Questa mattina, alle ore 10:42 sul blog di Beppe Grillo appariva un inqualificabile editoriale firmato a quattro mani con Gianroberto Casaleggio [1].
Essi lanciano un grave anatema contro la lodevole iniziativa di due senatori di M5S, Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi, che hanno proposto un emendamento, poi approvato dalla Commissione Giustizia, che abolisce il reato di "immigrazione clandestina". Ben fatto!
Lo fanno con ragionamenti che reazionari è dire poco.
(1) I diarchi segnalano che il reato di "immigrazione clandestina" è “presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti". Ora, anche volendo lasciare da parte i paesi presi a fulgido esempio di civiltà (tra cui gli USA, paese dove, come ci dicono i giuristi, lo Stato penale ha rimpiazzato da tempo lo Stato di diritto), vale ricordare che il reato che i diarchi vogliono difendere è presente in tutti, proprio tutti, i paesi dittatoriali e dispotici che pullulano il pianeta.
(2) Affermare, in perfetto stile leghista, che l'abolizione di questo reato sarebbe «un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia», non è solo indice sicuro di ignoranza in materia di flussi migratori, rappresenta una capitolazione ai sentimenti più retrivi, razzisti e abietti che allignano nelle torbide viscere della società italiana.
(3) Scrivere poi, e questo dopo la tragedia sconvolgente di Lampedusa —un barcone affondato davanti alle coste, natanti che non prestano alcun soccorso, gli scampati alla morte arrestati e subito rinchiusi in condizioni disumane— che «Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato"», è indice di meschinità e bassezza morale conclamata.
(4) I diarchi rincarano la dose dicendo: «Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità ... il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico». Un cinismo opportunista da fare invidia ai vari demagoghi di regime e al piazzista Berlusconi, pronti a tutto pur di accalappiare voti ed ottenere uno scranno.
Nel metodo l'editto dei diarchi è come minimo inquietante.
Dopo aver insultato come "Stranamore" i due senatori di M5S, condannano la loro iniziativa come una scelta personale che viola il programma elettorale di M5S e il mandato ricevuto dagli elettori. Non è solo una censura, è l'implicita promessa di una condanna all'espulsione.
La vicenda non tira in ballo solo la questione del "mandato imperativo", o "vincolo di mandato" per gli eletti, [2] ma l'architettura stessa di M5S, quale sia la fonte di legittimità delle decisioni politiche. E' evidente che l'inopinata sortita di Grillo e Casaleggio mostri, in barba al motto "uno vale uno", e alla bufala della "democrazia diretta digitale", come essi siano detentori di un micidiale diritto di veto, che essi e solo essi abbiano l'ultima parola sia in fatto di definizione della linea politica come per ciò che concerne l'investitura o la consegna della titolarità a rappresentare il movimento, e ciò in base al fatto che loro è la proprietà del simbolo.
Ne vien fuori un partito a regime patriarcale, un sultanismo dispotico, dove la diarchia sovrana pretende di essere investita di potere esecutivo inviolabile, senza cioè che vi sia nel movimento alcuna possibilità effettiva di mutare il regime interno medesimo. I detentori del potere effettivo chiedono a iscritti ed eletti docilità e obbedienza, chi sgarra è fuori.
Questa storia ha da finire, e finirà presto. Leggendo alla svelta i tanti commenti in coda all'editoriale di Grillo e Casaleggio si vede che il diavolo e l'acqua santa non potranno stare assieme ancora a lungo. Accanto ai tanti che sostengono i due senatori altrettanti vomitano una lordura razzista da far accapponare la pelle. Ci sono poi coloro che non si schierano, ma chiedono che sia la base a decidere. Staremo a vedere.
