[ 19 maggio 2017 ]
Sul blog di Beppe Grillo compare oggi un attacco frontale all'ultima versione di legge elettorale del Pd renziano.
Ampiamente condivisibile. Non ci addentriamo adesso sulle tecnicalità del modello piddino, vale la sostanza di quanto scritto da Beppe Grillo:
Il modello proposto dai Cinque Stelle anch'esso implica una "rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare". Perché? Perché prevede uno sbarramento per tutte le liste che non superino il 5%.
Facciamo due conti.
Supponiamo che alla prossime elezioni i votanti siano come quelle delle ultime elezioni del febbraio 2013, ovvero 32.270.926 (che fa il 75,20% degli aventi diritto).
A quanti voti corrisponde in questo caso il 5%? Poco più di un milione mezzo.
Per vedere quanto questo sbarramento sia lesivo del principio che il voto del cittadino "A" vale quanto quelli dei cittadini "B" o "C", e per vedere quanto questo meccanismo produca una "rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare", poniamo il caso che ci siano tre liste che ottengano ognuna il 4,5%, quindi non superino la soglia di sbarramento e restino fuori dal parlamento.
Che avremmo?
Avremmo che 4 milioni e mezzo di elettori (il 13% e passa dei votanti) non avrebbero rappresentanti. Una inversione dei fattori che non cambia il risultato (atteso dall'oligarchia). Con le parole di Grillo una "rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare".
Peggio ancora! I partiti più grandi si spartirebbero le decine di seggi delle tre liste escluse. Di fatto un indebito premio di maggioranza ai partiti più grandi.
Amici a Cinque Stelle, non dite quindi che la vostra proposta è proporzionalista! E' una "porcata alla tedesca" —innestata sul modello spagnolo : vedi quanto scritto da Leonardo Mazzei su questo blog nel settembre 2016: IL FINTO SISTEMA "PROPORZIONALE" DI M5S—
Per di più i Cinque Stelle non hanno mai smentito di potere accettare, in ossequio al principio della "governabilità", la "super-porcata" di un colossale premio alla lista che raggiunga la soglia, addirittura del 35%. Vedi il mio intervento del 7 maggio scorso: M5S: QUESTA NON È SOLO BRUTTA, È UNA SUPER-PORCATA.
Sul blog di Beppe Grillo compare oggi un attacco frontale all'ultima versione di legge elettorale del Pd renziano.
Ampiamente condivisibile. Non ci addentriamo adesso sulle tecnicalità del modello piddino, vale la sostanza di quanto scritto da Beppe Grillo:
«E’ una legge abominevole e antidemocratica (...) In questo modo alla Camera e al Senato si avrà una rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare: potrebbe verificarsi che il partito che prende più voti ottenga meno seggi, oppure che il secondo partito che prende pochi voti in meno del primo sia estremamente sotto rappresentato. Tanto valeva che le abolissero direttamente le elezioni!(...) Il collegio uninominale - in cui vince chi prende un voto in più degli avversari - avvantaggerà chi ha tanti soldi da investire per la campagna elettorale e a livello locale può promettere un posto di lavoro o altri benefici in cambio di un voto. A ispirare questa legge è stato Denis Verdini, tirando fuori dal cassetto un progetto che non era riuscito a imporre nemmeno a Silvio Berlusconi ma che, dicono i ben informati, piace alla massoneria».Ben detto, ma...
Il modello proposto dai Cinque Stelle anch'esso implica una "rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare". Perché? Perché prevede uno sbarramento per tutte le liste che non superino il 5%.
Facciamo due conti.
Supponiamo che alla prossime elezioni i votanti siano come quelle delle ultime elezioni del febbraio 2013, ovvero 32.270.926 (che fa il 75,20% degli aventi diritto).
A quanti voti corrisponde in questo caso il 5%? Poco più di un milione mezzo.
Per vedere quanto questo sbarramento sia lesivo del principio che il voto del cittadino "A" vale quanto quelli dei cittadini "B" o "C", e per vedere quanto questo meccanismo produca una "rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare", poniamo il caso che ci siano tre liste che ottengano ognuna il 4,5%, quindi non superino la soglia di sbarramento e restino fuori dal parlamento.
Che avremmo?
Avremmo che 4 milioni e mezzo di elettori (il 13% e passa dei votanti) non avrebbero rappresentanti. Una inversione dei fattori che non cambia il risultato (atteso dall'oligarchia). Con le parole di Grillo una "rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare".
Peggio ancora! I partiti più grandi si spartirebbero le decine di seggi delle tre liste escluse. Di fatto un indebito premio di maggioranza ai partiti più grandi.
Amici a Cinque Stelle, non dite quindi che la vostra proposta è proporzionalista! E' una "porcata alla tedesca" —innestata sul modello spagnolo : vedi quanto scritto da Leonardo Mazzei su questo blog nel settembre 2016: IL FINTO SISTEMA "PROPORZIONALE" DI M5S—
Per di più i Cinque Stelle non hanno mai smentito di potere accettare, in ossequio al principio della "governabilità", la "super-porcata" di un colossale premio alla lista che raggiunga la soglia, addirittura del 35%. Vedi il mio intervento del 7 maggio scorso: M5S: QUESTA NON È SOLO BRUTTA, È UNA SUPER-PORCATA.
