[ 24 dicembre 2018 ]
Tranne le due forze politiche "populiste" al governo tutti, ma proprio tutti, addosso alla Legge di bilancio. La confindustria e i sindacati, il Pd e Forza Italia, l'estrema sinistra e l'estrema destra, frattaglie pseudo-sovraniste comprese.
Non si era mai vista nella storia d'Italia una sinfonia politica in cui tutti gli orchestrali eseguissero lo stesso spartito.
Quale sia questo spartito lo indica Mario Monti, sì proprio lui, pensate un po', sul CORRIERE DELLA SERA di ieri:
«Il governo sovranista non solo non ha fatto nessuna breccia sul "muro di Bruxelles", ma ha fatto evaporare una parte della sovranità nazionale in perdita di prestigio del Paese e del governo. La "manovra del popolo" si sta ritorcendo contro il popolo».
Ahinoi anche Stefano Fassina ha deciso di partecipare alla gara a chi la spara più grossa:
«La manovra partita come espansiva, in una fase di rallentamento dell’economia europea diventa restrittiva, anzi insostenibile a causa della correzione prevista per il 2020-21. (...) In sintesi, tra le promesse di bandiera e la resa al Fiscal Compact è venuta fuori una manovra Frankenstein».
A prima vista qualcosa non torna. Vero che la versione finale della Legge di Bilancio sia un arretramento rispetto a quella inizialmente proposta ma che essa costituisca una "capitolazione a Bruxelles", che sia addirittura una "manovra recessiva e Frankenstein", questo è davvero incredibile. Che occorresse molto di più è certo. Piccolo particolare che anche i sassi han capito: per ottenerlo sarebbe stato necessario uscire dall'Unione europea. Quell'uscita che proprio i detrattori del governo deprecano e quindi, solo per questo, le loro invettive sono truffaldine.
Come spiegare il mistero di una simile strampalata sinfonia a cui pare che solo Programma 101 si sia sottratto? Azzardo un'ipotesi. Ognuno ha i suoi specifici motivi per deplorare la Legge di bilancio, e quelli di Fassina non sono certo gli stessi di Monti, ma c'è un fattore che li unisce tutti: sono ancora tutti frastornati dalla botta tremenda che hanno preso il 4 marzo. I "populisti" hanno vinto e tutti gli altri, ma proprio tutti, non solo hanno perso, e non riescono a farsene una ragione.
Tutti costoro (ma proprio tutti) non vogliono capire che il "momento Polanyi" si manifesta oggi nel "momento populista" con il decisivo particolare che l'Italia è il laboratorio decisivo di questo passaggio.
Lo dico in parole povere: chi scompostamente impreca contro questo governo si rifiuta di prendere atto che stiamo entrando in un nuovo periodo storico, segnato, tra le altre cose, dall'avanzata dei "populismi"e dal tramonto delle tradizionali formazioni politiche e relativi ceti sacerdotali. In parole ancora più povere questi sacerdoti, provengano essi da sinistra o da destra, incapaci di stare in sintonia con le larghe masse popolari, sono destinati a morire, malgrado, come ogni organismo lottino fino all'ultimo spasmo per sopravvivere.
Di qui il loro furore.
12 commenti:
No, non credo che per ottenere un po’ di più sarebbe stato necessario uscire dalla UE. Soprattutto perché NON ci vogliono lasciar andare. Magari. Gli serviamo troppo.
Borghi che è forse il più trasparente con gli elettori lo ha lasciato capire quando ha twittato di non essere stato ascoltato. C’erano altre possibilità di trattare e non si è voluto coglierle. Un po’ per convinzione sincera,un po’ per altri motivi.
I problemi più forti stavano e stanno forse nella coesione interna del governo e della maggioranza.
Uno spaccamento dei due partiti che porti a un ribaltamento del governo insieme all’opposizione in nome dell’unità nazionale, vecchio cavallo del pd, finalizzata al superiore interesse de LEuropa espresso tramite Confindustria e le sue frasi da golpe sulla pazienza esaurita (ma da che pulpito! Ma con che diritto!!!) potrebbe avere i numeri. La sottomissione di Salvini a Confindustria è stata palese nel comizio di Piazza del Popolo, come pure nel suo sostegno alle grandi infrastrutture, alla faccia di tutte le sue sparate sulla difesa delle PMI.
Il punto è che non viene detto.
Poi ovvio che lo smantellamento della EUrozona ce lo si augura tutti.
Ma ...voi di P101 quanti voti avete preso il 4 marzo 2018? ...no, così per curiosità, perché sembra che le avete vinte voi 'ste elezioni!
Matrix
il commento qui sopra delle ore 15:25...
della serie: FATTI AVANTI CRETINO!
Riporto il commento alla manovra che Stefano fassina ha riportato su facebook. Come gli amici di P 101 sanno, sono completamente disinteressato alle questioni dei decimali di deficit; ma alle questioni di contenuto, sì, e fassina ne mette in luce molte.
