[ giovedì 6 giugno 2019 ]
La "letterina" da Bruxelles, puntuale come un orologio svizzero, è stata recapitata al governo giallo-verde, per meglio dire giallo-verde-BLU (il colore del partito euro-tedesco di Mattarella). E' il via libera alla procedura d'infrazione contro l'Italia.
Chi voglia leggere il lungo pistolotto, ammesso che sappia l'inglese, lo può leggere QUI.
Potete evitarvi la fatica, visto che l'organo italiano (del partito euro-tedesco), la repubblica, ne ha fatto un sunto abbastanza preciso.
Tante pagine, tanti numeri, tanta fuffa ma il concetto è semplice: l'Italia non ha rispettato i patti sul percorso di rientro dal debito. Nodo scorsoio, quello del debito, su cui abbiamo tentato di dire quella verità che lorsignori sanno bene ma che negano.
La "letterina" chiede in buona sostanza che il governo non solo faccia marcia indietro rispetto alle già insufficienti misure adottate, ma che accetti di tornare a politiche austeritarie e di massacro sociale.
Bene dunque hanno fatto ieri Salvini e Di Maio a rispondere picche: "non si torna indietro". Austerità sì o no? Questa — come andiamo ricordando ai tanti sinistrati che urlano al fascio-leghismo" — è la vera posta in palio del braccio di ferro tra Roma e Bruxelles. Non occorre essere patrioti per rallegrarsi di questa resistenza, basta, per ammetterlo, ricordarsi di essere di sinistra, di avere a cuore la vita di milioni di cittadini. Ma a sinistra (campo nel quale, sia chiaro, non c'è il PD), purtroppo, si fa finta di non capire e si fa a gara a chi ne dice di peggio sui... "fascio-leghisti". A sinistra ci si arruola per il re di Prussia, una guerra in cui, se non si decidono a disertare, lasceranno tutti, nessuno escluso, la pelle.
À la guerre comme à la guerre
Bene fanno, dunque, Salvini e Di Maio, a dire che terranno duro con la Commissione. Fanno sul serio (come la maggioranza del popolo si augura) oppure no?
Lo vedremo nei prossimi giorni e lo capiremo da cosa? Lo capiremo se avranno la determinazione e l'intelligenza di sostituire non solo Tria ma lo stesso Conte, i due che, àhinoi, hanno istituzionalmente il mandato a rappresentare l'Italia non solo all'Ecofin ma anche nel Consiglio europeo che dovrà deliberare la Procedura d'infrazione.
Come si può infatti pensare di tenere testa all'euro-germania affidandosi ai due sodali di Mattarella? dopo che hanno addirittura apertamente detto che le regole eurocratiche vanno rispettate?
Una volta si chiamava "rimpasto di governo". Che lo si faccia, che la nuova compagine governativa (ferma l'alleanza "populista" tra Lega e M5S) epurata dai cavalli di Troia, quindi più coesa, vada in Parlamento e chieda la fiducia. Ove questa fiducia non ci fosse, allora, e solo allora, che si vada alle urne, che si dia la parola ai cittadini.
La maggioranza "populista" che s'è confermata nelle urne il 26 maggio, si consoliderà. Ne siamo certi. A meno che.... a meno che le potenti forze che vogliono rovesciare il governo non scatenino l'inferno — spread alle stelle, crisi bancarie, credit crunch...— come già fecero nell'estate autunno del 2011 col governo Berlusconi o, peggio ancora, come fecero con la Grecia.
In questo caso sarà tutta un'altra partita, sarà il redde rationem e, lo si voglia o meno, l'uscita dall'euro sarà posta, non solo sul tavolo del negoziato, ma sul tappeto. Allora varrà l'adagio francese: "À la guerre comme à la guerre".
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9 commenti:
Una proposta ai 100 mila e più lettori di sollevazione e ai tanti commentatori.
Sollevazione e P101 dicono da tempo di sostenere in maniera critica questo governo e a ragione, perché piaccia o non piaccia, per quanto con tantissimi limiti, ha invertito la tendenza austeritaria degli ultimi anni che è ciò che gli italiani vogliono; dicono anche di voler stare nel campo populista e di volerne costituire la terza gamba e hanno ben individuato nell’Unione europea e nell’euro il nemico principale.
Vedo più di 100 mila lettori di questo blog, vedo tantissimi commentatori, assieme siamo una forza.
A europee svoltesi, i rapporti di forza dentro il governo si sono invertiti, l’Europa sta mandando un attacco frontale e il rischio che il governo capitoli, esiste.
Chiedo a tutti i lettori di sollevazione e ai commentatori che sentono l’urgenza del momento, di uscire fuori dal blog, di incontrarci in assemblea e trovare il modo di incalzare questo governo sul serio.
Contiamoci.
Effettivamente stando ai numeri di lettori, non siamo 4 gatti.