Grillo e Casaleggio hanno fatto la pentola dimenticandosi di fare il coperchio. Il Vaso di Pandora si sta aprendo e, in barba a quanto schiamazzano, che destra e sinistra sono criteri divisori morti e sepolti, M5S tenderà a dividersi proprio su questo antico e irriducibile solco. Speriamo solo che chi abbandonerà i diarchi non approdi alla sinistra sistemica, per capirci Pd e suoi satelliti come Sel, che di sinistra, per avere il gradimento delle classi dominanti, han conservato solo la difesa dei diritti civili, dimenticando che essere (e non apparire) di sinistra significa lottare per una società che non sia più basata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, e quindi di uomini liberi sì, ma eguali.
Non basta allora opporsi all'avanzata dei sentimenti e dei movimenti xenofobi e razzisti. Questa battaglia sarà perdente se non la si collega a quella contro il neoliberismo. Non si contrasta la xenofobia andando a braccetto con le oligarchie capitaliste che si fanno scudo della libera circolazione delle persone per difendere ciò che per essi più conta: la libera ciroclazione dei capitali e delle merci (e per loro gli esseri umani sono solo merci). Non si vincono xenofobia e razzismo avallando la perdita di sovranità nazionale e correndo dietro alla globalizzazione, spacciata dalla sinistra sistemica e non solo, come qualcosa di "progressista".
La doverosa solidarietà agli ultimi della terra deve essere ancorata a quella contro il liberismo e l'imperialismo, che sono i veri colpevoli delle devastazioni che costringono milioni di uomini e donne alla fuga dalle loro terre.
NOTE
[1] «Ieri è passato l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all'interno. Non siamo d'accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all'opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono "educare" i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un'unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato". Lampedusa è al collasso e l'Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?» Firmato: Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio [Reato di clandestinità]
[2] Quanto sia aleatorio pretendere di applicare il principio del "vincolo di mandato" è mostrato esemplarmente da questa vicenda. Grillo dice: non era nel programma l'abolizione del reato di immigrazione clandestina". Se è per questo non c'era nemmeno il contrario. Tante sono le decisioni che possono presentarsi davanti agli eletti che non erano necessariamente nel programma su cui hanno preso voti e ottenuto il mandato. Accade il più delle volte che gli eletti debbano prendere delle decsioni, spesso in tempi stringenti, e votare su questioni nuove e impreviste. Finché non si trova un (improbabile) sistema efficace di consultazione in tempo reale con tutti i propri elettori, l'eletto deve decidere e votare una data proposta di legge, certo in sintonia con il suo gruppo parlamentare e con la direzione del proprio mandatario, partito o movimento che sia.
Essi lanciano un grave anatema contro la lodevole iniziativa di due senatori di M5S, Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi, che hanno proposto un emendamento, poi approvato dalla Commissione Giustizia, che abolisce il reato di "immigrazione clandestina". Ben fatto!
Lo fanno con ragionamenti che reazionari è dire poco.
(1) I diarchi segnalano che il reato di "immigrazione clandestina" è “presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti". Ora, anche volendo lasciare da parte i paesi presi a fulgido esempio di civiltà (tra cui gli USA, paese dove, come ci dicono i giuristi, lo Stato penale ha rimpiazzato da tempo lo Stato di diritto), vale ricordare che il reato che i diarchi vogliono difendere è presente in tutti, proprio tutti, i paesi dittatoriali e dispotici che pullulano il pianeta.
(2) Affermare, in perfetto stile leghista, che l'abolizione di questo reato sarebbe «un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia», non è solo indice sicuro di ignoranza in materia di flussi migratori, rappresenta una capitolazione ai sentimenti più retrivi, razzisti e abietti che allignano nelle torbide viscere della società italiana.
(3) Scrivere poi, e questo dopo la tragedia sconvolgente di Lampedusa —un barcone affondato davanti alle coste, natanti che non prestano alcun soccorso, gli scampati alla morte arrestati e subito rinchiusi in condizioni disumane— che «Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato"», è indice di meschinità e bassezza morale conclamata.
(4) I diarchi rincarano la dose dicendo: «Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità ... il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico». Un cinismo opportunista da fare invidia ai vari demagoghi di regime e al piazzista Berlusconi, pronti a tutto pur di accalappiare voti ed ottenere uno scranno.
