17 ottobre. Ci risiamo. L'altro ieri, con uno scandaloso iter lampo durato poche ore, la Commissione Giustizia del Senato ha approvato a larghissima maggioranza un brevissimo disegno di legge che istituisce il reato di "negazionismo". Per Renato Schifani (Pdl) l'approvazione di questo testo è, testuale:«un risultato di grande valore per il nostro paese. da oggi in poi sarà impossibile negare l'evidenza di una tragedia che ha segnato drammaticamente il nostro secolo». Esultano quelli del Pd, e quelli di Sel. Non si capisce quale sia la posizione di M5S — speriamo si dichiareranno contrari e che Grillo non si farà scudo del £vicnolo di mandato", per cui... "non si vota e non si dice nulla perché il nostro programma elettorale non ne fa faceva menzione.
I precedenti tentativi della comunità ebraica (più esattamente lobbi sionista) di far passare questa legge anti-costiuzionale (Pacifici, nell'ottobre 2010, esortò il parlamento : «...a rendere reato il negazionismo e il ridimensionamento dei numeri della Shoah») erano andati in fumo, anche grazie all'opposizione di vasti settori dell'opinione pubblica democratica. Numerosi storici e intellettuali, e tra essi anche ebrei, sottoscrissero al tempo un manifesto affinché il Parlamento non adottasse la legge liberticida. Noi stessi nel novembre 2010 lanciammo un appello che ricevette centinaia di firme.
Si deve rimettere in moto la stessa mobilitazione.
Non condivido la visione del mondo di Piergiorgio Odifreddi, ma era nel giusto, nelll'ottobre 2010, quando scriveva:
Eh sì, poiché al fondo c'è non tanto la verità sulla dimensioni dell'olocausto ma, appunto, il tentativo ben più insidioso di considerare lo Stato sionista, non un'entità storica, ma sacra, e quindi blasfemia ogni condanna politica del sionismo.
In questa tendenza si disvela una caratteristica delle democrazie imperialistiche occidentali, quella di fare dell'olocausto un dogma, e del sionismo una specie di religione secolare. Chi non segue il culto è condannato come ateo, e quindi additato al pubblico ludibrio, espulso dal consesso "civile". Sotto le mentite spoglie dell'agnello antifascista avanza il lupo di un fascismo di nuovo tipo, la cui prima caratteristcia fu appunto quella di abolire la madre di tutte le libertà, quella di pensiero.
Non è quindi un paradosso che l'Occidente vada adottando un modus operandi ed essendi del tutto speculare a quello di alcuni paesi islamici, in primis l'Arabia Saudita, che puniscono l'ateismo e l'apostasia con la pena di morte.
Qui da noi la pena di morte non va più di moda, siamo gente civile. Basterà la galera per punire i miscredenti, quelli che non vogliono accettare che sia lo Stato, in forza di legge, a stabilire quale sia la verità storica, e/o quelli che respingeranno di partecipare ai culti pagani in onore del sanguinario Dio israeliano.
I precedenti tentativi della comunità ebraica (più esattamente lobbi sionista) di far passare questa legge anti-costiuzionale (Pacifici, nell'ottobre 2010, esortò il parlamento : «...a rendere reato il negazionismo e il ridimensionamento dei numeri della Shoah») erano andati in fumo, anche grazie all'opposizione di vasti settori dell'opinione pubblica democratica. Numerosi storici e intellettuali, e tra essi anche ebrei, sottoscrissero al tempo un manifesto affinché il Parlamento non adottasse la legge liberticida. Noi stessi nel novembre 2010 lanciammo un appello che ricevette centinaia di firme.
Si deve rimettere in moto la stessa mobilitazione.
Non condivido la visione del mondo di Piergiorgio Odifreddi, ma era nel giusto, nelll'ottobre 2010, quando scriveva:
«Rendendo un reato il negazionismo, si finirebbe dunque per instillare il legittimo dubbio che veramente esso sia una verità, che si teme di sentire e si vuol impedire di divulgare. E poi, diciamoci appunto la verità: su quante altre menzogne bisognerebbe preoccuparsi di legiferare? Non si dovrebbe anche mettere fuori legge l’astrologia, ad esempio? O le teorie del complotto sull’11 settembre? O l’antievoluzionismo? O, perchè no, il cristianesimo stesso? Anche perchè, mentre i dubbi sulla Shoah sono ridicoli, quelli sull’esistenza storica di Gesù Cristo sono serissimi. Perchè mai preoccuparsi di un isolato professore che la dice grossa, a fronte di un esercito di preti che la sparano ancora più grossa?»Dato il precedente non ci stupiremmo se in questo Parlamento-di-fantocci venisse in mente a qualcuno di loro considerare reato anche il pensiero di chi ritiene illegittimo lo Stato d'Israele.
