[ 18 gennaio ]
* Enea Boria è membro del Consiglio nazionale di P101.
In questi giorni c'è grande "agitazione (lollone) sotto i cieli della "sinistra" circa una serie di operazione di scomposizione-ricomposizione, nel segno del solito burocratume e dei soliti non-progetti.
Da un lato i Viale & Spinelli che cercano di rivitalizzare l'Altra Europa più o meno insieme ad una Rifondazione ormai completamente in disarmo e allo sbando, dall'altro Sel avvia una costituente nella quale cerca di allargarsi cambiando nome, lasciando però temi (sbagliati o elusi) ed osceni burocrati culi di piombo, col culo chirurgicamente suturato alla poltrona, tutti al loro posto.
L'operazione merita di essere smascherata.
Se, tanto per fare un esempio tra le centinaia di discorsi di buon senso che si potrebbero citare, hanno ragione P101 [ 1 ]o Giorgio Cremaschi [ 2 ] nel sostenere che non puoi fare assolutamente nulla di positivo senza prima sciogliere il nodo UE-euro (e possibilmente anche Nato) e che quindi chi questo nodo lo elude "preferisce perdere" e sta truffando le persone alle quali chiede il voto ed il sostegno, ne consegue che si possono trarre precise conclusioni politiche su tutta una serie di operazioni di ricomposizione ora in corso.
Un articolo che rafforza e chiarisce il concetto è riportato oggi da La Repubblica, cioè la voce del regime: parlo di un sondaggio analizzato da Ilvo Diamanti sul sito de La Repubblica di oggi che ci spiega perché, checché ne dicano i burocrati a capo di queste combriccole sinistrate, una nuova alleanza PD-Sel-con-altro-nome è STRUTTURALE e INEVITABILE.
I numeri parlano chiarissimo.
Evidentemente nella cornice di una UE che sta saltando in aria stiamo parlando degli UNICI due partiti rigorosamente europeisti rimasti sulla piazza.
Il PD perchè rappresentano ceti dominanti e finanziari che dall'ordoliberismo e dalla liquidazione delle democrazie costituzionali, traggono profitto.
Sel perchè non ci hanno ancora capito UN CAZZO, poichè dopo aver passato lustri a selezionare il proprio personale politico sulla base del principio "l'intelligenza fa ombra" e non avendo altra prospettiva che raggranellare assessorati a stretto giro di posta, non hanno mai veramente reciso il cordone ombellicale rispetto al PD e quindi rispetto all'europeismo.
Tale vicinanza concettuale vale ormai al punto che queste due funi sono indissolubilmente intrecciate tra loro: piddinismo vuol dire europeismo e europeismo vuol dire piddinismo.
Va da sé che il tentativo di rivitalizzare l'Altra Europa per Tsipras che sta avendo luogo, sotto vari nomi (personalmente spero che il tentativo dei vari Viale e Spinelli di sussumere "Prima le persone", attraverso il vecchio burocratame, all'interno delle logiche europeiste, fallisca con le persone che diano un segno chiaro di non voler più avere tra i piedi questo controproducente ceto intellettuale radical chic), con dietro lo sfondo l'ultimo maldestro tentativo della dirigenza Ferreriana di Rifondazione di riciclarsi cambiando tutto senza cambiare niente, è ancor più inutile del tentativo di Sel.
Perchè non sciogliendo a loro volta lo stesso nodo che non scioglie Sel, il loro progetto è uguale nella sostanza, cioè inutile e nullo. L'altreuropeismo non esiste e non può esistere.
A queste condizioni altreuropeiste delle quali i savi di mente hanno ormai compreso l'inconsistenza....le persone si domanderanno comprensibilmente perchè votare chi sia uguale ad un altro soggetto, quando il primo sicuramente non supererà mai le soglie di sbarramento ed il secondo forse si?
Comunque sia una evidenza resta sul tavolo.
L'ordine europeista, in Italia, può reggersi soltanto se il PD prende la maggioranza assoluta o Sel concorre a fargli avere un premio di maggioranza.
Siccome per questi due soggetti, evidentemente, è l'europeismo il discrimine assoluto tra il male e il bene ed il PD non ha speranza di prendere la maggioranza assoluta da solo, ne consegue che la loro prospettiva di alleanza è necessaria, inevitabile e irreversibile.
Speriamo che ci caschino in pochi.
Quelli che lo fanno consapevolmente, invece, non meritano pietà: sono nemici, traditori della classe lavoratrice e del proprio paese.
Ps
Sarebbe anche il caso di riflettere sul fatto che i sondaggi riportati da Repubblica, pur allarmanti per gli europeisti, lo sono meno di altri sondaggi condotti all'estero sul medesimo tema. Qui, ad esempio, possiamo vedere che in Italia gli antieuropeisti espliciti sarebbero in valore assoluto di più degli europeisti acritici. Se questo è vero, e così ritengo che sia, questo rafforza ancor di più la necessità dell'alleanza tra i partiti a maggioranza europeisti.