Nel metodo l'editto dei diarchi è come minimo inquietante.
Dopo aver insultato come "Stranamore" i due senatori di M5S, condannano la loro iniziativa come una scelta personale che viola il programma elettorale di M5S e il mandato ricevuto dagli elettori. Non è solo una censura, è l'implicita promessa di una condanna all'espulsione.
La vicenda non tira in ballo solo la questione del "mandato imperativo", o "vincolo di mandato" per gli eletti, [2] ma l'architettura stessa di M5S, quale sia la fonte di legittimità delle decisioni politiche. E' evidente che l'inopinata sortita di Grillo e Casaleggio mostri, in barba al motto "uno vale uno", e alla bufala della "democrazia diretta digitale", come essi siano detentori di un micidiale diritto di veto, che essi e solo essi abbiano l'ultima parola sia in fatto di definizione della linea politica come per ciò che concerne l'investitura o la consegna della titolarità a rappresentare il movimento, e ciò in base al fatto che loro è la proprietà del simbolo.
Ne vien fuori un partito a regime patriarcale, un sultanismo dispotico, dove la diarchia sovrana pretende di essere investita di potere esecutivo inviolabile, senza cioè che vi sia nel movimento alcuna possibilità effettiva di mutare il regime interno medesimo. I detentori del potere effettivo chiedono a iscritti ed eletti docilità e obbedienza, chi sgarra è fuori.
Questa storia ha da finire, e finirà presto. Leggendo alla svelta i tanti commenti in coda all'editoriale di Grillo e Casaleggio si vede che il diavolo e l'acqua santa non potranno stare assieme ancora a lungo. Accanto ai tanti che sostengono i due senatori altrettanti vomitano una lordura razzista da far accapponare la pelle. Ci sono poi coloro che non si schierano, ma chiedono che sia la base a decidere. Staremo a vedere.
Grillo e Casaleggio hanno fatto la pentola dimenticandosi di fare il coperchio. Il Vaso di Pandora si sta aprendo e, in barba a quanto schiamazzano, che destra e sinistra sono criteri divisori morti e sepolti, M5S tenderà a dividersi proprio su questo antico e irriducibile solco. Speriamo solo che chi abbandonerà i diarchi non approdi alla sinistra sistemica, per capirci Pd e suoi satelliti come Sel, che di sinistra, per avere il gradimento delle classi dominanti, han conservato solo la difesa dei diritti civili, dimenticando che essere (e non apparire) di sinistra significa lottare per una società che non sia più basata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, e quindi di uomini liberi sì, ma eguali.
Non basta allora opporsi all'avanzata dei sentimenti e dei movimenti xenofobi e razzisti. Questa battaglia sarà perdente se non la si collega a quella contro il neoliberismo. Non si contrasta la xenofobia andando a braccetto con le oligarchie capitaliste che si fanno scudo della libera circolazione delle persone per difendere ciò che per essi più conta: la libera ciroclazione dei capitali e delle merci (e per loro gli esseri umani sono solo merci). Non si vincono xenofobia e razzismo avallando la perdita di sovranità nazionale e correndo dietro alla globalizzazione, spacciata dalla sinistra sistemica e non solo, come qualcosa di "progressista".
La doverosa solidarietà agli ultimi della terra deve essere ancorata a quella contro il liberismo e l'imperialismo, che sono i veri colpevoli delle devastazioni che costringono milioni di uomini e donne alla fuga dalle loro terre.
