[ 24 novembre ]
Tre anni fa, a causa dell'improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute, ci lasciava Costanzo Preve.
Era nato a Valenza Po, in provincia di Alessandria, nel 1943.
In questa sede, dopo precedenti necrologi, non tenteremo una ricostruzione del suo pensiero e della sua ampia produzione intellettuale e scientifica. Il prossimo seminario di studi del MLP, Filo Rosso, sarà dedicato anche a questo.
Qui, oltre ad un doveroso e sentito ricordo dell'amico e del maestro, preme sottolineare oltre l'assenza del pensatore acuto ed originale, capace di una integrale rilettura della storia del pensiero occidentale (vedi Una nuova storia alternativa della Filosofia, Petite Plaisance, 2013) alla luce di una rinnovata ontologia dell'essere sociale, il Preve analista e notista politico-sociale.
Una prospettiva da approfondire ci sembra anche questa: Preve come critico dell'ideologia e della società italiana, sempre capace di giudizi lapidari, mai superficiali, fulminanti e irresistibilmente umoristici, di una tempra che nulla aveva da invidiare ad un Monicelli e un Flaiano.
Ma di lui ci manca, in questa fase, come dicevamo, anche la sua capacità di lettura dei fenomeni socio-politici ed internazionali, che avrebbe offerto come sempre una chiave di lettura stimolante e non banale.
L'auspicio è che le iniziative sul pensiero e l'opera di Preve possano moltiplicarsi in Italia e all'estero per dare il posto che giustamente gli compete nel panorama del pensiero politico e filosofico contemporaneo.
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