[ 11 aprile 2018 ]
"ALITALIA: UNA GRANDE SFIDA, PER NOI LAVORATORI, PER TUTTO IL PAESE"
L'Intervento in video di Antonio Amoroso.
Mentre le agenzie battevano ieri la notizia che la decisione finale sulla sorte di Alitalia è rimandata all'autunno (cioè messa sulle spalle del nuovo governo), Fabio Frati (C.U.B. Trasporti) apriva l'importante convegno per nazionalizzare Alitalia, quindi impedire ai tre commissari Qui-Quo-Qua di spacchettarla per svenderla a qualche pescecane straniero.
Un grande successo, non solo per la sala gremita [vedi foto sopra], ma perché, cadendo mentre sono in atto le grandi manovre per decidere chi occuperà palazzo Chigi, ha mostrato che le due forze politiche che sono uscite vincenti dalle urne (M5S e Lega) non solo hanno espresso solidarietà alla resistenza dei lavoratori, hanno detto di essere favorevoli al rilancio di Alitalia come grande
compagnia di bandiera, sottolineando come il trasporto, non solo quello aereo, non possa e non debba essere lasciato in mano ai privati. Con toni diversi questi principi li hanno difesi, Alberto Bagnai e Borghi Aquilini della Lega, Roberta Lombardi, Giulia Lupo e Agnese Catini del M5S.
Un grande successo per la straordinaria qualità degli interventi degli analisti che sono entrati nel merito, spiegando, numeri, dati e tabelle alla mano, che Alitalia può e deve essere rilanciata (non salvata!), che hanno mostrato come la crisi di Alitalia sia frutto non di un destino cinico e baro, ma di un disegno privatistico, criminale e anti-popolare e anti-italiano voluto dalle élite eurocratiche ed italiane per nome e per conto delle grandi compagnie oligopolistiche concorrenti di Alitalia (anzitutto Lufthansa e AirFrance).
Ascoltate l'intervento, lucido e appassionato, di Antonio Amoroso, della C.U.B. Trasporti
"ALITALIA: UNA GRANDE SFIDA, PER NOI LAVORATORI, PER TUTTO IL PAESE"
L'Intervento in video di Antonio Amoroso.
Mentre le agenzie battevano ieri la notizia che la decisione finale sulla sorte di Alitalia è rimandata all'autunno (cioè messa sulle spalle del nuovo governo), Fabio Frati (C.U.B. Trasporti) apriva l'importante convegno per nazionalizzare Alitalia, quindi impedire ai tre commissari Qui-Quo-Qua di spacchettarla per svenderla a qualche pescecane straniero.
Un grande successo, non solo per la sala gremita [vedi foto sopra], ma perché, cadendo mentre sono in atto le grandi manovre per decidere chi occuperà palazzo Chigi, ha mostrato che le due forze politiche che sono uscite vincenti dalle urne (M5S e Lega) non solo hanno espresso solidarietà alla resistenza dei lavoratori, hanno detto di essere favorevoli al rilancio di Alitalia come grande
compagnia di bandiera, sottolineando come il trasporto, non solo quello aereo, non possa e non debba essere lasciato in mano ai privati. Con toni diversi questi principi li hanno difesi, Alberto Bagnai e Borghi Aquilini della Lega, Roberta Lombardi, Giulia Lupo e Agnese Catini del M5S.
Un grande successo per la straordinaria qualità degli interventi degli analisti che sono entrati nel merito, spiegando, numeri, dati e tabelle alla mano, che Alitalia può e deve essere rilanciata (non salvata!), che hanno mostrato come la crisi di Alitalia sia frutto non di un destino cinico e baro, ma di un disegno privatistico, criminale e anti-popolare e anti-italiano voluto dalle élite eurocratiche ed italiane per nome e per conto delle grandi compagnie oligopolistiche concorrenti di Alitalia (anzitutto Lufthansa e AirFrance).
Ascoltate l'intervento, lucido e appassionato, di Antonio Amoroso, della C.U.B. Trasporti
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