* Fonte: unpezzounculo
* Enea Boria è membro del Consiglio nazionale di P101.
In questi giorni c'è grande "agitazione (lollone) sotto i cieli della "sinistra" circa una serie di operazione di scomposizione-ricomposizione, nel segno del solito burocratume e dei soliti non-progetti.
Da un lato i Viale & Spinelli che cercano di rivitalizzare l'Altra Europa più o meno insieme ad una Rifondazione ormai completamente in disarmo e allo sbando, dall'altro Sel avvia una costituente nella quale cerca di allargarsi cambiando nome, lasciando però temi (sbagliati o elusi) ed osceni burocrati culi di piombo, col culo chirurgicamente suturato alla poltrona, tutti al loro posto.
L'operazione merita di essere smascherata.
Se, tanto per fare un esempio tra le centinaia di discorsi di buon senso che si potrebbero citare, hanno ragione P101 [ 1 ]o Giorgio Cremaschi [ 2 ] nel sostenere che non puoi fare assolutamente nulla di positivo senza prima sciogliere il nodo UE-euro (e possibilmente anche Nato) e che quindi chi questo nodo lo elude "preferisce perdere" e sta truffando le persone alle quali chiede il voto ed il sostegno, ne consegue che si possono trarre precise conclusioni politiche su tutta una serie di operazioni di ricomposizione ora in corso.
Un articolo che rafforza e chiarisce il concetto è riportato oggi da La Repubblica, cioè la voce del regime: parlo di un sondaggio analizzato da Ilvo Diamanti sul sito de La Repubblica di oggi che ci spiega perché, checché ne dicano i burocrati a capo di queste combriccole sinistrate, una nuova alleanza PD-Sel-con-altro-nome è STRUTTURALE e INEVITABILE.
I numeri parlano chiarissimo.
Evidentemente nella cornice di una UE che sta saltando in aria stiamo parlando degli UNICI due partiti rigorosamente europeisti rimasti sulla piazza.
Il PD perchè rappresentano ceti dominanti e finanziari che dall'ordoliberismo e dalla liquidazione delle democrazie costituzionali, traggono profitto.
Sel perchè non ci hanno ancora capito UN CAZZO, poichè dopo aver passato lustri a selezionare il proprio personale politico sulla base del principio "l'intelligenza fa ombra" e non avendo altra prospettiva che raggranellare assessorati a stretto giro di posta, non hanno mai veramente reciso il cordone ombellicale rispetto al PD e quindi rispetto all'europeismo.
Tale vicinanza concettuale vale ormai al punto che queste due funi sono indissolubilmente intrecciate tra loro: piddinismo vuol dire europeismo e europeismo vuol dire piddinismo.
Va da sé che il tentativo di rivitalizzare l'Altra Europa per Tsipras che sta avendo luogo, sotto vari nomi (personalmente spero che il tentativo dei vari Viale e Spinelli di sussumere "Prima le persone", attraverso il vecchio burocratame, all'interno delle logiche europeiste, fallisca con le persone che diano un segno chiaro di non voler più avere tra i piedi questo controproducente ceto intellettuale radical chic), con dietro lo sfondo l'ultimo maldestro tentativo della dirigenza Ferreriana di Rifondazione di riciclarsi cambiando tutto senza cambiare niente, è ancor più inutile del tentativo di Sel.
Perchè non sciogliendo a loro volta lo stesso nodo che non scioglie Sel, il loro progetto è uguale nella sostanza, cioè inutile e nullo. L'altreuropeismo non esiste e non può esistere.
A queste condizioni altreuropeiste delle quali i savi di mente hanno ormai compreso l'inconsistenza....le persone si domanderanno comprensibilmente perchè votare chi sia uguale ad un altro soggetto, quando il primo sicuramente non supererà mai le soglie di sbarramento ed il secondo forse si?
Comunque sia una evidenza resta sul tavolo.
L'ordine europeista, in Italia, può reggersi soltanto se il PD prende la maggioranza assoluta o Sel concorre a fargli avere un premio di maggioranza.
Siccome per questi due soggetti, evidentemente, è l'europeismo il discrimine assoluto tra il male e il bene ed il PD non ha speranza di prendere la maggioranza assoluta da solo, ne consegue che la loro prospettiva di alleanza è necessaria, inevitabile e irreversibile.
Speriamo che ci caschino in pochi.
Quelli che lo fanno consapevolmente, invece, non meritano pietà: sono nemici, traditori della classe lavoratrice e del proprio paese.
Ps
Sarebbe anche il caso di riflettere sul fatto che i sondaggi riportati da Repubblica, pur allarmanti per gli europeisti, lo sono meno di altri sondaggi condotti all'estero sul medesimo tema. Qui, ad esempio, possiamo vedere che in Italia gli antieuropeisti espliciti sarebbero in valore assoluto di più degli europeisti acritici. Se questo è vero, e così ritengo che sia, questo rafforza ancor di più la necessità dell'alleanza tra i partiti a maggioranza europeisti.
* Fonte: unpezzounculo
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