[ lunedì 10 giugno 2019 ]
Dopo le elezioni europee la partita a scacchi tra l'eurocrazia e la maggioranza populista del governo, che procedeva stancamente dopo la tregua di dicembre (compromesso sulla Legge di bilancio), ha conosciuto un'improvvisa accelerazione.
La prima mossa (offensiva) l'ha fatta la Commissione europea annunciando la "Procedura d'infrazione". L'ala dura salviniana ha risposto rafforzando l'arrocco con l'annuncio dei Minibot. Sembrava una schermaglia tattica invece, per tutta risposta, l'eurocrazia ha mosso addirittura di regina, facendo scendere in campo niente di meno che Draghi, governatore della Bce. Subito dopo l'eurocrazia, per sostenere e proteggere la regina, ha avanzato con una delle sue pedine, per la precisione quella del Ministro dell'Economia Tria. Oggi è stata la volta di un'altra pedina, quella del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, contro salvini e Di maio, ha detto no ai minibot e si è schierato, apertis verbis, con Bruxelles e Francoforte.
Non avevamo dubbi che anche Conte, con Tria (e Moavero) facesse parte — in barba alla designazione proposta dai Cinque Stelle — della Quinta colonna eurocratica e mattarelliana in seno al governo. Chi aveva dei dubbi prenda atto che quel che Conte ha dichiarato al Corriere della Sera oggi in edicola:
In questa partita a scacchi che faranno Salvini e Di Maio? Si mangeranno le due pedine dell'avversario o cincischieranno consentendogli di guadagnare altro terreno?
Dopo le elezioni europee la partita a scacchi tra l'eurocrazia e la maggioranza populista del governo, che procedeva stancamente dopo la tregua di dicembre (compromesso sulla Legge di bilancio), ha conosciuto un'improvvisa accelerazione.
La prima mossa (offensiva) l'ha fatta la Commissione europea annunciando la "Procedura d'infrazione". L'ala dura salviniana ha risposto rafforzando l'arrocco con l'annuncio dei Minibot. Sembrava una schermaglia tattica invece, per tutta risposta, l'eurocrazia ha mosso addirittura di regina, facendo scendere in campo niente di meno che Draghi, governatore della Bce. Subito dopo l'eurocrazia, per sostenere e proteggere la regina, ha avanzato con una delle sue pedine, per la precisione quella del Ministro dell'Economia Tria. Oggi è stata la volta di un'altra pedina, quella del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, contro salvini e Di maio, ha detto no ai minibot e si è schierato, apertis verbis, con Bruxelles e Francoforte.
Non avevamo dubbi che anche Conte, con Tria (e Moavero) facesse parte — in barba alla designazione proposta dai Cinque Stelle — della Quinta colonna eurocratica e mattarelliana in seno al governo. Chi aveva dei dubbi prenda atto che quel che Conte ha dichiarato al Corriere della Sera oggi in edicola:
«No ai Minobot che potrebbero mettere a rischio i risparmi degli italiani... Attenzione a sfidare la Commissione europea sulla proceduta d'infrazione per debito eccessivo. Se viene aperta farà male all'Italia.... Non vorrei che la Lega mi vivesse come un ingombro».Stessa musica e stesse bugie, quelle di Conte, utilizzate dalla Commissione europea e Draghi per spaventare gli italiani e costringere la maggioranza populista al governo a piegare la testa. Col che, da avvocato del popolo e custode dell'interesse nazionale, si è smascherato come Gaulaiter e nemico del popolo.
In questa partita a scacchi che faranno Salvini e Di Maio? Si mangeranno le due pedine dell'avversario o cincischieranno consentendogli di guadagnare altro terreno?
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1 commento:
Il partito di Mattarella sta passando semplicemente all'incasso con Moavero , Tria e l'ultimo arruolato Conte : Infatti i media cominciano a sciorinare sondaggi sulle percentuali che costoro o meglio cxostui (Conte) racimolerebbe-ro nel caso di elezioni politiche .
Niente di nuovo , un'altra Scelta Civica di montiana memoria .
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