[ 1 agosto 2018 ]
Ieri un molto importante uomo politico italiano ha detto riguardo alla tragedia degli emigranti:
Ieri un molto importante uomo politico italiano ha detto riguardo alla tragedia degli emigranti:
«Terreno agevole per queste nuove forme di schiavitù è il fenomeno migratorio. Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell'instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale. Nessun Paese è immune da questa sistematica violazione della dignità umana».
Penserete, questa è un'altra delle solite uscite razziste di Matteo Salvini"... Invece no, è quel che ha detto il Presidente Mattarella in occasione della giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani e lo schiavismo.
Parole sante, che proviamo a decodificare, dicendo pane al pane e vino al vino.
(1) Il fenomeno delle migrazioni massa è uno degli effetti più crudeli dell'economia capitalistica globalizzata, che accentua gli squilibri regionali e sociali. Centinaia di milioni di esseri umani sono costretti ad abbandonare i loro luoghi di residenza data la miseria crescente e, come ha scritto Fred Kuwornu, incoraggiati da potenti mafie locali che fanno così profitti stellari. Un'emigrazione frutto di un'economia di rapina che non solo contribuisce a depredare quei paesi della loro principale forza produttiva, quella umana, che fa contente le corrotte classi dominanti locali che così sventano eventuali rivolte sociali.
(2) Ma nei paesi che lasciano, questi esseri umani sono si poveri, ma non sono schiavi. Iniziano a diventarlo dal momento che emigrano intruppati dalle mafie locali. E ogni tappa del loro percorso rappresenta un collaudo progressivo verso la schiavitù inesorabile. Il tirocinio, per chi sopravvive al calvario, avviene in Libia, la schiavizzazione definitiva avviene in Europa, dove la grande maggioranza finirà nel circuito infernale della "sopraffazione", dell'emarginazione sociale, del lavoro forzato per quattro soldi, dell'illegalità fatta legge.
(3) Mattarella ha detto che la tratta è "alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani". Quel che non dice è che queste famigerate Ong sono i trafficanti del lato Nord, visto che esse si occupano, in una collaudata divisione dei compiti con i negrieri del lato Sud, di gestire l'ultimo tratto del commercio. Come potrebbero infatti i trafficanti di morte arricchirsi se non ci fossero i trafficanti di vita?
Ergo: la retorica dell'accoglienza è la maschera dietro alla quale si nascondono i sacerdoti del Moloch capitalistico, che vive solo grazie al sacrificio dei viventi.
Nb
Chiudo ricordando quanto scriveva Piemme l'anno scorso su questo blog:
«Davanti a questo dramma il primo sentimento che ci viene è quello della pietas, di un'empatica vicinanza verso questi esseri umani vittime di quella che non può essere diversamente chiamata che "nuova tratta degli schiavi". La modernità borghese fece dell'abolizione del commercio degli schiavi, anche allora africani, fra il XVI e il XIX secolo, una sua bandiera di civiltà. Oggi questo commercio, miracoli dell'ipocrita ideologia cosmopolitica e umanitaria, viene definita "migrazione". La deportazione viene chiamata "diritto al futuro.La sostanza è tuttavia la medesima: la mercificazione dell'essere umano, che questa economia porta alle sue estreme, più brutali conseguenze. Ieri gli schiavi venivano deportati in catene per portarli a lavorare nelle piantagioni dei colonialisti. Oggi i migranti si auto-deportano per venire a fare gli schiavi nelle metropoli occidentali.
Davanti a questo esodo biblico, epocale, la pietas rischia di diventare la foglia di fico dell'imperialismo umanitario, di una economia capitalistica che usa i migranti come merce, come strumento supplementare delle politiche neoliberiste di pauperizzazione generale e di distruzione dei demos e delle comunità nazionali.
La pietas deve lasciare il posto alla politica, e politica, se non è demagogia (di qualunque marca essa sia, xenofoba o umanitaristica) implica una visione del mondo, della società, dello Stato.
Nella nostra visione socialista non c'è posto alcuno per la barbarie globalista».
4 commenti:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_crimini_di_odio_razziale_erano_maggiori_con_il_pd_al_governo_ma_i_media_doverano/82_24912/
Giorgio
Grazie per il link qui sopra.
Infatti hanno capito tutti che il presunto
aumentato razzismo è una montatura dei media.
Nel giorno della visita di Conte a Trump il tg2
ha aperto con la notizia dell'uovo tirato in faccia.
Il PD occupa la rai ma insinua il tentativo altrui
di occuparla.
Un po' di uova marce tirate a questi
del tg rai 1-2-3 non sarebbe male.
Il Pd è il male assoluto. L'Italia svenduta per trenta denari, diventata una cloaca invivibile, una babele di merda per colpa dei sinistronzi al caviale corrotti fino al midollo. Dannati insieme alle sboldrine di turno.
Ricordate quel deputato PD che diceva:
"Dati dicono immigrati si stanno integrando e sostituendo
ad autoctoni nella filiera produttiva".
qui è la conferma:
https://impresalavoro.org/negli-ultimi-dieci-anni-gli-occupati-
stranieri-975mila-sostituito-italiani-846mila/
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