[ 5 giugno ]
L'Umbria è una regione che grazie a Dio non ha dato un grande contributo ad infoltire la casta di politicanti della seconda repubblica.
In questa regione, governata pervasivamente dalla "mano visibile" del Pd, regna, come altrove, la pace sociale e nulla di grave sembra mai succedere. Anche in Umbria il divorzio tra la casta dei politicanti ed i cittadini è oramai consumato e, in questa cornice, lo è ancor più quello tra l'elettorato storico di sinistra ed il Partito democratico.
Tuttavia l'Umbria, regione di santi, eretici e soldati di ventura, è stata spesso luogo di anticipazioni e sperimentazioni politiche e sociali importanti.
Anche questa volta, in vista della sfida decisiva del Referendum costituzionale di ottobre, l'Umbria lancia un segnale. Quale? Quello di sperimentare una pratica politica di C.L.N. per battere il nemico principale, il Pd, e l'avventuriero temporaneamente alla sua testa, Matteo Renzi.
Si è costituito un Coordinamento dei comitati per il NO il quale unisce trasversalmente comitati locali apartitici e forze politiche di diverso orientamento. La base politica democratica, sovranista e antioligarchica di questa unità è ben espressa dal comunicato congiunto emesso dopo la ben riuscita conferenza stampa, che pubblichiamo qui sotto.
Subito dopo la Conferenza stampa il Coordinamento si è quindi riunito per programmare le prime iniziative pubbliche, eleggere un Comitato operativo regionale e dotarsi dei necessari mezzi di comunicazione.
E’ stato presentato ufficialmente questa mattina alla Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni a Perugia, il “Coordinamento dei Comitati per il No per la difesa della democrazia e della costituzione”.
L’iniziativa, che vede coinvolte Associazioni, Movimenti e Forze Politiche di ogni orientamento politico, è la prima di questo genere in Italia.
I soggetti che hanno aderito sono accomunati dalla volontà di battere il tentativo del Governo Renzi di smantellare il sistema democratico e di sostituirlo con un regime “padronale” con un uomo solo al comando.
Secondo tutti gli intervenuti, l’effetto della modifica della Costituzione unito a quello della legge ultramaggioritaria voluta da Renzi, mina alle fondamenta il principio della sovranità popolare e capovolge il principio di maggioranza.
Hanno aderito al Coordinamento e fanno parte del Coordinamento Organizzativo:
Programma 101 - Daniela Di Marco;
Alternativa per l'Italia - Luigi Pecchioli;
Memmt - Domenico Rondoni;
Movimento 5 Stelle - Filippo Gallinella;
Lega Nord Umbria - Luca Briziarelli;
Alternativa riformista - Leonardo Triulzi
Tutti per Narni - Gianni Daniele;
Fratelli d'Italia - Eleonora Pace;
Umbria Next - Sergio De Vincenzi;
Comitato per il No - Gubbio - Nadia Lepre
Cips - Elisa Bifarini;
Comitato delle famiglie per il No - Simone Pillon;
Forza Italia - Fiammetta Modena,
Movimento civico-Moderati per l’Italia - Claudio Ricci;
Perugia, 24 giugno 2016
L'Umbria è una regione che grazie a Dio non ha dato un grande contributo ad infoltire la casta di politicanti della seconda repubblica.
In questa regione, governata pervasivamente dalla "mano visibile" del Pd, regna, come altrove, la pace sociale e nulla di grave sembra mai succedere. Anche in Umbria il divorzio tra la casta dei politicanti ed i cittadini è oramai consumato e, in questa cornice, lo è ancor più quello tra l'elettorato storico di sinistra ed il Partito democratico.
Tuttavia l'Umbria, regione di santi, eretici e soldati di ventura, è stata spesso luogo di anticipazioni e sperimentazioni politiche e sociali importanti.
Anche questa volta, in vista della sfida decisiva del Referendum costituzionale di ottobre, l'Umbria lancia un segnale. Quale? Quello di sperimentare una pratica politica di C.L.N. per battere il nemico principale, il Pd, e l'avventuriero temporaneamente alla sua testa, Matteo Renzi.
Si è costituito un Coordinamento dei comitati per il NO il quale unisce trasversalmente comitati locali apartitici e forze politiche di diverso orientamento. La base politica democratica, sovranista e antioligarchica di questa unità è ben espressa dal comunicato congiunto emesso dopo la ben riuscita conferenza stampa, che pubblichiamo qui sotto.
Subito dopo la Conferenza stampa il Coordinamento si è quindi riunito per programmare le prime iniziative pubbliche, eleggere un Comitato operativo regionale e dotarsi dei necessari mezzi di comunicazione.
CON I VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
Comunicato stampa
NASCE IN UMBRIA IL COORDINAMENTO DEI COMITATI PER IL NO
IN DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA COSTITUZIONE
E’ stato presentato ufficialmente questa mattina alla Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni a Perugia, il “Coordinamento dei Comitati per il No per la difesa della democrazia e della costituzione”.
L’iniziativa, che vede coinvolte Associazioni, Movimenti e Forze Politiche di ogni orientamento politico, è la prima di questo genere in Italia.
I soggetti che hanno aderito sono accomunati dalla volontà di battere il tentativo del Governo Renzi di smantellare il sistema democratico e di sostituirlo con un regime “padronale” con un uomo solo al comando.
Secondo tutti gli intervenuti, l’effetto della modifica della Costituzione unito a quello della legge ultramaggioritaria voluta da Renzi, mina alle fondamenta il principio della sovranità popolare e capovolge il principio di maggioranza.