NOTE
[1] «Ieri è passato l'emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull'abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all'interno. Non siamo d'accordo sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all'opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono "educare" i cittadini, ma non è la nostra. Il M5S e i cittadini che ne fanno parte e che lo hanno votato sono un'unica entità. Nel merito questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice "La clandestinità non è più un reato". Lampedusa è al collasso e l'Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?» Firmato: Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio [Reato di clandestinità]
[2] Quanto sia aleatorio pretendere di applicare il principio del "vincolo di mandato" è mostrato esemplarmente da questa vicenda. Grillo dice: non era nel programma l'abolizione del reato di immigrazione clandestina". Se è per questo non c'era nemmeno il contrario. Tante sono le decisioni che possono presentarsi davanti agli eletti che non erano necessariamente nel programma su cui hanno preso voti e ottenuto il mandato. Accade il più delle volte che gli eletti debbano prendere delle decsioni, spesso in tempi stringenti, e votare su questioni nuove e impreviste. Finché non si trova un (improbabile) sistema efficace di consultazione in tempo reale con tutti i propri elettori, l'eletto deve decidere e votare una data proposta di legge, certo in sintonia con il suo gruppo parlamentare e con la direzione del proprio mandatario, partito o movimento che sia.
20 commenti:
pensate ancora che il m5s possa essere lo strumento per la sollevazione popolare?; gran parte degli elettori del m5s è mosso da sentimenti democratici che non ne può più della casta politica, che è abbarbicata ai privilegi e rappresenta i poteri criminali ed il marcio che ha incancrenito il nostro paese; però dovete ammettere che grillo e casaleggio sono reazionari, ai quali non passa minimamente nella testa di contrastare il capitalismo.
Il problema dell'immigrazione senza regole è un caratteristico "grimaldello" ideologico strategico per ottenere determinati obiettivi che chi sta costruendo l'impero mondiale (N.W.O.) da tempo ha adottato per scardinare la realtà dei popoli|nazione nelle loro fondamenta etniche cioè culturali e tradizionali. Per carità, se, come preconizza la Bibbia ogni potentato ed ogni nazione dovrà essere ridotto a nulla negli ultimi tempi e sottoposto al potere di Colui che governerà con scettro di ferro le nazioni (secondo Isaia) , sia fatta la volontà di D-o, ma almeno si sia consci del proprio destino a cui, a quanto pare, molta gente invece va incontro felice che il processo di sostituzione "membro a membro" (si direbbe in matematica) vada avanti a gonfie vele spinto gagliardamente dal vento che soffia dai media fautori del "pensiero omologato".
D-o fa insanire coloro che vuol perdere.
Cupio dissolvi e buona notte al secchio..
"xenofobi", non "xenofoni"! Così sembra che vogliate contrastare chi parla lingue straniere ;)
Io credo che la coppia Grillo-Casaleggio abbia in questo caso peccato, fondamentalmente, di opportunismo.
Il razzismo in italia è alimentato dalla crisi e, soprattutto nel nord, i voti in uscita della lega sono sulla piazza in attesa del miglior offerente.
Posso anche capire l'obiettivo elettoralistico, ma mi pare davvero un passo indietro, una cantonata che il M5S rischia di pagare sonoramente non tanto in termini elettorali ma in termini rivoluzionari, poiché queste posizioni (se confermate) cambieranno in peggio la composizione dei militanti.
Sono d'accordo con quanto detto da roberto grienti.
"Del resto, questi signori non ci ricordano spesso che anche noi italiani, popolo di migranti oltre che di poeti e tesorieri di partito, abbiamo traversato gli oceani a milioni? Come se l’Italia e l’Europa di oggi fossero paragonabili alle Americhe e all’Australia di un secolo o anche solo di cinquant’anni fa. C’è pure qualcuno che si duole del fatto che la cosiddetta globalizzazione ha creato un mercato dove il capitale può andare a infrattarsi ovunque ma non possono fare altrettanto le persone. Non è vero, si tratta di una palese bugia signor Vendola. I ricchi vanno dove più gli pare. Sono gli schiavi che, costretti a fuggire dalla miseria, sono ammessi solo dove c’è richiesta di manodopera. È così da sempre e per forza e logica di sistema. Già Diocleziano non inventò nulla di nuovo, ribadì. Mussolini riciclò: pochi sanno che in Italia il divieto di migrazione interna è stato abrogato solo negli anni Sessanta e dopo che la questione era stata rimessa alle decisioni della Corte costituzionale".
