[ 14 febbraio ]
In aumento gli euro-delusi (+14,4%). Tra questi il 55,5% vuole uscire dall’euro perché ha indebolito la nostra economia
Citiamo dal Rapporto Italia 2015 dell' Eurispes:
In aumento gli euro-delusi (+14,4%). Tra questi il 55,5% vuole uscire dall’euro perché ha indebolito la nostra economia
Citiamo dal Rapporto Italia 2015 dell' Eurispes:
«L’indagine Eurispes segnala un deciso incremento di quanti non vedono più nell’introduzione dell’Euro una “benedizione”. L’aumento degli euro-delusi va letto come il segnale che qualcosa sta cambiando. Quattro italiani su dieci (40,1%) pensano infatti che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro, una quota che si attestava ad inizio 2014 al 25,7%.
Su questo risultato pesano certamente le vicende greche che hanno attivato anche da noi sentimenti di “Grecia-fobia”: siamo consapevoli di una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, perché siamo in Europa e nessuno degli Stati che ne fanno parte può dirsi al riparo rispetto ai meccanismi innescati dalle politiche di unione monetaria prima, e da quelle di austerità seguite alla crisi, poi. In molti ormai si chiedono: “accadrà anche a noi?”.
Il 55,5% degli euro-scettici ritiene che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro poiché è stata proprio la moneta unica una delle principali cause dell’indebolimento della nostra economia. Molti sono convinti, inoltre, che l’euro abbia avvantaggiato esclusivamente i paesi europei più ricchi (22,7%) e che non si sia affiancata ad un’unione economica una reale unità dell’Europa (21,1%), intesa evidentemente a livello sociale e politico.
Spiega il Presidente dell’Eurispes: «Quella che si registra è una sostanziale delusione delle aspettative che erano maturate nel corso degli anni, procurata soprattutto dalla mancanza di una effettiva integrazione, dalla crisi economica che l’Unione stessa non sembra in grado di governare e dall’evidente strapotere degli interessi di alcuni paesi sugli altri».
La fiducia nei governi |
Il 55,5% degli euro-scettici ritiene che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro poiché è stata proprio la moneta unica una delle principali cause dell’indebolimento della nostra economia. Molti sono convinti, inoltre, che l’euro abbia avvantaggiato esclusivamente i paesi europei più ricchi (22,7%) e che non si sia affiancata ad un’unione economica una reale unità dell’Europa (21,1%), intesa evidentemente a livello sociale e politico.
Spiega il Presidente dell’Eurispes: «Quella che si registra è una sostanziale delusione delle aspettative che erano maturate nel corso degli anni, procurata soprattutto dalla mancanza di una effettiva integrazione, dalla crisi economica che l’Unione stessa non sembra in grado di governare e dall’evidente strapotere degli interessi di alcuni paesi sugli altri».
1 commento:
Quattro su dieci: è una percentuale stupefacente e demoralizzante. L'economia italiana è allo stremo, la disoccupazione continua a pesare come un macigno micidiale sulle nuove e spesso anche sulle medie generazioni, il welfare è ormai liquefatto, il benessere dei lavoratori è evaporato e ci sono ancora sei italiani su dieci che non si sono accorti della pietra da mulino che c'è al loro collo.
Meritano di morire strangolati ed annegati come qualcuno ha progettato di farli finire.
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