali.  Ciò significa che ai restanti sei miliardi e 200 milioni di individui lasciamo il 20% delle risorse. Che altro esempio ci vuole per  convincersi che siamo dei parassiti, delle sanguisughe planetarie. Se questo modello fosse esportato la terra imploderebbe in pochi giorni. Allora cosa facciamo noi occidentali? Sconvolti da paure e fobie di ogni tipo ci barrichiamo in una roccaforte sempre più assediata e belligerante. Aumentiamo le spese in F35 e  togliamo risorse per la scuola e la sanità. La sanguisuga va armata fino ai denti per tenere in scacco  il mondo.  Con questo arsenale e dotazione di “civiltà” andiamo in paesi come Iraq e Libia e gli diciamo: o ci date il petrolio al prezzo che diciamo noi, o veniamo giù e vi bombardiamo. Detto e fatto! E dinanzi a questa mostruosità etica e politica l’uomo medio occidentale che fa? Assolutamente nulla. 600.000 morti iraqeni e libici non pesano affatto sulla sua coscienza. Basta che domani si metta la benzina e la squadra del cuore vinca la partita. Tra un documentario sui crimini di guerra e la finale di coppa l’uomo medio non ha dubbi, sceglie la finale di coppa.

Tutto va bene Madama la marchesa... Ci alziamo la mattina e lodiamo la vita con ottimismo percé fingiamo di non vedere l’anima putrescente e vergognosa della modernità. Ai disperati che bussano alle porte della fortezza assediata e chiedevano il pane rispondiamo come la regina Maria Antonietta agli assedianti della Bastiglia: “mangiassero le Brioche”. Poi non lamentiamoci se un giorno verranno a tagliarci le teste.

Ha ragione C. Bukosky : “il capitalismo è sopravvissuto al comunismo! Bene ora il capitalismo divora se stesso”. Non ci vuole una mente eccelsa per capire che questo sistema economico  non ha futuro perché divora le basi su cui è fondato: la terra, il potere d’acquisto, ma soprattutto la dignità dell’uomo! Che monsier le capital si è messo sotto i tacchi.
Non stupiamoci se nella fortezza assediata occidentale, che per 5 secoli ha affamato, de-umanizzato e incatenato i popoli della periferia attraverso il colonialismo, avanzano le destre razziste e xenofobe. Non è una novità, è una costante degli ultimi 100 anni. Perché?  Perché esse soffiano sul fuoco della paura collettiva di perdere i privilegi acquisiti dal supersfruttamento globale e dal consumo anti-etico. Uno stridulo grido umanoide si leva ogni volta nelle urne: "nessuno ha il diritto di contestare la nostra etica, il nostro stile di vita". Era il grido di battaglia del criminale Bush, ve lo ricordate? E la sedicente sinistra moderata cosa fa?  Si accoda alla destra nella rincorsa a difendere le parole di Bush, la mostruosa decadence occidentale. Mentre la sinistra antagonista e ambientalista mostra la corda perché l’umanoide medio subodora il messaggio etico profondo che la anima: basta con la crescita di una economia che mina le fonti della vita, basta con il colonialismo e la decadence!

Per questo ha ragione Pasolini: “l’uomo medio occidentale è un pericoloso delinquente” e, aggiungo io, affamato di ingiustizia. Hosea Jaffe grande economista marxista Sudafricano, ne diede una spiegazione scientifica secca e irriverente: qui in occidente nessuno muore di fame perché ognuno di noi, sottolineo ognuno di noi, anche io che ora scrivo, partecipa subdolamente al supersfruttamento e al saccheggio della periferia e delle risorse naturali. Sarà un caso che le rivoluzioni nel 900 sono scoppiate tutte oltre i confini della fortezza assediata?

Anche la crisi, che non è crisi ma collasso strutturale di un sistema che divora se stesso, non colpisce la popolazione mondiale allo stesso modo. L’aumento del prezzo del mais e dell’energia, deciso da 10 grandi speculatori incappucciati alla borsa di New York,  da noi fa calare i consumi, dal Samsung 8 nuovo passiamo al Samsung 7 usato, ma in Africa fa morire di fame 70 milioni di poveri disgraziati, che poi le oligarchie usano come migranti per ricattare il lavoro in Occidente. Siamo in mano a dei gangster e i politici sono i loro pali. Il terrorismo dell’Isis al confronto del terrorismo legale di monsier le capital e dei suoi politici imbellettati è un brodino caldo!!

E che fa l’uomo medio occidentale dei bar, degli uffici, delle strade quando vede i barconi che affondano, quando alza lo sguardo distratto sui  bambini del terzo mondo che si dilaniano dal dolore morendo di fame o sotto le nostre bombe “umanitarie”? Cambia canale, non vuole essere disturbato. E’ troppo impegnato a discutere di calcio, di sesso, di cucina, di reality show, dell’attore che ha 5 amanti e maltratta la moglie. A volte quelle immagini terribili di morte dentro di se lo risollevano e esclama ai propri figli: "non lamentiamoci, c'è chi sta sta peggio di noi". 

L’arma più potente in mano all’oppressore


L’arma più potente in mano all’oppressore non è la bomba atomica o l’apparato repressivo ma sono la mente e l’etica dell’oppresso che ha piegato e neutralizzato rendendola correa del suo sistema di rapina. Il complice di un furto non denuncia mai il suo  ausiliare. L’accettazione passiva dell’oppressione da parte dell’oppresso è dovuta alla sua corruzione etica, prima che politica. Più facile e più etico dare addosso ad un immigrato che spaccare la vetrina del padrone che ti licenzia. Come un drogato che non può fare a meno della sua dose l’uomo medio occidentale tollera tutto in religioso silenzio, guerre, alluvioni, delocalizzazioni, stragi, perdita dei genitori e del posto di lavoro, incendi boschivi e stragi di animali selvatici, ma non la perdita dei panem et circenses, dei piccoli privilegi dati dagli ammennicoli tecnologici, da diete carnivore, calcio, tifo sugli spalti, sicurezza e quant’altro il sistema gli offre per solleticare la sua vanità e volontà di potenza. Sono queste attenzioni che spostano milioni di voti nelle campagne elettorali. 

Rubare ad un supermercato è pericoloso perché offende la rispettabilità e l’onorabilita dell’uomo medio. Ma fare un buuu a un nero, sgozzare un agnello,  allevare animali in allevamenti lager, pagare e ricevere tangenti, comprare voti e parlamentari, inquinare acqua e aria è del tutto normale e nient'affatto disdicevole. Lo speculatore che gioca in borsa arraffando denaro sulla pelle dei disgraziati è considerato addirittura un vincente, un uomo di successo. E’ cool!! La sua etica lo permette. Ma se un profugo riceve 30 euro di assistenza per mangiare e bere questo si che è un crimine di lesa maestà.

Cito a memoria le parole del comico Balasso, perché sono esemplificative: se il possessore di telepass passa al casello e nota che non c’è fila tra quelli sprovvisti di telepass quasi gli viene un colpo: "Che ho pagato a  fare il telepass", si chiede. Ma quando nota kilometri di fila allora si rallegra e si sente un vero uomo felice e fortunato. E’ lo stesso meccanismo mentale che scatta in tutti coloro che corrono a comprare l’ultimo modello di telefonino e di autovettura: gli serve come status simbol per distinguersi e far sentire inferiori coloro che non possono acquistarlo. E’ una gigantesca fiera delle vanità dove non conta l’essere ma solo l’apparire. Ecco perché Bill Gates diventa mito tra i giovani, perché lui sa accarezzare le false illusioni collettive, sa solleticare il vanaglorioso che si nasconde in ognuno di noi.  Programmi televisivi come X Factor, Beautiful, Isola dei famosi, Grande fratello vip (quest’ultimo ieri sera ha avuto il massimo di share con più di 5 milioni di telespettatori su canale 5), sono diventati veri e propri oggetti di culto perché l’uomo medio in fondo è un pericoloso fancazzista, un vanitoso conformista e qualunquista. 


L’umanoide occidentale, infine, è un fatuo divoratore di immagini, è un meschino homo sapiens-videns. Il bombardamento virtuale a cui è sottoposto dall’alba al tramonto e dal tramonto all’alba, a 360 gradi del suo giro di orizzonte, lo fa vivere nell’insensatezza, in un eterno presente senza senso né scopo. Vero e falso, crimine e fiction, tutto si confonde nella sua testa paralizzandone la memoria, la capacità di comprendere e di agire. Nulla fa più scalpore, nulla desta più scandalo nella sua mente debilitata e de-spiritualizzata. Questa è la vera e grande vergogna della modernità: lo scandalo di un oltre-uomo diventato insensibile ad ogni crimine e ingiustizia perché smidollato eticamente dal potere, sfibrato e fiaccato dalla rincorsa al vacuo imposta dalle mode fluttuanti della società dello spettacolo. La freudiana sublimazione degli istinti vitali nella arte e nella cultura si sta risolvendo in una spaventosa de-sublimazione collettiva delle pulsioni primarie.