5 commenti:
Purtroppo sono in disaccordo sul fatto dello sbarramento con il post, per un semplice motivo i piccoli gruppi politici devono imparare ad allearsi prima di andare alle votazioni in una coalizione che abbia obbiettivi comuni, il problema non sta nello sbarramento che possiamo anche abbassare al 3% su base nazionale o che rimanga il 5% sui vari collegi, ma va premiata la capacità di collaborare ed unirsi per fare massa critica. Mi spiegate che senso ha avere 10 partitini che non arrivano neanche a qualche punto percentuale, si disgregano come neve al sole una volta in parlamento o si vendono al migliore offerente... basta guardare SEL o che fine hanno fatto gli "intellettuali"alla tzipras in parlamento Europeo.
Va bene il proporzionale ma a chi a la capacità di fare unione con chi ha le idee simili e non solo per il solito discorso alla vecchia sinistra, basta mettere qualcuno in parlamento.
Queste porcate non faranno che aumentare i delusi, ovvero il primo partito italiano: quello degli astensionisti. Che ovviamente non rappresentano nulla, sono peggio dei sans papier e anche questo dato deve fare riflettere: ci sono milioni di italiani che non si riconoscono nelle offerte politiche correnti e vengono semplicemente ignorati. La tecnica è identica per quanto riguarda i partiti minori: ignorati. Anzi peggio, fatti passare per "premi di maggioranza", più o meno "benefit" di chi si intasca la fetta più grande della torta. La democrazia è altra cosa.....
Anche per i Cinque Stelle vale la legge per cui, quando un partito sorto sulla spinta della protesta popolare contro chi comanda si avvicina alla stanza dei bottoni, si acchitta alla bisogna, anzi, vuole regole del gioco truccate, favorevoli alla sua ascesa. Insomma i cinque stelle si candidano a governare l'italietta, cercando il beneplacito di quella che chiamano "casta", e la loro proposta di legge elettorale è proprio una cartina al tornasole. Perché? Perché viene assunto il dogma della governabilità, a spese del principio della rappresentanza democratica.
"Che ovviamente non rappresentano nulla, sono peggio dei sans papier"
Questa è davvero una definizione magnifica. Il punto è proprio come dare rappresentanza a questo blocco di invisibili con delle strutture politiche e sindacali in grado di rappresentare i loro bisogni.
Struttura che può avere una possibilità di emergere in prospettiva solamente se la crisi farà peggiorare anche le condizione di chi ancora non è invisibile ed ha una rappresentanza.
Non so se un modello di questo tipo sarà proposto. Vedo che ci sono diverse conferenze, quella di oggi di contropiano e quella di fine mese cui parteciperete anche voi oltre che contropiano. Mi auguro che venga fuori qualcosa perché questi sans papier sono le vere vittime del menopeggismo e del moderatismo.
Ad esempio anche nel caso Alitalia si continua la battaglia che, per quanto certamente eroica viste le condizioni e l'asprezza della guerra, è ancora troppo parziale. La stabilizzazione dei precari con 600 ore (se non bado errato) significa che chi ne ha 599 finirà fra in sans papier. Il conflitto purtroppo non è ancora centrato sui sans papier.
Il punto è che almeno una proposta teorica da parte di una sinistra che voglia uscire dalla paralisi deve pur venir fuori. Fin'ora c'è solo la proposta MMT che io però trovo largamente insufficiente. Scusate ma anche noi sans papier dobbiamo fare la spesa e lo scontrino del supermercato oggi segna 71.52€, meno così per due persone in una settimana a volte ci si riesce a volte proprio no.
caro Fabio Palme Palme
ti premetto che ho sempre votato cinque stelle.
Io sono d'accordo con la critica rivolta dall'articolista di sollevazione e dissento da quanto dici tu.
Abbiamo tutti votato No al referendum per difendere la Costituzione del 1948.
La domanda è questa: è vero o non è vero che il sistema proporzionale puro (con collegio unico nazionale) è il sistema più coerente con lo spirito democratico della carta?
Risposta: Sì!
Ed infatti quello proporzionale fu il sistema adottato dai partiti usciti dalla Resistenza.
Ci sono voluti trent'anni di bombardamenti neoliberisti sulla "governabilità" per fare a pezzi il principio primo, ovvero che il Parlamento, organo della sovranità popolare, deve rappresentare anche le piccole minoranze.
Se ci sono in Italia un milione di comunisti duri e puri, che quindi stanno, per dire, al 2%, perché cazzo non dovrebbero avere il diritto di avare deputati? Per quale bizzarro motivo dovrebbero allearsi con qualcun altro? Perché obbligarli a fare inciuci ideologici? Esistono nel Paese e hanno il diritto di avere deputati. Punto.
Beniteso, principio valido, che so, per ambientalisti, animalisti, minoranze etniche ecc.
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