[ 5 luglio 2017 ]
A noi non è mai piaciuto Roberto D'Agostino [nella foto]. E' un paparazzo digitale, un giullare di corte che tuttavia, lungi dal fare sarcasmo sulle nefandezze degli straccioni dell'alta società, ne fa encomio.
Che il suo sito Dagospia abbia tanto successo è un segno dei tempi osceni che viviamo, ne è anzi un simbolo.
Ma perché ci occupiamo di questo giullare? Che ce ne frega a noi delle puttanate che accadono nei postriboli di alto bordo romani?
E' che Dagospia, mentre finge di sbeffeggiare vecchi e nuovi ricchi, non perde occasione per prendere per il culo chiunque nutra ribrezzo per il "mondo di sopra".
L'ultimo caso è un infamante pezzo su Karl Marx a firma di tal Barbara Costa.
Bisogna leggerlo tutto, il pezzo, per rendersi conto di quanto sia indegno. Si vorrebbe seppellire la figura di quel gigante del pensiero che fu Marx sotto una coltre di banali pettegolezzi raccattati nei bidoni della spazzatura della peggiore memorialistica reazionaria, non senza indulgere, guarda un po', in un moralismo bacchettone e pretesco.
Esistono diverse biografie sulla vita di questo gigante e tutte raccontano in quali penose e durissime condizioni materiali Marx fosse vissuto nel suo esilio londinese. Ne suggeriamo una alla signora Costa, quella di Fabio Giovannini. Vita di Karl Marx. I sentimenti e le lotte.
La libertà di pensiero ha un limite, la signora Costa oltrepassa quello della decenza. Non diciamo onestà intellettuale, che lei non sa nemmeno dove sta di casa.
4 commenti:
Carissimi,
visto che abbiamo tirato in ballo i pezzi grossi del pensiero universale, ne voglio parafrasare un altro (si badi bene: una citazione al volo non vuol dire condivisione in toto di una Weltanschauung complessiva):
Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.
Passando dal forbito linguaggio nicciano al mio più terra terra, la metterei così:
Nun perde tempo a girà pe' fogne, che se ce stai troppo poi cominci a puzzà de merda e de topo morto!
Seriamente: manco dall'Italia da diversi anni, ma negli ultimi mesi, complice un trabiccolo elettronico chiamato "smart TV", mi è capitato purtroppo di rivedere con una certa frequenza il desolante panorama televisivo che appesta lo stivale, che poi è tutto lo stesso ambiente mediatico (ma io direi soprattutto merdiatico) in cui sguazza quel signore lì che campeggia nella foto in apertura d'articolo.
La mia diagnosi è netta e spietata: TUTTO, e dico proprio TUTTO l'orizzonte mediatico e "informativo" italiano (tv, radio, stampa e le loro cancerogene propagini su internet) va preso e gettato in una enorme tazza del cesso e bisogna immediatamente azionare lo sciacquone. Se poi, come prevedibile, lo scarico s'ingorga, allora bisogna partire muniti di uno di quegli sgorganti molto acidi e molto potenti e utilizzarli con liberalità e senza indugio!
Il tempo che si dedica a simile pattume "giornalistico" interessato a polemizzare sul fatto che Robin Hood in lotta contro lo Sceriffo di Nottingham fosse ricchione oppure amasse veramente Lady Marion, piuttosto che a quanti assorbenti adoperi al mese il sindaco di Roma o ancora se Vespa sia il figlio segreto di un celebre dittatore romagnolo finito a testa in giù o ancora se Igor il "russo" è un agente del KGB e cosa ne pensa in proposito la Conferenza Episcopale Italiana... Beh, questo tempo è tempo sprecato, fosse anche un solo minuto al mese!
L'accesso a internet dà la possibilità di guardare in diretta con buona qualità video un'immensità di canali in lingua inglese che danno notizie molto più importanti e interessanti del gossip straccione italico: TeleSur (Venezuela), Al Jazeera (Qatar), Al Arabiya (EAU), Al Mayadeen (Libano), RT (Russia), CGTN (Cina), KBS (Corea del Sud), Arirang (sempre Corea), ABC (Australia)... Se poi si mastica anche l'inglese scritto, chiedetemi se v'interessano che vi posso fornire una vagonata di siti internet con articoli, analisi, punti di vista, discussioni... Pure il Financial Times a volte sta più a "sinistra" di qualsiasi cosa disponibile in Italia, figuriamoci voci più "alternative"!
Vi saluto, sperando che questo mio intervento vagamente provocatorio stimoli qualcosa di buono e ci si lasci alle spalle certo ciarpame grottesco e orripilante.
