[ 21 gennaio 2018]
Pensavate che dopo tutte le porcherie fatte in Grecia dal governo SYRIZA la pittoresca masnada dei reduci dell'Altra Europa con Tsipras fosse passata a miglior vita? Sbagliato! Esiste ancora, quantomeno ha un sito web, che si diletta a riportare le chicche dello stesso Tsipras. Da un suo intervento recente pubblicato sul NewYork Times leggiamo riguardo all'opera indegna del suo governo:
Il 6 gennaio la masnada ha reso nota la sua posizione elettorale. Per meglio dire: una non-posizione. I reduci, convinti sostenitori del "percorso" del Brancaccio e visto il l suo fallimento, non esprimono una chiara indicazione di voto. Si limitano ponziopilatescamente a scrivere:
Quale sia la posizione di questi europeisti fino al midollo su Ue e euro è cosa nota. Avanti col processo di desovranizzazione, avanti con l'Unione europea, ovviamente chiedendo una riforma dei trattati. Rifiuto deciso di ogni ipotesi d'uscita dall'Unione e del ritorno alla sovranità monetaria e nazionale.
Potevano degli tsiprioti anche solo accennare ad una sommessa autocritica?
Neanche per sogno....
Come se non bastasse essi concludono dicendo che si preparano per le elezioni europee del prossimo anno:
Pensavate che dopo tutte le porcherie fatte in Grecia dal governo SYRIZA la pittoresca masnada dei reduci dell'Altra Europa con Tsipras fosse passata a miglior vita? Sbagliato! Esiste ancora, quantomeno ha un sito web, che si diletta a riportare le chicche dello stesso Tsipras. Da un suo intervento recente pubblicato sul NewYork Times leggiamo riguardo all'opera indegna del suo governo:
«Questa scelta sta dando i suoi frutti ora. La Grecia è tornata. Dopo anni di recessione e turbolenza economica, stiamo voltando pagina».Ci vuole proprio una bella faccia tosta nè!
Il 6 gennaio la masnada ha reso nota la sua posizione elettorale. Per meglio dire: una non-posizione. I reduci, convinti sostenitori del "percorso" del Brancaccio e visto il l suo fallimento, non esprimono una chiara indicazione di voto. Si limitano ponziopilatescamente a scrivere:
«Con queste premesse, specificando che a questa scadenza elettorale non siamo parte attiva di alcuna lista, non mancherà la nostra disponibilità per la raccolta delle firme di Potere al Popolo, ferma restando in ogni caso la libera scelta individuale di ciascuno/a – sul piano dell’attivismo e/o dell’elettorato».Insomma, una preferenza obtorto collo ma alquanto significativa per Potere al Popolo, ma nessuna interdizione ai loro seguaci di votare per Liberi e Uguali.
Quale sia la posizione di questi europeisti fino al midollo su Ue e euro è cosa nota. Avanti col processo di desovranizzazione, avanti con l'Unione europea, ovviamente chiedendo una riforma dei trattati. Rifiuto deciso di ogni ipotesi d'uscita dall'Unione e del ritorno alla sovranità monetaria e nazionale.
Potevano degli tsiprioti anche solo accennare ad una sommessa autocritica?
Neanche per sogno....
Come se non bastasse essi concludono dicendo che si preparano per le elezioni europee del prossimo anno:
«Il nostro impegno da marzo in poi, appena passate le elezioni, sarà riprendere il filo della costruzione della sinistra che non c’è, per un’altra Europa, pienamente interna alla Sinistra Europea, per cambiare tutto davvero. Un filo che possiamo riprendere AGENDO, ovvero lanciando una proposta costituente della lista alle Europee del 2019 (N.B la presentazione della lista dipende esclusivamente dalle nostre valutazioni), che sia lei stessa costituente della soggettività in quanto basata sulla radicalità della proposta, sull’innovazione delle forme della politica e libera dal vincolo ormai vuoto dell’unità».
Tocchiamo ferro.
2 commenti:
Non c'e' limite all'opportunismo. Si muovono come degli infiltrati. Un altro lascito di Rifondazione Comunista
I lasciti di Rifondazione Comunista stanno purtroppo da varie parti. Basta vedere ad esempio tweet di PaP di ieri sul fronte al caso di un emigrante travolto e non soccorso in autostrada:
È inaccettabile che ad essere liberi di muoversi siano solo le merci e i capitali.
Mentre agli esseri umani viene impedito di spostarsi, se non a rischio della propria vita
Ovvero il problema non è che l'uomo sia stato costretto ad emigrare a causa di condizioni ingiuste, ma che ci stanno le frontiere e la difficoltà ad emigrare. Completa il quadro la risposta sotto di quella che dice: "sono i poveri il vero tesoro dell'umanità che tanto, davvero tanto, possono insegnare a noi impigriti" è tutto dire. Impigriti, come a dire: emigrate pure voi merdacce.
Che i poveri siano la ricchezza dei ricchi è cosa nota da sempre, che poi si voglia sostenere la retorica con cui i tali ricchi creano eserciti sempre più grandi di poveri e disperati è un altra cosa e pure grave.
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