Concludo la mia riflessione esprimendo la consapevolezza che la rivoluzione prima di essere fatta nelle piazze e nelle urne va fatta nel cuore e nella testa delle persone, altrimenti, come insegna la storia, mettiamo solo il servo al posto del padrone e il padrone al posto del servo. E’ un compito faustiano e prometeico di inarrivabile, solenne nobiltà e forse non ce n'è più il tempo. Ma di nuovo spes contra spem

Ogni rivoluzione comincia da piccoli passi e i primi che dovremmo compiere sono proprio quelli di un cambio nel nostro stile di vita alimentare, culturale, di consumo dando priorità a scelte che già ora prefigurino un uomo diverso, un differente rapporto tra gli esseri umani, tra uomo e natura e tra uomo e animale. Spegniamo la TV e accendiamo le menti. Cominciamo ad usare i nostri organi interni non più come cessi ma come un tempio da rispettare e valorizzare. La prima rivoluzione comunista va fatta in ognuno di noi per liberare i nostri corpi dall’intossicazione di bisogni indotti e de-sublimanti, da veleni nocivi e droghe virtuali. La nuova civiltà va costruita giorno per giorno, passo dopo passo. La presa del potere non ci regala nulla miracolosamente se prima non avremo gettato i semi di una nuova speciazione post-umana.  
Aveva ragione Ghandi “ sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”.





34 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Mauro
a 100 anni dalla rivoluzione d'Ottobre un vero capolavoro del pensiero che non mi fa disperare sulle potenzialita' di quello che chiami umanoide! Grazie ancora lo faro' girare in rete!!
Luigi

Anonimo ha detto...

http://www.corriere.it/ambiente/17_luglio_05/stephen-hawking-piogge-acide-temperature-250-terra-diventera-come-venere-271d1e94-6155-11e7-bdfb-e027df3feb8d.shtml

Anonimo ha detto...

leggete tutti l'allarme apocalittico lanciato da Stephan Hawking il piu' grande astronomo vivente
http://www.corriere.it/ambiente/17_luglio_05/stephen-hawking-piogge-acide-temperature-250-terra-diventera-come-venere-271d1e94-6155-11e7-bdfb-e027df3feb8d.shtml

Unknown ha detto...

Credo che parlare sempre e solo dei solito temi economico/politici e tra persone che la pensano piu' o meno nello stesso modo che se le suonano e se le cantano porti ad un appiattimento intellettuale autoreferenziale,l'arricchimento personale passa per la discussione tra opinioni diverse,poi alla fine della discussione si puo' anche rimanere ognuno della propria opinione l'importante è accetare le nostre diversità di vedute,Fatta questa premessa devo dire che le tue riflessioni sono largamente condivisibili anche se poi ognuno di noi scende a compromessi con il mondo che ci circonda per cui come anche tu ricordi il fatto stesso che noi stiamo usando un pc siamo parte del sistema che critichiamo,secondo me però va fatta una ulteriore riflessione ovvero il fatto che milioni di persone neanche si rendono conto di essere parte di un sistema sbagliato e pensano sinceramente di essere nel "giusto" per cui mi verebbe da dire perdoniamo loro perché non sanno quello che fanno in fondo viviamo in un mondo che ha scientemente creato milioni di drogati consumatori compulsivi che neanche si rendono conto di esserlo, oppure anche si rendono conto di esserlo proprio come i drogati non riescono a smettere,io direi che tra loro e noi ( quelli che si rendono conto)i piu' deprecabili siamo noi nel momento in cui " cediamo ai compromessi" pensando che comunque dovendo vivere in questo mondo qualche compromesso dobbiamo accettarlo e cosi' mettiamo la nostra coscienza a tacere,ora però dopo aver analizzato le responsabilita' del "popolo" dobbiamo analizzare quelle delle elites quelle che prima hanno drogato i popoli per renderli loro schiavi ed ora che siamo dei tossicodipendenti del consumismo ci tengono in pugno e la droga ce la stanno facendo pagare con i nostri diritti,queste elites hanno progettato tutto da molto tempo per portarci dove siamo oggi e loro sanno e sapevano cosa stava accadendo perche' come dei burrattinai nel nascondimento del pubblico muovevano i fili del mondo,purtroppo un libro uscito nel 1905 dove veniva descritto nei minimi dettagli il progetto che sviluppandosi ha creato il disastro attuale non fu preso sul serio e le elites hanno dilagato,adesso anche se un numero crescente di persone sta' prendendo coscienza della situazione credo che sia impossibile scardinare il vero potere quello che governa il mondo per cui ognuno cerchi con onesta' intellettuale nel proprio piccolo di mettere in atto quei comportamenti che potrebbero cambiare il mondo ma non speri che questo cambi ad opera degli uomini se i nostri antenati erano eco compatibili non lo erano per loro scelta individuale ma solo perche' non disponevano delle nostre tecnologie,l'uomo ha da sempre dentro di se gli stessi " mostri" dall'uccisione di Caino ad oggi gli egoismi e le cupidige sono sempre gli stessi.

https://infoalternativablog.wordpress.com/2014/10/18/la-questione-dei-protocolli-dei-savi-anziani-di-sion-verita-o-falsi-clamorosi-giudicate-voi/

Anonimo ha detto...

Meditare sulla riva del fiume è un ipotesi da prendere in considerazione se ci aspetta una lunga lotta-guerra di logoramento, influendo almeno sul battito di ali della farfalla che spostiamo prima di sederci.francesco

http://ecovillaggi.it/rive/chi-siamo.html#associarsi

Anonimo ha detto...

MAURO PASQUINELLI
Rispondo a Emiliano alter Pinco Pallino
grazie per il tuo post che condivido! Interessante il tuo incipit iniziale e aggiungerei che parlare e scrivere sempre di politica ed economia rischia di autocastrarci. Fa il gioco del sistema di potere che vuole rinchiuderci nel perimetro di una forma mentis limitata e specialistica incapace di cogliere il senso del tutto. Te lo dico da ex economista e politico marxista dedito allo studio super-specialistico di salari tassi di profitto e politiche di governo etc. Poi mi sono reso conto che questo lavoro e' necessario ma non basta! Che bisogna scavare piu' a fondo nello studio della complessita' del reale, del tutto per dirla con Hegel,, a partire dal cosmo per arrivare alla natura umana. C'e' di nuovo bisogno di una visione complessiva del mondo, di una welthanshauung, di una filosofia di un pensiero che guidi la politica e l'economia altrimenti siamo come i criceti che girano girano e ritornano sempre al punto di partenza!! Non illudiamoci !!! Il 98% delle cose che diciamo sono state dette da altri prima di noi ma c'e' un 2% di originalita' su cui bisogna lavorare per far avanzare lo spirito umano (come il 98% del nostro DNA uguale a quello della scimmia poi c'e' il 2% che ne sugella il salto evolutivo). Mauro P.

Anonimo ha detto...

MAURO PASQUINELLI
Rispondo a Francesco
che scrive: “Meditare sulla riva del fiume è un ipotesi da prendere in considerazione se ci aspetta una lunga lotta-guerra di logoramento, influendo almeno sul battito di ali della farfalla che spostiamo prima di sederci”.
Caro Francesco apprezzo la tua capacita’ di fare sarcasmo con frecciate fulminee e derisorie!! Ma non condivido, e su di me non fanno presa. Sappi che grandi pensatori seduti sulla riva del Fiume a meditare hanno cambiato la storia piu’ delle armate di Cesare e Alessandro Magno. Non ci sarebbe stato il buddismo e gran parte della cultura orientale senza un “pazzo” che per molti anni si e’ auto-esiliato come un misantropo nella foresta a rimuginare sulle 4 nobili verita’. Il cristianesimo senza il Cristo penitente che digiuna 40 giorni nel deserto e combatte le famose tentazioni! Non ci sarebbe stata la rivoluzione francese cosi come la conosciamo senza le passeggiate solitarie di Rousseau. Non ci sarebbe stata la rivoluzione russa senza un Marx chiuso nella sua biblioteca del British Museum per oltre 15 anni! Non ci sarebbe stata la grande civilta’ greca-ateniese e poi quella cristiana senza il giardino di Epicuro e l’accademia dei “fancazzisti” discepoli di Platone ed Aristotele. La teoria e’ l’anima della prassi! Mauro P.

Anonimo ha detto...

Interessante articolo che unisce testa e pancia, ma io mi chiedo se queste riflessioni sono valide, come anch'io credo, perché ce la siamo presa tanto con Latouche, manco fosse un pericoloso rossobruno ?
Ricordo benissimo gli sferzanti commenti sul tema della decrescita, come se fosse un attentato alla classe operaia, come ricordo altrettanto bene le contumelie che dovette subire il povero e indimenticabile Costanzo Preve quando ci metteva in guardia dall'idiozia del finto contrasto destra/sinistra.
Allora dico che forse invece di prendersela con lo schifoso "uomo medio" gli intellettuali, quelli che sanno leggere e scrivere, certa verve critica dovrebbero rivolgerla prima di tutto verso sé stessi.

