[ 20 aprile 2018 ]
Pare che Berlusconi abbia teso una trappola a Salvini. Pare che ieri mattina il puttaniere gli abbia assicurato un "appoggio esterno" ad un governo con i Cinque Stelle. Così Salvini comunica questa "disponibilità" a Di Maio il quale, tutto contento, va dalla Casellati, che invece gli comunica che né i forz'italioti né i fratellastri d'Italia avrebbero mai accettato di dare la fiducia ad un governo con Di Maio Presidente del consiglio.
POPULISTI FARLOCCHI
Stiamo ai fatti: M5S e Lega hanno i numeri per governare da soli. Se solo volessero avrebbero già trovato l'accordo ponendo fine a questa stucchevole pantomima delle "consultazioni". Perché non si decidono? Perché non rispettano la richiesta di una svolta venuta dalle urne?
Risposta: perché non hanno il coraggio di rompere davvero con le élite eurocratiche, le quali hanno fatto capire che tra le diverse opzioni sulla carta possibili, proprio quella di un governo M5S-lega è quella che scongiurano e, semmai avvenisse, si metterebbero di traverso.
Dario Franceschini, per nome e per conto delle élite dominanti, l'ha detto chiaro e tondo: "Il Pd deve evitare in ogni modo un governo M5S-Lega". [LA STAMPA del 16 aprile]
L'UOVO DI COLOMBO
Se solo Di Maio e Salvini avessero coraggio, l'accordo lo farebbero in due minuti. Salvini dovrebbe mollare Berlusconi e Di Maio dovrebbe accettare un Presidente del consiglio che non sia lui.
Non è dunque vero che manchi la soluzione, manca l'audacia di rispettare il mandato ricevuto da un popolo che col voto non ha solo chiesto di cambiare l'orchestra ma pure la musica. Qual è il contrario di audacia? La codardia.
Si ricordi l'avviso sinistro di Macron che l'Europa può precipitare in una "guerra civile". Non si pensi sia una butade. Egli ha espresso ciò che si pensa ai piani alti, dove sanno che dovendo essi stringere la garrota attorno al collo dei popoli, entreremo in un periodo durissimo e di grandi turbolenze.
Ai dominanti non mancano né idee chiare, né audacia. I dominati invece rischiano di giungere alla guerra disarmati, con alla testa generali "populisti" esitanti e pusillanimi.
Pare che Berlusconi abbia teso una trappola a Salvini. Pare che ieri mattina il puttaniere gli abbia assicurato un "appoggio esterno" ad un governo con i Cinque Stelle. Così Salvini comunica questa "disponibilità" a Di Maio il quale, tutto contento, va dalla Casellati, che invece gli comunica che né i forz'italioti né i fratellastri d'Italia avrebbero mai accettato di dare la fiducia ad un governo con Di Maio Presidente del consiglio.
POPULISTI FARLOCCHI
Stiamo ai fatti: M5S e Lega hanno i numeri per governare da soli. Se solo volessero avrebbero già trovato l'accordo ponendo fine a questa stucchevole pantomima delle "consultazioni". Perché non si decidono? Perché non rispettano la richiesta di una svolta venuta dalle urne?
Risposta: perché non hanno il coraggio di rompere davvero con le élite eurocratiche, le quali hanno fatto capire che tra le diverse opzioni sulla carta possibili, proprio quella di un governo M5S-lega è quella che scongiurano e, semmai avvenisse, si metterebbero di traverso.
Dario Franceschini, per nome e per conto delle élite dominanti, l'ha detto chiaro e tondo: "Il Pd deve evitare in ogni modo un governo M5S-Lega". [LA STAMPA del 16 aprile]
L'UOVO DI COLOMBO
Se solo Di Maio e Salvini avessero coraggio, l'accordo lo farebbero in due minuti. Salvini dovrebbe mollare Berlusconi e Di Maio dovrebbe accettare un Presidente del consiglio che non sia lui.
Non è dunque vero che manchi la soluzione, manca l'audacia di rispettare il mandato ricevuto da un popolo che col voto non ha solo chiesto di cambiare l'orchestra ma pure la musica. Qual è il contrario di audacia? La codardia.
