Tra questi ci piace ricordare le rivolte popolari che hanno scosso diversi paesi. Quella in Ecuador, quella dei cileni, che non demordono malgrado la durissima repressione (ieri è stato ammazzzzato il 29° manifestante). Vogliamo ricordare le
sollevazioni in Algeria, nonché quella libanese, e l'ancor più straordinaria rivota popolare irachena che vede nell'occupazione (che dura da due mesi) della centrale piazza Tharir a Baghdad.
Sollevazioni che di contro a quella di segno opposto di Hong Kong hanno un tratto in coune: il rifiuto delle politiche austeritarie e neoliberiste.
Un'onda destinata a durare e che è giuntan nel cuore dell'Europa con lo sciopero generale francese, giunto oggi al 25° giorno di sciopero.
Abbiamo detto l'essenziale sulla battaglia in corso oltralpe.
In Francia il popolo lavoratore fa sul serio, non è andato in vacanza. L'unica festa ammessa è quella che si vuole fare a Macron. In questo senso, e non solo per le forme di lotta che giungono fino al sabotaggio, il movimento di scioperi raccoglie il testimone dei Gilet Gialli, i cui tanti rivoli sono in gran parte confluiti in esso.
In solidarietà coi fratelli francesi pubblichiamo alcune immagini che parlano da sole.
Nessun commento:
Posta un commento