[ 16 aprile 2019 ]
Concorsi truccati nella sanità pubblica...
Concorsi truccati nella sanità pubblica...
Trentacinque indagati, quattro agli arresti domiciliari. Decapitati i vertici non solo della sanità umbra ma dello stesso Partito democratico. Coinvolta direttamente "la sfinge", la madre badessa del PD, presidente della Regione Catiuscia Marini.
Un colpo mortale ad una casta che era già in avanzato stato di putrefazione e di cui la medesima Marini è perfetta personificazione.
Vedremo se tutte le accuse reggeranno in sede processuale. Nessuno è giuridicamente colpevole fino al terzo grado di giudizio. La sentenza politica, può e deve, invece, essere emessa.
Che i concorsi in sanità in Umbria fossero truccati, sempre stati truccati, è il segreto di pulcinella. Vale infatti la pena ricordare che prima di lei anche Maria Rita Lorenzetti, già travolta da un'inchiesta giudiziaria e messa agli arresti domiciliari nel settembre 2013 per la vicenda Italfer, venne condannata nel novembre 2014 per un'altra vicenda denominata "Sanitopoli" (sentenza confermata in cassazione).
Si sa che le Regioni sono, allo stato, dei carrozzoni clientelari, e siccome il loro core business è la sanità pubblica, questa è un vero e proprio verminaio di clientelismo e di corruttela.
Politicamente il Pd, già agonizzante, subisce un colpo durissimo. Con le città di Perugia, Terni, Spoleto e Umbertide già perdute e cadute in mano alla destre (le ultime tre con la trazione leghista), passeranno di mano anche altre nella prossima tornata amministrativa di fine maggio. L'unico punto di resistenza potrebbe essere proprio Foligno, dove è in lizza un'agguerrita lista a cinque stelle. A Foligno potremmo avere uno scenario simile a quello di Terni l'anno passato, dove il M5s perse per un soffio il ballottaggio con il centro destra a guida leghista. Come sezione folignate siamo attivati, proprio a Foligno, affinché, schiantato il PD, l'amministrazione non cada in mano ad un centro destra formalmente guidato dalla Lega ma basato sul vecchio notabilato berlusconiano.
In questo quadro è da segnalare che i cespugli della cosiddetta "sinistra radicale", ovvero anzitutto Sinistra Italiana e Rifondazione, in vista delle prossime amministrative, hanno scelto di stare al fianco del cadavere che cammina piddino. Ora da questo lato si chiedono le dimissioni della Marini. Il tentativo, smaccatamente maldestro, è quello di fare della "sfinge" il capro espiatorio. E' invece un'intero sistema politico corrotto e clientelare che dev'essere smantellato. Un sistema del quale la "sinistra radicale" umbra ha sempre simbioticamente fatto parte, ne ha tratto alimento, e così ci spieghiamo perché nemmeno dopo questo scandalo riesce a trovare il coraggio per separarsene.
Programma 101
sezione di Foligno
16 aprile 2019
1 commento:
Volevo dire che al momento, ma ve ne sarete accorti da soli, nè la CGiL, né nessun'altra org. sindacale, ha scritto una sola riga di commento e tantomeno di condanna sui fatti.
Per non parlare poi del Prc, il cui segretario regionale attuale posta su fb le uova di Pasqua, invece di prendere una posizione, visto anche il gran numero di indagati in quota Rifondazione in questa squallida vicenda.
Giorgio.
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