2)
"Questi liberisti “de sinistra”, sdegno facile in favore di telecamera, mentono quando parlano e quando tacciono. Essi non possono metter in chiaro le contraddizioni di questo sistema, sono pagati per far lucidare le sbarre della grande prigione. Sanno bene che non si può transitare da una gabbio all’altro a bischero sciolto. Non possiamo accogliere chiunque nella nostra fabbrica di consumo e di illusioni, c’è bisogno solo di un ricambio fisiologico di carne disperata e sempre a più basso prezzo per raccogliere pomodoro e arance, per fare le badanti e conciare pelli, per lavorare in fonderia, nell’edilizia e negli scantinati a confezionare abbigliamento. Il pomodoro e gli agrumi, l’abbigliamento e le pelli sono esportate anche nel Nord Europa, dove sono ben contenti di ricevere merci a prezzi contenuti. Perciò l’immigrazione non serve solo a noi, ma anche agli altri, così come, per contro, l’operaio turco diventa cosmopolita lavorando alla Volkswagen di Wolfsburg. Va da sé che deve essere contingentata secondo le leggi della domanda e dell’offerta, più una certa misurata eccedenza che serve al sistema per altri scopi non meno precipui".
3)
" Il diritto di consumare è diventato la virtù più grande della democrazia, e, inevitabilmente, per come funziona un sistema alla cui base c’è il profitto di pochi, ossia per come è distribuito lo sfruttamento e la ricchezza, ciò implica delle forti contraddizioni. Perciò la miseria, i conflitti e la disperazione, è materia coltivata e gestita da specialisti della comunicazione, dell’inganno e della truffa, i quali hanno assunto una funzione fondamentale in ogni aspetto della vita, nell’economia e nella politica. Sono bravi, chapeau! Ci hanno messo gli uni contro gli altri, in un clima permanente di rivalità, insicurezza e paura, fornendoci di volta in volta dei capri espiatori verso i quali sfogare i nostri risentimenti e il non senso di una vita non vissuta se non come schiavi e consumatori".
http://diciottobrumaio.blogspot.com/2013/10/la-virtu-piu-grande.html
Bè… con questo articolo avete mostrato tutta la vs. inconsistenza politica.
Nessuno pretende che vi rendiate conto della perfetta arbitrarietà e quindi equivalenza di tutti i postulati di valore, ivi compreso il quello attinente al rispetto della vita e della dignità umana (discendente dal dogma cristiano dell’eguaglianza delle anime dinanzi a dio).
Ma speravo che foste dei rivoluzionari nella tradizione dei Lenin, degli Stalin, dei Mao Tze-Tung e dei Fidel Castro. Gente che – fors’anche credendoci – celebrava i fasti del Sol dell’avvenire, ma sapeva che per addivenirvi sarebbero stati necessari decenni e secoli di guerre e stermini. Che la rivoluzione avrebbe guidato alla guerra civile e questa alla guerra mondiale e questa alla guerra mondiale successiva. Con la gioventù europea sterminata sui campi di battaglia, le donne e i bambini che fanno la morte del topo, le città incenerite e i prigionieri rispediti ai loro cari appesi agli uncini dei carri bestiame.
Gente che aveva capito il criterio del politico, cioè l’individuazione del nemico, tale per cui tutti i nemici del nemico divengono ipso facto amici propri. Sì che l’URSS si allea prima colla Germania nazionalsocialista per combattere le plutocrazie occidentali e due anni dopo con quest’ultime per combattere la Germania nazionalsocialista, e il movimento comunista mondiale ne segue a ruota le circonvoluzioni.
Un’applicazione elementare di questo principio stava nel meritorio sostegno che avevate tributato al M5S, vero e proprio cuneo inseritosi a sorpresa fra gli organi vitali del regime. Il nemico del nemico! Un gigantesco fattore di instabilità che fra le altre cose ha costretto PD e Pdmenoelle a governare assieme dimettendo la finzione dell’alternanza bipartitica, che ha costituito un poderoso sistema di legittimazione.
