[ domenica 17 novembre 2019 ]
In cosa consista questo ritorno? Si tratta forse di una cosa semi-seria, come venne fuori nell'agosto dell'anno duemila "Se il popolo italiano mi vuole come re, io sono pronto", oppure di un'astuta mossa pubblicitaria per lanciare, che so, un nuovo prodotto commerciale? Forse la seconda vista la penosa caratura del personaggio...
Nel casino italiano ci mancava solo questa.
«Sta arrivando il momento. È per me un dovere, ma anche un grande onore, annunciarvi l’imminente ritorno della Famiglia Reale».
Il nipote dell'ultimo Re d'Italia, Emanuele Filiberto di Savoia deve aver buttato un sacco di quattrini per il suo grande annuncio: "i reali stanno tornando".
Ascoltate lo spot che rimbalza da giorni in rete:
In cosa consista questo ritorno? Si tratta forse di una cosa semi-seria, come venne fuori nell'agosto dell'anno duemila "Se il popolo italiano mi vuole come re, io sono pronto", oppure di un'astuta mossa pubblicitaria per lanciare, che so, un nuovo prodotto commerciale? Forse la seconda vista la penosa caratura del personaggio...
In contemporanea a questo "solenne" annuncio, me ne segnalano un secondo, francamente più sconcertante: si è svolto un «Pranzo di discussione filosofico-politica» tra l'aspirante Re e Diego Fusaro.
Lì per lì, quando me l'han detto non ci ho creduto e ho chiesto la prova. E la prova l'ha fornita proprio Fusaro [vedi tweet accanto]. Mi sono cascate le braccia.
Non sono titolato per dare un giudizio di Fusaro come filosofo. Un giudizio di lui come politico tuttavia mi sento di darlo: è una frana!
Fusaro è infatti non solo l'ideologo del neonato partito VOX, a torto o a ragione egli è considerato, anche grazie alla sue ininterrotte presenze in TV, uno dei più importanti esponenti del cosiddetto "sovranismo".
Un cittadino comune che dovrebbe pensare di un "sovranista" che si vanta di andare a pranzo con l'aspirante sovrano? Anche ammesso che non si tratti di simpatie per la monarchia, come minimo penserà che siamo proprio messi male.
Atro che "pensare e agire altrimenti".
4 commenti:
Che dire. Per un comico che tramonta altri comici sorgono. La situazione però non è comica ma tragica, per cui servirebbero ben altri attori.
Fusaro dice tante cose intelligenti e interessanti e qualche sciocchezza.
La modestia non é il suo principale pregio, lui non é quel che si dice una persona "schiva" ma piuttosto un "presenzialista" sempre desideroso che si parli di lui e di apparire in TV (cosa che stranamente, dato ciò che spesso dice, spesso gli viene offerto di di fare: sospetti? Suvvia non facciamo i complottisti ad ogni costo!).
Non mi stupisce che, pur di apparire, abbia accettato di partecipare ad un' abbuffata col tragicomico pretendente al trono e cerchi di spacciarla per un interessantissimo confronto con un fine pensatore su sottilissime questioni filosofiche.
Pecche probabilmente veniali (coi tempi che corrono, "tanta manna"!).
Personalmente provo non meno interessante (anzi!), sia come filosofo, sia per i commenti e le proposte politiche che avanza, il molto meno mediaticamente presente Andrea Zhok.
G.B.
Diego Fusaro non è certo il primo né sarà l'ultimo di una lunga serie di personaggi alla ricerca di un lancio - o rilancio - della propria carriera politica ad essere transitati, in un modo o nell'altro, "da queste parti" nel decennio che si sta per chiudere. E, chissà perché, quasi tutti hanno preso una piega decisamente "reazionaria" nelle loro scelte di carriera politica.
Quanto livore! É chiaro perché. Fusaro é bravo, pubblica un libro all'anno, tutti i giorni appare in televisione o sui social, insegna all'universitá, ha fondato un nuovo partito, é bello, buca lo schermo, ma soprattutto ha due palle cosí. Tanto educato e carino ma quando deve dire la sua non si ferma davanti a nessuno. E adesso vediamo perché si fa vedere con Emanuele Filiberto. Ci sará una ragione.
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