Vostro
Barbaro D'Urso
Gent.mi Sollevatori
Mi pare di capire che date troppa importanza al tutto
roberto d'aqostino si è inventato una macchina mediatica che a suo modo funzione e produce utili a lui e non so a quante altrre persone che altrimenti dovrebbero cercarsi un lavoro (e sappiamo tuti che il alvoro provoca malattie e disgusto)
dagospia è e vuole essere lo specchio di questi tempi di merda
e quindi nella merda volutamente ci sguazza e ci si rivoltola tutto
è chiaro che dovendo accontentare i palati di una vastissima platea di internettiani
e riportando con il taglio di notiziole il lerciume ed il malaffare dei pseudopotenti e pseudovip spesso ripresi mentre si ingozzano ai party possono essere soggetti a tentativi di sputtanamento e di denigrazione quali sfascisti o comunisti
per non essere taciati di ciò se aveste la pazienza di leggerlo per vari giorni troverete di tutto dall'articolo come quello citato, oppure le foto di cicciokim Kim jong Un di taglio anticomunista a quello contro i fascisti e le loro cagate mediatiche (la duciona mussolina è uno dei loro bersagli preferiti)
io per mia autoaccusa vi dichiaro che leggo quasi quotidianamente dagospia e lo trovo più obiettivo ed approfonditoo del manifesto del fallimeto della sinistra italiana
Per ragioni personali mi trovo in una situazione non molto dissimile da 'Barbaro d'Urso' e confermo in pieno la sua diagnosi. La televisione italiana è inguardabile e i giornali sono illeggibili. Quanto a Dagospia, il suo direttore/autore è anch'egli un personaggio nato e cresciuto nel sistema radiotelevisivo italiano (ricorderete i suoi epici scontri con Vittorio Sgarbi...) In futuro vi prego di non sprecare nemmeno un byte di questo blog per occuparvi di cose simili.
Caro anonimo del 7 luglio,
ti ringrazio per aver dato manforte alla mia visione dei fatti. Allora o non sono matto o siamo almeno in due ad avere le stesse turbe mentali!
Urca! Gli scontri con Sgarbi! Mi vengono sempre in mente quanto si parla del D'Agostino, ma non v'avevo fatto accenno nel mio primo commento perché volevo fare un discorso più in generale sui merdia italiani. Ecco, tu pensa alla violenza verbale, alla volgarità, all'oscenità gratuita del comportamento di Sgarbi, ampiamente replicate ad ogni comparsata del medesimo per una buona trentina d'anni. Se ci fosse mai stato un minimo senso del pudore e uno straccio di decenza, costui, dopo le prime due o tre esibizioni del genere, non solo sarebbe stato al massimo confinato in qualche oscura rete di provincia per tappare i buchi fra la fine dei "processi" pallonari e l'inizio dei filmetti zozzi a ora tarda, ma sarebbe pure stato preso in carico da un bravo specialista! In questo frangente, quanto fatto dal D'Ago al culmine di uno di questi scontri, gli va riconosciuto, meriterebbe un encomio... E non dico altro!
Ora faccio un paio di associazioni in libertà, ricollegandomi a un altro personaggio che il commentatore del 6 luglio ha evocato: la nipote - vera - del famigerato dittatore romagnolo. Costei, come è noto, tentò negli anni della gioventù una carriera nel mondo dello spettacolo. E ricordiamo che la signora vanta anche un'altra parentela celebre: quella con la protagonista femminile di - fra i tanti - "Una giornata particolare".
Durante i tentativi di lanciarsi nello showbiz, questa signora - fra un improbabile singolo discografico in giapponese e una copertina di Playboy - fece l'ultimo tentativo nel 1990 apparendo in un film dal criptico titolo "HaDerekh LeEin Harod" (tradotto in inglese sia come "The Road to Ein Harod" che come "Doomsday"). Ohibò! Ma cliccate pure da voi e guardate un po' di che paese è questa produzione cinematografica! E la signora si mise pure a starnazzare quando il capo del suo partito di allora fece un ben noto "pellegrinaggio"... Ma se lei l'aveva già fatto tanti e tanti anni prima!
Roba da matti! Dagospia ti dà l'assist con una sparata al sapore anticomunismo da guerra fredda e un giretto per le fogne, che pure m'ero ripromesso di non fare, svela un bel po' d'altarini in quell'allegro ambiente che è la destra italiana. E c'è pure chi insiste tanto per dargli considerazione e addirittura voti! Ma mi faccia il piacere!
Cordialità
Barbaro D'Urso
Posta un commento