E adesso cosa vedo? Che siete pronti a buttare al vento il M5S. E per qual motivo? Forse perché metà Europa è ridotta a un deserto radioattivo e rompere con il M5S è l’unico modo per salvare qualcuno? Perché è emerso un fattore di destabilizzazione alternativo e preponderante? No… per la morte fortuita di un centinaio di disperati, anzi per il fatto che il capo del M5S si permette di non condividere lo smantellamento della legislazione vigente di salvaguardia delle frontiere in conseguenza di tale morte!!!
[continua]
[continua]
Che caduta di livello. Chi è il vostro avversario? La dittatura morbida dell’alta finanza e i suoi bracci armati, gli Stati Uniti e l’Unione europea, e allora dovete tenervi Grillo stretto come il bambin Gesù? Oppure chi si oppone alla mitologia antirazzista e all’Ideenkleid dei diritti civili inverati manu mediatica dalla dittatura, e allora dovete tenervi stretti Lerner e Napolitano? Non sapete che il tracollo del M5S è invocato dai poteri forti come Mosè invocava l’aprirsi delle acque, e che esso segnerà il ritorno delle masse che l’han votato nell’apatia del non voto o del voto al faccione mediaticamente più gettonato?
Non parliamo poi del pattume retorico e delle contraddizioni che traspaiono dall’articolo, coll’aggettivazione manipolata in modo da trasmette al lettore stimoli emozionali predefiniti. Dite che il rimprovero di Grillo e Casaleggio nei confronti dei due senatori svilisce “la democrazia diretta digitale”, ma quando essi dichiarano che mantenere la Bossi-Fini corrisponde alla volontà di ampia parte del loro elettorato (che altrimenti non li avrebbe votati) questo diventa “cinismo opportunista”. Si deve essere democratici o no, o forse si deve essere democratici solo quando il volere del demos si uniforma ai vostri pregiudizi – pardon, valori – morali?
La verità è che la vostra democrazia, al pari di tutti coloro che hanno forti interessi o forti convinzioni, è identica a quella del regime: per quest’ultimo vale solo finché non osta al funzionamento dei mercati, per voi finché non osta alla vostra religione umanista. L’istante successivo diventa populismo e bieco calcolo elettorale.
L’analisi delle contraddizioni e delle cadute di tono potrebbe continuare – gli empiti emotivi ostano al rigore concettuale – ma ne accenno solo una: in un mondo che la devastazione della natura potrebbe presto costringere alla non-crescita o addirittura alla decrescita, come si concilia la solidarietà militante nei confronti delle sterminate masse terzomondiste colla tutela del tenore di vita delle classi lavoratrici europee?
Pensavo che foste dei sognatori pronti a scendere sulla terra. Non è così. Settant’anni di pace e trent’anni di piddismo non hanno guastato soltanto le masse, ma anche le élites.
Ancora co sto NWO? Ma perché si cita lo spettro del NWO quando si parla di argomenti delicati come l'immigrazione, che non è causata perché quei disperati vogliono farsi la gita di piacere, o perché addirittura una volta ho letto pagati dalla massoneria giudaica-comunista-talmudica-rotschildiana. Io rammento che l'immigrazione è una conseguenza del sistema globalista (imperialista), che non ha nulla da invidiare al modello reazionario alternativo che i predicatori anti NWO hanno in mente. Quando capiremo finalmente che le tragedie come quelle di lampedusa sono colpa dell'imperialismo e del globalismo in tutte le sue forme avremo raggiunto il picco del livello di civiltà.
Farò una provocazione.
Ma questo mondo è veramente ipocrita!!!
Quando in Germania est venivano bloccati i dissidenti che volevano scappare nel "mondo libero" tutti i benpensanti urlavano alla violazione dei diritti umani. Quando in America vengono presi a fucilate gli immigrati messicani (che scappano in America per colpa dell'imperialismo americano stesso, da notare bene), questi stessi benpensanti li applaudono.