Adriano Ottaviani

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
Rispondo sinteticamente a Adriano Ottaviani sulla questione della decrescita, che sara’ argomento di un mio prossimo contributo.
Premetto che sono uno studioso indipendente e le mie opinioni non necessariamente coincidono con le idee della redazione di Sollevazione!! Che ringrazio per la sensibilita’ e l’apertura che esprime nel pubblicare i miei post!! Senza tagli e senza censura!!
Popolo ed elite’!! Fino a qualche tempo fa ritenevo che la colpa dei mali del mondo fosse tutta delle elite’ che lo hanno governato, del “sistema” si diceva negli anni 70!! Poi mi sono chiesto se grande responsabilita’ ce l’abbia anche il popolo che ha sempre deciso, in ultima istanza, il destino delle elite’!! Se la componente popolo con tutti i suoi bisogni, falsi desideri, pulsioni distorte etc non sia uno degli elementi costitutivi del sistema! Perche’ vince Musumeci in Sicilia e non Cancellieri? Perche’ Berlusconi e’ sempre sulla cresta dell’Onda nonostante sia stato condannato piu’ volte per corruzione, truffa riciclaggio di denaro sporco? Perche’ l’onda e’ il popolo e lui appunto la cresta!!
Prendiamo il caso emblematico dell’URSS. Se ha vinto la proposta di Stalin e non quella di Trotsky non e’ solo responsabilita’ di eventuali “errori” di Trotsky ma del carattere e delle limitazioni di un popolo sfibrato ed esausto, che non era pronto a fare il salto verso la mondiale da lui avanzato. Se l’elite’ burocratica sovietica e’ successivamente decaduta per lasciar spazio al capitalismo di Eltzin e Putin, senza che si sia sparato un colpo di fucile nelle piazze, non e’ da ascrivere ad un complotto di palazzo ma a leggi e forze profonde che operano nella storia e tra queste il volere e il sentire di un popolo. Lo stesso dicasi per la vittoria e sconfitta del fascismo. Mussolini e’ stato sospinto al potere e poi impiccato dalle classi dominanti italiane con la complicita’ diretta del popolo italiano non da una mano invisibile della storia!! Nel 36 il popolo italiano scendeva in piazza a festeggiare la nascita dell’impero e lo sterminio con i gas del popolo etiope. Per questo scrivo nell’articolo che oggi l’arma piu’ potente dell’oppressore non e’ il manganello ma la mente e l’etica dell’oppresso! Oggi piu’ di ieri corrotta e dilaniata dal consumismo e dal “grande fratello” dello spettacolo e del virtuale!! Che attenzione: purtroppo gratifica il popolino molto piu’ di questo blog, dei libri di Marx e delle idee di Lenin!!!
Rovesceremo le elite solo quando il popolo lo decidera’! E il popolo sara’ pronto quando la sua storia, la sua cultura, la sua sensibilita’ crescera’ a tal punto da fare a meno dell’ elite’ dominatrice, come il bruco crescendo fa a meno della sua epidermide per trasformarsi in farfalla!! Se fra duecento anni la terra sara’ un pianeta inospitale come Venere (si leggano le dichiarazioni di ieri di S. Hawpking) cio’ vorra’ dire solo che il popolo avra’ avuto la lezione che merita. La sua autodistruzione!!! di cui purtroppo pagheranno le conseguenze anche uomini giusti, piante ed animali incolpevoli!!
Sulla decrescita hai ragione e rispondero’ in modo articolato a breve!! Mauro P.

Infod'Annata ha detto...

Condivido l’articolo, mi piace, e anche i commenti. Avrei giusto da suggerire all’autore che, per l’Etica di cui parla, Aristotele non è esattamente l’esempio da seguire. Se è per questo infatti, anche i politici e i preti parlano di ‘bene comune’. Quando pure, come il filosofo greco, così neanche questi altri sono mai stati ‘comunisti’, ma anzi ben altro.

Anonimo ha detto...

Questo scritto molto incisivo e autentico è un vero pugno nello stomaco che ci meritiamo ampiamente,visto il nostro immobilismo dinanzi al disgregarsi dell'umanità ,al nostro egoismo e crudeltà verso gli animali e il loro diritto all'esistenza; detto ciò il vero grande problema rimane sempre uno:come possono pochi di noi convincere ad un cambiamento radicale e immediato una moltitudine sterminata che sta andando in tutt'altra direzione?pochi giorni fa stephen hawking eminente astrofisico ha chiaramente detto che dopo anni di studi scientifici e attente osservazioni dei cambiamenti del pianeta, dati alla mano, la terra sta andando verso la sua dissoluzione già in atto visto i drammatici cambiamenti climatici e che finiremo come Venere con temperature di 250 gradi e in 600 anni sarà un pianeta morto e che reazioni pensate ha suscitato in moltissime persone? Insulti,accuse di catastrofismo e di attacchi di demenza le piu "gentili;questo non deve farci smettere di lottare e difendere gli animali dalle crudeltà, cercare di cambiare il più possibile le nostre abitudini di vita ma non mi sento così ottimista da pensare che si invertira' un vero e proprio trend autodistruttivo,spero comunque di sbagliarmi e che voi li fuori siate invece la maggioranza pronta all'impegno e al cambiamento e come sempre informarsi e leggere scritti come questo possono essere un valido aiuto e una scossa per l'azione che ognuno di noi deve
sentirsi chiamato a fare..
Grazia

Anonimo ha detto...

@Mauro_Pasquinelli

Non sono convinto che il mio fosse sarcasmo, invece che autentico desiderio di scrollarmi di dosso la pesantezza accumulata in questi ultimi anni a studiare come sopravvivere e far fronte all'assedio ordoliberista; pur riconoscendo che per me la meditazione prima che una tecnica da fare in un posto tranquillo è uno stato vibrazionale, e avendo conosciuto posti che invitano l'armonia.

Sono d'accordo con te che per essere ecologisti con il sistema intorno a noi non si debba trascurare noi stessi in quanto sistema complesso, che influenza ed è influenzato dagli echi ("eghi") delle relazioni sociali; ma occuparsi di politica, che è la guerra in altre forme, non aiuta a risuonare in armonia, e bisogna mettere nel conto la propria e altrui nevrosi, quella dei compagni di lotta.

Se avessi un posto mio di certo mi organizzerei per l'autosufficienza eco sostenibile, mentre quello che mi trattiene dallo scegliere di andare a vivere in un ecovillaggio (sperimentatata qua e là per un totale di 3-4 anni) è aver constatato che le sorti degli ecovillaggi sono dipendenti dai soldi dei visitatori; con la crisi i visitatori diminuiscono, diminuendo anche le condizioni di vita e la possibilità di diventare residenti, ammesso che ci si trovi bene a vivere con loro e loro con noi.

Negli ultimi 15 anni quando l'esperienza comunitaria finiva, spesso coincidendo con la fine di una relazione, d'amore o d'amicizia, si ritornava a contattare condizioni di lavoro peggiori da come le avevo lasciate; ero decresciuto felice mentre qualcuno si era arricchito distruggendo molto più in fretta di quanto io avessi creato ecologicamente.

Esistono anche realtà comunitarie che prevedono condizioni di vita quasi ascetiche, ma con umidità poco sostenibile per la mia chitarra (senza sarcasmo, e con i miei 40 giorni ispirati da Shelton).
Comunque ho un bel ricordo dello stile di vita a contatto della natura, senza tv e web.

Il paradosso che ho constatato nel vivere eco sostenibile, dove molte comunità mettono la meditazione, cioè andare dentro se stessi, connettersi con l'essenza etc., tra le attività più importanti, è che lì parlare di politica è vissuto o come una fuga dallo stare nel momento o addirittura come una provocazione...insomma il tema struttura/sovrastruttura non è molto popolare.

Quando ho sentito Barack Obama parlare di "resilienza" a me è venuta una reazione politicamente scorretta di pensare alla "resistenza".
Ma questo non significa che questo odio debba essere agito con le stesse armi usate dall'élite, snaturandoci, assomigliando ai nemici.

La sequenza immaginata sulla riva del fiume dove che tra i tanti corpi dei nostri scorra anche qualcuno dei loro in qualche modo è parte della "resistenza", per non deumanizzare del tutto i nostri nemici immaginandoli immortali.
Sì, meditare sulla natura mortale dei "potenti" è una buona tecnica, da fare tutti i giorni, non solo sulla riva del fiume. Un caro saluto.francesco

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
Rispondo a D’Annata sulla questione dell’Etica Aristotelica. Hai ragione oggi nel 2017 non possiamo prendere a fondamento l’Etica di Aristotele, scritta 2500 anni fa, per edificare su criteri di giustizia universale la nuova comunita’ umana!! Da Aristotele pero’ prendo ad esempio lo sforzo geniale, rivoluzionario, rispetto ai suoi tempi, di definire e caratterizzare compiutamente la nozione di etica, come quella di politica! Che nessuno dopo di lui e’ riuscito a fare! Tranne forse Spinoza!! Grandi pagine scrisse Aristotele sul concetto di bene comune, di giustizia, di felicita’, di amicizia, di eudomonia, di virtu’ etiche e dianoetiche. per molti versi ancora oggi attuali. Da questo punto di vista il libro sull’etica di Aristotele non e’ mai invecchiato e ha sopportato come nessun altro l’usura del tempo storico!! Certo Aristotele era figlio del suo tempo! Dopo Marx, dopo Rousseau, non si puo’ tornare alla concezione aristotelica dell’etica e della democrazia, se non altro perche’ giustificava il sistema della schiavitu’, la sudditanza delle donne e lo specismo nei confronti degli animali! Oggi il libro sull’etica andrebbe riscritto proprio ponendo al centro nuovi valori come l’antispecismo, il rispetto della vita degli animali, l’abolizione di ogni forma di schiavitu’ e di oppressione dell’uomo sull’uomo.

Unknown ha detto...