Si ricordi l'avviso sinistro di Macron che l'Europa può precipitare in una "guerra civile". Non si pensi sia una butade. Egli ha espresso ciò che si pensa ai piani alti, dove sanno che dovendo essi stringere la garrota attorno al collo dei popoli, entreremo in un periodo durissimo e di grandi turbolenze.
Ai dominanti non mancano né idee chiare, né audacia. I dominati invece rischiano di giungere alla guerra disarmati, con alla testa generali "populisti" esitanti e pusillanimi.
32 commenti:
Evidentemente anche Rifondazione Comunista o Podemos , e tutta la sinistra radicale europea , si fa dettare l'agenda dall' ELITE DOMINANTE .. dato che anche loro , come Macron e Franceschini , considerano schifoso avere degli xenofobi pararazzisti , come la Lega , al governo italiano ?
Ma chi sono queste ELITE DOMINANTI , di cui Rifondazione e Podemos , come Macron e il PD , sono i pappagalli prezzolati ?
C'è qualche nome e cognome , oltre a qualche indizio della corruzione , su cui poter indagare ?
vabbè che fan pena, ma dire che sono prezzolati non credo sia vero.
nel senso che forse è anche peggio, è adesione a gratis ad una visione globalista...
L'espressione "il puttaniere" riferita a Berlusconi vuol essere offensiva? Vivaddio, se a un arzillo vecchietto, ma anche a un giovane satiro, piacciono le puttane e ci va, dov'è il problema? In ogni caso, se date del puttaniere a Berlusconi allora è anche giusto dare "giovane sodomita" a qualcun altro. O no?
Sono stanco e nauseato di veder utilizzate le pulsioni sessuali a scopo diffamatorio in politica. Vi ricordo che i peccati capitali sono sette: Ira, Avarizia, Invidia, Superbia, Gola, Accidia, Lussuria. Tutti gravi certo, ma ad esempio nella Divina Commedia la lussuria è addirittura quella considerata con più benevolenza.
Io non sono un credente, ma la mia struttura psichica è quella di un cattolico, e non ne posso più del velenoso spirito luterano-calvinista che vogliono appiccicarci addosso.
L'Elite Dominante sono i soliti : Soros e glia altri eredi dei Rothscild .
Gli unici antisorosiani sono i sovranisti , ultimo baluardo a difesa dell'identità della Patria , in un'Europa di meticciato incontrollato . Identità della Patria vittima della cecita' complice delle politiche immigrazioniste delle sinistre del costume filo-pluto-turbo-capitaliste.
"C'è qualche nome e cognome , oltre a qualche indizio della corruzione , su cui poter indagare ?"
L'anonimo delle 10:59 chiede se dietro le politiche che stanno impoverendo il mondo del lavoro su scala globale ci sia una regia oppure se qualcuno si sta arricchendo a sua insaputa...
Più che nomi e cognomi potrebbe aiutare un disegnino, ma non è un'opzione prevista con i commenti.francesco
Una domanda all'anonimo delle 15:09
Ma se voi siete identitari, perché vi definite sovranisti? Ma anche basta no! Le parole sono importanti. Il suo post avrebbe dovuto essere scritto così>:
"Gli unici antisorosiani sono gli identitari , ultimo baluardo a difesa dell'identità della Patria , in un'Europa di meticciato incontrollato . Identità della Patria vittima della cecita' complice delle politiche immigrazioniste delle sinistre del costume filo-pluto-turbo-capitaliste."
Noi sovranisti siamo un'altra cosa.
"dovendo essi stringere la garrota attorno al collo dei popoli, entreremo in un periodo durissimo e di grandi turbolenze"
Per quanto possa sembrare strano questa è l'unica buona notizia, ammesso che questa previsione si avveri. Almeno si uscirebbe da questo infinito mortorio sociale. Da troppo tempo ormai si prevedono sfracelli che non arrivano e lorsignori continuano imperterriti come sempre.
Fusse che fusse la vorta bbona. Ma quasi non oso più neppure sperarci.
@Fraioli
non ti schiererai anche tu con i sinistrati dirittoumanisti filoLeviMordechai ?