Tipica doppia morale occidentalara.
Tra l'altro molti ignorano che l'immigrazione clandestina sul modello legaiolo fu varata non per impedire la violazione dei sacri confini, ma per permettere ai borghesi straccioni e ai padroni ganassa di affittare le case in nero agli immigrati.
Qui c'è un ottimo post cui invito la redazione di analizzare con occhio critico: http://www.keinpfusch.net/2013/10/finestre-che-si-chiudono.html
Troppo facile scaricare Grillo solo ora. NOI sostenavamo da anni che il grillismo era un fenomeno reazionario.
Chi ha votato Grillo deve fare ESPLICITA AUTOCRITICA, cospargersi il capo di cenere, scomparire dalla scena e tornarvi dopo anni in ultima fila..
SPUTTANATI A VITA
Veritas, ma cosa razzo dici? Ma leggiti bene l'ultima parte del post e capirai cosa voglio i ragazzi di "Sollevazione". E mò ora vuoi vedere che tutti quelli che mostrano solidarietà nei confronti di una tragedia come quella di Lampedusa sono piddini. Proprio come con Berlusconi che quando lo criticavano erano tutti comunisti. Io lo ripeto, la legge che come ho capito tu difendi non serve per frenare l'immigrazione ma per permettere ai borghesucci ganascia di affittare la casa alla badante in nero.
Come molti dei nostri lettori sapranno, come Mpl abbiamo dato, in occasione delle ultime elezioni politiche di febbraio, indicazione di voto per M5S.
Vedi queata risoluzione: Perché votiamo M5S.
Continuiamo a ritenere di avere fatto la scelta giusta, come del resto qualche milione di lavoratori e disoccupati che han voluto così esprimere la loro indignazione e la loro sete di giustizia.
Che fu giusto aiutare la protesta ad esprimersi anche nelle urne lo dimostra a posteriori che la delegazione parlamentare di M5S non si è piegata ai ricatti dei dominanti né ha ceduto agli inciuci col Pd.
Ci sono poi i cretini che hanno scambiato questo appoggio elettorale per una capitolazione o, addirittura, per la firna su una cambiale in bianco da far incassare a Beppe Grillo.
Questi cretini non affermavano soltanto che M5S era solo l'ombra del suo leader carismatico, ma che era un movimento reazionario se non fascista.
Fu inutile allora tentare di svegliare questi sonnambuli, spiegare che una conto era la spinta sociale che spinegva avanti M5S, un'altro M5S,, e un altro ancora il suo leader carismatico.
La travagliata vita interna a M5S (a tutti i livelli), i dissidi tra le sue componenti politiche, fino all'ultima frattura tra i senatori e i due diarchi al vertice, mostrano quanto instabile sia la miscela M5S e, a ben guardare quanto consistente sia la sua componente democratica-rivoluzionaria.
Che la guida carismatica di Grillo non riesca a funzionare come coperchio è un fatto che salutiamo positivamente e la dice lunga su quanto aspra sia la battaglia tra le diverse anime, che rappresentano diverse visioni del mondo e differenti se non opposti interessi sociali.
Essere rivoluzionari non significa dire sempre la stessa cosa in ogni luogo e in ogni momento. Significa dire e fare le cose giuste al momento giusto. Significa infine aiutare i processi politici anticapitalisti solo in potenza a diventare atto e non invece voltargli le spalle.
Ci auguriamo che la posizione xenofoba di Grillo sia battuta, che i dissidenti democratici tangano duro.
A noi sostenerli affinché non finiscano, né con la sinistra sistemica piddina, né nel pantano del civilismo borghese.
"Ne vien fuori un partito a regime patriarcale, un sultanismo dispotico, dove la diarchia sovrana pretende di essere investita di potere esecutivo inviolabile, senza cioè che vi sia nel movimento alcuna possibilità effettiva di mutare il regime interno medesimo. I detentori del potere effettivo chiedono a iscritti ed eletti docilità e obbedienza, chi sgarra è fuori."