Quando ho affermato che non abbiamo speranze di scardinare il vero potere l'ho fatto perchè dopo vari studi e letture (come ad esempio Massoneria e sette segrete la faccia occulta della storia libro che io reputo fondamentale anche se nella parte finale molti non condivideranno i metodi proposti per combattere il sistema la parte storica e descrittiva degli eventi è fondamentale nella comprensione dell'evolversi del progetto di dominio mondiale),mi sono reso conto che le elites non solo muovono i fili del mondo ma creano ad arte dei movimenti finti antisistema che in realtà sono funzionali al sistema i famosi gatekeeper (ogni riferimento al M5S non è puramente casuale), per cui poi risulta difficile se non impossibile anche alle persone dotate di buona volontà capire dove è il vero e dove il falso e nel pacifismo\ecologismo possiamo trovarne diversi di esempi di finti movimenti antagonisti al sistema).Ps naturalmente in merito al mio precedente commento l'ucciso era Abele e non Caino l'omicida.Emiliano

https://infoalternativablog.wordpress.com/2014/12/07/ecologia-e-tutela-dellambiente-il-paravento-del-nuovo-ordine-mondiale-finanziatori-dei-vari-wwf-greenpeace-ecc/

://infoalternativablog.wordpress.com/2015/05/25/epiphanius-massoneria-e-sette-segrete-la-faccia-occulta-della-storia/

Anonimo ha detto...

“I vegani sono fascisti. Sono anche come i comunisti di Pol Pot. Dobbiamo riconoscere che l’uomo è superiore a tutti gli altri animali e ha tutto il diritto di sfruttarli come crede.”

Queste ed altre autentiche, memorabili perle sono state espresse dall’improbabile intellettuale (forse si crede veramente tale) che risponde al nome di Giuseppe Cruciani.

Per Cruciani, “considerarsi superiori” rispetto ad un altro gruppo di individui sensibili e consapevoli presi in esame equivale a reclamare il diritto di esercitare abuso e prevaricazione a danno di questi ultimi:

“Sono più forte, sono migliore, quindi di te faccio quello che mi pare.”

Sono stati proprio i fascisti, che Cruciani vorrebbe equiparare ai vegani, a reclamare simili violenze liberticide quando nel 1938 promulgarono le leggi razziali in Italia a danno della minoranza ebraica considerata “inferiore alla pura razza italica”. L’ebreo, fino a poco prima individuo beneficiario di diritti, divenne con i fascisti un elemento da emarginare ed infine estirpare dalla società dei “superiori” fascisti italiani. L’ebreo, considerato “inferiore”, venne quindi discriminato e perseguitato da un gruppo di individui che si ritenevano “superiori” a lui e quindi aventi diritto di esercitare a suo danno condotte penalizzanti e lesive della sua persona, dei suoi diritti astratti ed inalienabili, della sua libertà.

Chi sarebbe dunque il vero fascista? Il vero intollerante? Il vero prepotente?

I vegani antispecisti che intendono riconoscere ad ogni altro essere vivente sensibile e consapevole quel diritto che rivendicano per se stessi a vivere liberi la propria esistenza e non essere trattati come oggetti di proprietà altrui?

Fu il Prof. Isaac Bashevis Singer, scrittore di origine ebraica e premio Nobel alla letteratura nel 1978, ad affermare:

“Nei confronti degli animali, gli esseri umani sono nazisti. Per gli animali, Treblinka dura in eterno.”

Quello che fa Cruciani si chiama “proiezione”. Psicologia semplice.

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
Ai carnivori di tutto il mondo sottopongo sempre questo quesito: Perche' non mangiate carne umana! E' buona!E lo facevano gia' certe tribu' di trogloditi del neolitico!!
Uno mi rispose xke' l'uomo si differenzia da un animale e ha una coscienza!!
Ma allora non ti faresti problema a cibarti di un un uomo morto senza coscienza o di un uomo in coma irreversibile?
No che centra mi rispose...la carne umana mi farebbe comunque schifo!!!
Allora xkè non mangi quella di un cane e un gatto?
Perche' i cani e i gatti mi farrebbero schifo!
Vedi, ho risposto, tu mangi carne perche' sei solo un conformista e qualunquista, un pollo nel pollitaio! Verra' il giorno in cui ti eleverai culturalmente e mangiare carne animale sarà visto come mangiare carne umana, di cane o di gatto, una deformazione da troglodita del neolitico! Basta solo cambiare la prospettiva con cui si guarda il mondo! Mauro p.

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
Rispondo con piacere all'anonimo delle 10.05. Che scrive "nei confronti degli animali gli umani sono nazisti. Per gli animali Treblinka dura in eterno".
E' proprio cosi caro anonimo!! Io mi meraviglio solo di quei pacifinti o anarco-comunisti inconseguenti che giustamente combattono il nazismo contro gli umani e lo ritengono giustificato contro gli animali. Questi hanno compiuto il percorso di maturazione umana ed elevazione psicosociale solo a meta'! E non saranno mai esempio per un nuovo modello di vita senza oppressione, di emancipaziine, fino a quando non porteranno a maturazione completa il loro percorso di crescita! L'uomo non sara' mai libero fino a quando tiene in catene altri esseri senzienti!!!
Mauro p.

Unknown ha detto...

Vorrei lanciare una provocazione.Se l'uomo al pari di ogni altro animale è frutto di una evoluzione casuale priva di ogni etica ma che risponde solo alla sopravvivenza della specie per quale motivo si dovrebbe preoccupare degli altri animali? il leone non si preoccupa mica della gazzella, l'aquila del coniglio,e via dicendo, ogni specie bada solo agli "interessi" della propria specie e allora perchè l'uomo non dovrebbe farlo?ogni specie in natura usa quello che l'evoluzione gli ha dato per uccidere e cibarsi,e se noi siamo solo uno dei tanti animali presenti sul pianeta perchè dovremmo comportarci diversamente?diverso e giusto è il discorso della salvaguardia del pianeta ovvero l'habitat in cui viviamo e che nessun'altra specie mette a rischio pena l'estinzione, ma il fatto di cibarsi di animali mica mette a rischio il pianeta è allora se siamo frutto del caso viviamo come il caso ha voluto che ci evolvessimo non vorremmo mica andare contro all'evoluzione?.Naturalmente questo non è il mio pensiero ma è solo per evidenziare come (a mio parere)il Darwinismo ed veganismo\vegeterianismo siano in contraddizione tra loro, per dirla come S.Paolo Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo.In merito a Cruciani reputo lui e la sua trasmissione la zanzara delle sciagure armi di distrazione di massa funzionali alle elites, e per quanto mi riguarda si può parlare di fascismo solo quando qualcuno vuole imporre con la forza le proprie idee, per cui giusto è il dibattito anche aspro tra posizioni diverse ma se alla fine ognuno rimane delle propie idee è può continuare a viverle ed esprimerle parlare di fascismo è veramente fuori luogo, per dirla come il CHE "O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza".Emiliano

Unknown ha detto...

Dimenticavo In Cina si mangiano i cani,in Asia gli insetti per loro è normale ma a noi fanno schifo,alcune tribù praticavano il cannibalismo noi inorridiremmo al solo pensiero questo non è qualunquismo si chiama imprinting fa parte della natura e quindi del Darwinismo ogni specie animale impara dai propri genitori cosa cacciare e cosa mangiare noi non facciamo eccezione se fossimo nati in cina e sin da piccoli ci avessero fatto mangiare cani e serpenti oggi li mangeremmo con gusto idem per il cannibalismo,scusa Mauro con tutto il rispetto ma a me sembra che quello che non è conseguente sia tu, credi ciecamente nel Darwinismo ma ne rigetti le conseguenze logiche, noi apprendiamo come e cosa mangiare per imprinting dai nostri genitori come ogni altra specie animale non ce nulla di non etico in questo è l'evoluzione baby . Se sono solo un mucchio di pelle ed ossa nato dal e per caso visto che l'evoluzione mi ha dato un intelligenza superiore agli altri animali la uso come loro usano i becchi,gli artigli, i denti,ecc.. ed al massimo mi preoccupo dei miei simili e dell'habitat in cui vivo ed anche qui ci sarebbe da ridire, se applico il Darwinismo in maniera estrema che me ne frega delle prossime generazioni io voglio godere qui ed ora in futuro io non ci sarò se la vedranno loro e se si estinguono problemi loro, io intanto mangio bevo è mi dò alle crapule tantò quando morirò di me non rimarrà che un mucchietto di polvere ed allora godiamocela.
Emiliano

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
rispondo a Pinco Pallino

che scrive “Darwinismo ed veganismo\vegeterianismo sono in contraddizione tra loro, per dirla come S.Paolo Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo!!

