[ 1 luglio ]
Si svolgerà in Italia il III. Forum internazionale delle forze popolari e di sinistra dei diversi paesi europei che si battono per l'uscita dall'euro e dalla gabbia dell'Unione Europea.
Si svolgerà in Italia il III. Forum internazionale delle forze popolari e di sinistra dei diversi paesi europei che si battono per l'uscita dall'euro e dalla gabbia dell'Unione Europea.
Per la precisione dal 16 al 18 settembre a Chianciano Terme.
Segnaliamo ai lettori che è in linea da oggi, 1 luglio, il sito plurilingue del Coordinamento no-euro europeo, dove si potranno reperire non solo tutte le informazioni per partecipare al III. Forum, ma i contributi dei numerosi gruppi che fanno parte del Coordinamento.
Qui sotto la dichiarazione d'intenti sottoscritta dalle forze che fanno parte del Coordinamento
«Il Coordinamento riunisce partiti politici e movimenti popolari che considerano principi non negoziabili la libertà, l’uguaglianza sociale e la fratellanza fra i popoli.
Questo è il motivo per cui ci opponiamo alla globalizzazione neoliberista, che si basa sui dogmi opposti del governo dispotico di una élite oligarchica, sul culto della concorrenza selvaggia, sulla crescita delle ingiustizie sociali, sulla soppressione della sovranità nazionale a favore di regimi imperiale.
L’Unione europea, con la sua moneta unica, rappresenta il tentativo più avanzato e pericoloso mai messo in atto da queste élite oligarchiche.
La crisi irreversibile dell’Unione europea spinge le classi dominanti ad esacerbare le politiche austeritarie e antipopolari. Non c’è modo di riformare questa Unione reazionaria e imperialista. Essa va demolita, sostenendo tutti i movimenti di emancipazione sociale.
Il nostro Coordinamento si considera uno spazio aperto per discutere le possibili alternative alla globalizzazione e all’Unione europea, e uno strumento per l’azione e per riconsegnare ai popoli la loro piena sovranità».
Questo è il motivo per cui ci opponiamo alla globalizzazione neoliberista, che si basa sui dogmi opposti del governo dispotico di una élite oligarchica, sul culto della concorrenza selvaggia, sulla crescita delle ingiustizie sociali, sulla soppressione della sovranità nazionale a favore di regimi imperiale.
L’Unione europea, con la sua moneta unica, rappresenta il tentativo più avanzato e pericoloso mai messo in atto da queste élite oligarchiche.
La crisi irreversibile dell’Unione europea spinge le classi dominanti ad esacerbare le politiche austeritarie e antipopolari. Non c’è modo di riformare questa Unione reazionaria e imperialista. Essa va demolita, sostenendo tutti i movimenti di emancipazione sociale.
Il nostro Coordinamento si considera uno spazio aperto per discutere le possibili alternative alla globalizzazione e all’Unione europea, e uno strumento per l’azione e per riconsegnare ai popoli la loro piena sovranità».
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