[ 9 febbraio ]
Vi consigliamo vivamente di visionare ed ascoltare il breve video qui sotto.
E' tal Daniele Manca [nella foto] che parla, per la precisione sul canale Tv del Corriere della sera di ieri, 8 febbraio.
Ci spiega che la ragione del tonfo della borsa di Milano è... il debito pubblico italiano.Verrebbe da fargli una sonora pernacchia e da rispedirlo a dare l'esame di economia politica.
Verrebbe da chiedergli: come mai la borsa di Tokyo non crolla come quella di Milano pur essendo il debito pubblico giapponese il doppio di quello italiano? Di più: come mai negli ultimi giorni c'è una corsa ad acquistare i titoli di stato giapponesi nonostante abbiano una resa addirittura negativa, quindi gli speculatori si facciano carico di quella montagna di debito pubblico?
Come mai a Milano crollano in particolare i titoli delle banche italiane? Non sarà mica perché il recente dispositivo europeo sul bail-in rischia di spedire in default il sistema bancario italiano? E perché sono crollate anche le azioni di aziende manifatturiere, tra cui FCA? Non sarà mica perché gli utili di grandi aziende multinazionali si approssimano allo zero? E ciò non ha forse a che fare con deflazione recessione che attanagliano l'Unione europea?
Non sarà che il tonfo milanese è da inscriversi nel crollo delle borse mondiali? Ed allora: da cosa questo è determinato? Forse che c'entra di mezzo la bolla finanziaria globale? Che dopo anni di corsa ad acquistare ogni sorta di titoli finanziari il loro prezzo è destinato a precipitare, di qui la fuga dal rischio? Forse che alla base c'è che il capitalismo casinò e le politiche neoliberiste sono giunte al capolinea? Forse che di mezzo c'è che gli stessi mercati finanziari ritengono l'Unione monetaria agonizzante?
Domande scomode, che spaventano gli economisti di regime.
Degno di nota che il Manca, un ordoliberista dogmatico, se la prenda col governo, "incapace di ridurre il debito pubblico", quando tutte le evidenze scientifiche mostrano che la spesa pubblica italiana (al netto degli interessi) è inferiore alla media Ue. Di più: è noto che nelle condizioni di diminuzione degli investimenti privati solo con un aumento della spesa pubblica può far crescere il Pil, crescita che è la leva decisiva per far scendere il debito.
Ultimo ma non meno importante: per anni i tecnocrati euro-tedeschi, Draghi compreso, ci hanno assillato col pareggio di bilancio (scandalosamente inscritto addirittura in Costituzione!). Ci ha detto che far scendere il deficit sotto il 3% rispetto al Pil era la legge suprema. Ebbene, oggi scopriamo che il rispetto di questa norma demenziale, sul cui altare venne il golpe Monti e si fece crepare l'economia italiana, è servito a poco, anzi a niente. Scopriamo, lo ammette lo stesso Manca, che paesi con un deficit molto più alto (come l'Irlanda e la Spagna) conoscono una crescita economica robusta, e non sono quindi attaccati con il nostro dalla speculazione finanziaria.
Morale della favola: occorre avere una bella faccia tosta, dopo tutto quanto sta accadendo, dopo che le ricette ordoliberiste hanno fatto fiasco, a dare lezioni.
Vi consigliamo vivamente di visionare ed ascoltare il breve video qui sotto.
E' tal Daniele Manca [nella foto] che parla, per la precisione sul canale Tv del Corriere della sera di ieri, 8 febbraio.
Ci spiega che la ragione del tonfo della borsa di Milano è... il debito pubblico italiano.Verrebbe da fargli una sonora pernacchia e da rispedirlo a dare l'esame di economia politica.
Verrebbe da chiedergli: come mai la borsa di Tokyo non crolla come quella di Milano pur essendo il debito pubblico giapponese il doppio di quello italiano? Di più: come mai negli ultimi giorni c'è una corsa ad acquistare i titoli di stato giapponesi nonostante abbiano una resa addirittura negativa, quindi gli speculatori si facciano carico di quella montagna di debito pubblico?
Come mai a Milano crollano in particolare i titoli delle banche italiane? Non sarà mica perché il recente dispositivo europeo sul bail-in rischia di spedire in default il sistema bancario italiano? E perché sono crollate anche le azioni di aziende manifatturiere, tra cui FCA? Non sarà mica perché gli utili di grandi aziende multinazionali si approssimano allo zero? E ciò non ha forse a che fare con deflazione recessione che attanagliano l'Unione europea?
Non sarà che il tonfo milanese è da inscriversi nel crollo delle borse mondiali? Ed allora: da cosa questo è determinato? Forse che c'entra di mezzo la bolla finanziaria globale? Che dopo anni di corsa ad acquistare ogni sorta di titoli finanziari il loro prezzo è destinato a precipitare, di qui la fuga dal rischio? Forse che alla base c'è che il capitalismo casinò e le politiche neoliberiste sono giunte al capolinea? Forse che di mezzo c'è che gli stessi mercati finanziari ritengono l'Unione monetaria agonizzante?
Domande scomode, che spaventano gli economisti di regime.
Degno di nota che il Manca, un ordoliberista dogmatico, se la prenda col governo, "incapace di ridurre il debito pubblico", quando tutte le evidenze scientifiche mostrano che la spesa pubblica italiana (al netto degli interessi) è inferiore alla media Ue. Di più: è noto che nelle condizioni di diminuzione degli investimenti privati solo con un aumento della spesa pubblica può far crescere il Pil, crescita che è la leva decisiva per far scendere il debito.
Ultimo ma non meno importante: per anni i tecnocrati euro-tedeschi, Draghi compreso, ci hanno assillato col pareggio di bilancio (scandalosamente inscritto addirittura in Costituzione!). Ci ha detto che far scendere il deficit sotto il 3% rispetto al Pil era la legge suprema. Ebbene, oggi scopriamo che il rispetto di questa norma demenziale, sul cui altare venne il golpe Monti e si fece crepare l'economia italiana, è servito a poco, anzi a niente. Scopriamo, lo ammette lo stesso Manca, che paesi con un deficit molto più alto (come l'Irlanda e la Spagna) conoscono una crescita economica robusta, e non sono quindi attaccati con il nostro dalla speculazione finanziaria.
Morale della favola: occorre avere una bella faccia tosta, dopo tutto quanto sta accadendo, dopo che le ricette ordoliberiste hanno fatto fiasco, a dare lezioni.
1 commento:
Oh my God! A questo gli "Manca" il ben dell'intelletto. Sul Titanic sarebbe rimasto a bere wiskhy con un sigaro in bocca fino all'ultimo secondo. Un euroe.
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