Eh sì, poiché al fondo c'è non tanto la verità sulla dimensioni dell'olocausto ma, appunto, il tentativo ben più insidioso di considerare lo Stato sionista, non un'entità storica, ma sacra, e quindi blasfemia ogni condanna politica del sionismo.
In questa tendenza si disvela una caratteristica delle democrazie imperialistiche occidentali, quella di fare dell'olocausto un dogma, e del sionismo una specie di religione secolare. Chi non segue il culto è condannato come ateo, e quindi additato al pubblico ludibrio, espulso dal consesso "civile". Sotto le mentite spoglie dell'agnello antifascista avanza il lupo di un fascismo di nuovo tipo, la cui prima caratteristcia fu appunto quella di abolire la madre di tutte le libertà, quella di pensiero.
Non è quindi un paradosso che l'Occidente vada adottando un modus operandi ed essendi del tutto speculare a quello di alcuni paesi islamici, in primis l'Arabia Saudita, che puniscono l'ateismo e l'apostasia con la pena di morte.
Qui da noi la pena di morte non va più di moda, siamo gente civile. Basterà la galera per punire i miscredenti, quelli che non vogliono accettare che sia lo Stato, in forza di legge, a stabilire quale sia la verità storica, e/o quelli che respingeranno di partecipare ai culti pagani in onore del sanguinario Dio israeliano.
6 commenti:
Dovrebbero rendere noto il numero esatto di vittime della Shoah, così da evitare che, parlandone, si commetta un errore di arrotondamento per difetto, incorrendo nei rigori della legge.
wow! bell'articolo.
antonio.
proporre che sia reato anche l'affermazionismo
Devo essere onesto:
Oltre a questa cazzata del "reato di negazionismo" mi ha dato pure fastidio tutta stà caciara sul funerale di Priebke:
Su Priebke lo Stato italiano, bene o male, si è espresso e si faceva l'ergastolo ai domiciliari a Roma.
Se qualcuno non era contento del risultato concesso dallo Stato italiano avrebbe dovuto avere i coglioni, entrargli in casa e ficcargli una pallottola in testa quando il vecchio era *vivo*!
Non mi sarei certo scandalizzato se qualcuno lo avesse fatto, così come non mi scandalizzo delle "vendette partigiane" avvenute nel Dopoguerra...chiaramente sarebbe stato un atto illegale e lo Stato lo avrebbe perseguito, ma se un uomo ritiene veramente che ci voglia "qualcosa di più" dovrebbe anche avere la coerenza di prendersela se non gliela concedono.
...quindi...chi ha rinunciato a farsi giustizia da sè quando ne aveva l'occasione a mio avviso ha perso ogni diritto di pretendere di "ottenere giustizia" cazzeggiando col cadavere di un morto contro il quale, fintanto era vivo, non ha avuto le palle di fare nulla!
Il problema è che molti sembrano convinti che lo Stato italiano debba tutelare il loro diritto ad essere dei vermi...e la cosa mi fa francamente *vomitare*!
(A parte poi il fatto che in tutte le interviste, non so se ve ne siete accorti, ogni volta che intervistavano il rappresentante di turno della comunità ebraica sembrava di assistere ad un cazzo di spot pro-Israele da quante bandiere, gagliardetti e cazzilli sionisti che si piazzavano sullo sfondo...)
La tragedia della Shoah è così fortemente scolpita nella storia e nella coscienza collettiva del nostro Paese, da “non temere alcuno svilimento se una sparuta minoranza di persone la pone in dubbio o ne ridimensiona la portata. Anzi, proprio il rispetto che si deve al dramma della Shoah dovrebbe consigliare ai legislatori di evitare di trasformare il codice penale senza tener conto dei principi fondamentali del diritto moderno”.
Guido il tuo commento mi sembra un po' fuoriluogo. Priebke è stato un boia in Italia e gli ebrei c'entrano relativamente, dunque la contrarietà e l'indignazione di fronte alla sepoltura in Italia del suo fetido cadavere sono sacrosante.
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