Non giochiamo con le parole che stiamo dalla stessa parte e diciamo la stessa cosa : Sovranità Nazionale = antiimmigrazionismo/antimeticciato sorosiano = Identitarismo Nazionale .
Senza Identità Nazionale non siamo nulla , e la diamo vinta all'Elite plutocratica .
@anonimo delle 16:06
Se stiamo dalla stessa parte lascialo decidere, se permetti, a me (sovranamente).
Battuta a parte, tanto per cominciare il tuo sistema di equazioni NON è il mio. Tu scrivi:
"Sovranità Nazionale = antiimmigrazionismo/antimeticciato sorosiano = Identitarismo Nazionale"
Io invece dico:
"Sovranità nazionale = decidiamo noi se far entrare gli immigrati = decidiamo noi se non far entrare gli immigrati"
La cogli la differenza? E' sostanziale! Infatti tu sei un identitario, io sono un sovranista. Ognuno a casa sua.
analisi perfetta.
Ma qual è il mistero su chi siano i dominanti, scusate? A suo tempo avevano pure fondato un'associazione per promuovere la moneta unica: https://penguincompaniontoeu.com/additional_entries/association-for-the-monetary-union-of-europe-amue/ , che bisogno c'è di fare ipotesi? E' la grande borghesia europea, non serve l'agente Mulder.
Fraioli ha sovranamente deciso che le convenzioni linguistiche del suo blog sono diventate regole della lingua italiana.
Sono finezze difficili da cogliere Fiorenzo, soprattutto per menti abituate ad esprimersi con epiteti tipo: "sinistrati", "meticciato plutogiudaicomassonico", " èlite sorosiane" ed altri tic lessicali simili.
@anonimo 20:54
Io ho sovranamente deciso che i fatti sono fatti. Noi ci siamo definiti "sovranisti" tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, coniando un termine nuovo proprio allo scopo di definire il nostro punto di vista. Poi sono arrivati i fasci, poi gli identitari, i razzisti, i leghisti, perfino i nauseabondi grillini, tutti a definirsi "sovranisti". Scusate, perdo intenzionalmente la pazienza (incorrendo nel primo dei peccati capitali, l'ira): ANDATE AFFANCULO TUTTI! Fascisti, identitari, leghisti dei miei coglioni, grillini del cazzo! I sovranisti non hanno nulla a che vedere con voi.
Nota: autorizzo esplicitamente la redazione a pubblicare questa risposta.
Vedi Fraioli una volta affermato il principio sovranista "passa quasi tutto". Il blocco subalterno potenzialmente rende l'80% dei voti: dentro ci stanno gli incannati dal mercato , escluso l'apparato mediatico, i quadri delle multinazionali, il quarto potere del compagno De Gasperi,la magistratura anticasta, i dipendenti delle ong, i 4 radicali in croce, le femministe, le "famiglie arcobaleno", quelli dei centri sociali, i blogger dirittoumanisti, gli alti vertici dello stato ovvero la combriccola dei "neo-liberali + Nato".
Nella massa sub trovi anche i post fascisti + i leghisti. La Fondazione del nuovo stato la devi fare con Dante Alighieri e Marco Polo, mica ti tuoi fermarti alla Resistenza. Se vuoi vincere devi andare molto indietro nella storia. Oppure ti tieni Juncker, Macron e la Nato.
La questione si risolve con il peso della "massa critica". Se la metti insieme sulla base del principio: prima la politica poi l'economia sfondi. Ai 3/4 della massa critica i "negri" richiedenti asilo ad E.1400,00 al mese ed i musulmani salafiti non piacciono. Gli italiani vorrebbero rimanere italiani; se sono fascisti per questo ...siete sovranisti già morti prima ancora di nascere.
@Ippolito Grimaldi
Le "finezze da cogliere" mi sembrano piroette lessicali , sono interessato ai contenuti . Evidentemente sono io che ho frainteso chi mi sembrava la pensava come me . Buon meticciato a tutti .
L'anonimo delle 13:56 dice
"L'Elite Dominante sono i soliti : Soros e glia altri eredi dei Rothscild."
A questo punto preciso ulteriormente la domanda : quelli di Rifondazione , di Podemos o Gianni Cuperlo , sono pagati da Soros ?