E cosi caro Emiliano pensavi di aver distrutto Darwin e veganesimo con una botta sola! Pensavi di cavartela con quattro spiccioli, con poche battute!!! Ti ringrazio perche’ i tuoi commenti sono cmq di grande stimolo alla distillazione sempre piu accurata del mio pensiero! Sono grande elogiatore del dialogo platonico!
Intanto farei una distinzione tra pensiero di Darwin e darwinismo, come tra Marx e marxismo, Cristo e cristianesimo, scienza scientismo!!! Tutto cio’ che finisce in ismo e’ sempre una deformazione ideologica del pensiero originario. Non che quest’ultimo fosse puro ed esente a sua volta da ogni forma di ideologismo e falsa coscienza necessaria!! Ogni uomo che osserva, sia esso filosofo o scienziato, lo fa sempre con categorie e campi visivi che prende in prestito dalla societa’ e dal contesto storico in cui vive!
Darwin e’ stato uno scienziato della natura, e non dovrebbe destare scandalo ad una mente aperta e non obnubilata dal dogma religioso la scoperta che la natura non sia solo quell’idillio meraviglioso descritto dai mistici e dai profeti ma anche qualcosa di altro, vale a dire la giungla, il teatro spaventoso di una guerra quotidiana per la sopravvivenza dove domina il binomio paura e fuga, vita e morte violenta! La contraddizione non e’ di Darwin ma del credente che per spiegarsi questo stato di natura deve ricorrere al peccato originale e alla caduta dell’uomo dal paradiso, come se la giungla non fosse preesistemte alla nascita del sapiens!!
continua

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO

continua risposta a Pinco Pallino

Il darwinismo e’ una degenerazione sociologista del pensiero naturalistico di Darwin, piegata agli interessi delle classi dominanti di epoca vittoriana di fine 800. Il darwinismo sociologico e’ l’idea reazionaria, alla base anche del fascismo e del nazismo, che sia etico e giusto trasferire nella vita sociale degli uomini la legge delle piu adatto a sopravvivere e quindi del piu’ forte. In natura pesce grande mangia pesce piccolo e quindi giusto che avvenga anche nella conglomerazione umanoide! Leone mangia gazzella, uomo mangia agnello!! Tutto coerente e giustificato secondo leggi naturali!
Nulla da eccepire! Almeno sembra! Ma cio’ che sembra parafrasando Hegel non sempre e’ reale e vero!
L’uomo non e’ solo il prodotto di leggi naturali evolutive ma e’ anche prodotto di se stesso!! Avendo avuto dalla natura il dono della posizione eretta, del pollice opponibile e di essere un mammifero sociale potenzialmente intelligente si’ e’ trovato a fabbricare strumenti. Trasformando la natura ha iniziato a trasformare anche se stesso e i suoi rapporti sociali.
Il cervello umano, per dirla con Mac Lean, e’ uno e trino! Non per mistero divino ma per legge evolutiva! C’e’ il paleocefalo eredita’ dei rettili fonte dell’aggressivita’ e delle pulsioni primarie. Poi c’e’ il mesocefalo, eredita’ degli antichi mammiferi che ci da l’affettivita’ e la memoria a lungo termine! Infine c’e’ la corteccia che ha dimensioni ridottissime nei pesci e nei rettili, dimensioni pi’ sviluppate nei mammiferi e che nell’uomo raggiunge dimensioni straordinarie con la zona neocorticale! L’autoproduzione dell’uomo nello scambio organico con la natura ha sviluppato al massimo il neo-cortex che e’ anche sede della ragione e ragionevolezza!
Insomma caro Emiliano il nostro cervello non e’ ne un prodotto puro e semplice delle leggi darwiniane della natura ne’ una creazione divina e’ anche risultato della storia umana!
Il problema e’ che l’homo sapiens (e qui giungo alle mie conclusioni antropologiche) ha usato sempre la ragione e raramente la ragionevolezza. In sostanza ha subordinato il suo grande potenziale intellettivo del neocortex e dell’affettivita’ allo strato piu’ profondo quello rettilaneo! Non posso fare a meno di pensare che personaggi storici come Hitler, Stalin, Bush o Trump siano proprio dei rettili, forse anche dei sub-rettili dotati di grande astuzia e intelligenza!
Per nuova speciazione post-umana intendo esattamente questo, rovesciare questo nesso di dipendenza celebrale, riequilibrare le fonti del nostro agire individuale e sociale (aggressivita’ affettivita’ ed intelligenza) come premessa per una vera rivoluzione sociale, che e’ prima di tutto rivoluzione antropologica!
Nella consapevolezza che i morti non resuscitano mai e che possiamo tranquillamente non cibarsi di carne perche’ non siamo felini e perche’ ci siamo evoluti culturalmente! Se trovo un cane ferito per strada non lo mangio lo porto dal veterinario! Un avvoltoio lo mangia! Ci dovra’ pure essere una differenza tra un uomo e un avvoltoio! Ci dovra’ pure essere un salto evolutivo che consenta all’homo sapiens di impiegare le sue enormi potenzialita’ intellettive per passare da sub avvoltoio a post-homo-demens!!

Anonimo ha detto...

STIAMO FACENDO TUTTI LA FINE DELLA RANA BOLLITA!!
COSA DICE QUESTO PRINCIPIO?
❝ Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.❞
❝ Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.❞ VALERIA BONORA DA eticamente.net
Luca

Unknown ha detto...

Caro Mauro (permittimi questa confidenza) il mio obbietivo credimi non è distruggere Darwin ed il veganesimo per me ogni uomo deve credere e fare tutto quello che vuole sempre che il suo credere o fare non sia lesivo dell'altrui libertà,il mio obbiettivo è dimostrarti\vi come l'ateismo ed il Darwinismo siano un prodotto voluto ed alimentato dalle elites che tu\voi vorresti\e combattere,ma invece in buona fede servi\te inconsapelvomente.Quando ho scritto che bisogna superare la fase in cui si analizza solo l'apetto politico\economico,quando ho scritto che le elites creano i movimenti gatekeeper (da secoli) per cui molti in buona fede cadono in errore l'ho fatto perchè a mio parere proprio molti sovranisti sono vittime inconsapevoli delle elites e lo sono nel momento in cui difendono le idee con cui le elites hanno "infettato" il mondo,così anzichè ostacolarlo ne agevolate il dominio mondiale.Ci sono tre letture che io reputo imprescindibili se si vogliono combattere le elites,e sono Massoneria e sette segrete,i protocolli dei Savi di Sion,complotto contro la Chiesa,dalle letture (piene di riferimenti e prove inconfutabili)si evince chiaramente che l'obbiettivo delle elites è ateizzare il mondo il perchè è facile capirlo se 2000 anni di Cristianesimo con la promessa di una vita eterna di gioia o di sofferenza sono riuscite solo in minima parte a frenare gli istinti egoistici dell'uomo,un mondo dove Dio è scomparso ed esiste solo il qui ed ora dove porterà l'uomo? chi frenerà quegli istinti? vedi i Mauro Pasquinelli sono solo il 0,001 della popolazione il resto (degli atei) obbedisce solo al voglio godere e stare bene ora perchè tanto poi si muore e non c'è più niente, e quindi si è disposti a tutto per fare carriera,fare soldi,ecc...,se persino un Marxista DOC come Diego Fusaro difende a spada tratta il Cristianesimo come unico argine contro le elites un motivo ci sarà,senti cosa scrivevano nel protocollo 4 i Sionisti:Ed è perciò che dobbiamo cancellare persino il concetto di Dio dalle menti dei Cristiani, rimpiazzandolo con calcoli aritmetici e bisogni materiali. Allo scopo di stornare le menti Cristiane dalla nostra politica è assolutamente necessario di tenerle occupate nell'industria e nel commercio. Così tutte le nazioni lavoreranno incessantemente per il loro proprio vantaggio, ed in questa lotta universale non si accorgeranno del nemico comune. Ma perché la libertà sconnetta e rovini completamente la vita sociale dei Gentili, dobbiamo mettere il commercio sopra una base di speculazione. Il risultato di ciò sarà che le ricchezze della terra, ricavate per mezzo della produzione, non rimarranno nelle mani dei Gentili, ma passeranno, attraverso la speculazione, nelle nostre casseforti. oppure nel protocollo 2:Non crediate che le nostre asserzioni siano parole vane: notate il successo di Darwin, di Marx e di Nietsche, che fu intieramente preparato da noi.Continua

Unknown ha detto...

Continua Vedi Mauro un grande conoscitore del nemico Don Gabriele Amorth disse: il demonio ti dice 9 verità per conquistare la tua fiducia ed una bugia con cui ti rovina,la rivoluzione Francese come quella di Ottobre sono state volute dalle elites per un duplice scopo eliminare le monarchie Cattoliche perchè il potere monarchico si trasmette di padre in figlio per cui è impermeabile agli agenti delle elites mentre con la democrazia ne piazzi quanti e dove vuoi, ed eliminare il timore di Dio dai popoli in modo che dessero sfogo ai loro più bassi istinti e diventassero così i consumatori compulsivi che sono oggi,sai una religione che predica povertà ed umiltà non è molto funzionale ai loro scopi,ed infatti guarda caso entrambe le rivoluzioni che partivano da 9 verità (il disagio del popolo)hanno inserito la bugia ateismo illuminismo quella Francese,e religione oppio dei popoli quella Russa,ed una volta estirpato il timore di Dio dai popoli hanno avuto mano libera ed hanno dilagato,pensa quella Francese per estirpare dalle menti dei popoli le tre virtù teologali fede,speranza,e carità ha inserito Libertè,egalitè.e Fraternitè (nulla accade per caso).Un altro modo per distruggere la religione è stato quello di infiltrare la Chiesa di massoni falsi Cattolici e con essi dare la scalata ai vertici per creare sempre più scandalo in modo che il popolo non creda più in essa e mi pare che anche questo obbiettivo l'abbiano raggiunto,già nel 1978 il giornalista Mino Pecorelli pubblico sulla sua rivista osservatore politico una lista con 113 nomi di vescovi e cardinali affiliati alla massoneria (alcuni di loro addirittura Papabili), la cosidetta loggia vaticana e sappiamo bene che fine abbia fatto Pecorelli circa un anno dopo la pubblicazione.Nel protocollo 17 leggiamo:Noi ridurremo il clero e le sue dottrine a tener così poco posto nella vita, e renderemo la loro influenza così antipatica alla popolazione, che i loro insegnamenti avranno risultati opposti a quelli che avevano una volta. Quando sarà arrivata l’ora di annientare la Corte papale, una mano ignota, additando il Vaticano, darà il segnale dell’assalto. Allorquando il popolo, nella sua ira si scaglierà sul Vaticano, noi ci atteggeremo a suoi protettori per evitare lo spargimento di sangue. Con questo atto penetreremo fino al cuore di tale Corte, e nessuno potrà più scacciarcene finché non avremo distrutto la potenza papale. Il Re di Israele diventerà il vero Papa dell’universo: il Patriarca della Chiesa Internazionale.La conclusione è fai molta attenzione Mauro perchè citando S.Paolo“La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra",pensando di combattere per il bene potresti essere un inconsapevole strumento del male.Emiliano
http://www.crisinellachiesa.it/articoli/massoneria/massoneria_conquista_chiesa/la_massoneria_alla_conquista_della_chiesa.htm

