«Quella dei “naufraghi”, in realtà migranti clandestini, è
una favoletta che raccontano falsi filantropi spinti da interessi politici o
economici.
Non si può chiamare naufrago colui che si pone
volontariamente in mare su di un mezzo dotato di galleggiabilità e stabilità
più o meno precarie, consapevolmente condotto da terzi dietro pagamento di
denaro, a non eccessiva distanza dalla costa, munito di telefono satellitare e
gps, già sapendo a chi rivolgersi per farsi venire a “salvare”.
Inoltre questi naufraghi che secondo la legge del mare
devono essere salvati, non dovrebbero essere così in povertà se possono
permettersi di pagare somme di entità non indifferente a trafficanti privi di
scrupoli che si arricchiscono con questa illecita attività.
Certamente molta di questa gente è in cerca di una vita
migliore, ma il nostro Paese non è in grado di sopportare simile immissione
indiscriminata.
E queste Ong di italiani,
spagnoli, francesi, olandesi e tedeschi, tutti in Mediterraneo con vecchie
carrette o rimorchiatori raffazzonati alla ricerca di “naufraghi” da salvare,
pretendendo di portarceli a casa.
Accettiamo l’immigrazione, ma che sia controllata e filtrata
dai nostri consolati e limitata soltanto agli aventi diritto, evitando in tal
modo di mettere a rischio vite umane e di arricchire farabutti.
Maurizio Nicolini Roma»
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4 commenti:
Ripetere l'ovvio in tempo di menzogna e' atto rivoluzionario, disse qualcuno.
che pena vedere a che punto siete arrivati, ripensando a come eravate ancora un po' di anni fa'!
PENA ....
L'anonimo qui sopra è uno dei diversi lettori che malgrado gli facciamo pena, continua, come si vede, a leggerci e, pare attenzione.
Non siamo più quelli di un po' di anni fa? E perché mai?
Noi rivendichiamo tutte, ma proprio tutte, le grandi battaglie che chi ha fondato P101 ha fatto negli ultimi decenni, nessuna esclusa. Soprattutto quelle in cui siamo stati protagonisti.
ma in una cosa siamo davvero cambiati: siamo più saggi, più maturi come rivoluzionari, ovvero, ci siamo congedati da certo marxismo massimalista impolitico senza mai piegarci alla sinistra sistemica e ad i suoi addentellati, senza concessione alcuna all'opportunismo.
L'anonimo non digerisce il buon senso di questo pezzo di un cittadino sulla "favoletta dei naufraghi".
Invece di fare anatemi e ostentare pena, farebbe bene a rispondere nel merito.
Già, il merito, questo sconosciuto.
Mi sembra ovvio che il traffico dei migranti clandestini sia mosso dal denaro. Chi ha perso tutto in una guerra o in una carestia non può pagare i trafficanti. Altrettanto ovvio che ci sono situazioni diverse, tanto per dire un'altra ovvietà, chi proviene da vere zone di guerra. Noi non siamo un tribunale che deve decidere chi ha il diritto di provare a slavarsi la vita e chi no. Ma abbiamo il dovere di capire. Il flusso principale sembra sia costituito da emigranti clandestini. Dal punto di vista soggettivo, non ho nulla contro il "clandestino". Oggettivamente il fenomeno consiste in massima parte in ciò che si può definire tratta degli schiavi. Voluta a fini destabiizzanti dai colonialisti e dai neoliberisti. Dannosa per i paesi di origine, dannosa per i paesi dove si deve distruggere lo stato sociale e ampliare la guerra tra poveri. Da ultimo, strumento di propaganda contro il governo italiano quale catalizzatore dei sentimenti della cosidetta accoglienza a compattare l'ultima linea identitaria della "sinistra" fucsia, violetta. A costoro, che sentono di essere veri compagni, perchè fanno beneficenza e si indignano contro Salvini, possiamo solo ricordare che la vera solidarietà è quella antimperialista, ossia la lotta contro l'impero USA e il re di Berlino.
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