[ 30 gennaio 2018 ]
Continuiamo con le schede sui programmi delle diverse forze politiche che troveremo il 4 marzo sulla scheda elettorale. Ricordiamo che mettiamo a fuoco, dei diversi programmi, quanto dicono dell'Unione europea e dell'euro. Oggi ci occupiamo dei diversamente piddini Liberi e Uguali.
Ricordiamo le schede precedenti:
SCHEDA 1: PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
SCHEDA 2: PARTITO COMUNISTA
SCHEDA 3: L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
Continuiamo con le schede sui programmi delle diverse forze politiche che troveremo il 4 marzo sulla scheda elettorale. Ricordiamo che mettiamo a fuoco, dei diversi programmi, quanto dicono dell'Unione europea e dell'euro. Oggi ci occupiamo dei diversamente piddini Liberi e Uguali.
Ricordiamo le schede precedenti:
SCHEDA 1: PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
SCHEDA 2: PARTITO COMUNISTA
SCHEDA 3: L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
SCHEDA 4: POTERE AL POPOLO
* * *
Primo dato che salta agli occhi: la moneta unica, l'euro insomma, non è mai (MAI) citata ne programma elettorale di Liberi e Uguali—un'omissione che abbiamo già visto nella scheda su Potere al Popolo.
Secondo dato: nel programma (15 capitoli tematici) non ce n'è nessun che riguardi l'Unione europea. Non solo, l'Unione europea è citata solo una volta in tutto il lungo testo, mentre troviamo molte volte citata "l'Europa". Vediamo quindi una singolare rimozione della Ue e, con essa, il maldestro tentativo di nascondere le pesantissime responsabilità che euristi di primo pelo come D'Alema e Bersani si portano appresso per essere stati artefici dell'ingresso del Paese nella gabbia eurocratica.
Terzo dato: sovranità e nazione sono due parole mai (MAI) citate nel programma, mentre il sostantivo popolo è citato una volta sola ma... davanti all'aggettivo di "europeo"!!
la "banda dei quattro" |
Leggiamo infatti questo paragrafo nella Introduzione al programma:
«La nostra è una scelta chiaramente europeista ma vogliamo combattere la deriva tecnocratica che ha preso l’Europa restituendo respiro alla visione di un solo popolo europeo. Vogliamo un’Europa più giusta, più democratica e solidale. Occorre superare la dimensione intergovernativa che detta i doveri e non garantisce i diritti con politiche di dura austerità. Vogliamo dare maggiore ruolo al Parlamento europeo che elegga un vero governo delle cittadine e dei cittadini europei affinché possano tornare ad abitare la loro casa».
Avete capito? Quando si dice "questi fanno i furbi"! Nessuna parola sull'euro, rimozione di quel mostro che è l'Unione europea liberista, nascondimento delle proprie responsabilità storiche, il tutto per spacciare la merce avariata dell'europeismo, giungendo alla corbelleria di parlare di "popolo europeo" declinato al singolare —popoli al plurale è vietato che sennò occorre parlare delle nazioni.
Che abbiamo quindi? Il solito caparbio e melenso europeismo solo che per farlo digerire ai loro elettori e per intercettare i tanti cittadini che hanno capito la fregatura, fan finta di essere diventati anche loro "battipugnisti", paladini anche loro del "cambiamo l'Europa".
Chi abbocca è perduto.
1 commento:
Ho visto l'ultima parte dell'intervista a Bersani a dimartedì... Con la Fornero abbiamo salvato il paese ha detto. Altrimenti saremmo finiti come la Grecia (che sta nell'euro) ha detto... Io invece avrei voluto far volare il televisore fuori dalla finestra!
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