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
rispondo a Emiliano che scrive
“Quando ho affermato che non abbiamo speranze di scardinare il vero potere l'ho fatto perchè dopo vari studi e letture (come ad esempio Massoneria e sette segrete la faccia occulta della storia libro che io reputo fondamentale anche se nella parte finale molti non condivideranno i metodi proposti per combattere il sistema la parte storica e descrittiva degli eventi è fondamentale nella comprensione dell'evolversi del progetto di dominio mondiale),mi sono reso conto che le elites non solo muovono i fili del mondo ma creano ad arte dei movimenti finti antisistema che in realtà sono funzionali al sistema i famosi gatekeeper (ogni riferimento al M5S non è puramente casuale), per cui poi risulta difficile se non impossibile anche alle persone dotate di buona volontà capire dove è il vero e dove il falso e nel pacifismo\ecologismo possiamo trovarne diversi di esempi di finti movimenti antagonisti al sistema)”. Emiliano

Condivido il tuo pessimismo ma non lo spirito catastrofista e fatalista del messaggio. Anche io sono convinto che abbiamo una possibilita’ su 100 di realizzare una societa di liberi, fratelli ed uguali, eticamente giusta (pessimismo della ragione)!! In altre parole di uscire dalla preistoria per entrare nella vera storia post-umana. Ma siamo come dei naufraghi che per salvare la nostra vita devono sperare nel miracolo e aggrapparsi all’impossibile!! Spes contra spem! Dobbiamo giocarci l’1% di possibilita’ per evitare di affondare totalmente, anima e corpo nella barbarie e a questo punto nell’inevitabile estinzione di massa!! E’ quello che Gramsci chiamava ottimismo della volonta’!! O se vuoi, darwinianamente, istinto di conservazione della specie!! Anche per me gioca tutto a sfavore ma non condivido la tua interpretazione, questa si veramente apocalittica e preludio a una totale rassegnazione, che tutto cio’ che si muove contro il sistema sia addirittura creato ad arte dall’elite (gatekeeper) per deviare e calmierare l’indignazione popolare!! Saremmo cosi approdati a scenari da “oltre-matrix” dove i sapiens fungerebbero da avatar, da cyborg di un potere invisibile e virtuale, immersi in un mondo a sua volta virtuale, che gli e’ stato messo difronte per nascondergli la verita’! Vittime di un super-potere bionico che li sorveglia giorno e notte e li guida grazie a complessi algoritmi per renderli atomizzati, incomunicanti e asociali, benche’ perfetti consumatori e divoratori di merci!! Soggiocati orwellianamente da una neo-lingua e un bi-pensiero che gli fa apparire ogni evidenza rovesciata, il falso per vero, la guerra per pace, la schiavitu’ per liberta’! ! Be’ allora se siamo giunti a questo non ha piu’ senso nulla, neanche ragionarci sopra! Saremmo gia’ dei cloni geneticamente modificati, degli oltre-uomini incapaci di ribellione ed insorgenza poiche’ eviscerati e spossessati del logos! Son convinto che questo scenario e’ l’orizzonte biopolitico a cui lavora il capitalismo assoluto, perche’ cio’ che a lui interessa e’ un uomo-automa che consuma cresce e crepa senza interrogarsi sul senso del vivere!! Ma c’e’ un residuo di liberta’, di autocoscienza e di sensibilita’ nell’homo sapiens che mi fa pensare alla sua possibilita, benche’ remota, di deviare questo corso barbarico per ridare senso, piacere e bellezza al vivere di ognuno di noi!


Unknown ha detto...

In realta' Mauro essendo un uomo di profonda fede sono certo che un giorno avremo " nuovi cieli e nuova terra e tutte le cose del passato saranno passate"per cui so che un giorno " vinceremo" noi ma questo avverra' solo e quando ci sara'l' intervento diretto del cielo,vedi Mauro quando cadde il muro da ateo comunista anticlericale mi resi conto che il tanto sognato mondo piu' giusto non si sarebbe mai realizzato per tutti i motivi che ho gia' esposto in primis l'egoismo della maggioranza del genere umano, e percio' caddi in uno stato di sconforto/pessimismo,poi in seguito grazie ad un percorso di ricerca interiore che mi porto' alla conversione dapprima dall'ateismo alla fede ma rimanendo anticlericale ( anzi ancor di piu anticlericale' perche' per colpa dei "preti papponi" stavo per perdere una cosa cosi' bella come la fede) poi in seguto sempre dopo vari approfondimenti, strenuo difensore della chiesa cattolica non intesa come istituzione gerarchica ma come istituzione /comunita'fondata da Gesu' in persona percio' depositaria degli insegnamenti e dei sacramenti da lui istituiti bene da quando ho la fede se analizzo i fatti da un punto di vista umano ne conseguo che saremmo spacciati ma credendo nelle promesse di Gesu' sono certo della vittoria finale ed eterna,questo non vuol dire stare con le mani in mano aspettando la cavalleria celeste anche perche se lo facessi '' incorrerei in due peccati gravissimi l'accidia ed il tentare Dio,in link ti metto una lucida intervista di Fusaro dove spiega il perche'attaccare le religioni oggi significa mettersi dalla parte delle elites dominanti.Emiliano

http://spondasud.it/?p=10599

pasquino55 ha detto...

E’ la semplicità che è difficile a farsi! Questa semplice constatazione è la principale e più ostica da realizzare da parte di tutte quelle forze politiche e/o singole persone che nel proprio tempo operano con il fine di “abbattere lo stato di cose presenti”. Certamente occorre ed è necessario, come diceva qualcuno, “istruirsi, istruirsi, istruirsi perché occorrerà tutta la nostra intelligenza” ma questa necessità non può e non deve mai essere brandita come una clava contro coloro che per motivi sociali e/o culturali non sono stati in grado di godere e beneficiare di questa opportunità. Richiudersi in una turris eburnea autoreferenziale dove si disquisisce con un linguaggio fatto di citazioni “alte” e di prospettive “metafisiche” non produce altro che far sentire gli “stolti” ancora più “stolti” e certamente non li avvicina e non li fa sentire in sintonia con chi utilizza questa dialettica per rapportarsi con loro. La prima e più importante azione rivoluzionaria che coloro che ne hanno i mezzi e le idealità (al di la della classe sociale cui appartengono e oltre il denunciare le cause e le ragioni politiche, morali, ideali e filosofiche che hanno generato e determinato lo stato attuale delle cose) è quella innanzitutto di costruire e formulare una narrazione ed una prospettiva politica ed economica più semplice possibile e subito spendibile per la lotta contro e in antagonismo ai presupposti su cui si fonda e si regge il dominio dell’attuale società. Se non si sarà in grado di realizzare questo al di la di tutti i pamphlets che si potranno scrivere, non si potrà mai costruire quel movimento reale che abbatte lo stato di cose presenti.
Vorrei anch’io fare una citazione “alta” ed è quella di un vecchio compagno manovale edile che con la sua vita specchiata mi ha insegnato il vero sentire ed agire da comunista più di tante cose scritte e lette. A me studente diceva “io so di non sapere e che sono molte le cose che mi possono sfuggire e confondere quindi, come metodo di difesa per non correre il rischio di sbagliarmi nel fare una analisi politica, ho adottato un sistema che non mi da la certezza di stare nel giusto ma mi da quella di essere sicuro di stare dalla parte dei perdenti ed è quello che quando politicamente non riesco a capire una questione, osservo da che parte si posiziona la Confindustria e mi metto dalla parte opposta quindi sono certo di aver fatto la scelta migliore”.
Se chi lotta contro questo sistema liberal-capitalista non sarà in grado di riscostruire una analoga e potente semplificazione culturale e politica non potrà riuscire a contrastare e a sconfiggere tutte le varie forme che nel tempo potrà assumere il nostro storico nemico.
Pasquino55

