Il Ministro Tria, da Pechino, smentisce Di Maio e ci fa sapere che non c'è trippa per gatti, che dunque la prossima Legge di bilancio rispetterà i vincoli europei tra cui quello del 3%.
Corrono subito in suo soccorso i camerieri dei poteri forti. Rasentando il ridicolo il presidente della Liguria Toti la spara la più grossa: "Ora il governo per finanziare i cantieri rinunci a reddito di cittadinanza e flat tax".
Brunetta (proprio colui che ha sempre urlato al colpo di stato dello spread che defenestrò Berlusconi), come al solito perentorio, rivela quale sia il vero numero magico. Intervistato ieri da Avvenire in nome e per conto di Bruxelles, ha affermato:
“Se lo spread salisse a 500 vorrebbe dire il collasso del Paese. (...) Nel più breve tempo possibile il governo deve dare 3-4 numeri, forse ne basta anche uno solo: dire che, almeno, intende rispettare l'obbiettivo di deficit dell'un per cento, e questo vorrà dire che non si faranno né reddito di cittadinanza, né contro-riforma Fornero, né flat tax".
Ed infatti il numero magico, quello a cui l'eurocrazia tenterà di crocifiggere il governo giallo-verde non è il 3 bensì l'1 per cento — secondo la tabella di marcia Ue il deficit dovrebbe scendere allo 0,9% nel 2019. Tenendo conto che il rapporto deficit/Pil viaggia attualmente al 2,3%, farlo scendere all'1% implica un taglio alla spesa pubblica enorme (a spanne 22 miliardi), quindi una Legge di Bilancio draconiana.
Vedremo se Bruxelles consentirà una deroga a Roma. Anche ammesso che la conceda, che cioè accetti che il deficit 2019 non scenda rispetto all'attuale, Di Maio e Salvini dimentichino ogni aumento di spesa, quindi addio alle promesse con cui han vinto le elezioni, neanche l'ombra.
Di qui quella che abbiamo chiamato la Battaglia d'autunno.
Quale sia la vera posta in palio, per i "mercati", ce lo spiega — con tanto di tabella (grafica a destra) in punti base sulla performance dei rendimenti dei titoli decennali negli ultimi 3 mesi— IL SOLE 24 ORE di oggi:
«Il fantasma mai veramente scacciato di Italexit continua a pesare sui titoli di Stato italiani. Nonostante le ripetute smentite del Governo, è evidente che l’ipotesi (pur remota) che l’Italia possa un giorno uscire dalla moneta unica gioca contro. Lo dimostrano le performance degli ultimi tre mesi dei rendimenti dei titoli di Stato decennali: quelli dei BTp italiani sono saliti di 89 punti base, mentre quasi tutti in Europa sono scesi. Sono diminuiti di 8 punti quelli francesi, di 12 quelli tedeschi, di 17 quelli olandesi. Di 22 quelli greci. Solo Spagna e Portogallo hanno, in minima parte, seguito l’Italia. Tra i principali 20 Paesi del mondo censiti da Bloomberg, solo l’Argentina ha fatto peggio».ITALEXIT, ecco il vero fantasma che si aggira, in Europa e oltre. Poiché, delle due l'una: o Di Maio e Salvini terranno ferma la loro promessa di invertire la rotta delle politiche austeritarie e deflattive, e allora dovranno disobbedire clamorosamente a Bruxelles, o si piegheranno ai diktat rispettando i vincoli eurocratici. Nel primo caso, questo noi pensiamo, la breccia dell'ITALEXIT, sia o non sia nelle intenzioni di Di Maio e Salvini, è aperta, nel secondo si aprirebbe, sia nel M5s che nella Lega, uno scontro interno dalle conseguenze imprevedibili.
Nel frattempo, come se si fosse da un'altra parte del mondo, fascisti e antifascisti, Casa Pound e "macchiette rosse" (oops! magliette!), come in una sceneggiata napoletana, se le danno, si fa per dire, di santa ragione.
