[ 5 aprile 2019 ]
Su questo blog è stato scritto più volte che quella siglata coi "mercati" e la Ue era solo una tregua momentanea. Chiuse le urne delle europee "mercati" e Ue dissotterreranno l'ascia di guerra e daranno addosso al governo "populista" per farlo recedere... dal suo populismo.
Che faranno Di Maio e Salvini? Si tireranno giù le mutande come fatto da Tsipras? Oppure no? Nel primo caso nuova finanziaria euro-liberista da lacrime sangue, nel secondo... ne vedremo delle belle.
Mi pare tuttavia che la sottile linea che separa la tregua dalla guerra sia già stata superata. Dalla Commissione bicamerale sul sistema bancario, al decreto sulla Crescita,quindi al DEF i populisti non pare proprio vogliano piegare le ginocchia. Di qui lo scontro duro con l'uomo dei "mercati" (e di Mattarella), il ministro dell'Economia Tria.
"VIA TRIA", scrissi a settembre, quando il nostro si metteva di traverso alla volontà dei "populisti" di farla finita con le leggi di bilancio austeritarie made in Bruxelles e Francoforte.
A confermare che nel governo non tira aria di resa c'è la mozione M5s-Lega sull'oro di bankitalia approvata al Senato con 141 sì, 83 no e 12 astenuti.
L'ha presentata Alberto Bagnai che ha affermato “L’oro non deve essere restituito allo Stato. L’oro è dello Stato!”.
Parole sante!
Su questo blog è stato scritto più volte che quella siglata coi "mercati" e la Ue era solo una tregua momentanea. Chiuse le urne delle europee "mercati" e Ue dissotterreranno l'ascia di guerra e daranno addosso al governo "populista" per farlo recedere... dal suo populismo.
Che faranno Di Maio e Salvini? Si tireranno giù le mutande come fatto da Tsipras? Oppure no? Nel primo caso nuova finanziaria euro-liberista da lacrime sangue, nel secondo... ne vedremo delle belle.
Mi pare tuttavia che la sottile linea che separa la tregua dalla guerra sia già stata superata. Dalla Commissione bicamerale sul sistema bancario, al decreto sulla Crescita,quindi al DEF i populisti non pare proprio vogliano piegare le ginocchia. Di qui lo scontro duro con l'uomo dei "mercati" (e di Mattarella), il ministro dell'Economia Tria.
"VIA TRIA", scrissi a settembre, quando il nostro si metteva di traverso alla volontà dei "populisti" di farla finita con le leggi di bilancio austeritarie made in Bruxelles e Francoforte.
A confermare che nel governo non tira aria di resa c'è la mozione M5s-Lega sull'oro di bankitalia approvata al Senato con 141 sì, 83 no e 12 astenuti.
L'ha presentata Alberto Bagnai che ha affermato “L’oro non deve essere restituito allo Stato. L’oro è dello Stato!”.
Parole sante!
Sostieni SOLLEVAZIONE e Programma 101
4 commenti:
Peccato pero' che tutto quello che fa Bagnai sia vanificato dal suo narcisismo autoreferenziale. La scelta di essere un senatore della lega e' davvero scellerata. Non poteva contribuire alla nascita della sinistra patriottica?
siamo passati da "Uscire dall'euro subito!" alla bellezza di UNA MOZIONE in un anno di governo che non conta niente (perchè se i mercati puntano l'Italia, ammesso e non concesso che l'oro torni te lo rivendi in 5 minuti).
E i gonzi applaudono!
Ahime
sono d'accordo, e molto, sia col primo che col secondo commento.
Mi are che in tempi non sospetti, mentre tutti si genuflettevano davanti a Bagnai, fu proprio SOLLEVAZIONE a portare una critica politica diretta a Bagnai, avvertendo che su quella china... c'era la destra leghista...
Ma non è chiaro che Alberto Bagnai non è marxista? Tantomeno genericamente comunista.
Alla rinascita di quale sinistra avrebbe dovuto partecipare?
Bagnai ha agito da uomo d'azione: quale era il massimo obiettivo raggiungibila nelle condizioni date?
Influenzare direttamente e indirettamente le posizioni di un partito popolare in forte crescita per far spostare l'asse della bilancia.
Nell'ambito di una battaglia democratica, cioè accettando anche le conseguenze di non essere maggioranza assoluta.
Pensate forse che se Bagnai fosse il presidente del consiglio di una maggioranza coesa del 51% non procederebbe subito all'uscita dall'euro?
Posta un commento