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
rispondo all'ultimo post di Pinco Pallino
Heidegger alla fine della sua vita scrisse “solo un Dio ci salvera’” ma essendo fondamentalmente ateo, anche se non dichiarato, lasciava intendere che l’uomo e’ veramente spacciato!! Puo’ fare solo una esperienza mistica dell’essere tutta interiore, indicibile, non rappresentabile. La poesia e’ la massima espressione di questa esperienza del sacro come fascinazione e comunione con il cosmo. Io aggiungo che oltre questo limite contemplativo l’uomo non puo’ spingersi Per un uomo che crede nella possibilta’ e nella liberta’ scambiare l’essere con Dio, come primo movimento ed ens increatum, come ha fatto l’ebraismo e il cristianesimo aristotelizzato, significa creare una sorta di mostro di cui aver paura perche’ alla fine e’ lui a decidere tutto, l’inizio, il cammino e la fine del mondo!! Significa imporre un assolutismo destinale che ti puo’ far essere solo un timorato di Dio con un unico destino e una unica possibilita’ di scelta, morte per chi non crede e salvezza per chi crede, in un dualismo che non lascia spazio al multiforme, al pluriverso delle possibilita’. Perche’ le religioni orientali rifioriscono in ogni epoca mentre quelle monoteistiche mostrano la corda? Perche’ le prime mostrano la strada per raggiungere la saggezza, l’equilibrio, la comunione con il cosmo in questa terra, qui ed ora. Ogni uomo puo’ fare esperienza della beatitudine e della buddita’! Mentre le religioni monoteistiche, vedono il nulla nel corpo e nei sensi e fissandosi sul dogma di un Dio ultraterreno che promette felicita e salvezza oltre la morte solo ai credenti, sono soggette inevitabilmente a spegnersi una volta caduto il dogma e mai raggiunta la promessa. Per ridare speranza all’uomo e scongiurare l’abbandono del credo, il cristianesimo ha compiuto l’operazione piu’ atea e materialista che si poteva immaginare nel giro di orizzonte religioso: la discesa in terra di Dio, la sua incarnazione in un uomo! Fatto morire in croce per riscattare i peccati del mondo ! Un dio onnipotente, eterno ed infinito che si umilia dandosi la morte per redimere un uomo-scimmia dalle sue miserie terrene e’ una delle mitologie piu’ folli che poteva secernere il delirio di onnipotenza dell’homo sapiens! Non sarebbe stato piu’ razionale per un Dio anticipare il giudizio universale in terra senza rimandarlo alla fine dei tempi! Credo perche’ e’ assurdo scriveva l’eretico Occam!! Che posso tranquillamente rovesciare nel non credo perche’ e’ razionale! Se dell’assurdita’ dovessimo fare la depositaria di ogni suprema verita non ci sarebbe piu’ logos, parola, linguaggio e comunicazione dotata di senso tra esseri dotati di ragione!!! Tuttavia sappiamo da Marx che la religione non e’ solo l’oppio dei popoli (versante istituzionale e clericale alleato ai potenti) ma anche la protesta contro le condizioni che producono la necessita’ di questo oppio (movimenti ereticali). Una protesta infantile, onirica purtuttavia una protesta che ha costituito la base ideale di tutte le utopie emancipatrici e che noi oggi abbiamo il dovere di impugnare, in una forma depurata da ogni mitologia, contro il mondialismo capitalistico!

Anonimo ha detto...

“In una parola per evitare possibili malintesi. Non dipingo affatto in luce rosea le figure del capitalista e dei proprietario fondiario. Ma qui si tratta delle persone soltanto in quanto sono la personificazione di categorie economiche, incarnazione di determinati rapporti e di determinati interessi di classi. Il mio punto di vista, che concepisce lo sviluppo della formazione economica della società come processo di storia naturale, può meno che mai rendere il singolo responsabile di rapporti dei quali esso rimane socialmente creatura, per quanto soggettivamente possa elevarsi al di sopra di essi.”
Karl Marx
Analisi della forma sociale come processo di storia naturale! Esattamente come fece Darwin con l'origine della Specie e dell'uomo. Ecco perche' Marx dedico' il suo libro "il capitale" a Darwin. In sostanza occorre analizzare la societa' in modo distaccato e non ideologico come fosse un evento di natura!!

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
Rispondo a Pasquino 55

che in sostanza contesta il mio studio sull’etica e la metafisica perche’ non produrrebbe nessuna nuova narrazione, sarebbe troppo elevato rispetto alle capacita’ di apprendimento del popolino, e non si capisce da che parte sta della barricata, se con gli oppressi o con gli oppressori (mi riferisco alla tua battuta infelice sulla confindustria). Non so quale articolo tu abbia letto caro Pasquino e mi viene il dubbio a questo punto che tu non lo abbia capito!! Perche’ sia quello sulla metafisica sia quello sull’etica sono scritti con un linguaggio che qualsiasi persona abbia fatto la scuola dell’obbligo puo’ capire! Allora mi viene in mente il detto “non c’e’ peggior sordo di quello che non vuol sentire”!! O l’altro di Trotskiana memoria “inutile spiegare la musica ai sordi o la pittura ai ciechi”!! Avresti fatto meglio a spiegare dove e’ il tuo disaccordo sui contenuti piuttosto che farmi un pistolotto sulla forma!! Possibile che con tutti i contenuti espressi, dal problema dello specismo all’etica corrotta degli oppressi in Occidente, tu non abbia nulla da eccepire!!! O dietro la tua critica delle apparenze si cela la coda di paglia di colui che si sente messo in causa per le cattive abitudini che condivide con il popolino, che dice no alla confindustria ma poi va a casa e magari si comporta come un tiranno, un qualunquista o conformista, e si concede ai vizi della stessa societa’ che a parole dice di combattere! Niente di personale perche’ non conosco la sua vita e non molto anche la mia!
Quanto al deficit di narrazione del mio studio, penso che sia una critica davvero ingrata perche’ proprio nell’impianto e nelle conclusioni puoi trovare dei suggerimenti per uscire dalle ammuffite narrazioni della sinistra, in tutte le sue varianti, ed entrare in quella nuova del “sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”! A partire da cio’ che mangi, da come tratti gli animali e la natura, da come ti esprimi e da come ami te stesso e il prossimo tuo!
Il comunista ortodosso vede tutto nell’astratta totalita’ e nulla nelle singolarita’ che lo circondano! La maggioranza dei rivoluzionari che ho conosciuto fino ad oggi si disinteressano completamente dell’esistenza del loro vicino di casa o di partito mentre assumono la vita di una astratta classe sociale o di una totalita’ di popoli e nazioni come stella polare dei loro pensieri o delle loro sublimazioni! Sono stato anche testimone di un copione caratteriale del classico comunista novecentesco: lui si interessa in apparenza alla tua vita fin quando esisti per la sua organizzazione! Se esci non sei piu’ nulla! Il detto di Kant tratta ogni uomo come un fine e non come un mezzo si risolve in questo nuovo motto tra i comunisti: tratta ogni uomo come mezzo se lotta per il tuo fine, come un nulla se e’ estraneo ad esso!!
Ti sembra poco tutto questo come narrazione! E’ la vera rivoluzione copernicana che dovremmo cominciare a partire da noi stessi. Perche’ e’ facile amare a parole le future generazioni che non si conoscono o dedicarsi alla lotta di chi e’ lontano migliaia di km da noi, piu’ difficile e’ rendersi umili servitori ed esempio di vita per il prossimo tuo. Te ne parlo da persona piena di difetti e di incongruenze che pur tuttavia comprende che la vera rivoluzione puo’ partire dal nostro modo di essere e di servire una causa piuttosto che da mille programmi!! Oggi nessuno si ricorda piu’ delle vittorie militari di “grandi condottieri” assetati di potere ma tutti riconoscono la carica rivoluzionaria, universalistica presente nelle parole e nei comportamenti, persino auto umilianti, di un Cristo, di un Budda o di un Ghandi!
CONTINUA

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
continua dal precedente

Infine mi critichi sul fatto che elevandomi troppo faccio sentire lo stolto ancora piu’ stolto!! Qui mi cadono le braccia!! A tal proposito mi viene in mente un compagno con cui scrivevo un giornalino di opposizione in gioventu’. Un giorno se ne usci con queste battute, che probabilmente condividi: “per farsi capire dal popolo bisogna parlare come lui, finanche scrivere con errori di sintassi e se occorre, esprimersi con i suoi strafalcioni!!” Sarebbe questa la missione del dotto? No...e’ esattamente l’opposto!! Dobbiamo elevare lo stolto al livello del dotto. Non il contrario!! Se poi lo stolto si sente ancora piu’ stolto, o vuole rimanere tale, che sia lasciato al suo insignificante destino!

pasquino55 ha detto...