«Se la riforma Costituzionale entrerà in vigore, grazie alla nuova legge elettorale, un singolo partito, magari con un quarto dei voti degli elettori, potrà ottenere la maggioranza assoluta dell’unica Camera che detiene il potere legislativo e concede la fiducia al Governo, e, conseguentemente, espugnare il Governo, occupare la Corte costituzionale e scegliere il Presidente della Repubblica: un potere assoluto e senza alcun contrappeso. Il disegno portato avanti da Renzi risponde alle logiche e alle esigenze dei grandi gruppi finanziari, bancari e industriali e delle tecno-oligarchie europee ed il fatto che Renzi camuffi questo disegno con ogni sorta di bugie, manipolando brutalmente l’opinione pubblica, ci rende ancor più decisi in questa battaglia di verità».Secondo quanto ribadito dagli organizzatori, il coordinamento, nello spirito del CLN e dei padri costituenti, si adopererà per raggiungere il massimo numero di cittadini umbri attraverso assemblee, iniziative e gazebo che toccheranno ognuno dei 92 comuni della regione collaborando con tutti coloro che condividono questa battaglia.
Hanno aderito al Coordinamento e fanno parte del Coordinamento Organizzativo:
Programma 101 - Daniela Di Marco;
Alternativa per l'Italia - Luigi Pecchioli;
Memmt - Domenico Rondoni;
Movimento 5 Stelle - Filippo Gallinella;
Lega Nord Umbria - Luca Briziarelli;
Alternativa riformista - Leonardo Triulzi
Tutti per Narni - Gianni Daniele;
Fratelli d'Italia - Eleonora Pace;
Umbria Next - Sergio De Vincenzi;
Comitato per il No - Gubbio - Nadia Lepre
Cips - Elisa Bifarini;
Comitato delle famiglie per il No - Simone Pillon;
Forza Italia - Fiammetta Modena,
Movimento civico-Moderati per l’Italia - Claudio Ricci;
Perugia, 24 giugno 2016
6 commenti:
Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord? Questo è il vostro cln?
Complimenti per l'iniziativa.
Purtroppo non sono umbro, altrimenti vi darei una mano.
Volevo solo dire all'anonimo qua su, ma sai leggere?
Movimento 5 Stelle, Programma 101, Memmt, liste civiche, Alternativa per l'Italia....
Come lo chiami se non CLN?
Al posto della redazione questo commento capzioso e per nulla attento al momento d'emergenza del Paese (che se si continua così tracolla completamente), non lo avrei pubblicato.
Sollevazione va avanti per la tua tua strada, e di gente così non ti curar, ma guarda e passa!
Vorrei sottolineare che per il Referendum per la difesa della Costituzione, si può votare Si , assieme a Renzi e ai poteri forti, oppure No, per difendere la Costituzione e mandare a casa il Governo Renzi-Alfano-Verdini.
Per vincere bisogna che i NO siano più dei SI ....lo capisce anche un bambino !
Quindi tutte le forze che sono per il NO debbono sullo specifico punto della difesa della Costituzione del '48, unire le loro forze : chi non capisce questo o sta con Renzi o non è adatto alla battaglia !
CLN subito !
«Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord? Questo è il vostro cln?»
Perché, con chi vorresti farlo un comitato di liberazione dalla gabbia eurocratica?
Con Renzi? Col Pd? Con gli europeisti della "sinistra radicale"? Con i cosmointernazionalisti "no border"?
Primo principio di grammatica politica: stabilire chi è il nemico principale.
Secondo: nominare il nemico principale.
Terzo: identificare le forze davvero decise a battere il nemico principale.
Quarto: costituire luoghi per l'unità tattica con queste forze per vincere.
Quinto: colpire uniti, marciare separati (per ottenere la vittoria), senza confondere le proprie bandiere.
Sesto: entro l'alleanza tattica si svolge incessante la lotta per l'egemonia, che mai va abbandonata
Settimo: una volta tolto di mezzo il nemico principale, ognuno per la sua propria strada.
La divergenza, coi cretini di sinistra (una moltitudine) è che avendo preso da piccoli una botta in testa, pensano ancora che il nemico numero uno sia il....berlusconismo.
Conclusione: da certe patologie non si guarisce.
E comunque noi non siamo psicanalisti......
Perdio bella risposta!!! Ma occhio agli sviluppi
Caro Spartaco,
e certo che stiamo attenti... agli "sviluppi".
SI è sancita la base politica di un accordo tattico. Quando venisse meno quella base, salta l'accordo.
Decisivo è non stare alla finestra, aspettando lo spirito santo della sinistra redenta.
Occorrono forze grandi, occorrono molti attivisti, in ogni zona, per attivare campagne di massa che vadano in profondità.
Nessuno, da solo, ha questa forza. Su una basa politica limpida è vero che l'unità fa la forza.
Ci aspettiamo che i sinistrati ci getteranno merda addosso.
Lo han sempre fatto, per la ragione che noi non riconosciamo loro alcuna autorità, né politica, né morale.
Essi non vogliono davvero mandare a casa Renzi, non solo non lo considerano il nemico numero uno, ritengono che sia meglio lui che, per dire, un governo M5S, che tutti sappiamo salire al governo se il lestofante cadrà.
QUi sta il punto, che denuncia non solo lo smarrimento strategico di certa sinistra "radicale", ma la loro sostanziale subordinazione al piddismo in ogni salsa.
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