"Sulla manovra imposta stanotte al Senato, Salvini e Di Maio dimenticano qualche “Fatto!”. Ricordiamone 10:
1. La manovra partita come espansiva, in una fase di rallentamento dell’economia europea diventa restrittiva, anzi insostenibile a causa della correzione prevista per il 2020-21;
2. La “Fornero” viene soltanto ammorbidita per tre anni, non cancellata, mentre si tagliano anche le pensioni sopra i 1500 euro al mese;
3. Gli investimenti pubblici, il più efficace driver per sostenere domanda interna anemica e mettere in sicurezza il nostro malandato territorio, scendono addirittura sotto il minimo storico ereditato dal Pd;
4. Introdotti tagli alle agevolazioni fiscali per le imprese no-profit e al finanziamento per l’università e la ricerca;
5. Unità nazionale ulteriormente colpita a causa dei tagli agli investimenti e ai crediti d’imposta dedicati al Mezzogiorno e a causa della cosiddetta ‘legge di attuazione dell’autonomia differenziata’, una legge per la secessione dei ricchi. Cosi, senza investimenti pubblici, il cosiddetto ‘Reddito di Cittadinanza’ diventa una misura di sedazione per un Sud condannato alla povertà da un M55 utile idiota della Lega Nord;
6. Decine di migliaia di giovani vincitori di concorso rimangono fuori dalle pubbliche amministrazioni a causa del blocco totale delle assunzioni per il 2019. Di conseguenza, i servizi pubblici saranno ancora più scadenti;
7. Le nostre città, anche nei luoghi più preziosi, sono a rischio di ulteriore devastazione ‘grazie’ alla norma sul cambio di destinazione d’uso del patrimonio pubblico, inserita per privatizzarlo velocemente;
8. La formazione e la promozione della sicurezza sul lavoro vengono tagliate per 200 milioni all’anno, nonostante le promesse per contrastare la strage di lavoratori;
9. Lavoratrici e lavoratori pubblici sono lasciati senza risorse per il rinnovo dei contratti, mentre, nel settore privato, si incentiva con il taglio all’Ires anche il lavoro a tempo determinato;
10. Oltre a aggravare le clausole di salvaguardia ereditate, viene introdotta anche una pesante clausola di salvaguardia, per 2 miliardi, sulle spese con conseguenti ricadute sui servizi ai cittadini.
In sintesi, tra le promesse di bandiera e la resa al Fiscal Compact è venuta fuori una manovra Frankenstein."
a.c. Siena
I porci di prima hanno saccheggiato il paese per 70 anni.
Perdendo le elezioni hanno consegnato un'Italia rottame
simile ad autovettura che perde i pezzi, nelle mani di M5S e lega.
Ora sperano che tutto vada male per adossare la colpa di un
eventuale fallimento Italiano al M5S e all'avventura populista
e quindi soffiano sul fuoco dello spread.
Deve essere chiara a tutti questa equazione.
Hanno perso il governo ma conservano il ministero della propaganda.
Mentre con renzi alimentavano un clima di fiducia che non c'era
oggi, al contrario, alimentano un clima di sfiducia.
Dobbiamo spiegare alla gente che se per caso le cose dovessero
mettersi male la colpa sarà unicamente dei nemici traditori della patria,
gli evocatori di spread, PD FI confindustria sindacati e sinistrati.
L'operazione di decontestualizzare una frase di Fassina dall'insieme delle argomentazioni, peraltro giuste, con cui analizza i limiti della manovra del gov. populista, è vergognosa!
Il sub-appalto della difesa senza quartiere del governo Conte lo avete avuto dopo regolare gara, o per assegnazione diretta?!
Il vostro mentore Bagnai direbbe che siete ...."sovranisti dell'Illinois".
Intanto lui, il suo reddito di cittadinanza se l'è fatto!
Vieni avanti cretino!
Riddick
1) TASSE E SVILUPPO DEL LAVORO:
- Flat tax per piccole e medie imprese al 15% (1 milione di italiani) per stimolare il lavoro.
2) STATO SOCIALE e PENSIONI (confusi dai giornali bugiardi con la "spesa corrente").
- Reddito di cittadinanza.
- Quota 100 (ponendo fine tra gli altri, finalmente, agli esodati).
3) GIUSTIZIA: Tagli alle pensioni d'oro ed ai megafinanziamenti ai giornali.
4) SOCIALE: Nuove dotazioni e oltre 500 milioni di euro in più (100 ai disabili).
5) EDILIZIA SANITARIA: 4 miliardi in più.
6) TERRITORIO:
- 525 milioni per le regioni colpite da catastrofi.
- 400 milioni per i Comuni.
- Sblocco per i Comuni per l'accesso ai loro surplus (prima andavano alle banche) che permettono di costruire scuole, ponti, dare lavoro ecc.