C'è qualche indizio per approfondire ?
Vedi caro anonimo, il sovranismo si nutre dell' aspirazione al ritorno delo stato,inteso come strumento della sovranità popolare, al controllo del movimento di persone (nel rispetto della libertà individuali), capitali, beni e servizi; tale controllo non deve essere inteso solo in senso repressivo; il controllo dei movimenti di capitale necessita della piena sovranità monetaria e fiscale e del controllo delsistema finanziario. La difesa della "razza" non c'entra nulla col sovranismo; c'entra molto invece con le ignomignose ideologie sconfitte, per fortuna, dalla storia nel secolo scorso
Mi pare che si ripresenti puntualmente lo stesso problema. Ovvero che ci stanno tante definizioni di sovranismo per quanti sono i sovranisti in circolazione. E se invece di sovranismo si fosse parlato di torte alla crema sarebbe successa la stessa cosa.
In fondo è la naturale conseguenza della modernità, sono le ultime manifestazione dell'individualismo liberal che tramonta ma non vuol morire nonostante stia quasi per raggiungere i cinquanta anni (2020-1970=50).
Stante questa situazione quello che sarà il sovranismo (o le torte alla crema) sarà deciso dall'alto e per gli interessi (o il gusto) di chi sta in alto.
Mi unisco al coro lanciato da Fraioli
"i rifugiati a 1400 € al mese" li conosce solo la propaganda nera dei vari Radek e Salvini che non hanno ancora capito a chi vanno i 35 € al giorno dello SPRAR
Sarebbe poi interessante , e divertente , se Radek approfondisse il suo "gli italiani vorrebbero rimanere italiani"...
Giovanni Trapattoni
Dovremmo discutere su quale sia la visione sovranista rispetto ai valori identitari degli italiani; se è vero che essi siano gli stessi e maggioritari del ventennio (dio-patria-famiglia); se è vero che gli italiani non sappiano distinguere tra aspetti di razionalità economico-politica e irrazionalità etnica; se è vero che in condizioni di "neutralità" un italiano preferisca un criminale caucasico a una "faccetta nera" onesta.
Per me, un salafita, un cattolico, un ateo, un bianco o un nero, in condizioni di neutralità, cioè se quello che sono (o si autopercepiscono tali) non gli impedisce di fare o non fare quello che il popolo sovrano ha sancito dalla costituzione, sono la stessa cosa.
Se un giorno la comunità salafita, italiani da generazioni, lamentasse che la chiesa cattolica in Italia è favorita dall'art 7 della Costituzione, forse finalmente si potrà rimediare a quelle concessioni fasciste, possibilmente non concedendo altre concessioni ai salafati, ma abolendo quelle del vaticano.
La mia visione è che mettere "dio" prima di "patria" non porta bene, oltre a invalidare ogni tentativo di applicare un metodo democratico.
Togli i valori di dio e sostituiscili con quelli dell'UOMO e avrai tagliato le radici del fascismo alle radici.
L'effetto secondario sarà che in assenza di una volontà divina, e senza i suoi emissari terreni (cattolici o salafiti) ai quali conformarsi, laggente potrà esercitare il senso di responsabilità nel trovare qualcosa di autentico per il quale valga la pena vivere, non essendoci nessun paradiso certo ad attenderci.francesco
P.s.
Ma definire i contenuti del Sovranismo considerando solo gli aspetti fondativi ma eterei dell'Identità potrebbe indurre nello stesso errore piddino di astrarre i valori universali dalle condizioni materiali oggettive.
E' quello che fanno le anime boldrine come gramellini, zucconi, o serra.
Ripeto sempre che le cose vanno messe in prospettiva.
Non è detto che in certe situazioni sociali di crisi estreme reagire come un "fascista", cioè reagire "con" uno che a differenza di te, in condizioni di "neutralità", era già fascista, dimostri che si sia contrari ai valori universali dei quali parlano coloro che a sinistra ancora possono permettersi una "neutralità" di giudizio rispetto ai fatti considerati.