Lo avete scoperto solo ora?
Veritas rassegnamoci, questi sono dei chierichetti travestiti da comunisti.
I CHIRICHETTI
Posto su questa bacheca il commento su fb di un mio amico, poi vediamo chi è il chierichetto.
" Anche io vorrei aiutare gli extracomunitari a casa loro. Ma casa loro è stata occupata dalle multinazionali americane ed europee del petrolio, delle scarpe, del cibo... insomma da gente che pur di fare profitto ha reso l'Africa, dal continente più ricco di materie prime quale era, una terra di sfruttamento, sofferenza e povertà. Scapperei anch'io dalla mia terra se succedesse quello di cui sopra. Clandestino? Diamo un senso alle parole: "che è fatto di nascosto". Non credo proprio che queste persone scappino di nascosto. Le vediamo arrivare. Spesso morte. E quando arrivano vive cerchiamo di rimandarle da dove fuggivano, non prima di averle stipate come polli in batteria, perché chi dovrebbe dare una mano all'Italia, pensa solo a come lasciare questo problema a noi. Non al governo italiano ma a noi italiani, che è ben diverso. I rappresentanti del governo, e non di certo degli italiani, si fanno la loro passerella, che è costata un sacco di soldi tra spostamenti, sicurezza e pulizia (perché è brutto accogliere il presidente del governo in un ambiente lurido), promettendo fantomatici aiuti che puntualmente non arrivano. La fortuna di questa gentaglia sta nella mancanza di coraggio una massiccia dose di ignavia da parte degli italiani, troppo impegnati a coltivare il proprio orticello finché non arriva lo "sporco negro" a rubargli i pomodori..."
Le opinioni dettate da riflessioni umanitarie sono più che comprensibii perchè ci sarebbe in ciascun essere umano una istintiva compassionevole simpatia per un altro umano che soffre. Tuttavia e purtroppo, in latino si diceva una volta "Charitas incipit ab eo"- In altri tempi non calamitosi , incertissimi e ingarbugliati come quelli in cui ci ritroviamo a tirare avanti la baracca stentatamente e con l'angoscia di soccombere, affermare che la carità incomincia da sé stessi era espressione di un animo egoista. impietoso , insensibile e quasi perverso : più precisamente "disumano" (lasciamo stare per carità il razzismo!).
Ma oggi siamo tutti sulla "zattera della Medusa".
In tempo di guerra combattuta , ahimè, correva l'inquietante detto "pietà l'è morta" perché la morte ti aspettava ad ogni angolo di strada e allora "mors tua vita mea".
Sono i tempi e le circostanze dei nostri sfortunati giorni che sono spietati, paurosi e disumani.
C'è davvero un grande gioco in atto: soggiogare l'Europa per farne una regione abitata da schiavi totali. Si prospetta il crollo finale con la svendita di tutto e la distruzione di ogni velleità di libertà e di autonomia.
Nel Medioevo, quando si voleva annichilire una città rivale la si assediava strettamente e si dava corso alla devastazione dei borghi (gualdane) in modo che gli abitanti di questi, privati persino delle case che venivano incendiate e dei raccolti che venivano depredati, cercassero di farsi ospitare dalla fortezza assediata che (sebbene non sempre) li ospitava per misericordia. Andava sempre a finire che la città si riduceva allo stremo ed esaurita ogni risorsa doveva arrendersi e darsi nelle mani degli assalitori.
Così sta succedendo per l'Europa a causa anche dei popoli stranieri schiacciati dagli sfruttamenti e dalle guerre, che arrivano ad ondate creando problemi gravi economici e di welfare ai paesi che per umanitarismo li ospitano e che già si trovano in condizioni drammatiche per i debiti.
La fortezza Europa dovrà pertanto capitolare definitivamente e sarà il grande saccheggio.
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