[ 31 dicembre 2018 ]
Si chiude un anno importante, segnato, in Europa, da due eventi fondamentali: il terremoto elettorale del 4 marzo in Italia ed il movimento dei Gilet Gialli in Francia. Il secondo ben più importante del primo: per la prima volta da decenni, un popolo, con l'azione diretta, ha piegato il potere, mentre qui da noi si conferma che non puoi piegare il potere per mera via elettorale.
Dalla Francia è giunto un segnale a tutti i popoli d'Europa. Che quello italiano sia il primo a raccoglierlo nell'anno che viene
Ma chi sono davvero i Gilet Gialli — a proposito, incontriamo a Roma, il 12 gennaio, una loro delegazione —, cosa chiedono? Qui sotto quello che consideriamo il più bel reportage sulla loro battaglia.
Si chiude un anno importante, segnato, in Europa, da due eventi fondamentali: il terremoto elettorale del 4 marzo in Italia ed il movimento dei Gilet Gialli in Francia. Il secondo ben più importante del primo: per la prima volta da decenni, un popolo, con l'azione diretta, ha piegato il potere, mentre qui da noi si conferma che non puoi piegare il potere per mera via elettorale.
Dalla Francia è giunto un segnale a tutti i popoli d'Europa. Che quello italiano sia il primo a raccoglierlo nell'anno che viene
Ma chi sono davvero i Gilet Gialli — a proposito, incontriamo a Roma, il 12 gennaio, una loro delegazione —, cosa chiedono? Qui sotto quello che consideriamo il più bel reportage sulla loro battaglia.
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2 commenti:
Ritengo che la madre di tutte le battaglie sia l'abbattimento dell'euro. Il resto per parafrasare il linguaggio marxiano e' sovrastruttura.
Buon 2019 al sito Sollevazione, credo che anche l'organizzazione debba chiamarsi cosi'. P101 e' un nome incomprensibile ai piu' ed anche sinistra patriottica ha un sapore vagamente ottocentesco risorgimentale poco accattivante.
Ha un sapore ottocentesco?
Chissenefrega.
Anzi, meglio.
Più ci si tiene lontani da qualsiasi suggestione o inclinazione legata al falso modernismo neolinguistico, che per forza di cose va a riflettersi sul pensiero, sull'azione e sul vissuto quotidiano, e più si dimostra la saldezza delle radici, in primo luogo a livello concettuale, etico e ideologico, da cui la dittatura dei mercati vuole strappare uno a uno tutti gli individui costi quel che costi.
Tanto non sarà mai lei a pagarli.
Proprio la consapevolezza dell'esistenza e del legame concreto a un retroterra in apparenza obsoleto costituisce una guida quantomai necessaria a guidare le scelte di chiunque sia critico nei confronti dell'ordinamento attuale e abbia davvero la volontà di neutralizzarlo per riafermare la sovranità popolare.
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