[ 17 aprile 2018 ]
Informiamo i nostri lettori della capitale, invitandoli a partecipare, che oggi, a partire dalle ore 15.00, si svolgerà in Piazza Vidoni a Roma un presidio contro la guerra. Il presidio è promosso da varie forze tra cui Potere al Popolo.
Dopodomani, Giovedì 19 aprile, se ne svolgerà un altro promosso dal sindacalismo di base. Concentramento alle 16,30 in Piazza Barberini, sempre a Roma.
Informiamo i nostri lettori della capitale, invitandoli a partecipare, che oggi, a partire dalle ore 15.00, si svolgerà in Piazza Vidoni a Roma un presidio contro la guerra. Il presidio è promosso da varie forze tra cui Potere al Popolo.
Dopodomani, Giovedì 19 aprile, se ne svolgerà un altro promosso dal sindacalismo di base. Concentramento alle 16,30 in Piazza Barberini, sempre a Roma.
Qui sotto il testo di convocazione.
“Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera gente, tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente”(B.Brecht). I lavoratori, contro i quali si combatte una guerra interna che toglie loro il reddito, diritti e welfare, devono sapere che il rischio di una guerra devastante non è mai stato così alto e che serve una mobilitazione per opporsi alla guerra “esterna” e a quella “interna”.
NON ESISTONO BOMBE INTELLIGENTI e GUERRE UMANITARIE, la guerra è sempre promossa per disegni imperialistici e di sopraffazione. E in Medio Oriente, per le sue ricchezze e la posizione strategica, il conflitto è stato intensificato negli ultimi venti anni con un copione che si ripete: un pretesto per muovere guerra, il mostro di turno da presentare all’opinione pubblica e si avvia la guerra con migliaia di morti civili come tragico risultato. Solo dopo aver fatto la guerra in Iraq, Blair riconobbe che erano inesistenti le tanto decantate armi di distruzione di massa, con buona pace delle centinaia di migliaia di civili uccisi.
Oggi tocca alla SIRIA; a Douma, sarebbero state usate armi chimiche provocando morti e civili e, senza accertare se ciò sia accaduto realmente, senza alcuna delibera delle istituzioni nazionali e internazionali, Trump con un messaggino ci avvisa che darà una lezione ad Assad, quasi come se giocasse alla play station. Questa volta Macron fa il Blair e assicura che le armi chimiche sono state davvero usate ed è pronto per la guerra! Gli stessi difensori dell’umanità, non dimostrano la stessa sensibilità nei confronti delle azioni perpetrate contro la popolazione civile dello Yemen, ad Afrin contro i Curdi, in Palestina, dove ISRAELE ha fatto di Gaza un enorme campo di concentramento e si allena con il tirassegno sui palestinesi.
I TRE PAESI (USA-FRANCIA e GRAN BRETAGNA), che bombardano ora in SIRIA, sono i principali trafficanti di armi nello scenario di guerra. Nel 2018, in Italia, si spenderanno 23 miliardi di euro (64 milioni di euro al giorno), di cui 15,5 per il rinnovo degli armamenti, ossia per avere armamenti idonei a uccidere meglio.
La guerra va respinta e impedita!
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La Guerra è contro i lavoratori e i ceti popolari
“Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera gente, tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente”(B.Brecht). I lavoratori, contro i quali si combatte una guerra interna che toglie loro il reddito, diritti e welfare, devono sapere che il rischio di una guerra devastante non è mai stato così alto e che serve una mobilitazione per opporsi alla guerra “esterna” e a quella “interna”.
NON ESISTONO BOMBE INTELLIGENTI e GUERRE UMANITARIE, la guerra è sempre promossa per disegni imperialistici e di sopraffazione. E in Medio Oriente, per le sue ricchezze e la posizione strategica, il conflitto è stato intensificato negli ultimi venti anni con un copione che si ripete: un pretesto per muovere guerra, il mostro di turno da presentare all’opinione pubblica e si avvia la guerra con migliaia di morti civili come tragico risultato. Solo dopo aver fatto la guerra in Iraq, Blair riconobbe che erano inesistenti le tanto decantate armi di distruzione di massa, con buona pace delle centinaia di migliaia di civili uccisi.
Oggi tocca alla SIRIA; a Douma, sarebbero state usate armi chimiche provocando morti e civili e, senza accertare se ciò sia accaduto realmente, senza alcuna delibera delle istituzioni nazionali e internazionali, Trump con un messaggino ci avvisa che darà una lezione ad Assad, quasi come se giocasse alla play station. Questa volta Macron fa il Blair e assicura che le armi chimiche sono state davvero usate ed è pronto per la guerra! Gli stessi difensori dell’umanità, non dimostrano la stessa sensibilità nei confronti delle azioni perpetrate contro la popolazione civile dello Yemen, ad Afrin contro i Curdi, in Palestina, dove ISRAELE ha fatto di Gaza un enorme campo di concentramento e si allena con il tirassegno sui palestinesi.
I TRE PAESI (USA-FRANCIA e GRAN BRETAGNA), che bombardano ora in SIRIA, sono i principali trafficanti di armi nello scenario di guerra. Nel 2018, in Italia, si spenderanno 23 miliardi di euro (64 milioni di euro al giorno), di cui 15,5 per il rinnovo degli armamenti, ossia per avere armamenti idonei a uccidere meglio.
La guerra va respinta e impedita!
SCENDIAMO IN PIAZZA
Il sindacalismo di base organizza iniziative anche a Milano, Firenze, Genova, Torino, Napoli e Palermo per dire NO alla GUERRA e alle SPESE MILITARI.
Firmatari: C.U.B., SI-Cobas, S.G.B.
Firmatari: C.U.B., SI-Cobas, S.G.B.
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