Conoscendoti non voglio aprire una querelle con te e con queste precisazioni la chiudo qui. Mi dispiace per il tuo evidente “limite” nel credere e ritenere che, dato che molti (non tutti) riconoscono a torto o a ragione una carica rivoluzionaria universalistica presente nelle parole e nei comportamenti di Cristo, Budda, Gandhi, la religiosità sia e possa essere ritenuta il “nuovo cammino” lungo il quale riorganizzare una coscienza e una volontà popolare per la realizzazione di un mondo giusto e migliore. Questo compito (e la storia ci è di conforto) purtroppo, per un limite genetico, la religione non lo potrà mai assolvere perché per lei il peccatore è un suo figlio che si è smarrito e perso tanto quanto il figlio non peccatore quindi tra di loro fratelli. Per questo non potrà mai agire ed operare contro e a scapito del peccatore invitando, spronando, suggerendo a chi subisce le sue azioni malvage ad organizzarsi e ad usare tutti i mezzi necessari e idonei per abbatterlo ed eliminarlo. Questo compito non viene riconosciuto ai non peccatori (perché anch’essi non abbastanza puri) ma esso viene riconosciuto e affidato a una identità superiore extra terrena chiamata Dio. Di conseguenza la religione non può condannare e abbattere il peccatore. Il suo ultimo fine resta solo quello di consolare ed alleviare le sofferenze e la disperazione degli ammalati e degli ultimi quindi essa (anche la “migliore” se si potesse stilare una classifica) alla fina è stata e sempre sarà l’oppio dei popoli e non potrà mai essere presa o ritenuta un modello di riferimento per coloro che vogliono liberarsi dal bisogno, dal sopruso e dall’ingiustizia nel mondo reale. Voglio ricordare tre persone che per me e per moltissimi altri hanno rappresentato e rappresentano i valori imprescindibili per una giusta, equa e dignitosa convivenza umana ed in ordine strettamente temporale sono: il gladiatore Spartaco, il politico e filosofo comunista Antonio Gramsci, il rivoluzionario sognatore Ernesto Guevara “il Che”. Riguardo poi il fatto che ritieni ti abbia contestato di esserti elevato troppo e che lo stolto si sarebbe sentito ancora più stolto mi dispiace per la tua intelligenza ma io volevo indicare la luna, ma tu, come quasi sempre succede, ti sei concentrato sul dito. Pazienza. Prosegui pure per il tuo non insignificante destino ma ricorda: quando qualcuno ha (o crede di avere) qualcosa che ritiene importante da dire, non solo sarebbe utile se questa fosse comprensibile a tutti, ma questo dovrebbe essere sentito come un obbligo morale. Il simbolo più alto di questa visione si ha in Dante Alighieri (veramente dotto e non solo pieno di nozioni e citazioni assemblate in un puzzle senza capo né coda) che è andato incontro al popolo anziché lasciarlo al suo insignificante destino e contro i dotti e i saccenti dell’epoca scrisse la Divina Commedia, la sua opera più importante, nella lingua che essi capivano: il volgare. Da sempre chi non ha nulla di nuovo o interessante da comunicare o affermare, per poter comunque continuare ad aprir bocca nasconde e mimetizza questa mancanza dietro una formale complessità pseudo accademica, sempre spocchiosa, falsamente modesta e fintamente popolare. Da scuola dell’obbligo.
Pasquino55

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
Rispondo a Pasquino55

Caro Pasquino mi dispiace ti sia offeso e piccato per alcune mie dichiarazioni ma non era mio intento individuare in te lo stolto che indico nella risposta. Era uno stolto generico ed impersonale che tu stesso hai evocato nel primo post. Credo fermamente e ripeto che l’educatore non e’ colui che compiace lo stolto ma colui che lo eleva anche a costo di scuoterlo; e ti assicuro che il dotto Dante scriveva in Volgare non per farsi capire meglio dal popolo, che al 90 % era analfabeta, ma perche’ era la lingua piu’ aulica ed elevata del momento, nel frantumato territorio italico. . Ti ricordo che non c’era ancora l’Italia e la lingua italiana deriva proprio dal “volgare” di Dante!
Vedi caro Pasquino55 il tuo post (quando mi accusi di aver scritto un puzzle di idee, di nozioni e citazioni sconclusionate e di vedere solo il dito mentre tu indichi la luna, fortunatamente solo tu hai visto queste deformazioni tra le decine di commenti elogiativi) e’ gia’ l’esemplificazione di cio’ che intendo per etica involuta e deviata del comunista occidentale! Il comunista occidentale, come il clero ortodosso, pensando di detenere la verita’ assoluta, non dialoga ma lancia anatemi, allo scopo di umiliare ed emarginare l’interlocutore che incrina le sue ferree certezze, che molto spesso sono credenze, come quelle religiose!! Con questo metodo non solo non aggreghi ma disperdi ed allontani! Ed infatti i comunisti in Occidente sono una razza in via di estinzione, in primo luogo per la catastrofe etica dello stalinismo, in secondo luogo per i tanti piccoli Stalin disseminati ovunque fino al 77, presuntuosi, rancorosi e sempre pronti a scomunicarti o a liquidarti come nemico del popolo e becero interprete della dottrina!
L’educatore deve persuadere e convincere non etichettare e scomunicare!! Questo se permetti e’ gia’ un principio che io metto a fondamento di una nuova etica e narrazione!
Il marxismo in tutte le sue componenti non ha mai scritto un trattato sull’etica!! Questo perche’ e’ sempre stato interno all’orizzonte macchiavellico che ha sempre scisso la politica dall’etica, elevando la prima e minimizzando la seconda. Ma anche interno alla concezione luterana secondo la quale l’uomo si puo’ salvare per grazia divina (per Marx la rivoluzione) e non per le opere che compie! Bisogna superare questo limite del marxismo! Questo e’ lo scopo dei miei due interventi sulla metafisica e sull’etica!!
La luna che indichi con il dito l’ho ben capita, anche perche’ e’ ben chiara e visibile dagli argomenti che avanzi. 1) Religione Oppio dei popoli 2) Scrivere e parlare come se magna...3) Spartaco, Gramsci e Guevara come simboli piu’ alti della lotta per l’emancipazione umana (strano che non abbia messo Robespierre Marx e Trotsky!!). 3) L’uomo religioso non potra’ mai cambiare il mondo perche’ aspetta solo DIO.
Tutta qui la nuova narrazione per cui ti indigni??!! Con tutto il rispetto piu’ che nuova mi sembra la vecchia trita e ritrita!!
Nel mio ragionamento ho sollevato il problema del superamento dell’antropocentrismo, dello specismo verso la natura e gli animali; ho scritto dell’uomo come specie a rischio di sparire a causa del cancro della metafisica occidentale e dell’etica sociale corrotta, il cui epilogo vediamo tutti nel capitalismo predatore tecno-scentifico; combattere lusso e sperpero nell’opulento occidente per combattere poverta’ fame nel quarto mondo. Debito ecologico, decrescita…….Tutto questa ti entra da un orecchio e ti esce dall’altro. Magari te la cavi dicendo che bisogna fare la rivoluzione proletaria ed essa ci salvera’ da tutto!! Come i preti ci parlano di venuta del Cristo e regno dei cieli!! Poi pero’ ti rispondo: anche tu sei mani e piedi nell’orizzonte magico-religioso, nell’attesa del Cristo-Rivoluzione, nell’oppio ideologico che guarisce da tutti mali!!

continua

Anonimo ha detto...

PASQUINELLI MAURO
continua risposta a Pasquino55

Nel mio studio ho cercato di porre le basi per una nuova narrazione. La vera rivoluzione non e’ l’atto salvifico dell’insurrezione che porta al potere il partito unico dei comunisti, che dopo 20 anni spiana la strada ai Deng e Putin di turno! Non e’ l’atto che mette il servo al posto del padrone e il padrone al posto del servo!!La vera rivoluzione (disastro ecologico permettendo) inizia da piccoli passi, da un cambio di prospettiva e di etica dei post-umani di tutto il mondo che con l’esempio quotidiano indichino il nuovo cammino da seguire! L’evoluzione biologica e sociale si realizza sempre da piccole devianze che poi fanno tendenza e portano al salto quantico rivoluzionario!!! Alludevo a Cristo Budda e Ghandi in questa prospettiva, non per farne dei santi o dei catechismi!
Infine Pasquino, se posso darti un consiglio studia piu’ attentamente i fenomeni religiosi e non fare di tutta erba un fascio:
1) perche’ la teologia del peccato originale e’ esclusiva del monoteismo giudaico cristiano e non di tutte le religioni del mondo
2) Perche’ nelle religioni orientali l’elevazione dell’uomo non avviene tramite l’intervento di un Dio separato e trascendente ma seguendo delle nuove regole di vita che portino a compimento il “divino” che e’ in ognuno di noi! Il buddismo e’ considerato addirittura una religione atea, una religione senza Dio e senza peccato originale.
3) Non ridurre la religione ad oppio dei popoli, come nella vulgata novecentesca del marxismo. La religione scriveva Marx e’ sia oppio dei popoli che una forma di protesta elementare contro le condizioni sociali oppressive che producono la necessita’ di questo oppio. E’ ben differente da quello che scrivi!! La chiesa e il clero sacerdotale in tutte le sue forme incarna l’essenza religiosa come oppio, ma Cristo Budda, Campanella, Fra Dolcino i movimenti ereticali perseguitati dalla Chiesa incarnavano a loro volta la protesta contro l’oppio!! E il comunismo, storicamente, altro non e’ che una forma terrena del millenarismo ereticale religioso. Con il corollario finale: il marxismo che a sua volta si e’ trasformato in religione con i suoi dogmi, le sue chiese, le sue scomuniche, le sue inquisizioni e il suo escatologismo!! Vuol dire che e’ nella natura dell’homo sapiens-demens voler credere piuttosto che conoscere? Voler perseguitare piuttosto che emancipare? Voler un sistema di sottomessi ed ineguali piuttosto che di liberi ed uguali? Homo sapiens o post-umano?

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