[ 31 gennaio 2018 ]
«La Grecia volta pagina, si lascia alle spalle la paura, l'oppressione e l'umiliazione e va avanti con speranza e dignità: oggi abbiamo fatto la storia, l'ora della troika è finita, facciamo sorgere il sole sulla Grecia».
Queste le parole che Alexis Tsipras pronunciò la sera del 25 gennaio 2015 alla folla in festa per la vittoria elettorale di SYRIZA.
I greci sanno com'è andata a finire: dalla commedia alla tragedia...
Tsipras ha ceduto su tutta la linea, continuando con la terapie austeritarie e accettando un terzo accordo con i creditori ancor più duro dei precedenti e, soprattutto, ha confermato il commissariamento della troika, accentuando la sudditanza coloniale del Paese. Il tutto, non dimentichiamolo mai, per salvare le banche tedesche e francesi che erano esposte sul debito pubblico greco. Diciamola tutta: la troika esulta perché Tsipras coi suoi tagli, le sue privatizzazioni selvagge, le sue stangate fiscali, ha eseguito gli ordini in maniera impeccabile e zelante.
Così è accaduto che i tanti estimatori che Tsipras aveva a sinistra, anzitutto in Italia, si sono dileguati. Tsipras, a sinistra, è orami un tabù. A nulla servirono le ammonizioni che tra gli altri anche noi facemmo. Ci sono voluti, ahinoi, le lacrime ed il sangue dei greci affinché certa sinistra-san-tommaso abbandonasse, con Tsipras, l'europeismo più becero e ingenuo.
Ma se a sinistra Tsipras è passato di moda, nel campo della borghesia liberale egli è portato in palmo di mano.
Uno di questi estimatori è il giornalista Ettore Livini.
A novembre, su Repubblica, egli gridava che "Tsipras pone fine all'austerità". Motivo di quel titolo erano alcuni bonus-elomosina elargiti alla famiglie più povere inseriti nella legge di bilancio. Titolo ingannevole e falso visto che, al netto delle briciole, il governo SYRIZA sta rispettando scrupolosamente le terapie da cavallo chieste dalla troika. Le verirtà su quella finanziaria la disse chiara Panagiotis Lafazanis, portavoce di Unità Popolare (Laiki Enmotità):
«L'ennesima controriforma conservatrice che continua a scaricare sul popolo tutti i sacrifici mentre non solo non tocca i ricchi ma limita il diritto di sciopero, cosa questache nemmeno le destre ebbero il coraggio di fare»
Ma il Livini, che è un tipo caparbio e più di ogni altra cosa deve raccontare le storie che gli suggerisce chi lo ha sul libro paga, non cessa di stupirci.
Ne il venerdì (supplemento di Repubblica) in edicola ha firmato un articolo esilarante. Il Livini testualmente scrive:
«Ad agosto sarà ufficiale: la Grecia è fuori dalla crisi. Il premier ce l'ha fatta, uscire dall'austerity da sinistra si può. Eppure le gente sta peggio. E la destra vola».
Sorvoliamo sulla notizia che la troika starebbe per dichiarare "guarita la Grecia" e quindi sarebbe pronta a porre fine al commissariamento —finirà forse il commissariamento formale, non quello sostanziale, che durerà per decenni.
Avete capito? Con Tsipras la Grecia sarebbe uscita da sinistra dall'austerità però... però la gente sta peggio di prima.
Ma questo c'è, cretino, o ci fà?
2 commenti:
Eh la famosa ed inattaccabile teoria dell'"uscita a sinistra dall'euro" e dal lager eurocratico!Ma i greci non si erano espressi chiaramente alle ultime elezioni riconfermando il novello Quisling alla guida(si fa per dire)della colonia chiamata Grecia?Ora di cosa ci si lamenta,del perdurare della tremenda situazione sociale?Suvvia, ci penserà la "sinistra responsabile",quella che ha sognato un'Euro/pa riformabile protesa verso il "progresso" ad alleviare i dolori di un popolo che,nonostante tutto,continua a credere e a vaneggiare di un Euro e di un'Euro/pa che li proteggerebbe dall'inflazione e da attacchi speculativi(sic!).L'occasione per mandare a casa i servi della Trojka c'è stata alle ultime elezioni ed è stata sprecata confermando in blocco una pseudo sinistra messa lì solo in qualità di sottoposto incaricata di eseguire ordini.
scusa ma che c'entra Tsipras con l'uscita da sinistra.
Forse volevi dire il remain di sinistra?
Quanti danni fa l'anticomunismo.......
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