Se tutti facessimo una donazione di 10€, entro un mese potremmo chiedere a sollevazione di affittare una sala a Roma, conoscerci de visu e avviare un percorso condiviso per la nascita di un soggetto politico all’altezza della situazione nuova creatasi, un soggetto che sia l’espressione di quella che sollevazione e P101 chiamano “sinistra patriottica”, che proprio nei tantissimi rivoli dell’attuale sinistra, non verrà mai fuori.
Organizziamoci noi!
E’ una proposta assurda, o ce lo chiede il momento importantissimo verso cui stiamo andando incontro?
Il Paese che ha fatto la Resistenza vuole arrendersi senza combattere? Continuando a fare il lettore passivo o il commentatore seriale virtuale?
Lettori di Sollevazione, uniamoci.
Se siete d’accordo, commentate e proponete.
In Danimarca vince la sinistra , si era battuta contro questa immigrazione selvaggia e anti popoli europei .
Lo capiranno i sinistrati d' Italia ?
Credo che il momento sia cruciale. Dubito che non risponda a verità quanto da voi scritto "come la maggioranza del popolo si augura", in contraddizione fra l'altro con la frase purtroppo veritiera scritta poco sopra "Ma a sinistra (...) purtroppo, si fa finta di non capire e si fa a gara a chi ne dice di peggio sui... "fascio-leghisti".
Ma, secondo la storiella della rana nella pentola riscaldata, se la rana non salta fuori ora dalla pentola, quando?
Si, spero che malgrado tutto Di Maio e Salvini resistano e chiedo a tutti di mettere il massimo impegno per chiarire ulteriormente e sostenere un percorso realista possibile
Aldo Zanchetta
"..dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.."
Dal mondo dei tastieristi non verrà fuori nulla, 20 anni di fallimentari esperienze "social" stanno lì a dimostrarlo.
G.
e quindi?
Lenin non aveva a disposizione computer e internet
ma aveva carta e penna, stampa e tipografie,
se necessario usava telefono, telegrafo e radio.
Quale sarebbe il prolema?
Basta essere consapevoli e usare appropriatamente gli strumenti della tecnica.
Anonimo scrive:
6 giugno 2019 11:39
"..dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.."
Dal mondo dei tastieristi non verrà fuori nulla, 20 anni di fallimentari esperienze "social" stanno lì a dimostrarlo.
G.
Roberto
La situazione attuale vale, a dire l'ultimatum della giunta abusiva di Bruxelles, è il prodotto della buffonata del 2,4 di debito "concesso" da Tria e dell'indecorosa trattativa di Conte e Tria a Novembre che ha azzerato tutti i contenuti previsti dalla
miserrima manovra del "Governo del Cambiamento" 2,04 (??!).
Quando Mattarella negò la nomina di Savona andava messo subito in stato d'accusa, egli
è infatti al vertice di quel sottogoverno che impedisce e sempre impedirà a questo
paese di percorrere il proprio cammino. L'obiettivo del Governo gialloverde quello reale era l'apertura di un fronte, il resto sono solo pagliacciate. Ora dopo un anno è stabilita una linea che non consente arretramenti ma la massima risolutezza fino alla vittoria. Alla fine dell'impresa, se avremo condotto bene la buona battaglia, riavremo il nostro Paese, la Libertà e il Futuro. Dovremo impegnarci in prima persona e sostenere chi combatte la buona battaglia.
Cercano di far cadere il governo, come ha dichiarato candidamente Angela Mauro su HP.
Loro sono ancora in modalità resistenza per arrivare fino alla prossima commissione e per attendere gli sviluppi dell'affare brexit con cui le cose sono saldate.
Intanto le belle notizie sono:
1) che pare saltata la fusione FCA-Renault, bene. Questa concentrazione di capitale verso il nucleo franco-tedesco va fermata.
2) il consiglio dei ministri è stato rinviato, segno che lo scontro è ancora in corso ed il cedimento auspicato dalle elites non è ancora avvenuto
Dentro i cinque stelle, oltre all'ala di Paragone è bene guardare (ma senza cadere frettolosamente in prematuri entusiasmi) anche all'intesa DiBattista-Fazi. La MMT, pur con tutti i suoi difetti (e sì che ce ne ha cari memmettari), è attualmente l'unica realistica opzione laburista in campo per cambiare l'impianto obbrobrioso dell'interinale di cittadinanza.
Giovanni
Ma pare che Di Maio abbia dichiarato che la colpa delal macanta fusione con Renault è dell'interventismo dello stato, liberista fino alla fine. Anche quando fanno qualcosa di buono riescono a rovinarlo.
Giovanni
Gaetano Lenin (te la tiri un po'...vero?) non ho dubbi che con tu con l'uso "appropriato e consapevole" degli strumenti della tecnica abbatterai il capitale!
Dai, organizza subito qualcosa via blog o via social, dacci una dimostrazione della potenza della tecnoscienza! Ma un po' alla svelta, quelli di Sollevazione/P101 hanno una certa fretta!
Come se tanti altri "Lenin" non ci avessero già provato, con i grandi risultati che abbiamo sotto gli occhi.
Meglio il letame!!
...e quindi? se sai come si fa datti da fare!
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