A differenza del passato se oggi un gramellinizucconiserra mi desse del fascista perché da un po' sventolo bandiere tricolore in contesti sovranisti potrei rispondere un "me ne frego!" senza nessuna esitazione, quasi compiaciuto dell'equivoco che potrebbe indurre in tali anime belle.
Reagire a situazioni oggettive non fa di un sovranista un reazionario.
Il sovranismo vive il paradosso di essere il portatore di una istanza reattiva a questioni prevalentemente materiali senza essere reazionario su questioni spirituali, a differenza del nazionalismo identitario fascista xenofofo.
Per questo per me il sovranismo per ragioni soprattutto interne (aggregative) deve avere una chiara visione d'insieme, che trascende l'istanza reattiva delle condizioni straordinarie attuali, chiedendosi: esisterebbe un'azione politica propositiva (attiva) qualora venissero meno le condizioni straordinarie attuali per una politica avversativa (reattiva)?
Domande che i piddini dell'ancora per poco mainstream non si fanno, visto che per loro l'unica azione politica propositiva riconosciuta è quella del Mercato, il resto è solo un problema culturale su come contenere l'invidia che l'avversa.
francesco
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/leggete-ldquo-rsquo-amaca-rdquo-michele-serra-bullismo-scuola-172052.htm
Mmmmm… Fraioli (la cui disponibilità al confronto riflette la marcia trionfale del sovranismo costituzionalista) parla di fatti, e provenendo da persona così qualificata la sua affermazione non può essere messa in dubbio.
A pensare che il dibattito sul sovranismo esista – nei fatti documentabili – da quasi 20 anni sono gli ignoranti come me e Christophe Le Dréau, che già nel 2009, nel suo noto saggio ‘L'émergence du militantisme souverainiste 1997-2002’, osservava che il concetto era nato (in Francia e altrove) negli ultimissimi anni del xx secolo e aveva preso campo a partire dal 2001 assieme alla lotta contro l’introduzione dell’euro. Le Dréau scrive anche che il concetto ha teso fin dall’inizio ad abbattere gli steccati tradizionali trovando sostenitori a destra come a sinistra. E infatti tanto Marine Le Pen quanto il Mouvement républicain et citoyen ne fanno uso da oltre dieci anni:
https://www.la-croix.com/France/Politique/Marine-Le-Pen-souverainisme-train-enregistrer-grande-victoire-mondiale-2018-02-15-1300914046
https://www.mrc-france.org/Le-MRC-partage-l-objectif-de-redressement-de-la-France-et-entend-etre-la-boussole-republicaine-de-la-majorite_a386.html
L’argomento è oggetto, in Francia, di un vivo dibattito di cui Fraioli e Grimaldi saranno certamente al corrente; in caso contrario, raccomanderei loro di leggere quantomeno il saggio di Sapir ‘Souveraineté et nation’, in cui viene delineato l’(alquanto ovvio) ambito semantico-concettuale del termine. ‘Sovranismo’ rinvia alle nozioni di sovranità e di nazione, che possono poi essere declinate tanto in chiave democratico-volontaristica quanto identitario-gerarchica: ‘la différence entre droite et gauche ne vient pas de la souveraineté mais de la manière dont on conçoit la Nation’.
La nozione di sovranismo appare nel dibattito politico tedesco negli anni 2000-2001 ed è uno dei cavalli di battaglia della European Alliance for Freedom (il raggruppamento di estrema destra dell’europarlamento) fin dal 2010 (http://eurallfree.org/?q=node/2252). Fraioli pensa di “aver coniato un termine nuovo tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013”?? Devo avere le allucinazioni: pensavo che De Nardis e Alteri avessero pubblicato il loro saggio ‘Tra federalismo e sovranismo: il movimento antiglobalista e l’Europa nel caso italiano e francese’ su La critica sociologica nel 2006 (n.157, pp.14-31).
Uuuuuuuuuuupss!!
Ciò che è probabilmente accaduto è che Fraioli e il suo gruppo di sovranisti di sinistra hanno orecchiato il termine (che nel 2012 cominciava appena a diffondersi nel Belpaese) e l’hanno adottato ignorando tutto della sua preesistente diffusione. Oggi che la nozione sta filtrando in Italia (non dai suoi scritti, che non esistono, bensì da tutta Europa) il nostro amico, amareggiato per il completo insuccesso della sua azione politica, sfoga la propria frustrazione denunciando immaginari plagi e rivendicando un patetico diritto di primazia sul concetto.
