[ 20 novembre ]
I media umbri han dato particolare risalto ad un manifesto per il NO sottoscritto da ben 287 iscritti al Partito democratico, tra cui noti dirigenti.
Meglio così.
Il problema è che tra i firmatari figura Moreno Pasquinelli il quale, oltre che militante rivoluzionario ben noto agli umbri, è in effetti tra i fondatori del Coordinamento regionale dei comitati per il NO.
La notizia, vera quanto falsa la firma, ha ben presto fatto il giro della regione. Ne è testimonianza quanto scrive il renziano Corriere dell'Umbria di oggi —vedi foto accanto.
Ieri sera Moreno Pasquinelli ha diffuso questo comunicato stampa:
«Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è grossolanamente esagerata».
Così scrisse Mark Twain sorpreso per aver letto il suo necrologio.
Questo aforisma mi è venuto in mente leggendo il titolo della rubrica OTTOVOLANTE sul Corriere dell’Umbria di oggi: “Pasquinelli piddino?”.
Risulterei infatti tra i firmatari di un manifesto di iscritti ed elettori del Partito democratico per il NO.
Simpaticamente OTTOVOLANTE si chiede se sia un caso di omonimia oppure se io stato “folgorato sulla via del referendum”.
Colgo l’occasione per tranquillizzare amici e compagni allarmati dalla notizia.
Per quando devoto alla causa del NO al referendum e proprio grazie alla mia fede nella democrazia, non sono e non sarò mai del Pd. Un cadavere che l’unica folgore che è riuscito a scagliare, contro gli italiani, è quella funesta di Matteo Renzi.
Un caso di omonimia quindi?
Lo escludo. Avendo girato per decenni l’Umbria in lungo ed in largo, non ho mai conosciuto nessuno che portasse il mio nome e cognome.
Viene piuttosto da chiedersi se in ballo non ci sia il metodo, quantomeno spassoso, per non dire arruffone, di fare battaglia politica.
Il che, con tutto il rispetto per i piddini che voteranno NO, la dice lunga sul degrado a cui è giunta la lotta politica dentro piddinia.
Moreno Pasquinelli
19 novembre 2016
I media umbri han dato particolare risalto ad un manifesto per il NO sottoscritto da ben 287 iscritti al Partito democratico, tra cui noti dirigenti.
Meglio così.
Il problema è che tra i firmatari figura Moreno Pasquinelli il quale, oltre che militante rivoluzionario ben noto agli umbri, è in effetti tra i fondatori del Coordinamento regionale dei comitati per il NO.
La notizia, vera quanto falsa la firma, ha ben presto fatto il giro della regione. Ne è testimonianza quanto scrive il renziano Corriere dell'Umbria di oggi —vedi foto accanto.
Ieri sera Moreno Pasquinelli ha diffuso questo comunicato stampa:
«Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è grossolanamente esagerata».
Così scrisse Mark Twain sorpreso per aver letto il suo necrologio.
Questo aforisma mi è venuto in mente leggendo il titolo della rubrica OTTOVOLANTE sul Corriere dell’Umbria di oggi: “Pasquinelli piddino?”.
Risulterei infatti tra i firmatari di un manifesto di iscritti ed elettori del Partito democratico per il NO.
Simpaticamente OTTOVOLANTE si chiede se sia un caso di omonimia oppure se io stato “folgorato sulla via del referendum”.
Colgo l’occasione per tranquillizzare amici e compagni allarmati dalla notizia.
Per quando devoto alla causa del NO al referendum e proprio grazie alla mia fede nella democrazia, non sono e non sarò mai del Pd. Un cadavere che l’unica folgore che è riuscito a scagliare, contro gli italiani, è quella funesta di Matteo Renzi.
Un caso di omonimia quindi?
Lo escludo. Avendo girato per decenni l’Umbria in lungo ed in largo, non ho mai conosciuto nessuno che portasse il mio nome e cognome.
Viene piuttosto da chiedersi se in ballo non ci sia il metodo, quantomeno spassoso, per non dire arruffone, di fare battaglia politica.
Il che, con tutto il rispetto per i piddini che voteranno NO, la dice lunga sul degrado a cui è giunta la lotta politica dentro piddinia.
Moreno Pasquinelli
19 novembre 2016
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