6 commenti:
Troppo pessimismo,calma e gesso,Tria,Toti e Brunetta possono anche dire che siamo di fronte alla catastrofe planetaria,universale e cosmica,MA NON È NELLE INTENZIONI DEL GOVERNO,DI QUESTO GOVERNO,eseguire ordini che arrivano dalle oligarchie euriste,Tria è solo un ministro,quinta colonna eurocratica certo,che può essere rimosso al primo accenno di cedimento però ,la linea la istruisce il governo e questo basta,quindi andiamoci piano con i piani di distruzione di massa già pronti per essere attuati dall'oligarchia con l'assenso DI QUESTO GOVERNO,NON È COSÌ.Luciano
Scusate, ma non riesco proprio a capire una cosa.
La flattacchese è in fin dei conti l'unica vera stupidaggine portata avanti da questo governo. Non parliamo poi della sua incostituzionalità. E non parliamo del disastro in termini di giustizia sociale che comporterebbe.
Perché allora ci si concentra nel fare i difensori d'ufficio del governo - che comunque non ne ha bisogno: bastano pochi secondi di Martina e Boldrini in tv e i consensi giallo-verdi volano - proprio su questo punto, che, ripeto, sarebbe proprio quello che richiederebbe una contrarietà davvero forte?
Riguardo Brunetta e tutti gli altri berluschini: buongiorno! Questi stanno a libro paga del puttaniere e fanno quello che serve a lui, anche dire una cosa al mattino ed il suo contrario alla sera! E che non è così da venticinque anni?
MIGRANTI, A MILANO IN PIAZZA IN 15MILA ANTI SALVINI-ORBAN
Una presenza massiccia quella meneghina, con diverse migliaia, all’incirca 15.000, di persone che gremiscono la centralissima piazza meneghina, a due passi dalla Prefettura, teatro del vertice. Acea Onlus, le Acli provinciali Milano, Monza e Brianza, quella di Cremona, ActionAid Italia, Agedo Milano, Agedo Bologna, Amnesty International, Amref Italia, Anpi provinciale Milano, Anpi Lombardia, Anpi Monza e Brianza Anpi Seregno, Anpi sezione “Carlo Chiappa” di Sedriano & Vittuone, Arci Nazionale, Arci Lombardia, Arci di Milano, Varese e Como, ArciAtea – Rete per la laicità, Articolo 21, ArciGay Varese, Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, Brianza Antifascista e Antirazzista, Casa della carità Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, Casa per la Pace Milano, Centro multiculturale La Tenda, Centro Interculturale Mondinsieme di Reggio Emilia, Cgil Milano, Famiglie Arcobaleno, Fiom Milano, Giovani Democratici Milano, Giovani Democratici Monza, Gioventù Federalista Europea: sono solo alcune delle sigle presenti.
"Una presenza massiccia quella meneghina, con diverse migliaia, all’incirca 15.000"
Prove tecniche di rivoluzione colorata nella centralissima "maidan" meneghina?
"in piazza in 15000:che paura!;le nuove avanguardie rivoluzionarie con il Rolex al polso e l'attico in centro sono pronte a lottare contro il governo dei fascioleghisti,che paura!;se fossi in Salvini e Di Maio mi dimetterei immediatamente vista la oceanica protesta promossa da sinceri "democratici"pronti ad immolarsi per i diritti sociali calpestati in Italia dai loro governi(vedi pensioni,scuola pubblica,diritto alla salute e ad una vita dignitosa);ah già,forse questo alla maggioranza del popolo italiano non può essere concesso, in fin dei conti cosa volete che valgano milioni di italiani risospinti verso l'indigenza,i "sinceri democratici"mica si occupano di queste quisquilie,a loro interessa "il bene del paese" assieme alla promessa di una vita stentata per tutti!; complimenti, bravi, continuate ancora così,il governo ringrazia.
Ps.ho dimenticato la firma al mio commento delle 00:48.Luciano
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