E io, rispettandolo in quanto avversario del regime globalista, mi sarei risparmiato di smentirlo, se avesse mostrato solo un briciolo di rispetto e di educazione. Finezze difficili da cogliere...
"la différence entre droite et gauche ne vient pas de la souveraineté mais de la manière dont on conçoit la Nation"
Sottoscrivo.
Ti faccio notare che noi eravamo al corrente del fatto che il termine "sovranismo" facesse già parte del dizionario, come pure del fatto che anche in Italia esso era già stato utilizzato da un gruppo di indipendentisti sardi. Vi fu anche chi propose "sovranitarismo", ma la proposta fu respinta anche per ragioni di scarsa eufonia.
Dunque "sovranismo" significa sovranità del popolo, ovvero effettiva partecipazione del popolo alla vita politica, e non "democrazia idraulica" per usare un'espressione cara a LBC. Ovvero, detto in altro modo, che il politico deve prevalere nettamente sull'economico. Dunque che il crinale consiste nel fatto che le decisioni devono tornare al popolo ed essere sottratte ai mercati. Ove per popolo si intende una realtà formatasi storicamente, e non una comunità di sangue basata sulla purezza della razza.
I sovranisti sono, prima di tutto, statalisti, cioè contro il potere dei mercati.
Possono esistere un sovranismo di destra e uno di sinistra? Certo che sì, purché destra/sinistra vengano declinati nell'accezione sovranista, che in tal caso si configura come una dittatura del popolo sui mercati. Mi spiego. Se destra significa potere dei mercati, e sinistra significa potere del popolo, allora la risposta è no. Il sovranismo vuole che il potere sia del popolo, e basta, non può essere sovranista chi pensa che il potere possa essere nelle mani dei mercati. Se, invece, destra/sinistra rimandano ad altro, ad esempio alla scelta tra una maggiore o minore apertura sulla possibilità di modificare i valori civili, allora si può dire che i tradizionalisti possono anche essere chiamati sovranisti di destra e i più progressisti sovranisti di sinistra. Ma sempre nel quadro di una effettiva sovranità del popolo, la quale deve configurarsi come una dittatura politica sui mercati.
[continua]
[segue]
Vista così, la questione dell'identarismo, depurata dei suoi aspetti grotteschi veicolati da molti per ragioni che sono spesso personali, rimanda alla dicotomia sovranismo di destra/sinistra.
Per quanto riguarda la Lega, i 5*, FI, la questione non si pone neppure: sono tutti liberali.
Io me la prendo con gli identaristi, oltre che per i loro toni al limite del sopportabile, soprattutto perché pongono l'equazione identità=sovranità, mentre l'identità è una sottocategoria della sovranità. Prima viene la sovranità popolare, nazionale, quindi la centralità dello Stato, poi (ma solo poi, in subordine) il tema (a quel punto interno alla nazione sovrana) della conservazione e difesa dell'identità. Che è una cosa che mi interessa poco, se la sovranità è del popolo, perché sono convinto che, a quel punto, i neri i gialli e gli esquimesi saranno accettati se al popolo farà comodo, e tenuti fuori se no. Ovviamente con la sottolineatura che, qualora neri, gialli ed esquimesi fossero accolti, per ciò solo farebbero anche essi parte del popolo.
Tu sai come si è formata Roma antica: per cooptazione nel tempo dei popoli vicini, latini, sabini, etruschi, volsci (dopo un secolo di randellate reciproche) e via dicendo. Sai anche che la repubblica ebbe fine quando, come conseguenza delle vittorie militari, grandi masse di schiavi vennero impiegate dai patrizi latifondisti negando loro lo statuto di cittadini.
