[ 14 settembre 2017 ]
No all’ aggressione contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea
I venti di guerra sollevati dalla Casa Bianca vanno per adesso scemando. Trump si è dovuto accontentare di nuove sanzioni ONU contro la Corea del Nord —sanzioni severe chieste a gran voce anche dal governo italiano a guida PD, che anche questa volta non ha perso occasione per dimostrare la sua obbedienza alla super-potenza americana.
E’ un segreto di Pulcinella che il recondito obbiettivo di Washington è il famigerato “regime change”, l’abbattimento, con le buone o con le cattive, del regime nord-coreano, ciò allo scopo di allargare e rafforzare la supremazia americana in Estremo oriente nella prospettiva di contenere i suoi due potenziali avversari strategici: Cina e Russia.
Che l’obbiettivo della Casa Bianca sia il “regime change”, lo ammettono anche organi di stampa di regime:
Non bastano agli americani i disastri che hanno causato negli ultimi decenni in Somalia, Afganistan, Iraq, Libia e Siria. La protervia con cui essi vogliono “esportare la democrazia” (ovvero mettere al potere dei fantocci) è la causa principale dell’instabilità globale, di guerre sanguinose e senza fine, del terrorismo.
A quei popoli ed a quelle nazioni che non vogliono finire in schiavitù non resta infatti che un’opzione: resistere. Questo è il caso della Corea del Nord, al cui popolo, non certo al regime, noi esprimiamo la nostra solidarietà.
Non ci sarà pace nel mondo fino a quando non sarà debellata ogni forma di imperialismo, fino a quando ci saranno nazioni che vogliono opprimere, dominare per depredare quelle più deboli.
Chi chiede a Pyongyan di smantellare il suo arsenale nucleare dia l’esempio. Lo diano anzitutto gli Stati Uniti (che sono stati i soli ad avere usato la bomba atomica), quindi i paesi NATO, lo dia Israele (che si è costruito un suo arsenale violando tutte le convenzioni internazionali).
Consiglio nazionale di Programma 101
12 settembre 2017
* Fonte: Programma 101
No all’ aggressione contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea
I venti di guerra sollevati dalla Casa Bianca vanno per adesso scemando. Trump si è dovuto accontentare di nuove sanzioni ONU contro la Corea del Nord —sanzioni severe chieste a gran voce anche dal governo italiano a guida PD, che anche questa volta non ha perso occasione per dimostrare la sua obbedienza alla super-potenza americana.
E’ un segreto di Pulcinella che il recondito obbiettivo di Washington è il famigerato “regime change”, l’abbattimento, con le buone o con le cattive, del regime nord-coreano, ciò allo scopo di allargare e rafforzare la supremazia americana in Estremo oriente nella prospettiva di contenere i suoi due potenziali avversari strategici: Cina e Russia.
Che l’obbiettivo della Casa Bianca sia il “regime change”, lo ammettono anche organi di stampa di regime:
«Missili e ordigni nucleari sono l’assicurazione sulla vita per Kim Jong-un e sil suo sistema di potere». [Guido Olimpio e Guido Santevecchi. Corriere della Sera]
«Pyongyang non può rinunciare all’atomica e ai missili, sarebbe una mossa suicida: non soltanto non potrebbe più giustificare le sofferenze imposte alla popolazione per privilegiare la difesa del Paese ma la Corea del Nord diventerebbe ancora più vulnerabile a un attacco com’è accaduto all’Iraq». [Alberto Negri. Il Sole 24 Ore]
Non bastano agli americani i disastri che hanno causato negli ultimi decenni in Somalia, Afganistan, Iraq, Libia e Siria. La protervia con cui essi vogliono “esportare la democrazia” (ovvero mettere al potere dei fantocci) è la causa principale dell’instabilità globale, di guerre sanguinose e senza fine, del terrorismo.
A quei popoli ed a quelle nazioni che non vogliono finire in schiavitù non resta infatti che un’opzione: resistere. Questo è il caso della Corea del Nord, al cui popolo, non certo al regime, noi esprimiamo la nostra solidarietà.
Non ci sarà pace nel mondo fino a quando non sarà debellata ogni forma di imperialismo, fino a quando ci saranno nazioni che vogliono opprimere, dominare per depredare quelle più deboli.
Chi chiede a Pyongyan di smantellare il suo arsenale nucleare dia l’esempio. Lo diano anzitutto gli Stati Uniti (che sono stati i soli ad avere usato la bomba atomica), quindi i paesi NATO, lo dia Israele (che si è costruito un suo arsenale violando tutte le convenzioni internazionali).
Consiglio nazionale di Programma 101
12 settembre 2017
* Fonte: Programma 101
1 commento:
Il governo della RDP di Corea MINACCIA DI DIFENDERSI (con armi minimamente adeguate rispetto a quelle di suoi nemici) ! ! !
MA COME SI PERMETTE ? ! ? ! ? !
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