Al di là dei particolari non mi pare malaccio questa manovra...per la prima volta "anziché toglierci soldi ce li mettono".
"I porci di prima hanno saccheggiato il paese per 70 anni".
Mi chiedo se uno che fa politica per l'indipendenza del nord dal 1990 rientri nella categoria.
Wikipedia:
"Il tricolore non mi rappresenta, non la sento come la mia bandiera, a casa mia ho solo la bandiera della Lombardia e quella di Milano" e "Il tricolore è solo la Nazionale di calcio, per cui non tifo" (2011)
Il 23 novembre 2013, in occasione del No Euro Day (la giornata contro l'euro organizzata dalla Lega Nord) Salvini ha ospitato un convegno all'Hotel dei Cavalieri di Milano per discutere sull'uscita dell'Italia dall'euro con gli economisti Claudio Borghi, Antonio Maria Rinaldi e Alberto Bagnai. In quell'occasione, Salvini ha affermato che:
«L'euro è un crimine contro l'umanità. Prima salta l'euro, prima posso riprendere la battaglia per l'indipendenza (...) [l'euro] ha fatto strage peggio dei panzer nazisti.»
Sarebbe bello che uno così oggi si fosse trasformato in un patriota italiano, ma sarebbe chiedere troppo, tutto e subito.francesco
E' una manovra minimale rispetto alle necessità del paese, dove si è comunque trovato il modo di sostenere i due provvedimenti bandiera indispensabili alla propaganda per mantenere ancora un po' il consenso popolare. Rispetto al passato si distingue non tanto per l'entità quanto perchè un po' di risorse vengono finalmente canalizzate verso gli strati popolari più sofferenti anche se bisognerà poi vedere quanto effettivamente sarà meglio il RdC rispetto a RdI+NASPI+Bonus80€ e quale effettiva applicabilità avrà quota 100.
Il fatto però è che con l'appoggio evidente e ribadito di USA e Russia a questo governo si poteva e si doveva osare di più, invece di puntare tutto sulla speranza di un cambiamento in Ue dopo le elezioni. D'altronde lega e 5 stelle sono due partiti borghesi e liberisti, il primo reazionario a tutto tondo e che ha votato fino ad oggi tutte le porcate che ci hanno condotto fin qui (ultima l'approvazione del famigerato pareggio di bilancio in costituzione) ed il secondo scaturito dal connubio oscuro di Grillo e Casaleggio con chissà quali altri poteri. Non è certo lo spirito rivoluzionario (in senso positivo) che li contraddistingue e non c'è quindi da aspettarsi più di tanto da loro. Sarebbe invece meglio cercare di organizzare una forza di rottura dal basso in stile gilet gialli tenendo conto che in questo momento anch'essa sarebbe vista bene (almeno dal punto di vista strategico) dai due potentati che ho menzionato sopra.
Riddick
ho decontestualizzato la frase di Fassina?
Rileggiamola:
«La manovra partita come espansiva, in una fase di rallentamento dell’economia europea diventa restrittiva, anzi insostenibile a causa della correzione prevista per il 2020-21. (...) In sintesi, tra le promesse di bandiera e la resa al Fiscal Compact è venuta fuori una manovra Frankenstein».
A parte il fatto che ho linkato tutto il pezzo di Fassina, per cui ogni lettore può andare a leggerselo, la frase in questione è programmatica, anzi apodittica:
manovra restrittiva, una resa al Fiscal compact.
Si tratta di uno tra i giudizi più duri in circolazione.
E però, al contempo, ci dice che la manovra è "insostenibile"...
Quindi il peggio del peggio.
Piemme
Scusate se continuo a fare considerazioni davvero terra terra, anzi, tera tera, tipo:
Il populismo può prescindere da un capopopolo?
Le scommesse personalistiche devono tener conto o meno della personalità in oggetto?
Il leader, quanto condiziona e quanto è condizionato dai suoi followers?
Quanto coincidono il popolo nordico-leghista con quello nazional-salviniano?
Si può considerare popolo quello tenuto insieme dalla promessa di accoglimento di istanze in contrasto tra loro? Etc.francesco
La "sotenibilità" della manovra si fonda sulle sabbie mobili della clausola di salvaguardia per l'anno successivo, oltre 20 miliardi da reperire con l'aumento di oltre il 4% dell'Iva, e quindi totalmente sulle spalle del popolo.
Operazione fatta da chi aveva (giustamente) criminalizzato Renzi per le clausole di s. (10/12 miliardi) con cui aveva finanziato i famigerati 80 euri, e che suona come un tradimento e una presa per il culo elettorale di magnitudo 10!
Il peggio del peggio! Un suicidio a scoppio ritardato.
Stendiamo poi un velo pietoso sulla tragicommedia delle pensioni e di quota 100.
Per non parlare poi dei tagli alle pensioni lorde sopra a 1500 euro (1.100 netti).
Populismo al contrario!
Il peggio del peggio. Nemmeno Renzi!
Riddick
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