Quanto a: "il nostro amico, amareggiato per il completo insuccesso della sua azione politica, sfoga la propria frustrazione denunciando immaginari plagi e rivendicando un patetico diritto di primazia sul concetto" non ti rispondo nemmeno. Sono anni che vengo trattato in questo modo, da quando i fans di Bagnai mi attaccavano perché il loro vate mi aveva scacciato dal paradiso dei vincenti. Ormai ci ho fatto il callo. All'epoca non mi scoraggiai perché so che il tempo è galantuomo e che la mammuzza degli stupidi tromba continuamente.
No guardi, io non rivendico primazie semantiche e concettuali, queste rivendicazioni le lascio agli altri; si figuri che ci sono gruppi di interesse che vorrebbero brevettare i geni cioè tratti di DNA, l' alfabeto della vita... credo capisca la fine analogia.
Che il sovranismo, nel nostro momento storico, debba essere inteso come aspirazione al ritorno della piena sovranità degli stati europei rispetto ad ogni progetto di germanizzazione, forzata o blandita che sia, del nostro continente.
Per quanto riguarda Fraioli credo che non ami essere definito di sinistra e anche che a questo punto della storia, possa essere considerato uno dei più autorevoli esponenti del sovranismo italiano.
Ottimo l'ultimo intervento dell'anonimo del 22aprile ore 01:19
Il fatto e' che il povero Fraioli si e' fidato delle "umili" parole di S.D'Andrea : e' sua la sparata di aver inventato un neologismo . Quando l'ho letto non smettevo più di ridere . In certi ambienti l'arroganza di certi personaggi e' troppo comica..
@Anonimo_del:22 aprile 2018 01:19
Hai avuto bisogno di googlare in francese "Souveraineté" perché ti sei accorto che "sovranista" è una parola che non esiste in italiano?
Pensi davvero che qualcuno abbia scelto "sovranista" puntando sul fatto che in Italia non si conosca la parola e il significato di "sovranismo" tradotto in francese?
Errata corrige del commento precedente
"...e avrai tagliato le radici del fascismo alla base".francesco
"Prima viene la sovranità popolare, nazionale, quindi la centralità dello Stato, poi (ma solo poi, in subordine) il tema (a quel punto interno alla nazione sovrana) della conservazione e difesa dell'identità"
Nella sua poca dottrina Fraioli prosegue la politica di enunziare le sue preferenze ideologiche come se fossero dati oggettivi: tanto oggettivi quanto il 'fatto' che il sovranismo l'abbia inventato lui.
E qui chiudo, perché è evidente che l'ultima cosa che interessa al nostro amico e alla sua combriccola sono gli approfondimenti storici e concettuali.
"E qui chiudo, perché è evidente che l'ultima cosa che interessa al nostro amico e alla sua combriccola sono gli approfondimenti storici e concettuali."
Esatto! Noi vogliamo fare politica, Lei si occupi degli approfondimenti storici e concettuali... a posteriori.
"E qui chiudo, perché è evidente che l'ultima cosa che interessa al nostro amico e alla sua combriccola sono gli approfondimenti storici e concettuali".
IL DIBATTITO NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
francesco
P.s.
scherzo, tra noi si parla, di tutto, ma senza sgolarsi.
se ci tieni davvero al tema della riconquista della sovranità e vuoi confrontarti con la combriccola ciociara fai qualcosa di oggettivo tipo mettere insieme 10 persone della tua zona creando una sezione sovranista a vocazione storico-concettuale, vedrai che sarete contattati al più presto.
Finora ho constatato da parte nostra una vocazione democratica-dalbassista-dadascirocchista, ma il "noi" che uso è ancora approssimativo, si definirà man mano attraverso il processo decisionale democratico.
Qualcuno potrebbe obiettare che senza un popolo che senta di avere radici comuni non è possibile uno Stato forte(mente) democratico.
Del resto gli esempi di Stati multietnici al giorno d oggi non sono assolutamente incoraggianti quanto a democrazia e consapevolezza o unità del ceto debole.
Colgo spunto dall esempio di Roma antica: Etruschi Latibi Volsci e anche Sanniti erano se non sbaglio popoli culturalmente molto affini.
Nulla che si possa paragonare a una società odierna fatta da un misto di cinesi, indiani, bengalesi, rumeni, africani e italiani nello stesso calderone.
A questo tipo di società io accosterei piuttosto la Roma Imperiale appunto.
Posta un commento